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Autore: Nihal    21/10/2010    7 recensioni
Effettivamente il suo sguardo non era per nulla rassicurante. E poi perché stava armeggiando con la porta? Perché stava aprendo quella stramaledettissima porta? E perché io non avevo pensato che sebbene io non potessi uscire lui poteva benissimo entrare?
Perché invece di tentare di scappare continuavo a farmi quelle stupide domande che sicuramente non mi avrebbero portata da nessuna parte?
«Vuoi uccidermi?» Mi informai, evidenziando l’ovvio.
«Tu, creatore di piccioni fissatori, oseresti uccidermi?» Rincarai nel tentativo di minacciarlo, ostentando un tono quantomeno indignato.
«Sì.» Mi rispose lui semplicemente, continuando ad avvicinarsi minaccioso.
«Ah, buono a sapersi.» Commentai. Ero io, o sembrava che tutto procedesse al rallentatore?
In una frazione di secondo mi fu di fronte.
Ok, evidentemente ero io.
Genere: Avventura, Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sai, Sasuke Uchiha, Sorpresa
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
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Capitolo 21


Mi voltai di scatto solo per rimpiangere, qualche secondo dopo, di averlo fatto. Avrei potuto rimanere girata e fare finta di essere pazza e di sentire voci nella mia testa. Invece no, mi ero voltata e adesso mi toccava fronteggiare un Hidan che, chissà perché, era ritornato nel covo e mi aveva trovata.
Puntai una tremolante katana verso di lui scatenando la sua ilarità.
«Pensi di potermi ammazzare con quella?» Mi chiese indicandola.
In realtà avevo pensato di usarla per nascondermici dietro, però a pensarci bene neanche il suo suggerimento era esattamente da buttare via.
«Perché, pensi che ci riuscirei?» Mi informai speranzosa.
Lui alzò gli occhi al cielo come se la mia fosse stata la più stupida delle domande – lo era? – e iniziò ad avanzare minacciosamente verso di me.
«No, un attimo, perché non ci sediamo e ne parliamo con calma?» Proposi, tentando invano di indietreggiare. Il muro mi bloccava la strada e, purtroppo, non avevo ancora imparato a disintegrarli con un pugno come sapevano fare quegli idioti che erano a combattere per la loro vita e ignoravano che io stavo per andare all’altro mondo.
Iniziai ad agitare convulsamente la katana davanti a me nel panico, sempre più convinta che Hidan si divertisse guardandomi mentre mi comportavo da idiota in maniera più evidente del solito.
«Non dovresti chiedere a Itachi se vi servo viva?» Chiesi quasi in una supplica, tentando di farmi piccola piccola.
Un rumore proveniente dall’esterno mi fece comprendere che oltre al fatto che stavo per morire in maniera potenzialmente molto dolorosa, stavo anche per morire in un posto pieno di topi.
Perfetto, quello era il mio sogno di una vita dopo l’essere attaccata da un assassino nel sonno.
Hidan ridacchiò.
«No, mi dispiace, ma tu non ci servi a niente.»
Ah, bene… almeno era stato diretto, niente giochi di parole o cose così.
In un impeto di qualcosa non meglio definito gli gettai la katana addosso – probabilmente dimenticandomi che l’uso di una katana è leggermente diverso – ma lui non dovette neanche spostarsi visto che questa lo mancò di un metro buono e finì accanto alla porta, dove non avrei potuto andarla a riprendere per nessun motivo al mondo.
Ancora una volta mi trovai a dover ringraziare la mia mira che evidentemente non mi era venuta in soccorso neanche in un momento tanto critico come quello.
Beh, grazie mira.
«Non va più di moda concedere l’ultimo desiderio?» Domandai cercando di guadagnare tempo, mentre osservavo l’asta con apprensione.
Lo sapevo che io e quell’arnese non saremmo potuti andare d’accordo.
«Non hai bisogno di desideri, dovresti essere fiera di morire per Jashin.»
«Eh, sì, hai colto nel segno, non vedo l’ora.»
«Davvero?»
«No, e stammi lontano con quella cosa!»
Chiusi gli occhi rintanandomi ancora di più nel mio pezzo di muro, sperando che Hidan venisse distratto da un topo o da qualsiasi altra cosa. All’improvviso fui contenta che quel posto non sembrasse per nulla sicuro: e se le pareti fossero cedute in quel momento, seppellendo vivo Hidan?
«Beh, comunque non me ne frega un caz- merda che male! Chi è stato lo stronzo? Fatti vedere che ti ammazzo!»
Dal momento che ciò che stava dicendo Hidan non corrispondeva a ciò che mi sarei aspettata di sentire e dal momento che non sentivo ancora nessuna lancinante e mortale fitta, ne dedussi brillantemente che qualcosa dovesse essere andato storto nel rituale del jashinista.
Sollevai la palpebra di un millimetro, giusto per accertarmi della scena e poi la richiusi, schifata.
Da una parte giaceva la testa di Hidan, dall’altra il suo corpo, che in quel momento si trovava sulla spalla di Sasuke, che sembrava lottare non poco per tenerlo fermo.
«Cosa cazzo stai facendo con il mio corpo? Non appena torno insieme giuro che ti ammazzo, non sembra ma quando ti staccano la testa fa male, stron-»
«Taci.» Lo zittì Sasuke, invitandomi ad uscire dalla stanza con un gesto annoiato. Io, che avevo finalmente avuto il coraggio di riaprire gli occhi, evitando di guardare Hidan – cosa inutile tra l’altro, dal momento che un pezzo consistente di lui si trovava addosso a Sasuke – lanciai all’Uchiha uno sguardo interrogativo.
«Mi serviva la katana.» Si giustificò lui.
Lo seguii fuori da quella stanza finché non arrivammo di fronte alla cella in cui ci eravamo risvegliati. Lì Sasuke rinchiuse il corpo di Hidan che ancora continuava a tirare calci e si allontanò.
«Ora ti consiglio di uscire.» Mi avvertì.
Feci come mi era stato detto senza farmelo ripetere due volte: avevo capito che dovevo lasciar fare a quelli che ne sapevano più di me, se volevo almeno sperare di arrivare viva al mio diciottesimo compleanno.
Non sapevo cosa voleva fare Sasuke, però sicuramente non era nulla che volevo vedere davvero, quindi corsi per le scale che quel giorno avevo imboccato più volte fino a ritrovarmi fuori dal passaggio, dietro l’altare.
Feci appena in tempo ad allontanarmi di lì che sentii una forte esplosione provenire da sotto, con annesso cedimento del pavimento nel terreno circostante.
Spaventata, corsi ancora più lontano, temendo che il pavimento potesse cedere anche dove mi trovavo io.
Mi voltai soltanto per vedere se Sasuke era riuscito ad uscire di lì, perché era avvenuto tutto troppo velocemente e temevo che non avesse avuto il tempo di scappare.
«Sasuke…» Mormorai sconvolta, non vedendolo arrivare. Non poteva essere rimasto lì sotto: non era così stupido.
Eppure nessuno mi rispondeva.
Avevo paura che quel posto crollasse da un momento all’altro, però non riuscivo a muovermi di un millimetro.
«Sasuke…» Mormorai nuovamente, sperando in una risposta, per quanto fossi convinta che con tutto il rumore provocato dall’esplosione e dai combattimenti di fuori lui non avrebbe potuto sentirmi.
«Ti avevo consigliato di uscire.»
Una voce alle mie spalle mi fece voltare raggiante. Sasuke si trovava esattamente dietro di me, senza nessuna ferita da esplosione.
«Sasuke!» Urlai felice. «Cosa stai facendo?»
Non appena mi resi conto di cosa stessi facendo davvero, tentai di ricompormi: in un impeto di felicità gli ero praticamente saltata addosso e ora lui mi guardava come se fossi qualcosa di particolarmente strano e irritante.
Ripresi una posizione dignitosa e mi allontanai leggermente.
«Beh, è stato puro istinto. Non è che io ci tenga a saltarti addosso.» Bofonchiai, guardando dovunque tranne che nella sua direzione. «Vattene.»
«Cosa?»
Guardai Sasuke stralunata: come si permetteva di darmi degli ordini?
«Ho detto vattene.»
E anche di ribadirli, oltretutto!
«Neanche morta.»
«Ed è esattamente quello che diventerai se resti qui.»
«Credo che seguirò il tuo consiglio, ma non perché me l’hai detto tu!» Urlai alle sue spalle, visto che stava uscendo dalla chiesa ignorandomi.
Il rumore sinistro di una mattonella sotto i miei piedi mi convinse a seguirlo, così ci ritrovammo entrambi fuori dalla chiesa.
Lo scenario che mi si parò davanti era un qualcosa di devastante. Subito mi chiesi come mai nessuno si fosse accorto di ciò che stava succedendo, però poi mi resi conto che eravamo molto lontani dal centro abitato, quindi nessuno avrebbe potuto sentire o vedere qualcosa.
Da una parte c’erano Sai e Deidara che stavano lottando. La maggior parte del rumore veniva da là, dal momento che centinaia di piccioni esplosivi continuavano a piovere su Sai, che li schivava con abilità.
Dall’altra c’erano Itachi e Naruto, quest’ultimo in evidente difficoltà, che cercava di evitare di cadere in un’illusione del suo nemico.
Al nostro arrivo la battaglia tra Itachi e Naruto sembrò fermarsi per qualche secondo.
Itachi si voltò verso Sasuke e gli sorrise impercettibilmente di un sorriso sprezzante.
«Naruto, vai ad aiutare Sai.» Ordinò Sasuke.
Io ero sicura che Naruto avrebbe detto di no, perché Itachi era un nemico molto più forte e lui aveva bisogno di aiuto per batterlo. Invece lui fece solo un cenno d’assenso, come se gli avesse riservato il posto sin dall’inizio e si allontanò.
«Naruto, ma sei stupido? Sasuke da solo non ce la può fare!» Gridai, sconvolta dal suo comportamento. Era ovvio che Itachi non era un nemico alla sua portata.
La mia affermazione mi fece guadagnare uno sguardo vagamente schifato fa parte di Sasuke e uno compassionevole da parte di Naruto.
«Laura, tu non capisci. Questa è una cosa che deve fare lui.» Mi spiegò, come se fosse la cosa più normale al mondo, prima di correre in aiuto di Sai, che adesso sembrava davvero in difficoltà sotto tutti i colpi di Deidara.
Davvero, non riuscivo a capire il loro ragionamento. Da una parte sarei voluta correre ad aiutare Sasuke, dall’altra ero sicura che non sarei stata per nulla utile, nell’improbabile possibilità che mi fossi potuta avvicinare abbastanza per tentare di colpire Itachi.
L’unica cosa di cui ero sicura, quindi, era che dovevo andare via di lì, però per quanto mi dicessi che rimanere in quel luogo era pericoloso, le mie gambe si rifiutavano di muoversi.
«Laura attenta!»
Non feci in tempo a voltarmi che fui colpita dal rimbalzo di un’esplosione e atterrai qualche metro più in là.
Da quel momento in poi tutta la battaglia intorno a me iniziò a sembrarmi surreale. Non sono neanche sicura di ciò che avevo visto: i colpi, i suoni delle esplosioni… tutto si era fatto confuso a causa del colpo che avevo ricevuto cadendo a terra.
Sai che colpiva Deidara alle spalle e Naruto che cercava di atterrarlo con un Rasengan.
L’urlo di Sai dopo essere stato colpito da Deidara e quello di stupore di Deidara dopo essersi reso conto dell’attacco di Naruto.
Sasuke che attivava lo Sharingan e si lanciava con foga contro il fratello.
Itachi che evitava il fendente della katana e derideva Sasuke.
Naruto che dopo aver atterrato Deidara veniva a vedere come stavo.
Tutto sembrava ovattato.
«Laura, stai bene?» Mi chiese, sollevandomi.
Avrei preferito che non l’avesse fatto dal momento che nell’esatto istante in cui mi toccò iniziai a sentire dolore da tutte le parti.
Poi, a poco a poco, iniziai a capire che il dolore in realtà non si trovava in tutto il corpo, ma era focalizzato in un punto preciso.
«Mh… più o meno…» Risposi, tentando di focalizzare cosa stava succedendo di fronte a me e tentando di ignorare le fitte alla gamba.
Naruto mi aiutò a sollevarmi e mi portò vicino ad un albero, in modo che potessi sedermi.
«Deidara si sta rialzando… sembra.» Osservai, mentre mi sedevo a terra con cautela, cercando di non appoggiarmi sulla gamba destra. Sperai che non fosse rotta.
«Ci pensa Sai, non ti preoccupare.» Mi disse, e indicò Sai che si stava avventando su di lui prima che si rialzasse.
«Tu vai ad aiutare Sasuke?» Chiesi speranzosa, notando che il minore degli Uchiha era in difficoltà.
Naruto sospirò e sorrise tristemente: «Sì, anche se immagino che mi odierà per questo.»
Così dicendo si allontanò da me e corse in aiuto a Sasuke.
Chiusi gli occhi per un attimo, ma poi li riaprii subito; l’unica cosa che volevo in quel momento era andare a casa e fare finta che non fosse successo niente, ma per forza di cose non potevo ed ero obbligata a stare lì a guardare Itachi fronteggiare Naruto e Sasuke senza dare segno di stanchezza.
Notai anche il lampo che passò negli occhi di Sasuke nel momento in cui Naruto lo raggiunse. Ero sicura che l’avesse visto anche Naruto e in risposta la sua espressione si era fatta più determinata.
«Naruto vai via!» Lo sentii urlare, mentre si lanciava con rabbia verso Itachi.
«Non se ne parla!» Urlò lui di rimando, creando diverse copie per tentare di colpire Itachi con un nuovo Rasengan.
Mi chiese quale fosse il suo limite. Iniziava a sembrare stanco anche lui.
«Siete stanchi?» Chiese Itachi, come se mi avesse letto nel pensiero.
I due risposero combattendo ancora più ferocemente di prima, di modo che iniziai a non distinguere più i colpi.
Mi voltai in direzione di Sai, che a quel punto sembrava avere la meglio su Deidara, ormai stremato e senza argilla rimasta.
Subito desiderai non averlo fatto: l’ultimo colpo, letale, di Sai, era stato veloce. Non l’avevo quasi visto. Però la mia soglia di sopportazione di omicidi da ninja era già arrivato al limite con la schifosa decapitazione di Hidan, quindi mi voltai di nuovo verso Sasuke e Naruto, evitando di guardare il corpo di Deidara.
«Laura come stai?» Mi chiese Sai, che evidentemente si era avvicinato a me dopo aver finito il lavoro. Gli diedi un’occhiata sommaria: espressione affaticata, molte ferite e diverse scottature. Distolsi lo sguardo dal braccio in cui si intravedeva la carne viva.
«Sicuramente meglio di te.» Dissi.
«Oh, questo non è niente.» Minimizzò lui, avendo addirittura il tatto di nascondere il braccio alla mia vista. Era proprio cambiato dal nostro primo incontro.
Lo osservai meglio: anche se tentava di non darlo a vedere, era ovvio che era sfinito, eppure, dopo aver controllato come stavo, era già pronto a tornare sul campo di battaglia a dare manforte a Naruto e Sasuke.
Dopotutto tre erano meglio di due, anche se immaginavo che Itachi si sarebbe accorto subito del tentativo di attacco di Sai.
Mentre quei pensieri scorrevano liberi per la mia testa, un’idea istantanea mi fulminò.
Itachi non poteva accorgersi di un attacco a sorpresa di Sai, se lui non lo attaccava veramente. Feci cenno a Sai di fermarsi un attimo e di rimanere fermo e poi, con tutto il fiato che avevo in corpo, urlai: «Sai, attaccalo alle spalle!»
Sai mi guardò stupito.
Itachi si voltò. Non so se lo fece perché credeva davvero che Sai lo stesse attaccando senza che lui se ne fosse accorto o per un riflesso condizionato al mio urlo.
Fatto sta che questo diede il tempo a Naruto di completare il suo ennesimo Rasengan e attaccarlo.
Itachi sorrise impercettibilmente e si voltò, bloccando Naruto proprio all’ultimo momento e spedendolo a molti metri di distanza da lui. Io sospirai sconfitta, prima di notare la sorpresa sul volto di Itachi.
All’inizio mi chiesi come mai fosse sorpreso: era riuscito ad evitare l’attacco.
Poi notai una lama spuntare dalla sua schiena e lo sguardo trionfante di Sasuke che stringeva spasmodicamente la sua Kusanagi.
«Bravo, fratellino, mi hai quasi battuto.» Mormorò.
Prima che Sasuke potesse capire quella sua frase, gli occhi di Itachi si tinsero di rosso e in un istante scomparve, lasciando Sasuke con la katana in mano, intrisa del suo sangue.
«L’ha ucciso?» Chiesi a Sai.
«Non lo so.» Ammise lui.
Osservai la calma intorno a me. Qualunque cosa fosse successa, era tutto finito. La chiesa era crollata completamente, distrutta nelle fondamenta da Sasuke e il paesaggio tutt’intorno sembrava tutto fuorché ciò che era prima.
Mi alzai aiutata da Sai e andai incontro a Naruto e Sasuke, che ancora guardava nel punto in cui era scomparso Itachi.
Non ebbi il coraggio di dire nulla e così come me anche gli altri.
Era finita, però Sasuke sarebbe dovuto rimanere nel dubbio: aveva o non aveva ucciso suo fratello?
«Naruto, aiutami.» Dissi, cercando una scusa per lasciare Sasuke da solo. Naruto sembrò comprendere al volo e insieme noi tre ci dirigemmo a casa. Mentre avanzavamo mi voltai diverse volte indietro, però Sasuke non accennava a muoversi. Per quanto fossi tentata di tornare indietro, mi dissi che non era il caso. Tanto Sasuke sarebbe venuto prima o poi.
«Itachi è sparito con la sua tecnica spazio-temporale.» Constatò Sai.
«Sì.» Annuii io.
«E Sasuke l’ha copiata con il suo Sharingan.» Aggiunse Naruto.
Andammo un po’ avanti. Anche in una situazione del genere Sasuke era riuscito a pensare a cosa fare.
Riflettei un po’ sulle implicazioni di quel fatto. Voleva dire che quando Sasuke sarebbe tornato, loro tre sarebbero potuti partire.
Osservai un po’ Sai e Naruto e istintivamente capii che non volevo che accadesse. All’inizio li avevo considerati solo una grande scocciatura, però adesso mi sentivo legata a loro; erano miei amici.
«Ho voglia di ramen.» Sentenziò Naruto.
Sorrisi. Non valeva la pena di pensarci per il momento. Qualunque cosa avessero deciso di fare, non sarebbe accaduta quel giorno.


Fine ventunesimo capitolo!


Ed eccoci qui al penultimo capitolo di questa storia! Ormai è passato più di un anno da quando ho iniziato a scriverla e finalmente sono giunta quasi alla fine. Il prossimo capitolo sarà una sorta di epilogo e poi potremo dichiarare conclusa l’avventura di Ninja’s are coming
Eh… beh… non mi viene niente da dire perché se da un lato sono contenta di riuscire a portare a termine questa storia, dall’altro lo trovo un po’ deprimente.-.
Quindi vi lascio ai vostri insulti per il mio ritardo nell’aggiornamento e vi do appuntamento al prossimo capitolo!^^

Yunalesca_Valentine: ciao!^^ Eh sì, alla fine mi sa che la penna è stata totalmente inutile: avrei dovuto come minimo avere un lanciarazzi o cose così!xD
Sì, era Hidan, ci hai azzeccato, anche se lì non ci potevano essere equivoci: Hidan è inconfondibile!
Spero che il capitolo ti sia piaciuto!^^

Elena_chan: *si cerca un bodyguard che prenda le freccette al posto suo*
Ciao!^^’’’’
Con un po’ di ritardo ma ho aggiornato!^^Quindi metti via quella bambolina malefica!O___o
*Nihal scappa lontano*
Ehm… non è che dopo aver letto questo capitolo ti viene voglia non so… di uccidermi? Sai, sono ancora giovane!o___ò
Beh, che dire? Spero che il capitolo ti piaccia!^^

Sadako94: ciao!^^
Guarda non dirlo a me: inizio a pensare che il caldo mi perseguiti visto che ovunque vado si muore!_-_
Lasciamo perdere l’ennesimo ritardo con cui ho postato il capitolo…
*Sadako la rincorre*
Facciamo finta di niente…
*Nihal scappa*
Amici come prima?^^’
*Un’orda di sicari la insegue*
O____O
Ehm… che dire di questa strage di Akatsuki? Mia sorella mi ha guardato malissimo quando le ho svelato la fine che faceva Hidan, però ovviamente tu capirai che era una pedina sacrificabile, vero?
Vero?°°
E’ vero che ci manca solo Orochimaru in questa fic, però c’erano già cattivi a sufficienza, altrimenti poi facevo una sproporzione con i buoni!xD
E… ehm… dopo questo capitolo tu non mi vuoi uccidere, vero?
*scappa*

Zakurio: ehm… direi che sono di nuovo in ritardo, eh già!^^’ Mi sa che alla fine dovrei trovarmi un lavoro che non sia né ideare piani né andare dietro a ninja, perché evidentemente sono scarsa in tutte e due le cose!^^;;
Spero – anche se non credo proprio – che sia valsa la pena di aspettare il capitolo, visto che ci ho messo di nuovo più di un mese.-. Però a mia discolpa posso dire che ho iniziato a scriverlo da tanto, solo che poi non riuscivo mai ad andare avanti!>____>
*sparisce prima che Zakurio la uccida*

Pain Hatake: *Nihal abbraccia Pain*
*Nihal vede gli shuriken dietro la schiena di Pain*
Beh, suvvia non vogliamo essere violenti vero? Dopotutto ci ho messo soltanto più di un mese ad aggiornare e ho anche provato a fare un capitolo decente… conta la buona volontà, no?^^;
Mi dispiace che tu abbia il blocco, ho una vaga idea di come ci si sente… però fa sempre bene ricordarsi che saremo sempre e comunque più produttivi di Sakura: altro che forchetta nel brodo! Almeno quella volendo possiamo usarla come oggetto contundente!xD
Ehm… spero che il capitolo ti sia piaciuto!^^ Altrimenti hai tutto il mio appoggio e la mia comprensione se vuoi tirarmelo dietro, sappilo!u___ù
E detto questo sparisco!.-.

Samirina: sì, ho proprio realizzato un nuovo personaggio che non sa fare niente!xD Tranne ideare piani inutili, mi sembra ovvio!u____ù
E sa anche sproloquiare, però solo quando non ce n’è bisogno!_-_
Beh, comunque spero che questo penultimo capitolo ti piaccia!^^
Ciao!^^

Erykuz: ciao!^^
Hmh, fammici pensare… ok, ti perdono perché oggi mi sento proprio tanto magnanima!^_____^
No, non ti preoccupare, tanto non è obbligatorio recensire tutti i capitoli, a me basta anche che qualcuno legga, mi accontento con poco, io!u____ù
Il personaggio misterioso era Hidan! Perché non potevo lasciarlo da parte, poverino, dovevo dargli il suo momento di gloria!u____ù E’ durato un po’ poco però l’ha avuto!>___>
Adesso sparisco, perché ho il malsano presentimento che dopo la pubblicazione di questo capitolo qualcuno verrà ad aspettarmi sotto casa!O___O
Ciao!^^
  
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