Tredicesimo Capitolo: E se mi fossi innamorata?

Non sapevo benissimo cosa mi stava succedendo in quel momento. I miei occhi si aprirono, vidi il soffitto, lo fissai per un paio di secondi e poi alzai la testa.. Mi ritrovai in una stanza, no aspettate, era la mia casa.. Ero sul divano del soggiorno. Vagai con lo sguardo, in cerca di qualcosa, o di qualcuno.. Mi alzai, guardai in ogni stanza, ma lui non c'era. Guardai l'orologia, erano le undici di mattina. Oddio ero svenuta? Bho. Non mi ricordai niente della sera prima.. Più o meno. Ritornai sul divano, mi misi seduta, sul tavolino c'era un foglio bianco. Lo presi e cominciai ad aprirlo piano.. Era una lettera, non molto lunga, scritta a mano..


'' Ciao Hayley, ti starai chiedendo chi sono? Bhè non cè molto da indovinare sono io, Bill. Si, io.. Ti scrivo questa lettera per farti le mie scuse. Ho sbagliato lo sò. Da quando ti ho visto non ho fatto altro che pensarti, volevo che tu fossi mia, solo mia, ma ho sbagliato, ho sbagliato ad entrare di notte in casa tua e scontrarmi contro di te.. L'ho fatto perchè volevo che il tuo sangue, che una parte di te entrò in me. Volevo che il tuo sangue circolava insieme al mio. Ora mi vergogno, mi vergogno di farmi vedere in giro, soprattutto da te. Per questo che sono partito stamattina per Roma. Io sono un ragazzo che non si innamora facilmente ma questa volta è successo. I miei occhi si sono sfiorati con i tuoi e non ho fatto a meno che pensarti.. Dirai '' Ma i Vampiri non hanno sentimenti'', ti sbagli, li abbiamo anche noi. Le mie scuse non serviranno a niente, ma credimi, mi dispiace.. Ciao. Ps: Ti prego non cercarmi.''

Stropicciai la lettera e la buttai scontrosamente sul pavimento. Le lacrime uscirono come se niente fosse. << Cazzo.>> dissi. Andai davanti allo specchio del bagno. Mi guardai la ferita ed esclamai << L'unica cosa che mi rimane di te..>>. Si, mi ero innamorata, di lui, si di un vampiro. Sembrava tutto così irreale. Le prime volte che lo vedevo non ero certa di essermi innamorata, ma dopo quella sera avevo avuto la conferma.  Era ora di pranzo e l'ultimo dei miei pensieri era proprio mangiare. Andai in camera mia, mi misi seduta sul mio letto a gambe incrociate. << Pensa..>> mi ripetevo. Non sapevo cosa fare, io volevo cercarlo, io volevo rivederlo. Non mi importava nulla della ferita, non mi importava nulla che lui era un vampiro. Io mi ero innamorata..