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Autore: silvj    20/10/2010    3 recensioni
Tutto andava bene, tutto era sereno, finché un giorno una campana suonò una triste melodia… è una ReinxShade e FinexBrigth è la prima storia che scrivo, fatemi sapere cosa ne pensate.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ciao a tutti. mi scuso infinitamente per il ritardo, ma non riesco più a trovare il tempo per scrivere.

prometto che cercherò di ritagliarmi più spazio per uesta attività!

ringrazio chi lascia un commento e chi solamente legge la storia.

vi avverto subito che non sono molto convinta del finale del capitolo, ma non volevo farvi attendere troppo.

grazie ancora.

aspetto i vostri commenti.

un bacio silvia.


XXX CAPITOLO


Rein si allontanò dagli amici sorreggendo Daisuke.

Non riusciva a capacitarsi di ciò che era avvenuto tra Bright e suo fratello.

REIN – allora non mi racconti cosa è accaduto?

DAISUKE – il motivo della mia reticenza è presto detto … non ho la più pallida idea di ciò che sia successo! Ti stavo aspettando coi cavalli per andare nel bosco, quando il principe si è avvicinato e, prima che potessi anche solo salutarlo, mi ha colpito.

REIN – ma prima di sfidarti a duello ti avrà motivato la sua rabbia no?!

DAISUKE – veramente no! Ha solamente detto delle cose senza senso.

REIN – cosa ha detto di preciso?

DAISUKE – vediamo se riesco a ricordarlo … a sì ha urlato:

tu hai ingannato Rein, tu hai ucciso Shade. e ora combatti se ne hai il coraggio!

Ma non capisco cosa intendesse dire.

REIN – non è un comportamento normale, lo ammetto. Come gli sarà venuto in mente che tu, proprio tu, mi abbia ingannata e abbia ucciso Shade, che peraltro è vivo e vegeto, proprio non lo so.

DAISUKE – non so che dirti, tu lo conosci meglio di me. Comunque non avrai creduto che mi potesse ferire, vero?

REIN – quel pensiero non mi ha nemmeno sfiorato, nessun uomo può sconfiggerti con la spada! Non avevo paura che tu potessi essere messo in difficoltà da Bright. Ma il mio cuore ha mancato un battito, quando ho sentito la presenza della magia che vi circondava. Ho cercato di eliminarla il più velocemente, ma, a quanto pare, non abbastanza!

DAISIKE – è solo un graffio, non preoccuparti. Probabilmente non rimarrà che una piccolissima cicatrice. Nulla in confronto alle altre, insomma!

Disse l’uomo sorridendo e cercando di alleggerire un’atmosfera divenuta pesante dalle implicazioni che si celavano dietro una simile affermazione.

REIN – potrei curarti io, ma ho paura di rivelare troppa magia e ciò insospettirebbe molto il nostro caro nemico, che non aspetta altro! Mi dispiace, ma ti dovrò curare coi metodi tradizionali!

DAISUKE – devi usare la tua magia il meno possibile, altrimenti non sarai più al sicuro.

REIN – già. Ora siediti e aspettami qui, vado a prendere l’occorrente e torno a curarti la ferita.

Detto questo si allontanò.

DAISUKE – piccola Rein sei cresciuta. Ora sei una donna, una mamma e una splendida principessa. Aveva ragione la maestra: tu sei l’unica degna di portare un titolo così pesante. Ricordo come fosse accaduto ieri il tuo primo sorriso …

Ricordava ancora il giorno del suo ritorno.

Il giorno che cambiò, per sempre, la sua vita …

 

 

molti anni prima …

 

Finalmente.

Era rimasto lontano da casa per l’addestramento necessario affinché divenisse un’abile guerriero e comandante, ma ora era finalmente tornato.

Si era sempre tenuto informato sugli eventi del suo popolo.

Aveva ritrovato i suoi genitori, più uniti e innamorati che mai!

La festa per il suo ritorno era stata elegante, ma semplice; come piaceva a lui.

Era a conoscenza del lieto evento che aveva allietato il suo paese: la nascita di due splendide principesse gemelle, Rein e Fine.

Non aveva ancora avuto occasione di vederle, poiché erano state portate in un altro palazzo, ma, finalmente, il giorno dopo sarebbero arrivate e lui avrebbe potuto vederle.

Non era mai stato più emozionato.

Sentiva, dentro di se, uno strano presentimento.

Quel giorno sarebbe accaduto qualcosa di inspiegabile, che avrebbe cambiato il suo destino, o meglio, l’avrebbe compiuto.

 

………………………

 

Era stato avvertito da un servitore che le piccole principesse si trovavano nel gazebo del suo giardino.

Si affrettò a conoscerle ed appena arrivò rimase incantato a guardarle.

Stavano giocherellando con dei doni magici che volavano sulle loro teste.

Fine, la piccola principessa rossa, si divertiva molto e continuava a ridere.

Rein, la piccola principessa blu, invece, aveva un espressione triste, perchè il suo pupazzo non volava alto come l’altro.

Subito dopo si mise a piangere.

Fu allora che il destino del fratello si compì.

Improvvisamente il cielo si oscurò e iniziò a piovere a dirotto.

Il principe, allora, si avvicinò a Rein e le mostrò le facce più buffe che sapeva realizzare per farla sorridere.

Rein smise di piangere e, per la prima volta, iniziò a ridere.

Così come era giunta la pioggia, repentinamente, scomparve e il sole tornò a splendere più luminoso che mai.

Fu allora che l’erede al trono capì.

Nei suoi viaggi di addestramento si era inoltrato nel Regno delle Ninfee. Lì conobbe la Maestra, che doveva istruire la futura Principessa Universale, e gli rivelò che sarebbe stato lui il suo difensore e il suo scopritore.


MAESTRA – sarà una bambina bellissima. Racchiuderà in sé la bellezza del cielo e il mistero del mare.

La riconoscerai subito. Ricorda: non potrà controllare i poteri, ma influenzerà la natura. Se piangerà, pioverà; se sorriderà, splenderà il sole.

Sarai tu e solo tu a vedere l’arcobaleno che scaturirà dal suo primo sorriso.

Dopo di che i suoi poteri rimarranno sopiti, così che nessuno la possa riconoscere.

Solo tu sarai a conoscenza della verità, ma ricorda: mai a nessuno la rivelerai, altrimenti lei verrà corrotta e non difenderà più la Luce, ma l’Ombra! La proteggerai nell’ombra senza che nessuno lo veda.

Verrà il giorno in cui dovrai rivelare tutto e, allora, rimarrai al suo fianco. Sarà un lotta lunga e dura servirà tutto il potere della Luce!

Ora vai giovane principe, il tuo destino si sta già compiendo!


Ed ora era lì davanti a sua sorella.

Quando aveva iniziato a piangere, era scoppiato il temporale.

Quando aveva iniziato a sorridere, era spuntato il sole.

E ora lì davanti stava assistendo all’impossibile.

Rein stava sorridendo e dalle sue labbra era nato il più splendido arcobaleno che un occhio umano avesse mai visto.

Capì.

Stava ancora contemplando le piccole principesse, quando una voce lo riscosse dal suo torpore.

Si voltò e vide una bellissima donna.

La scoprì essere la bambinaia delle nuove nate.

Da quel giorno il principe passerà il suo tempo nella nursery, sia per le bambine che per la splendida donna.

Venne un giorno in cui, purtroppo, l’idillio finì.

Secondo le leggi, il principe si sarebbe fidanzato e poco dopo sposato con una principessa.

Questa venne, però, scelta dai genitori, poiché conoscevano meglio le famiglie di sangue reale.

Il giovane cercò di annullare il tutto, ma fu impossibile.

Non voleva sposare una donna che non conosceva, ma che soprattutto non amava.

Certo, come gli avevano detto i suoi genitori, avrebbe avuto tutto il tempo per conoscerla e innamorarsene, ma lui sapeva che era impossibile.

Il suo cuore apparteneva già ad qualcun altro.

Lui amava Misaki, la bambinaia.

E cosa ancora più sconvolgente, lei amava lui.

Si erano promessi amore eterno e ora non sapevano come risolvere il problema.

Finché un giorno non arrivò una missiva per il principe.

 

Mio caro Daiki,

sono a conoscenza della situazione in cui ti vieni a trovare, ma posso proporti una soluzione!

Non mi fraintendere, sarà dolorosa, ma necessaria, non solo per te, ma soprattutto per la piccola Principessa.

Il male si sta operando per invadere e conquistare il Pianeta.

La Piccola è in grave pericolo.

Il Buio, fortunatamente, non è ancora a conoscenza della sua nascita e non la sta cercando.

Purtroppo, però, controlla te.

Ciò ci impone una scelta drastica:

dovrai morire!

O perlomeno il principe Daiki morirà!

Devi compiere un piccolo viaggio verso il Regno della Goccia, al confine ti imbatterai in alcuni briganti che assaliranno la tua carrozza. Seguili, non temere, sono persone fidate e ti porteranno da me.

Qui completerai il tuo addestramento.

La Principessa sarà protetta finche i suoi poteri non verranno sciolti e allora sarai tu a condurla per mano nella sua crescita e formazione.

Potrai portare con te anche la giovane Misaki, poiché il suo cuore è lindo e degna di fiducia.

Non c’è altra scelta, mi dispiace.

Fra tre giorni Daiki morirà in un attentato, ma nel mio regno nascerà Daisuke.

Con il cuore vi attendo.

La Maestra.

 

Tre giorni dopo la carrozza del principe del Regno Solare venne aggredita e bruciata.

Il futuro monarca era morto, insieme alla bambinaia delle sorelle che stava tornando a casa per salutare la sua famiglia.

Lo stesso giorno una coppia di giovani sposi si stabilì nella dimora della Maestra.

 

 

nel presente …

 

in quel periodo lontano la sua vita era proprio cambiata, chissà cosa ne sarebbe di lui oggi se non avesse conosciuto la Maestra …

era ancora perso nei suoi ricordi, quando si accorse che i sovrani del Regno Solare gli si erano avvicinati.

REGINA – buongiorno Daisuke, ma cosa vi siete fatto al braccio? Perché è insanguinato?

DAISUKE – buongiorno maestà. Non dovete preoccuparvi per un semplice graffio. Gli incidenti capitano, devo ricordarmi di stare più attento.

Disse il giovane sorridendo.

La regina gli si avvicinò per controllare la ferita, ma all’improvviso si bloccò.

DAISUKE – non si preoccupi maestà Rein è andata a prendere l’occorrente per la fasciatura. Non è necessario che controlli il taglio se non sopporta la vista del sangue.

Il re allora si avvicinò alla consorte e le circondò la vita col braccio, per sorreggerla. Nell’avvicinarsi, anche lui fissò la ferita e, anche lui, si bloccò. Si riprese subito e, vedendo che Rein stava giungendo, si allontanò insieme alla sposa.

REIN – come stai? cosa volevano mamma e papà?

DAISUKE – nulla, non ti preoccupare. Mi hanno solo chiesto come stavo e cosa mi era capitato. Nulla di più.

REIN – meglio così. ed ora pensiamo alla ferita.

 

 

Poco lontano i sovrani stavano entrando nella sala del trono.


REGINA – caro, hai visto anche tu il suo braccio vero?

RE – si, ma non riesco a capire come possa essere possibile una cosa del genere.

REGINA .- quella voglia è unica al mondo. Secondo la tradizione, solo i discendenti di sangue reale maschi la possiedono. Ma allora come si spiega che lui la possegga?

RE – la domanda giusta, in realtà, è un’altra: chi è Daisuke?

FINE – era giusto quello che volevamo chiedervi!

Si erano riuniti tutti nella sala del trono per chiedere delle delucidazioni su ciò che avevano sentito uscire dalle labbra di Rein.

Raccontarono l’accaduto al re e alla regina.

Questi ne rimasero sconvolti.

Il silenzio calò nella stanza, ma …

REGINA – ora si spiega, almeno in parte, la voglia a forma solare che compare sul braccio di Daisuke.

Disse la regina sedendosi sul trono.

REGINA – dovete sapere che Fine e Rein non sono le nostre uniche figlie! il nostro primogenito fu un maschio, nato nemmeno un anno dopo il matrimonio. Lo chiamammo Daiki, "Grande bagliore", crebbe e quando fu il tempo iniziò il suo viaggio di addestramento. Fu in quel periodo che nasceste tu e tua sorella. Poco tempo dopo anche Daiki ritornò. Ricordo che giocava spesso con voi, soprattutto con Rein. Era l’unico che riusciva a calmarla e a farla sorridere. Stavamo preparando la festa del suo fidanzamento, quando la carrozza su cui viaggiava insieme alla vostra bambinaia, venne assalita e bruciata. I corpi non furono mai ritrovati e tutti pensammo che fossero morti nell’imboscata. Da allora nessuno a più voluto pronunciare il suo nome o rinnovare il suo ricordo. Non perché non gli volevamo bene, ma per colpa nostra. Avevamo molto sofferto. Soprattutto io. Ero caduta in una grave crisi depressiva che rischiava di vincermi, ma con l’aiuto di tutti, sono riuscita ad uscirne. I medici, però, avevano ordinato che nessuno più dovesse ricordare la storia, si doveva cancellare il suo ricordo altrimenti avrei potuto avere una ricaduta e non ristabilirmi più. Ecco perché voi ignorate di avere un fratello.

ALTEZZA – se, allora, Daisuke è vostro figlio, si spiegano molte cose.

BRIGHT – cosa intendi sorellina?

ALTEZZA – già dalla prima volta che l’ho visto ho avuto l’impressione di conoscerlo, certo lui ha dichiarato di essere al seguito della Principessa Universale, ma era una strana sensazione. Non dimentichiamoci poi del suo aspetto fisico: è alto, ha i capelli  verde-acqua, lisci e non troppo lunghi; gli occhi di un intenso azzurro con sfumature più scure. Inoltre ha un portamento elegante e raffinato, sebbene sia presentato come un guerriero. Ha un vestiario elegante, ma semplice. E non bisogna dimenticare che si nota chiaramente che vuole molto bene a Rein.

FINE – si è vero. Combacia anche il fatto che entrambi conoscano la Principesse Universale. Lui l’ha seguita nei suoi viaggi, ma Rein l’ha conosciuta nel Regno delle Ninfee

RE – ora, però, il dilemma si riapre: chi è Daisuke? o dovremmo chiamarlo Daiki?

 


   
 
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