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Autore: Lore Welsh    21/10/2010    1 recensioni
La storia di un gruppo di amici, tra amori, bugie, tradimenti e musica...
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tough, you think you've got the stuff
You're telling me and anyone
You're hard enough
You don't have to put up a fight
You don't have to always be right
Let me take some of the punches
For you tonight


Jude
Non pensavo che mia madre conoscesse tutte queste persone e nè che avesse tutti questi parenti.
Casa mia è un via vai di semi sconosciuti, c'è chi mi abbraccia, che mi dice con gli occhi commossi "mi dispiace" e c'è chi fa gli onori di casa accogliendo altra gente: ma dov'erano tutte queste persone quando mia madre stava male?
Chi c'era di loro con me quando non sapevo a chi rivolgermi?
Che ipocrisia... C'è persino qualcuno che fa finta di piangere!
Per fortuna che c'è Iris, è stata con me appena è successo ed è stata accanto a me in Chiesa al funerale a tenermi la mano... E anche se non me l'aspettavo c'è Austin!
<< Grazie, Iris... davvero...>>
<< Ma di cosa? >> sorride lei abbracciandomi...Mia madre purtroppo non è morta ieri, mia madre è morta quando le hanno diagnosticato la malattia e con lei è morto tutto quello che rimaneva della mia famiglia. << Jude, c'è quella tua zia... Megan, credo, quella che ha curato il rinfresco del dopo funerale, vuole parlarti! >> E' la sorella maggiore di mia madre, arrivata da Saint David "appena ha saputo...".
<< Ci credi che non la vedevo da anni? >> zia Megan si avvicina, è sempre stata identica a sua sorella Sara, mia madre, anche se è di qualche anno più vecchia in pratica è la versione della sorella se fosse arrivata ai sessant'anni.
<< Jude tesoro... Come stai? >> mi chiede finta preoccupata, mai una telefonata in tutti questi anni o una visita e ora mi chiede tesoro come stai? è pure follia! Non le rispondo nemmeno per il cazzo e lei prende il mio silenzio come un invito a parlare di me come se non ci fossi << E' un caro ragazzo Jude... >> sta dicendo a Iris che annuisce senza sapere cosa rispondere << Avete già pensato al matrimonio? >> è troppo, ogni scusa è buona per farsi i cazzi miei!
Mi alzo senza dire nulla e raggiungo Austin fuori << Vuoi? >> mi chiede porgendomi il suo pacchetto di sigarette.
<< No grazie... Ho le mie... Ma grazie Austin, di tutto... Io non...>> lui mi fa segno di stare zitto e rimaniamo un pò in silenzio. << Sapevo che non mi avresti abbandonato in un momento come questo. >> in vita mai non sono mai stato più sincero, lui mi sorride e mi da una pacca sul braccio.
<< Ne parleremo più avanti, ok? >>
<< Ok... Mi ha chiamato Tristan, è a Londra sai? >>
<< Si... Sei arrabbiato che non sia qui? >>
<< No no... Come avrebbe potuto? Gli auguro il meglio a quello stronzo fortunello! >> aspiro un pò di fumo e dico quello che non avrei mai pensato di dire << E' sempre stato il più fortunato di noi tre non credi? Bello, ricco, pieno di talento e tra qualche mese diventerà pure famoso... La vita è davvero ingiusta! >> confesso di invidiarlo un pò, anzi un casino ma senza cattiveria, questo mai!
<< ... Che ti lamenti? Anche tu hai avuto la tua dose di fortuna, no? >> sorride mesto, forse pensa ancora a Iris?
<< Non saprei amico... Proprio ieri ho perso il lavoro e sono con l'acqua alla gola...>> e Iris ancora non lo sa!
<< Oh cazzo mi dispiace! >>
<< Sapevo che sarebbe successo... Il vecchio ha lasciato il negozio a quel coglione di suo figlio che come prima cosa mi ha mandato a casa... Non so cosa farò adesso, credo che vendero la casa... E' troppo grande per me, ma dovrò trovarmi un lavoro vero... >> Austin sta per dire qualcosa quando una voce familiare dietro le mie spalle mi fa trasalire.
<< Potresti venire a SilverTown con me, Jude... >> è mio padre! Mi volto e lo vedo... In tutto questo tempo non è cambiato, anzi se è possibile sembra ancora più giovane di quando ci ha lasciati!
<< Tu...>>
<< Jude... Mi dispiace! >> Ho voglia di prenderlo a pugni, la rabbia che mi sta montando dentro è implacabile.
<< TI DISPIACE? >> gli urlo contro << DOVE CAZZO SEI STATO TUTTO QUESTO TEMPO? TI RIPRESENTI SOLO ORA? >> Austin mi tiene fermo per un braccio, ha paura che da un momento all'altro possa avventarmi su mio padre e prenderlo a pugni.<< Lasciami Austin, ti prego! >> intorno a noi si è formato un cerchio di curiosi. << E VOI CHE CAZZO VOLETE? CHI SIETE? >> anche Zia Megan e Iris si sono avvicinate e la vecchia stronza mi viene incontro.
<< Jude, ti prego calmati... Ora sei sconvolto e non... >>
<< MA COSA CREDI DI SAPERE VECCHIA TROIA! Ti sei ricordata di avere una sorella solo adesso? Credi forse che ci sia qualche merdosa eredità da spartire? >> lei è diventata tutta rossa e corre a rifugiarsi in casa.
<< Basta Jude ti prego...>>
<< Vattene via Paul , "papà", non ho bisogno di te... >> mi allontano da casa mia ma lui, Iris e Austin mi vengono dietro.
<< Jude... Ti prego lasciami parlare... Voglio rimediare a tutto il male che ti ho fatto, a SilverTown io mi sto facendo un nome, posso anche mantenerti come avrei dovuto... Puoi andare all'università o posso aiutarti a trovare lavoro... >> mi volto di scatto e lo guardo dritto negli occhi, non credo alle mie orecchie, perchè vuole recitare a tutti i costi la parte del padre premuroso?
<< No... Ti ringrazio ma il mio posto è qui! >>
Austin e Iris si sono fermati poco lontani da noi, forse credono che io e lui dovremmo provare a chiarire.
<< Ti chiedo solo cinque minuti. Io e te da soli... Me lo devi! >>
<< Io non ti devo un cazzo, ficcatelo bene in testa Paul! >>
<< Sono sempre tuo padre, solo cinque minuti e poi se vorrai me ne andrò...>>
<< Puoi iniziare ad andartene! >>
<< Jude... Tua madre ha sempre voluto il meglio per te! >>
<< Non credo, se avesse voluto il meglio non ti avrebbe sposato. >>
<< Già... >> vorrei averlo ferito abbastanza ma per lui nulla mi sembrerebbe mai abbastanza. Purtroppo non demorde << Possiamo parlare allora? >> faccio cenno a Iris e ad Austin che va tutto bene, capiscono al volo che possono lasciarci soli e loro si allontanano. Vederli insieme mi provoca una strana sensazione, gelosia mista alla consapevolezza che forse sarebbero stati una bellissima coppia se io non mi fossi messo in mezzo. << Hai una bellissima ragazza! >>
<< Che ne sai che è la mia ragazza? >>
<< Bhè, basta vedere come ti guarda e tu guardi lei... E' una cosa seria? >>
<< Non sono cazzi tuoi e il tuo tempo sta scadendo.>>
<< Jude... Vorrei solo che tu per un periodo di allontanassi da questo posto, vorrei che venissi via con me! >>
<< Te l'ho già detto! Il mio posto è questo! >>
<< No! Non qui... Se non vuoi diventare come me... Cosa ne sarà della tua vita? Cosa puoi offrire a quella ragazza? >>
<< Non ti riguarda...>>
<< Jude... In questo momento sei vulnerabile e solo io posso prendermi cura di te. >>
<< Credi che io sia ancora un bambino? O lo fai solo per sedare i tuoi sensi di colpa? >>
<< Io avrei voluto... Avrei voluto rimanere con te e tua madre ma non ce l'ho fatta, era troppo per me! Vedere la donna che amavo distruggersi lentamente, corrodersi fino a... Morire! >>
<< Oh poverino quanto mi dispiace! Quindi dovrei avere pietà di te perchè te la sei data a gambe lasciandomi alle prese con qualcosa che nemmeno capivo? A lacerarmi dentro mentre tu chissà dov'eri? >>
<< Io ti ho mandato dei soldi... Tutto quello che potevo, per lei... Per voi due! >>
<< Oh Già, i soldi... Cazzo papà, era di te che avevamo bisogno non dei fottutissimi soldi... Ricordi Sara, tua moglie, quella a cui avevi giurato che l'avresti amata in salute e in malattia? Era lei, cazzo, ad avere bisogno di te... Io sono stato tutto questo tempo da solo, e anche stavolta mi arrangerò... Non ho bisogno del tuo aiuto! >>
<< Io riparto domattina... Se cambi idea mi trovi all'Hotel Venice. >>
Listen to me now
I need to let you know
You don't have to go it alone
And it's you when I look in the mirror
And it's you when I don't pick up the phone
Sometimes you can't make it on your own
I know that we don't talk
I'm sick of it all
Can you hear me when I
Sing, you're the reason I sing
You're the reason why the opera is in me...
Where are we now?
I've got to let you know
A house still doesn't make a home
Don't leave me here alone...
And it's you when I look in the mirror
And it's you that makes it hard to let go
Sometimes you can't make it on your own
Sometimes you can't make it
The best you can do is to fake it
Sometimes you can't make it on your own


Non lo degno nemmeno di una risposta, volto le spalle e me ne vado... Anche se...
Forse mio padre ha ragione... Cosa c'è qui a Bluebridge per me ora che la mamma è morta? Amo Iris con tutto me stesso ma se la nostra storia dovesse finire? Se mi dovessi stancare di lei o se lei si stancasse di me? E anche se dovessimo amarci per sempre che vita potrei offrirle?
Di certo non quella che merita, né quello che potrebbe darle Austin.
Rientrando a casa li vedo, sono seduti in cucina sul divano, vanno d’accordo e lui... Di certo lui è il ragazzo che potrebbe renderla felice.
<< Eccoti... Sono andati via tutti, anche tua zia... >> Iris scoppia a ridere << Cristo Jude! Quando l'hai chiamata vecchia troia ho pensato che sarei morta! >> anche Austin ride ma poi ritorna serio.
<< Tuo padre... E' andato via? >>
<< Non ancora... Riparte domattina. >>
<< Ah... >> Austin si alza, si sente di troppo, lo so, ma vorrei che rimanesse. << Bhè io vado, se hai bisogno di qualcosa chiamami, ok? Ciao Iris! >>
<< Ciao Austin...>> risponde lei sorridendo... E' mia, è la mia ragazza, eppure ogni sorriso che gli fa mi spezza il cuore.
<< Ti accompagno...>> una volta fuori, finalmente soli posso dire al mio amico quello che penso davvero. << Austin... Spero solo che un giorno potrai perdonarmi. >>
<< Ti ho già perdonato Jude, lo sai...>>
<< Forse ma non completamente... Promettimi una cosa ti prego...>>
<< Dimmi...>>
<< Promettimi che qualunque decisione prenderò, giusta o sbagliata che sia tu sarai sempre mio amico.>>
<< Ma di cosa stai parlando? >>
<< Lascia stare... Ma promettimi che la nostra amicizia sarà per sempre. >>
<< Te lo prometto. >>
<< Mi rendo conto che non sempre sono stato un buon amico per te e mi rendo conto di come ti sarai sentito pugnalato da... >>
<< Non parliamone più. >>
<< No, aspetta... In tutto questo casino che è diventata la mia vita, la morte di mia madre, il lavoro, il ritorno dello stronzo... In tutto questo schifo la mia unica certezza è sempre stata la nostra amicizia e te ne sono grato! >>
<< Dai cazzo adesso basta Jude, non vorrei che ti venisse in mente anche di baciarmi... Ho lo stomaco debole! Fammi andare a casa che è tardi... Ciao stronzo, ci si vede domani... >>
<< Si, a domani... >>

Rientro in casa e lei è sul divano.
<< Vieni qui amore...>> mi dice allargando le braccia...<< Sei esausto vero? >> annuisco, non ho tanta voglia di parlare adesso ma solo di farmi coccolare dal suo calore e dal suo profumo.
<< Iris... Rimani con me questa notte? >>
<< Certo... Non devi nemmeno chiedermelo, non ti lascio solo...>> Ci baciamo e le sue labbra per un attimo riescono a cancellare tutte le mie preoccupazioni, i dolori e cattivi pensieri. << Dai, andiamo in camera tua... >> il suo viso arrossato, gli occhi lucidi... E' così che voglio ricordarla, nel mio cuore l'immagine di Iris sarà sempre questa, i capelli come l'oro che le scendono sugli occhi, il sorriso che le illumina il volto.
<< Piccola... Quanto ti amo...>>
<< Ti amo anch'io...>> mi sussurra nell'orecchio, mentre si sdraia accanto a me... Si lascia spogliare piano e geme, mentre le mie dita la liberano dall'involucro che nasconde il suo bellissimo corpo. Senza dire più niente facciamo l'amore, senza liberarci dal nostro abbraccio, senza prendere respiro, disperatamente... Come se fosse l'ultima volta che la mia anima si unisce alla sua, come se lei già sapesse che questo nostro momento è il nostro addio.

   
 
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