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Autore: _Kiria_    19/12/2003    21 recensioni
Hollywood è il sogno di tutte le persone che intraprendono la carriera di attore. come se la caverà Noemi alla sua prima esperienza?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Orlando Bloom
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciak, si gira

Disclaimer: questa storia è frutto della mia fantasia. Io non conosco Orlando Bloom e la storia è stata scritta con l’unico scopo di divertire. Non vuole assolutamente mancare di rispetto ad Orlando Bloom, attore che stimo e ammiro.

Dedicata: a chi ha letto e commentato le mie storie e a chi lo farà! ^_^ 

 

 

Ciak, si gira!

 

Capitolo 1

 

Da un’ora tagliavo a grandi passi il corridoio di quel dannato studio cinematografico. Ci voleva tanto a dirmi se avevo ottenuto la parte? C’è da dire che c’erano in lizza attrici molto più in gamba e famose di me, io ero alle prime armi. In Italia avevo avuto qualche parte di scarsa importanza in sceneggiati e telefilm ma niente di importante.

Questa era la mia grande occasione: il mio agente mi aveva parlato di questo progetto a Los Angeles. Dovevano girare il rifacimento della favola di Cenerentola e io avevo fatto il provino per la parte della protagonista.

Non era andato poi tanto bene. Il mio inglese, per fortuna, era perfetto grazie a mia madre che è inglese. Ero nervosa, balbettavo e a malapena ricordavo il mio nome.

L’attesa era snervante, rischiavo una crisi isterica. Mi tormentavo le dita con la bocca e ogni tanto una ciocca di capelli.

Finalmente mi chiamarono “Signorina Noemi Milano, entri prego” il produttore, Tom McFly, mi avrebbe dato da lì a poco il responso. Con un piccolo sorriso mi fece cenno di entrare nel suo ufficio.

Ero nervosa e avevo una gran paura. Forse l’uomo si era accorto e mi fece un gran sorriso “Non si preoccupi! Si sieda, prego” mi disse indicandomi la sedia davanti alla sua scrivania.

Invece si sedermi rimasi sospesa di pochi centimetri dal tessuto di pelle. Volevo sapere se ero stata presa e filare via.

McFly prese in mano la mia scheda e la esaminò attentamente “Ho osservato più volte il video del suo provino, signorina. Non è molto esperta e si vede, ma il suo stile è molto personale. Lei recita come se fosse una passeggiata tra amici, ho reso l’idea?” mi chiese togliendosi gli occhiali.

Io feci cenno di no con la testa.

“Mi spiego meglio. Intendo dire che è molto naturale, sembra quasi che non veda le telecamere. So cosa sta pensando, ci sono molte attrici come lei e forse più brave. Il suo stile è fresco, giovanile, mi piace. In poche parole, questo è il copione, inizi a studiarlo e si presenti tra un mese agli studi di Los Angeles dove ha fatto il provino. Congratulazioni!” mi disse porgendomi un quaderno alto e facendomi un gran sorriso.

Rimasi stupita, quasi non ci credevo. Osservavo con aria assente il copione con il cuore che mi martellava nel petto.

“Signorina, ha capito? Mi sembra poco contenta” mi disse McFly alzandosi.

Io mi lasciai sfuggire un gridolino di gioia e scattai in piedi saltellando.

McFly si spaventò ma subito dopo scoppiò a ridere “Ritiro quello che ho detto. Stasera allo Hotel Palace c’è la festa per la presentazione del film e dei suoi attori. Alle 20 la farò venire a prendere dove alloggia. Ok?” mi chiese portandomi alla porta.

Io feci cenno di si con la testa e strinsi la mano all’uomo “Grazie di cuore!” e uscii di corsa saltellando per il corridoio.

Tornai in albergo in taxi e mi precipitai in camera mia per telefonare ai miei genitori.

“Pronto? Ma chi è?” la voce di mio padre era impastata dal sonno. Capii ora che in Italia era notte.

“Papi, sono Noemi! Ho ottenuto la parte!” gli dissi felice.

“Tesoro mio, ma sai che ore sono? Comunque sono orgoglioso di te, ti avevo detto che ce l’avresti fatta, no?” mi disse sbadigliando.

“Perdonami! Mamma dorme?” gli chiesi.

“Si, domani mattina le dico tutto. Perdonami ma ti lascio, domani mi attende una giornata faticosa. Ancora congratulazioni, piccola mia!” mi disse mandandomi una bacio.

“Grazie. Buona notte. Dai un bacio a mamma da parte mia!” e riattaccai la cornetta.

Ero al settimo cielo dalla felicità, ma ancora non sapevo una cosa: con chi avrei lavorato?

Mi ero completamente dimenticata di chiederlo a McFly. Mi ricordai che alla sera avrei partecipato alla presentazione e lì avrei conosciuto i miei colleghi.

Dovevo essere presentabile così aprii l’armadio e tirai fuori il vestito di Armani che mamma e papà mi avevano regalato. Era lungo, nero con qualche stras qua e là. Le spalline erano sottili e la scollatura lasciava intravedere qualcosa, ma non troppo. Era più sul vedo non vedo.

Feci una rapidissima doccia, mi sistemai i capelli in un morbido chignon, lasciando che due lunghi boccoli mi incorniciassero il viso.

Il telefono della mia camera squillò “Pronto?” chiesi sedendomi sul letto.

“Signorina Milano, un auto la sta aspettando qui fuori” Robert il portiere mi aveva avvisato che erano arrivati a prendere.

“Scendo subito, grazie!” riattaccai, mi guardai un attimo alla specchio e uscii di corsa. Non volevo far tardi. Strinsi forte la borsa che tenevo nella mano, era nervosa.

Salutai con un sorriso Robert e uscii dall’albergo.

Non pensavo che venissero a prendermi in Limousine e la cosa mi imbarazzò. Un autista in divisa blu e il capello in mano, si inchinò leggermente aprendomi la portiera. Salii stando attenta al vestito e attesi di arrivare allo Hotel Palace.

 

  
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