La sera diventava più scura e la luna compiva il suo arco nel cielo.

Una ragazza guardava quell’astro su nel cielo, così regale ed elegante.

La ragazza non poteva essere considerata proprio normale, i suoi capelli erano rosa, lunghi fino a metà schiena e il corpo, da esile e “piatto”, era diventato forte e formoso.

Erano passati anni dall’ultima volta che aveva visto Sasuke, molte domande le riempivano la testa: Sasuke sarebbe ritornato? Sarebbe ritornato nella squadra sette? Pensava a loro?

Ormai lei non faceva più missioni da anni, erano passati anni da quando Sasuke era tornato per vendicare Itachi, ma non era più tornato al villaggio, era un fuggitivo che andava di villaggio in villaggio alla ricerca di un nascondiglio.

Ormai aveva perso la speranza, non avrebbe certo continuato a cercarlo, ormai aveva perso la speranza, si dice che quella è sempre l’ultima a morire, non era vero, erano passati 7 anni da quando Sasuke aveva cercato di ucciderli, 7 anni in cui non lo vedeva.

Quando l’Hokage dava notizie di Sasuke lei faceva finta di ascoltare perché non voleva rientrare in quella spirale di dolore che l’ha attraversata per anni, che l’aveva illusa.

Un brivido di freddo le attraversò la spina dorsale, un brivido fin troppo famigliare, che fosse Sasuke? Scacciò quel pensiero dalla sua mente, forse il vestitino rosso che indossava era leggero per quella fresca notte di settembre.

Girò i tacchi e entrò nella stanza in cui stava da anni,  chiuse la finestra che dava sul balcone e si sedette sul letto.

Una voce la fece girare, una voce fin troppo famigliare, una voce che in cuor suo sperava ancora di ascoltare.

-Sakura…- disse la voce.

-Ok! Sono impazzita!- si disse tra sé e sé.

Dall’angolo buio della stanza uscì un uomo nascosto sotto un mantello, esso si tolse il cappuccio e scoprì la sua vera identità: i capelli neri gli erano arrivati alle spalle, sulle guancia sinistra c’era un taglio molto profondo mal curato e gli occhi rossi per lo sharingan accesso.

-Sasuke- disse la giovane che cercava di non far cadere le sue lacrime copiosamente sulla gota rosa … non voleva piangere, voleva cacciarlo via dal suo cuore per sempre.

-Sakura, sono tornato. Per te!- esclamò e bastarono solo cinque parole a meravigliarla.

Le lacrime scesero copiose sulle gote, sembravano quasi perle alla luce della luna.

L’unica cosa che Sasuke fece fu avvicinarsi alla rosa e baciarla.

Non fece altro che baciarla sulle morbide labbra rosse.

Nessuno dei due sapeva che dopo quella sera sarebbe nata una storia che non sarebbe mai finita.

 ANGOLO DELL'AUTORE:

ciao a tutti! questa è la mia seconda one short! mi è venuta in mente l'altra sera mentre stavo nel mio caldo letuccio (ma stai male????? NdTutti) (zitti! NdSasusakulove) e stavo pensando a cose moooooolto caste tra i due certe persone! Ma come chi???? Sasu e Saku! Spero vi piaccia! kiss kiss Sasusakulove!

NB le altre storie le aggiornerò al più presto! il capitolo di missione per l'amore terderà un po credo perchè non l'ho scrivo io ma una mia amica... grazie per la vostra pazienza!!!!