Autore: Lilith de Lioncourt
Personaggi principali: Leah, OC
Genere: romantico
Rating: giallo
Avvertimenti: one shot
Introduzione: Leah Clearwater ha l’imprinting. Un Happy Ending anche per lei… o no?
Note dell'autore: (non obbligatoria) nella mia mente una licantropa può avere l’imprinting con un vampiro perché come sappiamo l’imprinting si basa su ragioni prettamente fisiche e un vampiro può fecondare. Le due specie sono compatibili: abbiamo un perfetto esempio nella coppia Jake/Nessie. Il falò è naturalmente una delle tante feste organizzate a La Push (nella mia testolina si divertono un mondo, là). Il finale non è incompleto, è aperto U_U *si sente figa a dirlo*
Elementi scelti: immagine “your cold cold heart” ; n’6 (uno qualunque dei quileutes)

Strange imprinting

Il fuoco illuminava i volti sereni dei Quileutes, riuniti intorno al falò.

Sam ed Emily sorridevano felici. Lui si avvicinò al suo volto e la baciò appassionatamente.

Dall’altra parte delle fiamme, due occhi li fissavano rabbiosi.

Leah si alzò e iniziò a correre lontano, senza dare spiegazioni a nessuno. In fin dei conti – lo sapeva – non servivano. I ragazzi la guardarono andare via senza una parola. Jared a mezza voce sussurrò “tornerà…”

Leah correva, correva, correva. Tremava violentemente, le lacrime le bruciavano gli occhi. Quando vedeva Sam ed Emily così felici, insieme, non riusciva a trattenere  la rabbia. Rabbia che in realtà era tristezza.

Si fermò bruscamente e si sedette sulla neve che si scioglieva veloce intorno a lei.

Si guardò intorno, annusò l’aria, controllando che nessuno potesse vederla. Poi, iniziò a piangere. Lacrime, singhiozzi isterici. La consapevolezza di non essere stata quella giusta per lui era devastante, frustrante. Leah era infuriata con se stessa, con sua cugina, con i vampiri che l’avevano resa quello che era. Un mostro, un vero mostro. L’unica donna lupo. Si sdraiò nella neve – ormai più che altro erba bagnata intorno a lei – e chiuse gli occhi, sperando di riaprirli e dimenticare ogni dolore, o forse di non riaprirli mai più.

Li spalancò, guardando il cielo nuvoloso e i rami carichi di neve, ma nulla era cambiato. Sam ed Emily erano ancora innamorati e legati dall’imprinting. Leah lo amava ancora, ancora soffriva.

Si rimise in piedi: aveva avvertito un odore sgradevole e sconosciuto. Una nuova sanguisuga in zona.

“tutti dicono che non hai cuore, Leah.”

Una voce sensuale, bassa e avvolgente, le parlò. Era alle sue spalle.

Si girò sentendo di non poter fare altrimenti e guardò il vampiro che aveva davanti.

Dannatamente bello, come tutti i vampiri. Capelli biondi, un sorriso accennato sul volto pallido. E occhi…rossi. Rossi come il fuoco, rossi come il sangue degli umani che uccideva. Sangue, umani, di cui a Leah improvvisamente non importava.  Qualcuno aveva ascoltato le sue preghiere. Aveva aperto gli occhi e improvvisamente il dolore era sparito. Non le importava più di Sam, di Emily, del branco, di suo fratello Seth o di chiunque altro.
Il suo centro gravitazionale era… lui.

Lo guardò tra lo stupito e il disgustato e gli ringhiò contro; il vampiro continuava a sorridere.

I loro occhi si incontrarono e Leah non seppe resistere. Si sedette nuovamente tra la neve, triste.

“Non so se ho un cuore… a volte mi sembra di non averlo.”

Ma cosa stava facendo? Parlava di sé…a un succhiasangue?!

Lui sorrise, forse intuendo i pensieri della ragazza. “Vedi, Leah… siamo più simili di quanto tu creda.”

Si voltò a guardarlo e gli ringhiò contro. “non abbiamo niente in comune, io e te.”

Il vampiro ridacchiò “sì invece. Il cuore…” le si avvicinò “tu hai un cuore freddo, Leah.”  Si chinò a terra e prese una manciata di neve. “Io posso…posso tenere il tuo cuore, tu no. Posso impedire che si sciolga di dolore… un cuore freddo non può stare in un corpo caldo.”

Leah comprese. Si era sentita male, malissimo… e l’imprinting aveva cancellato ogni sofferenza. Il suo cuore freddo ora apparteneva a chi poteva tenerlo senza farlo sciogliere.

“Il branco non lo accetterà mai…”

“Il branco non può opporsi all’imprinting.”

Si guardarono un momento, Leah accennò un sorriso, poi si rabbuiò. “io… non sono sicura di volerlo. Sei…un succhiasangue.”

Cercò di mettere in quella sola parola tutto il suo disgusto per i vampiri. Ma le fu difficile, ora era legata a lui.

I loro sguardi si incrociavano ancora. Leah non soffriva più, e si sentiva…attratta da lui. Gli si avvicinò lentamente, mentre lui ancora sorrideva.

Erano sempre più vicini; la ragazza non se lo sapeva spiegare, ma si ritrovò con le labbra vicine alle sue. Vicinissime. Bastò un attimo perché si unissero, come un attimo prima si erano unite le loro anime. Indissolubilmente, eternamente.

Leah si staccò ringhiante e corse via. Il nemico più pericoloso era l’amore.

NDA Terza. Mon dieu. Non riesco a spiccicar parola. TERZA.

Ci tengo molto a questa shot, quindi recensite pleeeeeease *occhioni da cerbiatta*

Ci terrei, tra l'altro, a sapere se secondo voi faccio bene a continuare (avrei in mente un quarto di idea di capitolo conclusivo xD ma, ripeto, è solo un quarto U_U)

Ringrazio Fabi_ , davvero... e le dedico questa fic.

Ah... ne approfitto per dire che ultimamente il mio computer si rifiuta di farmi fare il login al forum di efp, quindi non sono morta: è solo colpa sua.

Terza Classificata: Lilith de Lioncourt – Strange imprinting –

Grammatica e sintassi: 9.4/10 punti
Stile: 9/10 punti
Originalità: 15/15 punti
Caratterizzazione dei personaggi: 15/15 punti
Sviluppo della trama: 14/15 punti
Gradimento personale: 9/10 punti
Bonus per la scelta casuale del personaggio: 5/5 punti

Totale: 76.4/80

La tua storia mi è piaciuta, molto. certo, penso che Leah sia l’ultima tra tutti quelli della sua specie che potrebbe mai accettare di innamorarsi di un vampiro, ma l’ho trovata ben gestita, mi è piaciuta.

Il finale mi ha distrutta, speravo in un po’ di gioia per la povera, triste, bistrattata e dimenticata Leah, ma tu hai lasciato, per fortuna, il finale aperto, e io continuerò a sperarci.
Hai inserito l’immagine in modo molto poetico, un modo che non avrei mai immaginato, come ti ho detto. Ho amato il discorso tra Leah e l’oggetto del suo imprinting. Non ti nascondo che all’inizio, quando ho visto che con uno dei Quileutes avevi scelto proprio quell’immagine, mi sono chiesta: ma cosa avrà in mente?
Sapevo che avresti trovato un’idea originale, infatti non mi hai delusa, quando ho visto che avevi scelto Leah, ne sono stata felice.
Questo perché tu hai dato alla storia la vera Leah, quella che stata scottata così profondamente da non accettare l’amore, ‘Io posso… posso tenere il tuo cuore, tu no. Posso impedire che si sciolga di dolore… un cuore freddo non può stare in un corpo troppo caldo’ con questa frase il cuore di Leah non si è sciolto, ma il mio sì, ho sperato con tutta me stessa che tu andassi OOC e lasciassi che Leah si godesse la sua felicità: ti avrei dato il premio ‘OOC ingiustificato, ma terribilmente desiderato’, invece lei è rimasta fredda. Ha paura, per questo è scappata. Non ha paura di scappare, ma di restare, di vivere il sentimento dal quale sente di doversi proteggere. Il vampiro, sebbene faccia solo una breve apparizione, è un personaggio.
Non ho capito perché anche lui si innamori di lei, però. Bah, la magia dell’imprinting.
Dal punto di vista grammaticale hai fatto solo un paio di errori: ‘quileutes’, è un nome proprio, e come tale va maiuscolo, ‘si’ affermativo che va con l’accento.
Hai uno stile molto buono, sai usare bene le ripetizioni anche se ogni tanto esageri un po’, ma in questo modo guadagni nel rendere le sensazioni. Sai dare sempre un quadro molto preciso degli stati emotivi dei vari personaggi.