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Autore: Myricae    18/12/2003    3 recensioni
Questo mio one-shot non riguarda affatto nessuno dei personaggi della Rowling, soltanto l’ambientazione della storia è legata alla saga di Harry Potter. Qualcuno ha perso una persona molto importante, come sarà ora il suo futuro? Lei non vede l’ora di scoprirlo e si ritroverà per un giorno nel futuro.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: For One Day

Titolo: For One Day

Autrice: Minima! Aka Myricae

Rating: G

Genere: Generale, Malinconico.

Paring: Nessuno

Creazione: 18/12/03

Nota: Questo mio one-shot non riguarda affatto nessuno dei personaggi della Rowling, soltanto l’ambientazione della storia è legata alla saga di Harry Potter.

Sintesi: Qualcuno ha perso una persona molto importante, come sarà ora il suo futuro? Lei non vede l’ora di scoprirlo e si ritroverà per un giorno nel futuro.

***

La chiesa gremita di persone, lei non si scompone a tutta quella calca. È troppo impegnata a piangere, non sa più cosa fare.

Sua madre è morta.

Che ne sarà ora di lei?

Dove vivrà?

Dopo il funerale torna a casa, e trova ancora intatti il paiolo e la pozione che stava cercando di preparare.

Con un calcio butta tutto all’aria.

Magia, dopo quello che è successo come fa a credere ancora nella magia? Lei è solo una muggle e muggle rimarrà.

I suoi undici anni sono passai da fin troppo tempo, una lettera era arrivata ma la paura era troppa.

---

Passa le giornate in biblioteca a cercare su vecchi grimori rilegati, alcuni pezzi unici molto antichi; altri semplici manuali di stampo muggle.

C’è una pozione per viaggiare nel tempo, su un foglietto striminzito ricompia gli ingredienti e il metodo di preparazione.  

Qualche giorno dopo, si ritrova in uno dei bagli della scuola con una fiala in mano.

Se qualcuno al trovasse sarebbe la fine.

Ma senza pensarci si chiude la porta alle spalle e ingurgita il liquido viola. Sento uno strappo all’altezza dell’ombellico.

Vede davanti a sé orologi deformi… l’ultima cosa che scorge è un cortile con un muro di mattoni alle sue spalle e dopo… solo stupore.

Un luogo di fantasia è forse reale?

Il questo momento per lei si.

Si trova a girare per le immense vie di Diagon Alley. Non sa in che anno è lei voleva vedere il suo futuro, ma allora perché in un libro? Quale nesso c’è tra un libro fantasy e il suo futuro? E se quella fiala fosse solo composta di allucinogeni? 

Si ferma davanti alla vetrina del Negozio Olivander. Quanto ha desiderato visitare quel posto!

Con un po’ di paura entra, ma a dispetto di ogni sua previsione non si trova davanti un vecchio signore, ma una ragazza piuttosto giovane. Sui venticinque anni. Che le somiglia molto. Lei… non ci sono dubbi, le stesse due cicatrici longilinee sopra lo zigomo procurate dal suo primo gatto, Tom.

<< Posso fare qualcosa per lei? Signorina…?>> chiede gentilmente.

<< Nulla volevo solo guardare, grazie. Piacere Numeria.>>

<< Che bel nome, io mi chiamo Autumn.>>

Squillo di campanellini, la porta del negozio si apre e ne entrano due bambini, “Numeria” crede che abbiano all’incirca dieci anni.

Il maschietto hai i capelli scuri, e il suo sorriso è molto dolce, così tanto che riesce a far sorridere “Numeria”; La bambina, piccola d’altezza sembra aver il portamento di una regina. Si comporta come se tutto le fosse dovuto, nonostante ciò l’espressione che assume Autumn è dolce quasi quanto quella del bambino.

<< Mamma! Mamma! >> esclama il ragazzino << sono uscito con sette dalla scuola di base!!>>

<< Owen! Quante volte ti ho detto di non correre nel negozio potresti far cadere qualcosa e… sette? Ma è fantastico!! Bravo tesoro! E tu Victoria?>> dice la donna prendendo in braccio il figlio e facendo avvicinare Victoria.  

<< Dieci, come al solito. Uhmp!>> Nonostante l’aria altezzosa, si vede che la bimba vuole molto bene alla madre.

<< Bravissima, come sempre!>> Dal sorriso di Autumn trabocca l’amore per i suoi due figli.

“Numeria” intanto, guarda la scena attonita; volgendo poi, lo sguardo sulla famiglia.

<< Su ora andate di là! Forse dopo posso accompagnarvi da Florian a prendere un gelato!>>

<< Siii!!>>

E i due pargoli spariscono nel retrobottega.

<< Mi scusi, ma sono appena stati promossi alla scuola di base>>

<< Non fa nulla, lei qui è la padrona?>>

<< No, sono sola la commessa del signor Olivander.>>

<< Suo Marito lavora qui con lei?>> domanda speranzosa “Numeria”.

<< No, Oliver gioca a Quidditch nel Puddlemore United>>

<< Capisco>> “Numeria” guarda velocemente l’orologio. Per lei è ora d’andare.

<< Ora devo andare, arriderci Autumn>>

“Numeria” si avvicina alla porta, ma la voce della donna sopraggiunge prima che lei possa uscire.

Con un sorriso aggiunge << Salutami tanto la nonna, Autumn…>>

<< Lo farò. Addio>>

Pochi secondi dopo scomparve, ricomparendo dal bagno in cui era sparita.

Con nuova speranza, Autumn si dirige in classe sorridendo al pensiero che presto o tardi, crescerà due bambini splendidi.

*Fine*

 

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Myricae

  
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