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Autore: Whenulookmeintheeyes    20/10/2010    2 recensioni
Essere una star non è sempre facile. Devi tenere un comportamento idoneo, badare al look, firmare centiaia di autografi e concedere SEMPRE qualche foto alle tue fan. Ma cosa succederebbe se due star molto diverse fra loro nello stesso giorno decidessero di rompere qualche regola, come non preoccuparsi del look. E se finissero per scontrarsi? Cosa succederà alle loro vite? Speriamo che vi piaccia!!!
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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NICK POV

Oggi che giorno è?...
"OH SANTO CIELO OGGI C'è LA PROVA DI MATEMATICA" urlo con tutto il fiato che ho in gola. Babbo Natale che dorme accanto a me fa un salto indescrivibile, nemmeno quando vede la sua marca preferita di gel scatta così velocemente.
"Ma cosa ti urli!!!" fa di rimando il cadavere con i bicodini in testa; per me sta copiando i miei fantastici riccioli. Ma va beh adesso ho altro a cui pensare.
"Come perchè urlo!?! Oggi c'è la gara di matematica!"ma è mai possibile essere così tranquilli.
"E tu ti preoccupi di questo alle sei di mattina? Poi sono io quello drogato!"
"Ah lasciamo perdere" scendo dal letto, passo davanti allo specchio eh...beh devo dire che sono uno schianto questa mattina....ok andiamo avanti.
Scendo le scale e mi diriggo in salotto, devo trovare un modo per non fare una brutta figura in questa gara. Ma come? In quella atletica sono andato benissimo, insomma per me lo sport non è mai stato un grande problema...ma la matematica...
Questi sono i miei precedenti (quasi penali):
- prima elementare, imparo a contare fino a cento, poi mille e così via. Fino a qui tutto liscio. Come in seconda elementare;
-terza elementare, la maestra spiega le divisioni. Fino a che dividi quattro caramelle con i tuoi fratelli fila tutto liscio, ma quando i numeri diventano a mio parere esagerati tutto si complica.
-quarta e quinta elementare, le divisioni con la virgola. Già perchè non bastavano le divisioni normali, no adesso ci si mette anche la virgola a farmi sbagliare. Tanto per inciso io non ho mai capito dove si mettesse quella cosa, così l'ho sempre messa a caso;
-prima media, quelle cavolo di espressioni! Ma qualcuno di voi è mai riuscito a capirle? Io no;
-seconda media, la prof. dopo il mio ennesimo compito schifoso sui prodotti notevoli mi ha detto con tutta la calma possibile:" Caro Nick tu e la matematica siete su due mondi diversi" e io le ho risposto: "Me ne ero accorto già da solo";
-terza media, le equazioni! Una coltellata era meglio. Ed è stato lì che ho capito che la matematica non sarebbe diventato il mio mestiere (in realtà l'avevo capito a cinque anni). Infatti voi avete mai sentito una mia canzone che parla di matematica? No e mai la sentirete!
-lezioni private, dopo il nostro successo io e i miei fratelli abbiamo continuato gli studi privatamente. Beh il risultato? La prof. questa volta ha abbandonato ogni tipo di speranza, mi ha guardato bene e ha capito che io la matematica non la imparerò mai. Saggia donna.
Ma adesso cosa faccio? Io devo battere quel barbone dal nasino rifatto ne vale della mia dignità. Sempre se ne è rimasta qualche briciola.
Pensa Nick, pensa Nick, pensa Nick e una soluzione troverai...uhm potrebbe essere un buon inizio per una nuova canzone...torna a pensare!
Ma si ci sono! Chiamo Joe. Lui è sempre stato bravo in matematica.
Dopo sette squilli:"Cosa vuoi?" mio fratello ha una voce da uomo delle caverne e in questo momento mi sto chiedendo se sto parlando con lui o lo yeti.
"Ciao Joey fratellino caro. Mi chiedevo se volevi aiutarmi con qualche esercizio di matematica" non può dire no a me, dopotutto sono il suo fratello preferito e l'ho chiamato Joey.
"Nick ti ricordi che papà ci ha sempre detto di non fumare? Perchè lo hai fatto? Ora mio caro fratello torna a dormire e quando ti sarai alzato ti prepari una bella tazza di caffè forte e vedi che passa tutto." Wow mi è stato di grande aiuto!
Se possibile sono più disperato di prima, non so più a chi chiedere e cosa fare.
Dovrò arrangiarmi da solo. Accendo il computer per trovare qualche esercizio, ma trovo un test: quanto conosci la matematica.
So già la risposta: zero.
Proviamoci comunque. Prima domanda:
1) Qual è il risultato di 2+2?
Facile quattro. Fino a qui non bisogna essere dei fenomeni.
2) Qual è il risultato di 20/10?
Si è...2 che scemo.
Beh fino ad ora tutto giusto come dicono le freccette verdi.
3) Qual è il risultato della seguente espressione....?
Per me più che espressione è un'accozzaglia di numeri. Proviamo anche questo.
Dopo due ore passate a scrivere, cancellare, urlare dietro Rob e le sue battutine, bere litri di caffè sono giunto ad un risultato: 3. L'espressione fa tre.
Metto la X sopra il quadratino con il numero tre. Dopo due secondi mi appare un messaggio: se hai risposto 3 allora sei negato per la matematica, era l'espressione più facile e faceva 1.
Ora è troppo, da una prof. può passare, due vanno bene, ma da un computer no è come se mi avesse detto che sono un cretino. Però non ha tutti i torti (sulla matematica intendo).
"Allora cespuglio cosa pensi di fare oggi?" quanto è odioso quando fa così.
"Perchè sei così tranquillo scansafatiche?"
"Perchè io in matematica sono un genio" si, si come no, neanche lui ci crede tanto.
Non se avete mai avuto il classico mal di testa da matematica, ma credetemi è veramente fastidioso.
Allora facciamo il punto della situazione: Joe non vuole aiutarmi; internet mi prende in giro e i miei precedenti scolastici lasciano capire tutto. Non mi resta che disperarmi...anzi andiamo a dormire, un po' di riposo fa sempre bene.
Mi sdraio sul letto che senza quel coso tutto ossa e pelle sembra più largo e mi addormento.
"Sono in una specie di paradiso...no è l'inferno c'è un tre gigante pronto a schiacciarmi. Corro da tutte le parti, ma intorno a me ci sono solo pareti e io non so più dove andare...il tre gigante si avvicina e io sono perso. Cade, sta cadendo sopra di me..."
"Ahhhahhhhhhhhahhh"
"Ma la vuoi smettere di urlare! Mica è una gara a chi urla più forte!"
Per fortuna era solo un incubo, anche se Robert solo in mutande qui davanti a me è un incubo reale.
Scendo al piano inferiore e inizio a camminare intorno al tavolino in legno. Faccio così tanti giri che prima o poi si formerà un solco.
"Che c'è inizi a scavarti la fossa? Però circolare è poco fashion"
"Senti stai zitto, che la tua calma mi da ai nervi."
"Qui qualcuno è agitato:"
"Si sono agitato e allora? Qualche problema?"
"Acido"

Tre ore dopo
"Signori e signore collegati ancora una volta da casa, oggi si disputerà la gara di matematica. Anche questa volta per il signor Jonas sarà facile come l'ultima volta battere Robert? Staremo a vedere. Gli sfidanti sono già posizionati con penne e fogli. Tre, due, uno si parteeeee!"
5 minuti: prima difficoltà quanto fa 218:4? Quaranta forse? Aiuto!
10 minuti: ho già mal di testa. Che significa qual è il risultato di 201,23: 2? E io come faccio a saperlo? Non ho nemmeno la calcolatrice.
15 minuti: vedo numeri dappertutto. Alzo gli occhi e la faccia di John mi sembra un enorme cinque, mi gira tutto e sto entrando in uno di quei vortici tipo cartone animato, con tutti numeri che girano intorno a me.
35 minuti: ok basta sono allo stremo delle forze. Alle ultime due domande ho risposto con : "Mela mela blue esci fuori proprio tu".
"Ok ragazzi potete consegnare" squittisce la voce di John dal solito microfono che...quasi mi fa pena quel povero pezzo di antiquariato.
Do il foglio ad un uomo basso e grasso,di quelli che fai prima a saltarlo che girargli intorno.
"Mentre il nostro esaminatore esamina i vostri lavori voi volete dirci qualcosa?"
"Beh si è stato veramente un gioco da ragazzi" come al solito si vanta, vorrei tanto sapere cosa ha combinato.
"Tu Nick?"
"Io ehm...ehm...si bella prova e...."
"Ok non fa niente tanto sono arrivati i risultati e a sorpresa il vincitore è Robert!!"
Lo vedo che salta come questa mattina e inizia a fare una danza strana, qualcosa di indecifrabile.
"Potrei vedere il suo foglio?"
"Si certo, tieni"
"Ma sono tutte bianche! Non ha dato nemmeno una risposta!"
"Infatti è giusto, nessuna risposta tra quelle date è giusta sono tutte sbagliate".



ROBERT POV

Trinky Wisky… Stripsi… Lana… Pus… Turbotubbies… Turbotubbies… tante birre…
"OH SANTO CIELO OGGI C'è LA PROVA DI MATEMATICA" waaaaaaaaaaaa
"Ma cosa ti urli!!!" Ma che è scemo?!?... no… non ci siamo proprio… "Come perchè urlo!?! Oggi c'è la gara di matematica!"
Ma che…
"E tu ti preoccupi di questo alle sei di mattina? Poi sono io quello drogato!" la prossima volta che dice che sono io quello che va da un qualche spacciatore lo denuncio…
"Ah lasciamo perdere" acido.
Si alza, va davanti allo specchio e si ammira… come se ci fosse qualcosa da ammirare… con quelle borse da Mary Poppiens sotto gli occhi… quella capanna dello zio Tom che ha in testa e che si accinge a chiamare “capelli”… quel viso così schifosamente pulito e rasato… quella voce così schifosamente melodica che fa andare via le nubi che provoco io… ma non lo sa che io canto male apposta? Visto che il mio colore preferito è il grigio, faccio finta di non saper cantare, così si annuvola e posso sempre vedere il mio colore… bisogna essere proprio degli scemi per non arrivare a fare da soli un ragionamento tanto banale e poi non è vero che…
Buio.
Trinky Wisky… Stripsi… Lana… Pus… Turbotubbies… Turbotubbies… tante birre…
“Ehi!” mi sveglio di colpo “Ma anche io faccio schifo in matematica!” be’ non proprio così schifo visto che in terza media il professore mi ha promosso con il massimo dei voti… era lo stesso giorno in cui mi ero dimenticato di mettermi i pantaloni…
“Flippy aiutami! Come posso fare?! Sono disperato” Flippy continua a guardarmi con espressione vuota “Mi stai ascoltando? Flippy mi stai ascoltando??!?” inizio a sbatacchiarlo a destra e a manca, lo butto per terra, ci salto sopra, gli strappo una gamba con i denti, mi tolgo i bigodini e… idea!! Evidentemente erano i bigodini che comprimevano le mie potentissime facoltà cerebrali.
Ricucio la gamba a Flippy con un filo rosa con i brillantini – un regalo di mia nonna Beppa per Natale -, poi lo metto sul letto ed inizio a girarmi i pollici mentre mi siedo accanto a lui. Inizio a parlargli “Senti, mi dispiace di essere stato scortese… è solo che… oh, dannazione, Flippy, non fare quella faccia!!...” ha uno sguardo perso nel vuoto… devo averlo proprio offeso… “ascolta, ti chiedo scusa. Mi dispiace di averti sbatacchiato a destra e a manca, di averti buttato per terra, di esserti saltato addosso, di averti strappato una gamba a morzi… ma, vedi Flippy, sono cose che capitano… fra fratelli si litiga e tu per me sei come un fratello…” lo guardo “pace?” gli offro il pugno. Lui non dice niente ma dal suo sguardo perso nel vuoto, uno sguardo così profondo – come una pozza di fango -, capisco che mi ha perdonato e che è disposto a darmi una mano.
“Ok. Tu… sai che la matematica non è il mio forte, ed io… so che tu sei bravo un po’ in tutto…” quanti ricordi… spaventavamo le mie sorelle: lui vestito da pirata ed io in mutande a pallini color verde limone aspro… si sporcava per me se dovevo attraversare una pozzanghera: si lasciava gettare a terra ed io ci passavo sopra – anche se la pozzanghera era facilmente aggirabile, lui voleva dimostrarmi che mi voleva bene, così si sporcava per me -…
Ah, si, basta ricordi, torniamo al presente…
“… quindi, Flippy caro… stavo pensando… io mi metto un microchip nell’ orecchio, ti lascio una radiolina e tu mi suggerisci le risposte del test… ci stai??” lo guardo con espressione radiosa saltando sul letto e lui cade in avanti, giù dal letto, in segno di approvazione. Ciò significa “certo, mio adorato e onnipotente padrone Rob. Morirei per te, sacrificherei la mia anima e anche l’ altra gamba pur di farti felice”… più o meno intendeva questo…
Preparato l’ occorrente per la gara – microchip, radiolina, smalto… tutto l’ occorrente insomma – mi dirigo dalla sogliola, intenta a fare un test sull’ Internet. “Ma perché mai non ti sei messo il vestito tradizionale per venerare L’ Internet? Voglio dire, dove sono le candele, l’ accappatoio, il telo da mare… e Waka Waka come sottofondo musicale! Non ti sei nemmeno scritto la faccia con il pennarello nero! Da te L’ Internet accetta di farsi trattare così? Voglio dire, come una Persona qualsiEsi?”
“Guarda che si dice qualsiAsi”
“Vabbe’ e l’ è uguale!”
“Toscano?”
“ah, tu… come osi insultarmi? Non si dicono parolacce a Sir…”
“No, intendevo dire, conosci anche il dialetto Toscano?”
“Ma chi è questo Toscano? Un parente dell’ Internet? E che razza di grado di parentela è un “dialetto”? conosco “cugino”, “zio”, “bis prozia”… ma “dialetto”… anche tu con che parole te ne esci…”
Si mette la faccia fra le mani e inizia a scuoterla.
Bo…
Che tipo strano.
Si rimette al computer e svuotata la quindicesima tazza da caffè – da latte, in realtà – la poggia vicino alle sue sorelle già prosciugate.
“Sai, Nick, stavo pensando…”
“Ah, tu pensi?”
“Si, a volte mi capita…” ma che mi fa dire… “… comunque, visto che il mio secondo nome è Thomas ed il tuo è Jerry, se mai in futuro dovessimo aver bisogno di un qualche jingle per la televisione, potremmo avere questo “Tom e jerry… Tom e Jerry…tante birre…”, sul ritmo della canzone dei Teletubbies, che te ne pare?”
Si gira e mi fulmina con lo sguardo. Io faccio un passo indietro e dico sottovoce “Caron dimonio dagli occhi di brace…”
“Divina Commedia?” mi fa quello sorpreso.
“Eh, no, eh. Adesso basta con queste parole pedestri! Prima il Toscano, ora questa Gallina Commedia! Io non sono una gallina che racconta barzellette! Perdinci Bacco!”
“Stavo solo cercando di capire come mai a volte fai dei discorsi quasi da persona colta, mentre altre volte, praticamente sempre, anneghi in un barattolo di brillantina da quattro soldi…”
“La mia Non è brillantina la quattro soldi! È gel! Gel da cinque dollari! E poi tu dai dello scemo a me? Tu che dici che le persone si colgono!! Andiamo bene qua…”
“No, io parlo delle persone colte, nel senso…”
“Ah e lo ridice! Adesso ti dovrò anche dire che la Befana in realtà non è la moglie di Babbo Natale, bensì sua madre… scommetto che non lo sapevi vero? Tutti dicono che sono sposati, ma in realtà Focus Junior ha pubblicato di recente una foto della Befana in compagnia di Babbo!”
“Pensavo fossero la stessa persona”
“E perché mai?”
“Be’ ti ho sempre ritenuto sia un Babbo Natale che una befana con la barba!”
“Ma guarda!” prendo il giornale che sta su un tavolino. Lo apro alla pagina dove avevo visto la foto e lo porgo a Nick. Come vede l’ immagine spalanca gli occhi e apre la bocca, quasi volesse cacciare un urlo, ma non gli esce niente, se non qualche verso strano… “Visto? Avevo ragione io.” Dico compiaciuto. Quello di tutta risposta mi sbatte il giornale in testa e mi urla contro “Brutto scemo!! Non sono Babbo Natale e la Befana! Siamo noi! Ci hanno fatto una foto quando siamo finiti a fare i barboni per strada per colpa tua!... come al solito”
“Ah. Ecco perché Babbo era stranamente attraente…”
Quello lancia un urlo disumano e si rimette al computer.
Io intanto mi metto a vedere Pippi Calzelunghe e dopo un po’ vedo la sogliola, esausta che se ne va in camera. Finita la puntata ritorno a letto anche io. Mi bastano giusto due secondi e…
Buio.
Trinky Wisky… Stripsi… Lana… Pus… Turbotubbies… Turbotubbies… tante birre…
"Ahhhahhhhhhhhahhh"
"Ma la vuoi smettere di urlare! Mica è una gara a chi urla più forte!" basta, ora lo denuncio.
Si alza e, uscendo dalla stanza, lascia dietro il suo schifosissimo odore di pulito.
“Acido” come il suo odore che, ancora una volta, mi fa bruciare il naso.
Prima della gara posiziono Flippy dentro al forno della cucina e gli metto la radiolina vicino.
Poi mi preparo: mi metto lo smalto, il gel, un paio di pantaloni a caso – forse sono quelli del pigiama, ma che m’ importa, finalmente tutti gli episodi imbarazzanti fin ora successi saranno solo un lontano ricordo, perché io, Robert Thomas Pattinson vincerò la gara di matematica!! -, mi infilo una felpaccia grigia e la lascio sbottonata, poi m’ infilo scarpe e cappello e vado a vincere questa gara. Non posso negare che vedere la sogliola in difficoltà una volta tanto mi fa piacere. Mi fa sentire più normale e mi fa capire che anche lui lo è. Che non è una specie di genio della lampada che sa ed è capace a fare tutto.
"Signori e signore collegati ancora una volta da casa, oggi si disputerà la gara di matematica. Anche questa volta per il signor Jonas sarà facile come l'ultima volta battere Robert? Staremo a vedere. Gli sfidanti sono già posizionati con penne e fogli. Tre, due, uno si parteeeee!" John parla sempre con quel bellissimo microfono in mano… pagherei per averne uno uguale…
Ok. Inizio il test.
“Flippy” mi guardo intorno mentre parlo, per vedere se qualcuno mi sta fissando, ma anche se dovesse farlo, non ci farebbe nemmeno caso: perché io sono Robert, Robert l’ imbranato, quello che parla da solo, quello che non si fa la barba, che non si lava, che non va in palestra… ma quanto sono perfettini. Non è così che si giudicano le persone!!
Comunque… torniamo a noi.
“ecco la prima domanda, Flippy… quanto fa 218:4? 300; 24; 1289?” caspita… che mistero…
Flippy non risponde, perciò non segno nulla e passo alla domanda successiva “Ok, Flippy. Risultato di 201,23: 2…” no comment. Flippy non mi dice niente. Ma quanto è bravo! Passo alla domanda numero tre, poi alla quattro, poi alla cinque, finchè non “finisco” il test in tempo e lo consegno. Praticamente Flippy non mi ha fatto segnare niente. John dà i nostri test ad un tizio che si mette in un angolo a controllare i risultati.
"Mentre il nostro esaminatore esamina i vostri lavori voi volete dirci qualcosa?"
"Beh si è stato veramente un gioco da ragazzi" oh, lo è stato davvero… Flippy mio, quanto sei mitico!... mi toccherà venerarti tipo L’ Internet
. "Tu Nick?"
"Io ehm...ehm...si bella prova e...."
"Ok non fa niente tanto sono arrivati i risultati e a sorpresa il vincitore è Robert!!"
Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!
Sono così felice che mi metto a fare il ballo del tacchino, lo stesso che mi ero messo a fare in quei giorni più felici, prima di partecipare a questo stupido show, quando i miei vicini annaffiavano il prato…
"Potrei vedere il suo foglio?" ma che disgraziato. Non ha ancora capito che io sono un mito?
"Si certo, tieni" gli fa John.
"Ma sono tutte bianche! Non ha dato nemmeno una risposta!"
"Infatti è giusto, nessuna risposta tra quelle date è giusta, sono tutte sbagliate".
Si!! Robert regna!!… accanto al suo fedelissimo schiavo Flippy … che presto verrà ricoperto da nuovi maglioni per l’ inverno come ricompensa…
Quell’ orso!
Quanto lo adoro!
  
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