Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: MardyBum__    19/10/2010    2 recensioni
« Dimmi perchè » domandò lui scuro in volto.
Nessuna risposta, non una sillaba uscì dalla bocca di lei che teneva lo sguardo fisso sul pavimento.
« Rispondimi dannazione! »
« Non lo so, diamine non lo so perchè Tom! Tu pensi che per me sia facile? Credi che non mi sia impegnata per cercare di smettere? Ci ho messo tutta me stessa ma non ci sto riuscendo e non so se mai ci riuscirò! » Urlò lei tutto d'un fiato mentre le lacrime iniziavano a rigarle il volto.
Le braccia di lui la avvolsero, la strinse a sè per poi guardarla negli occhi « Non farmi questo ti prego, significhi troppo per me e non sopporterei di perderti »
A quelle parole il suo cuore perse un battito.
« Aiutami Tom, ti prego »
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ehi ehi! Ringrazio davvero di cuore KarateGirl93 e MartyKey (nuova lettrice *_* sono contentissima che la mia storia ti sia piaciuta, spero continuerai a seguirla ^-^ ) Non ci ho messo molto a postare il capitolo 9! Spero sia di vostro gradimento anche questo anche se non è un granchè...beh che dire, continuate a recensire!

Baci, LE

Nine.


Nia corri, scappa, non può prenderti. Non può scoprire il tuo segreto. Scappa lontano.

- Sono davvero una stupida, lasciarmi addosso questa maglia, che cretina che sono - pensava la ragazza mentre correva veloce senza nemmeno guardare dove andasse. L'unica cosa che doveva fare era correre e non farsi prendere da Tom.

Corri Nia, corri più forte, più forte, ti sta raggiungendo.

Correva e lo stomaco iniziava a farle male a causa dei colpi che aveva subito, ma strinse i denti e cercò di andare ancora più forte ma Tom fu più veloce di lei e la trattenne per un braccio, bloccandola di colpo e facendola voltare verso di lui.
Eccoli lì, da soli, faccia a faccia, sulla spiaggia che qualche istante prima il chitarrista si era ritrovato ad osservare rapito.
La luna illuminava il viso sconvolto della ragazza e quello interrogativo del ragazzo.

- Non devo mica violentarti sai?! - Disse con un tocco di sarcasmo Tom.

Nia si sistemò i capelli in disordine, lo fissò e soffiò fredda - Che vuoi da me? -.

- Sapere perchè stai scappando - ribattè lui.

Lei si voltò per andarsene, senza nemmeno rispondergli ma la bloccò di nuovo per un braccio, e stavolta i visi dei due furono più vicini di prima.

- Non sono affari tuoi - rispose fredda Lavinia, e si levò la mano del ragazzo stretta intorno al suo polso.

- Non mi interessa se lo sono oppure no, mi sono fatto quasi 1 km di corsa per inseguire te che scappavi senza motivo, adesso mi spieghi - disse deciso Tom.

- Ma chi sei, chi ti conosce? Non sai niente di me e pretendi che venga a raccontarmi i fatti miei! Non hai capito proprio niente, ciao.- Rispose lei ancora più fredda e si voltò per andarsene.

La verità era che avrebbe parlato anche con lui, voleva sfogarsi con qualcuno, buttare fuori tutta la frustrazione che aveva accumulato in tutti quei mesi ma non poteva, provava vergogna per se stessa, per quello che stava facendo. Ed era consapevole che, non parlandone con nessuno stava peggiorando solo le cose.

- Tu, stai scappando, da cosa non lo so, ma sappi che scappando non risolverai niente - la voce del ragazzo pur se da lontano le arrivò dritta alle orecchie. Probabilmente presa in contropiede dalle parole del chitarrista, perchè era la verità si diresse a passo svelto verso di lui e lo assalì a parole.

- Ma che cazzo ne sai tu?! Che ne sai se sto scappando e da cosa?! Non sai un cazzo di me, non lo sai che cosa sto passando, non puoi nemmeno lontanamente immaginarlo e adesso che fai?! Vieni qui a dirmi quello che sto facendo?! Devi solo stare zitto, perchè non sai niente. Sta zitto. - Urlò con tutta la rabbia che aveva dentro, poi di nuovo lo stomaco riprese a farle male. Cercò di sopportare ma era troppo forte. Si accasciò a terra e si circondò la vita con le braccia, quasi volesse sorreggerla.

- Che hai!? - domandò lui preoccupato inginocchiandosi verso di lei.

Non rispose, cercò di respirare lentamente per alleviare quel dolore ma niente, faceva talmente male che iniziò a piangere.

- Nia, che hai?! - insistette lui.

Nia...l'aveva chiamata col suo soprannome, come faceva a saperlo?! In quel momento non le importava, ma le fece piacere sentirsi chiamare in quel modo.

- No no, niente tranquillo...è da prima che ogni tanto mi vengono delle fitte fortissime allo stomaco...non so perchè, ma comunque è già passato non preoccuparti.- Disse alzandosi da terra.

- Senti, ti va di bere qualcosa...che ne so, un the? Visto che ti fa male lo stomaco, vedrai che ti fa bene..- propose lui con un leggero sorriso.

Nia si ritrovò per qualche istante a fissare il viso di Tom, era incredibilmente perfetto...come poteva un ragazzo dall'aspetto così apparentemente dolce..nascondere un maniaco del sesso?! Chissò però..forse dolce lo era davvero quel ragazzo...

- Si, mi va..- rispose timidamente lei, e si avviarono verso la caffetteria più vicina.

- Sai, penso che è il caso che ti abbottoni quella camicia, non vorrai mica fare scandalo con quella canottiera sporca di sangue?! - osservò lui prima di entrare nel bar.

- Già, sono proprio una sbadata...- disse lei battendosi una mano sulla fronte.

Entrarono, era piuttosto carino come posto, e tranquillo soprattutto. Le pareti dipinte di un lilla pastello infondevano a Nia una strana serenità...la rilassavano, si sedettero ad un tavolino piuttosto appartato e furono subito raggiunti dal cameriere.

- Cosa prendete? - domandò cortese.

- Per me un the caldo, senza latte.- Disse la ragazza osservandosi le unghie curate.

- Per lei invece? - domandò il ragazzo rivolgendosi a Tom.

- Per me una cioccolata calda, grazie.- rispose il chitarrista.

Aspettarono che il cameriere si allontanasse e iniziarono a chiacchierare.

- Senti - esortò improvvisamente il moro, - non so cosa tu abbia fatto, ma sappi che con me puoi parlare, di tutto, sono un ottimo ascoltatore -.

- Si...ne terrò conto, grazie...- rispose lei cercando di sviare il discorso su qualche altro argomento.

- Beh, il "dio del sesso" stasera non è in dolce compagnia?! - domandò lei sarcastica.

Prima che Tom potesse rispondere arrivò il cameriere con i loro ordini.

- Beh no, sai avrei voluto conoscere meglio una ragazza ma lei è "scappata via" - rispose lui malizioso.

Nia sorrise, sapeva a chi si stava riferendo.

- Però so che non sei stato molto gentile con lei...- disse mentre sorseggiava il suo the.

- Già...volevo scusarmi ma lei a quanto pare non ha voluto sentirmi - rispose un pò abbattuto.

- Adesso vorrebbe sentirti però, ne sarebbe felice.. - ribattè lei sorridendo.

- Allora, scusami per come ti ho trattato prima ...- disse Tom abbassando lo sguardo.

- Scuse accettate...- rispose lei. Tom sentendo quelle parole alzò gli occhi e la guardò dritto nei suoi, la guardava così profondamente che sembrava volesse leggerle l'anima. Poi le sorrise, ma con uno di quei sorrisi che tolgono il fiato.

Non sorridermi così, non guardarmi con quegli occhi ti prego.
Per favore, fa che non mi stia innamorando.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: MardyBum__