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Autore: LaCait_    22/10/2010    3 recensioni
Scrivere è importante, altrimenti, perché siamo in così tanti a farlo?
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guardi la tastiera come se fosse una bestia strana e il monitor luminoso mi sembra il richiamo di una sirena...
Ti attira a se, ti chiede di scrivere qualcosa, qualsiasi cosa pur di riempire quel bianco accecante con tanti piccoli segni neri, una fila interminabile e forse insensata.
Però, proprio come il richiamo di una sirena, è pericoloso... Se scrivi, rischio di mettere a nudo tutto il tuo mondo, pensi.
Qualunque esperienza, qualunque ricordo o sensazione provata... tutto, che tu lo voglia o no, finirà prima sulla pagina bianca e infinitamente semplice del "blocco note" per poi forse finire su internet dopo un momento di follia... Sul tuo blog, su di un forum di GdR o su un qualche sito di fanfic... Verrà letto e la gente non potrà fare a meno di farsi delle idee su di te.
Siano esse positive o negative.
Però, ignori il campanello d'allarme nella tua mente e ti metto a scrivere, incurante del giudizio della gente ma al contempo curiosa di sapere cosa pensano su di te.
Ti lascio assorbire da quel bianco irresistibile che pian piano va tingendosi di piccoli segni convenzionalmente chiamati "lettere", la cui unione forma delle "parole"...
Insiemi di lettere raggruppate sotto un preciso ordine, insegnatoci quando si era piccoli e inventato da Dio solo sa chi. Questi raggruppamenti di lettere, le parole, -già di persé affascinati-, formano se messe in fila sotto un ordine dettato il più delle volte dall'emozione, ma sempre accurato per la concordanza del significato, formano le ben più affascinanti frasi o i meravigliosi testi -decisamente più lunghi di una semplice frase-.
Ti lascio assorbire e scrivi tutto ciò che in un angolo profondo del tuo cuore, vorresti potesse accadere realmente oppure, la tua personale rivisitazione di un fatto realmente accaduto o di un luogo comune.
Non importa cosa, non importa se piacerà o meno, non importa quanto c'è di tuo -tutto, oserei rispondere-...
Ciò che conta, è il poter esprimere il proprio pensiero in una forma più definitiva di quella vocale, in una forma che si spera potrà rimanere a lungo e lasciare ai posteri una testimonianza di noi.
La scrittura è uno sfogo, forse l'unico rimastoci perché, in questa società di vallette e calciatori, l'orecchio ode solo ciò che vuole sentire.
Ma ciò che è scritto, non può essere facilmente ignorato. Se anche qualcuno riuscisse a cancellarlo perché contro la morale imposta o contro il proprio pensiero.
Anche se qualcuno lo cancella, ci sarà sempre qualcun'altro che l'avrà preceduto e l'avrà letto, portandosi dietro anche solo una piccola traccia del messaggio, che si sarà comunque diffuso con una forza dieci, cento, mille volte maggiore di quella della voce perché una scritta la puoi rileggere quante volte vuoi prima di andare avanti, ci puoi ragionare a freddo e "risentirla" senza dover chiedere a qualcuno se può ripetere. Verba volant, scripta manent. Niente di più vero.
  
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