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Autore: mazza    20/10/2010    4 recensioni
Solo Alice e Jasper, nel loro periodo insieme appena dopo il loro incontro. Nessun Cullen, solo loro due e il loro sentimento destinato ad evolversi sempre più. "E ora, mentre camminiamo scalzi a passo umano sulla battigia, la mia mano ancora nella tua, mi rendo conto che tu, Jasper, hai lo stesso odore del mare. Forte, intenso, salato."
Storia partecipante al contest "Da un'immagine" di Fabi_Fabi classificatasi quinta e vincitrice del premio giuria :)
E' stato un piacere e una sorpresa prima di tutto per me scriverla, poichè la coppia Alice-Jasper è da me tanto amata quanto poco utilizzata nelle fanfiction.
Dal giudizio di Fabi: "Hai usato l’immagine in modo spettacolare, non solo dà il titolo alla storia, ma è anche ripresa in modo quasi perfetto.
Hai scritto una storia molto romantica, mi sono piaciuti Alice e Jasper."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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BLUE

 

 

 

 

 

 

L’odore di salsedine che respiro, da circa cinque minuti, non è una completa novità per me.

Quando ti ho raccontato di non avere memoria del mare, del sapore della sua acqua e della brezza salata che scompiglia i capelli, tu hai subito preso la mia mano, iniziando a correre.

-Dove andiamo?- ti ho chiesto, ridendo.

Ami stupirmi, sebbene sia quasi impossibile. Eppure ci sei riuscito, prendendo la tua decisione sul momento e continuando a cambiare destinazione finché non siamo arrivati qui.

E’ sera ormai, presto il buio inghiottirà il fioco raggio di sole che si intravede tra le nuvole, e che non basta per farci brillare. Abbiamo tempo tutta la notte, prima che ritorni.

E ora, mentre camminiamo scalzi a passo umano sulla battigia, la mia mano ancora nella tua, mi rendo conto che tu, Jasper, hai lo stesso odore del mare. Forte, intenso, salato.

Rivolgo lo sguardo verso la distesa scura che un po’ mi inquieta e un po’ mi affascina, allo stesso tempo.

L’acqua, riflesso della volta celeste coperta di nubi, assume un colore di un blu quasi nero, che sembra voler ricoprire la spiaggia e noi stessi. Ai miei piedi la schiuma scorre come impazzita, ricoprendo l’oro della sabbia.

Mi aggrappo più forte al tuo braccio.

 

Un vampiro, le narici dilatate, si avvicina a passi pesanti alla sua preda, che implora pietà. Una smorfia di disgusto gli distorce il bel volto, lo fa apparire terrificante.

Eri tu quel vampiro.

Sangue, sangue ovunque. Disperazione, disprezzo. Dolore.

 

Quando mi risvegliai dalla prima visione che ebbi su di te, tremavo.

Non ricordavo nulla del mio passato, il mio futuro era spaventosamente incerto.

Le immagini di quel vampiro biondo assetato di sangue turbinavano nella mia testa: le uniche chiare tra tante.

Eri l’unico punto fisso del mio futuro.

Ti avevo visto così sofferente, così alla deriva, da desiderare fin da subito aiutarti.

Sai Jasper? Cyano, il blu greco, è il colore della sofferenza: "Cianotico" è una persona pallida, dolorante.

 

Abituato ai miei silenzi e ai miei occhi spesso assenti, mi guidi dolcemente verso la sabbia asciutta, facendomi sedere sulle tue ginocchia.

Passi le tue mani sulle mie spalle, come se mi volessi riscaldare.

Mi sento protetta, quando mi tocchi in questo modo.  Sento che nulla può più farmi male, perché tu sei accanto a me.

Sorrido, mentre entrambi rivolgiamo la testa al cielo, incatenando gli occhi ai pochi punti luminosi incastonati nel velluto blu scuro della notte.

Nell'antico Egitto il blu era considerato il colore dell'introspezione e dell'infinito.

Questo blu, quello che risiede sopra di noi, è diverso dall’acqua cupa del mare. Guardandolo si rischia di perdersi in esso, risucchiati dall’immensità dell’universo.

Eppure, il nostro è un perderci gradevole, voluto. Ci lasciamo cullare dall’aria fresca, dallo iodio e dal blu dell’infinito, misterioso e profondo.

 

Un locale grigio e triste, mal frequentato. La porta si apre, il vampiro biondo entra, gli occhi scuri.

La sua figura è avvolta in un’ala di riservatezza e rassegnazione, gli occhi  spenti di chi non può sopportare altro. Eppure, mentre tutto diventa sfocato, dentro di loro noto una profondità stupefacente, unica, che mi lascia per qualche secondo senza parole.

 

I tuoi occhi sembravano senza fondo, volevo navigare, smarrirmi in essi. Eri misterioso, come questo cielo.

 

Ridi per la mia espressione, ancora una volta immersa nei ricordi, tra passato e futuro.

-Siamo pensierosi, quest’oggi. Vedi qualcosa?-.

-Vedo te-.

Mi sfiori amorevole la guancia, poi ti alzi, mi sollevi e in un attimo mi ritrovo, vestita, in acqua.

La mia risata cristallina si infrange nella quiete delle onde. Sto bene, il contatto del mare è caldo in confronto al mio gelido corpo di pietra.

Nuotiamo in parallelo a lungo, sott’acqua, in un’oscurità dove noi non siamo ciechi.

Mentre un branco di piccoli pesci colorati scappa al nostro passaggio, il tuo viso risplende di una luce improvvisa.

E’ spuntata, tra le nuvole, la luna.

Sei bellissimo, Jasper.

Ti accorgi che mi sono fermata, mi raggiungi. Ti sfioro anch’io il volto, accarezzando quella cicatrice a mezza luna sotto l’occhio che mi piace tanto.

Questo blu, da quando la luna è sorta, è completamente mutato insieme al mare. Qui sotto si respira la pace, le preoccupazioni si placano e siamo solo io e te.

Ti ho parlato dei Greci, degli Egizi. Per come la vedo io, il blu è il colore che dà serenità e invita alla calma, il colore della pace e dell’evasione.

Mi sorridi, prendendomi la mano come in quella bettola.

 

-Mi hai fatto aspettare parecchio-.

Abbassasti gli occhi – Mi dispiace, signorina-.

Ti porsi la mano. Mi guardasti incredulo, mentre io ti sorridevo. La prendesti, stringendola delicato.

Dici sempre che, quando mi hai incontrato, hai sentito nascere la speranza.

Io sentii solo un grande senso di pace: ti avevo trovato.

 

Stesi sulla tua giacca scura, incuranti della sabbia che si attacca ai nostri corpi bagnati, ti abbraccio forte e adagio la testa sulla tua spalla, che sembra fatta su misura per me.

- Jazz… Jazz, di che colore erano i tuoi occhi, da umano?- sussurro, beandomi della stretta protettiva che mi avvolge le spalle.

-Blu. Erano blu, Alice- mi rispondi, con la tua voce calda, posandomi un bacio sui capelli.

Il blu è il colore della tua esistenza.

So che diventerà qualcosa di unico, speciale, il nostro rapporto, anche se ci siamo conosciuti da appena un paio di settimane.

 Voglio partire da qui per una vita con te, Jasper, dal blu.

 

ANGOLO AUTRICE.

 

Parto premettendo che sia la posizione (quinta su quindici) sia il premio speciale (quello della giuria!! *.*) erano totalmente inaspettati.

Per quanto riguarda la trama, non ho nulla da aggiungere. Alice e Jasper, per quanto forse qualche settimana sia un tempo breve, per me sono questi. Dall'inizio.

Aggiungo solamente che, se Fabi non avesse indetto quel contest, io non avrei mai scritto qualcosa del genere. Ringrazio quindi Fabi e la sua testolina per la bella idea che hanno avuto :)

 

NOTE

 

* i riferimenti al colore blu e le notizie riguardo alle sue origini vengono da Wikipedia

 

GIUDIZIO

 

Quinta Classificata: Mazza94 – Blue –

Grammatica e sintassi: 10/10 punti
Stile: 10/10 punti
Originalità: 13.5/15 punti
Caratterizzazione dei personaggi: 12/15 punti
Sviluppo della trama: 15/15 punti
Gradimento personale:10/ 10 punti
Bonus per la scelta casuale del personaggio: 5/5 punti

Tot: 75.5/80

Hai usato l’immagine in modo spettacolare, non solo dà il titolo alla storia, ma è anche ripresa in modo quasi perfetto.
Hai scritto una storia molto romantica, mi sono piaciuti Alice e Jasper.

Partiamo da Alice: la storia è raccontata dal suo punto di vista, una scelta che ho trovato adatta, hai reso bene la sua personalità, il suo amore per Jasper e la sua leggerezza, il suo desiderio di sorprese e la sua gioia per l’aver finalmente incontrato il vampiro che da sempre popolava i suoi sogni.
Jasper invece non mi convince. Non perché non possa essere diventato così, ma perché alla fine dici ‘conosciuti da un paio di settimane’, e credo che ad un paio di settimane dal loro incontro, Jasper fosse tutt’altro che sereno e innamorato.
Io non dico che Alice non l’abbia cambiato, ma credo che lui abbia iniziato a provare certe sensazioni per lui fino a quel momento nuove e sconosciute come la fiducia e l’amore, la libertà e la spensieratezza, solo con Alice.
Fino a poco prima conosceva la guerra, il sacrificio e il sospetto, attirava gli umani in trappole e li mangiava senza troppi rimorsi.
Per questo il suo comportamento mi sembra un po’ prematuro, tutto qui.

Ho adorato l’idea di inserire i vari significati del blu, che appaiono in modo naturale nel racconto e fanno da cornice alla coppia e alla loro storia appena iniziata.
Hai uno stile semplice e molto piacevole da seguire.
Non ho troavto errori di grammatica.

La trama è ben gestita, hai amalgamato bene presente, passato e quel blu che appunto è una cornice che mantiene tutto unito anziché dividere.
Avrai capito, quindi, che la storia mi è piaciuta, peccato solo per quel piccolo problema di tempo, che non ho considerato trascurabile.

   
 
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