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Autore: JulieDashwood    22/10/2010    1 recensioni
“ Voglio tornare indietro nel tempo, voglio una vita normale, voglio che nessuno si ricordi più dell’esistenza dei Tokio Hotel ”
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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5 Capitolo

Heidi

 

“ Quante volte devo ripetertelo.. ” disse Tom esasperato. “ Scusami fratellino, scusami.. ”
Bill uscì dalla sua stanza.
Tom trattenne a stento una risata.
“ Cosa c’è..? ” sussurrò Bill a mezza voce.
“ Dovresti guardarti allo specchio.. ” disse Tom cercando di mantenere un tono serio.
Bill prese il telefonino e si specchiò nello schermo spento: era tutto macchiato di nero.
Con la manica della felpa cominciò ad asciugarsi il viso, poi sorrise a Tom.
“ Facciamo finta che non sia successo niente. ” disse secco Bill.
Tom lo abbracciò e poi gli diede una pacca affettuosa nella spalla.

“ Bill, dimmi.. ti piace quella ragazza nuova, non è vero? ” disse Tom.
“ No, non mi piace.. ” disse Bill arrossendo violentemente. “ E poi.. io sono alla ricerca dell’anima gemella. Sono assolutamente convinto che quando incontrerò la ragazza giusta, sia in me che in lei, scatterà quella scintilla che accenderà il nostro amore. ”
“ ..e a quanto vedo in te è scattata. ” disse Tom sorridendo.
“ Ti sbagli.. non è scattato un bel niente. ” disse Bill evitando lo sguardo del fratello.
“ Lascia che ti dia un consiglio.. ” cominciò a dire Tom, con l’aria di un uomo vissuto. “ Non esiste l’anima gemella. Non esiste amore a prima vista. Esiste l’amore per cui si deve lottare, l’amore pieno di difetti, l’amore che all’inizio può essere odio. Questo è l’amore vero, Bill. Non vivi in una favola, sia in questa tua vita che in quella vecchia, l’amore va conquistato, non atteso. ”
Bill rimase senza parole.
“ Non mi hai mai fatto un discorso del genere, tu sei il ragazzo più superficiale che conosca. ” disse Bill. “ E’ bello vedere che un po’ di sale in zucca, in fondo in fondo.. ce l’hai! ”
“ Devo prenderlo come un complimento..? ” disse Tom inarcando il sopracciglio.
“ Sì! ” disse Bill sorridendo. “ .. forse hai ragione. Ma Heidi è comunque fuori discussione. ”
“ Certo Bill.. certo.. ” disse Tom sarcasticamente.

Il giorno seguente Bill fu il primo ad arrivare nella classe.
Sistemò con cura il portapenne e il diario nel banco, e cominciò a pensare.
“ E’ pur vero che posso cambiare questo Bill ragazzino, ma è anche giusto che mi comporti come un ragazzo normale.. non posso pretendere che le ragazze svengano al solo guardarmi..io non sono più nessuno ormai. ”
Una voce melodiosa interruppe i suoi pensieri.
“ Buongiorno Bill! Come mai qui così presto? ” disse una ragazzina dallo sguardo vivace.
“ Buongiorno … ” disse Bill esitando sfoderando un sorriso sghembo, non ricordava il nome della ragazza.
“ Hannabeth, ma tutti mi chiamano Hanna. ” disse la ragazza sconsolatamente. “ Possibile che andiamo insieme in classe da anni, e non ti ricordi nemmeno il mio nome? ”
Bill cominciò a grattarsi nervosamente l’angolo dietro l’orecchio.
“ Come posso farmi perdonare? ” disse Bill sorridendo più sinceramente.
Hanna sorrise. “ Dammi il tuo numero. ”
Bill sgranò gli occhi, poi strappò un pezzettino di carta e, in bella calligrafia, scrisse dei piccoli numeri.
“ Ecco. ” Bill le porse il fogliettino, e Hanna lo prese.
“ Grazie! ” disse Hannabeth trattenendo un gridolino di esultanza, poi si voltò e prese il suo posto.
Bill inspirò profondamente il profumo che emanavano i riccioli ebano di quella ragazza.

“ Buongiorno ragazzi. ” disse un grosso professore senza capelli. “ Avete studiato le caratteristiche dei templi greci? ”
Bill sbuffò.
“ Signor Kaulitz.. vuole forse illuminarci..? ” disse il professore sarcasticamente, ma fu interrotto dal rumore di una porta sbattuta.
“ ‘giorno.. ” disse Heidi abbassando il cappuccio della sua felpa nera.
“ Signorina Maier, a cosa dobbiamo l’onore della sua presenza? ” disse il professore con la rabbia dipinta in volto.
Heidi inarcò il sopracciglio con disappunto e senza rispondere prese posto, scaraventando lo zaino per terra.
Il professore diventò paonazzo. “ B-b-ene, signor Kaulitz… stavamo dicendo? ”
Bill rispose brillantemente, aveva avuto il tempo di leggere il breve trafiletto sul libro.

“ Il cocco del professore. ” disse Heidi sarcasticamente.
Bill la guardò con stupore, non riusciva a capacitarsi di cosa, quella ragazza, avesse contro di lui.
Al suono della campanella dell’intervallo Bill si decise a parlare con quella ragazza scorbutica.
Si diresse nel cortile, dove Heidi distesa nell’erba stava ascoltando la musica.
“ Posso..? ” disse Bill indicando lo spazio vicino ad Heidi.
Lei non rispose.
“ Vuoi dirmi perché non mi rispondi? ” disse Bill spazientito.
Heidi tolse violentemente le cuffie dalle sue orecchie.
“ Che cavolo vuoi? ” disse freddamente.
“ Voglio che tu mi spieghi perché mi tratti in questo modo.. ” disse Bill cercando di mantenere l’autocontrollo.
“ Perché sei un cretino senza personalità. ” disse Heidi senza scomporsi.
Bill rimase sinceramente sorpreso. “ Davvero pensi questo di me? ”
Heidi si limito ad annuire.
“ Bene, molto..bene. Si vede che non mi conosci. ” disse Bill usando lo stesso tono freddo della compagna. “ Ci vediamo. ”

Se Bill non si fosse dileguato così velocemente, forse, sarebbe riuscito a scorgere le lacrime che rigavano il volto di Heidi.

“ Non può succedere a me.. non può succedere un’altra volta.. ” disse la ragazza nascondendo il viso tra i capelli dai riflessi dorati.

 

  
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