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Autore: Broken_88    22/10/2010    1 recensioni
"Sarà difficile lo so, ma ritroverai la gioia di vivere Allison. Te lo prometto. La vita è un dono meraviglioso, un dono di Dio. E tu l'amerai di nuovo."
(Castiel/Nuovo Personaggio)
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
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Swan song



Something beautiful is happening inside for me
Something sensual, its full of fire and mystery
I feel hypnotized, I feel paralized
I have found heaven
Theres a thousand reasons
Why I shouldn't spend my time with you
For every reason not to be here I can think of two
Keep me hanging on
Feeling nothings wrong
Inside your heaven


E' andato.
Il mio amore è partito per andare a difendere la nostra famiglia ed io sono sola ad ascoltare un pezzo della nostra canzone.
Il pezzo che maggiormente mi ricorda di noi.
Il mio pensiero vola a qualche anno fa. Al momento esatto in cui lui è entrato nella mia vita.
All'inizio sono stata stupida e l'ho respinto.
Ma poi ho iniziato ad amarlo e da allora io non... non ho potuto più fare a meno di lui.
Che stupida!
Non posso fare a meno di colpevolizzarmi.
Non per averlo lasciato partire per questa ultima missione suicida.
Cioè si, anche per quello.. ma il mio senso di colpa risale a quegli anni fa..
Sapevo che stare con me sarebbe stato un problema per lui.. Eppure sono stata così egoista da non voler rinunciare a lui.
Se l'avessi fatto adesso forse lui sarebbe ancora un angelo in piena regola con molte più possibilità di difesa e sopravvivenza.
Invece ora si ritroverà davanti al più malvagio dei suoi fratelli – che si è comodamente preso un posto in prima fila dentro il corpo del suo unico e potente tramite – e sarà solo un uomo con tanta voglia di difendere la sua famiglia.
Con zero possibilità di difesa e sopravvivenza.
Un piccolo grande uomo..
Il mio piccolo grande uomo.
Perchè è toccato a lui proteggere la nostra famiglia? Perchè io devo starmene seduta qui ad aspettare di sentire la sua aura spegnersi?
Si!
Perchè io lo sento.
Anche in questo momento, anche se a chilometri di distanza, sento che mi pensa.
Che pensa a me e ai nostri figli e che ha paura.

Il mio amore è spaventato, ma è coraggioso.
Lui è un eroe.. Il mio eroe.
Sospirò e spengo la radio.
Poi mi alzo e raggiungo la cameretta di Sophia.
Gabriel è seduto lì su un tappeto e, a modo suo la tiene d'occhio.
Gioca con delle macchinine, ma il suo viso è basso e i suoi occhi piangono.
Prima mentre lo tenevo in braccio ha tremato forte e poi come in un impeto di rabbia ha urlato chiamando suo padre.
Non ha ancora il pieno controllo delle sue capacità, altrimenti sono del tutto certa che si sarebbe trasportato fino a lui.
Ma non è ancora capace di farlo, o forse non è capace di impedire alle sue emozioni di bloccarlo.
E ringrazio il cielo per questo.
Il cielo...
Dannato cielo!
Mi passo una mano sul viso e mi avvicino alla culletta..
Sophia è sveglia e si guarda intorno curiosa. Poi mi vede e mi sorride.
Lei somiglia tantissimo a me.
Ha i miei occhi, i miei capelli e a volte nel suo piccolo e dolce visino mi sembra di vedere persino le mie espressioni.
Gabriel invece è la fotocopia di Castiel. Ed io...
Come farò a guardarlo senza sentirmi morire dentro ogni volta?
Prendo la piccola e mi siedo sul tappeto con lei in braccio e Gabriel davanti.
Hey Gabe, cosa stai facendo?” chiedo.
Lui non risponde e non mi guarda.
Semplicemente si alza e mi raggiunge. Bacia la testolina di Sophia e poi mi abbraccia forte avvolgendomi con le sue morbide braccia.
Mamma.. fai qualcosa ti prego.”
Le sue parole arrivano chiare.
Mi invadono la mente e prima che possa chiedermi cos'è, mi ricordo che non è la prima volta che accade.
Il mio piccolo mi ha appena parlato mentalmente.
Mi ha appena chiesto di fare qualcosa.
Chiudo gli occhi e lascio che alcune lacrime cadano leggere, poi annuisco e stringendo più forte entrambi i miei figli, volo fino a casa di Stefany.
Lei è in cucina col telefono in mano..
Sobbalza quando ci vede e mi viene incontro con aria preoccupata e anche un po' arrabbiata.

Tuo padre ha detto che tu e Castiel avete imprigionato lui e Gabriel in un cerchio di olio sacro.. Mi ha chiesto di andare a spegnere le fiamme per liberarli prima che Cass..”
Non farlo!” le dico interrompendola “Tieni Sophia e Gabriel. Io devo fare una cosa.”
Cosa vuoi fare?” mi chiede prendendo la piccola.”
Faccio scendere Gabriel e gli bacio la punta del naso. “Vado ad aiutare papà.. ma se non torno, ricordati che ti amo tanto, e amo tanto Sophia e prenditi cura di lei ok?”
Gabriel trattiene un pianto accorato, o meglio ci prova. I singhiozzi però lo scuotono comunque.
Annuisce e mi da un bacio, poi prende la mano di Stefany che scuote il capo a metà tra la disapprovazione e la rassegnazione.
Anche i suoi occhi sono bagnati di lacrime.
Faccio un grosso respiro cercando di non scoppiare a piangere e prendo la mia piccola Sophia tra le braccia..
La bacio e la cullo un po' accarezzandole i capelli. “Ti voglio tanto bene.” le sussurro.

Le bacio la guancia e la ridò a Stefany.
Grazie,” dico “ti prego, prendetevi cura dei miei figli. Insegnate loro la differenza tra bene e male, tra giusto e sbagliato. Stringeteli forte a voi quando avranno paura e ricordate loro ogni giorno, che la loro mamma e il loro papà li amavano e li ameranno sempre.”
Stefany annuisce tra le lacrime, ma non prova nemmeno a fermarmi.
Lei sa cosa significa amare fino al punto in cui io amo Cass.
Mi sorride appena ed io esco fuori da quella casa.
Chiudo gli occhi pensando a Cass, e quando li riapro..
Beh, sono dove devo stare!
Dove c'è mio marito.




*****


Ecco, ci siamo.
Ho appena finito di preparare una bottiglia molotov contenente tanto olio sacro.
Per farne cosa?
Beh ovvio, buttarla addosso all'Arcangelo Michael, per cos'altro?
Sono pazzo, completamente.
Lì vedo poco più in là, Michael, Dean e... Sam, che in realtà non è più Sam ma è Lucifero.
Faccio diversi respiri profondi, allontanando da me il proposito egoistico ma legittimo di lasciarli al loro destino e tornare a casa mia, dalla mia famiglia.
Allison...
Che starà facendo? Credo stia piangendo, magari stringendo i nostri figli.
Tiro fuori dalla tasca la sua foto e la guardo sentendomi morire.
È così bella.
E la sto lasciando da sola.
Prendo anche le foto dei bambini, Gabriel mi somiglia sempre di più mentre Sophia, anche se ha solo tre mesi, è chiaramente uguale alla mamma.
Senza contare che io ricordo perfettamente com'era Allison a tre mesi.
Come vorrei poter tornare da loro, ma non posso.
Ricaccio indietro le lacrime e metto le foto al loro posto, sul mio cuore.
Bobby è con me, ci scambiamo un'occhiata complice e decidiamo di uscire allo scoperto.
Ci avviciniamo ai tre e quando siamo abbastanza vicini, mi viene in mente un'idea davvero geniale.
Ehi!” esclamo stringendo la bottiglia incendiaria, Michael si gira verso di me “buco di culo!”
Lancio la bottiglia addosso al mio fratello maggiore, che prende fuoco e sparisce in un bagliore di fiamme.
Dean mi guarda perplesso. “Buco di culo?” mi domanda.
Io faccio spallucce, pensando che Allison si sarebbe messa a ridere se fosse stata presente.
Michael tornerà, e sarà molto incazzato. Ora hai i tuoi cinque minuti con... Sam, utilizzali bene...” gli dico guardandolo.
Castiel” tuona Lucifero per bocca di Sam “hai appena lanciato una molotov a mio fratello?” mi domanda minaccioso.
Io lo guardo atterrito e, d'istinto, rispondo di no.
Sono un idiota anche in punto di morte.
Sì perchè sto per morire, è questione di secondi.
Nessuno combatte con mio fratello” sottolinea il principe del Male, facendomi chiudere gli occhi “tranne me!”
Sì, siamo decisamente alla fine.
Addio Allison, ti ho amata di un amore incontrollabile che probabilmente mi ha portato qui.
Ma lo rifarei centinaia di volte, per te e per le creature che mi hai donato.
Addio miei amori...
Stringo gli occhi aspettando di morire, quando sento chiamarmi.
Cass!”
Oh no.
Apro gli occhi e la vedo, è Allison!
Che diavolo ci fa qui? Le avevo detto di restarne fuori, me l'aveva promesso!
La guardo con disapprovazione e apro la bocca per dirle di andare via.
Ma sento uno schiocco di dita...
E tutto si spegne.


*****

No!” urlo con tutto il fiato che ho in gola.
Ma non basta a fermare Lucifero pochi secondi prima che schiocchi quelle sue malefiche dita portandomi via una delle mie tre ragioni di vita.
Il cuore mi batte forte. Sembra quasi che sia pronto ad esplodermi dentro il petto.
Esplodi cuore. Uccidimi e toglimi da questo dolore!
E' stato tutto come nel mio sogno.
Perchè sono stata così stupida da lasciarglielo fare? Perchè, dopo aver sognato questo momento, non ho preso le nostre cose, lui e i nostri figli e non siamo partiti per andare lontano?
Perchè io sono rimasta e lui se ne è andato?
Stringo i pugni tra le lacrime.
Sono lievi, ma non perchè i singhiozzi non mi brucino il petto, anzi.. sono lievi perchè sono così arrabbiata che non riesco nemmeno a piangere forte.
Piego la testa mentre Lucifero mi guarda sorridendo malignamente.
Ce l'ha fatta il bastardo a portami via una delle cose che più amo al mondo..
Ti avevo detto, Allison.. che avrei vinto io. Ricordi?” mi chiede.
Dean e un uomo che non conosco mi fissano perplessi, e mentre penso a cosa fare, mentre maledico me stessa per non aver mai voluto imparare ad usare i miei poteri come si deve, Lucifero fissa l'uomo anziano e alza la mano.
Vuole uccidere anche lui.
No!
Non glielo permetterò.
Alzo la mano verso quello che, essendo fratello di mio marito, è tecnicamente anche mio cognato, e – non so come – lo scaravento poco lontano, salvando probabilmente la vita a quell'uomo che sembra tanto amico di Dean, e del mio povero amore.
O almeno, gliel'ho salvata per ora.
Lucifero si alza in fretta, con espressione sorpresa e il suo solito ghigno maligno sulle labbra.
Scuoto il capo, stordita per un attimo.
Sento Sam urlare dentro il suo corpo. Implorarlo di fermarsi, lottare con tutto se stesso per prendere il controllo.
Ma non ci riesce.
Quel dolce uomo destinato ad un crudele destino, ha buone intenzioni ma scarse probabilità di riuscita.
Volo davanti a lui e gli tiro un pugno facendolo barcollare.
Non sto agendo granché bene, è solo la mia rabbia a rendermi forte, ma tra poco questa stessa ira, lascerà spazio al dolore e finirò come Cass, e dopo di me, sicuramente anche Dean e l'altro uomo.
Gli occhi di Sam Winchester mi fissano a lungo, sono spenti di umanità e accesi di cattiveria.
Cattiveria pura..
Giriamo in tondo senza staccarci gli occhi di dosso e poi lui ride e parla.
E' divertente scontrarsi con te.. almeno non è tutto troppo semplice..” mi dice “Con loro,” indica Dean che mi fissa perplesso e spaventato “è tutto troppo facile. Come con Cass.. Lo sai, il suo cuore batteva forte e pensava a te e ai vostri figli mentre.. esplodeva in migliaia di piccoli pezzetti. Che goduria sentire l'odore della paura..”
Colpita e affondata.
Bastardo!” esclamo iniziando a singhiozzare “Perchè fai tutto questo? Era tuo fratello.. e queste sono le creature di tuo Padre.” urlò.
Loro sono solo stupide scimmie.. e i miei fratelli.. Io amo i miei fratelli, ma loro non mi danno altra scelta.”
Sei uno schifoso pezzo di merda.” gli dico.
Grazie del complimento.”
Un leggero fruscio ci avverte che Michael è tornato.
Lo guardiamo e poi Lucifero sorride soddisfatto e mi guarda.
Ci vediamo presto Allison. Tra non molto guiderò questo mondo.. “ mi dice.
Poi agita la mano e mi scaraventa lontano.
Sento Dean urlare il mio nome e poi il buio.
Quando riapro gli occhi, sono stesa sul prato.
E' tutto quieto e Dean e l'uomo – di cui non conosco il nome – sono davanti a me.
Mi alzo piano fino ad essere seduta e sento un forte dolore al viso.
Mi tocco con le dita e scopro che uno dei miei occhi, una guancia e il labbro sono feriti.
Guardo Dean e il suo viso è una maschera, me ne rendo conto solo ora, ha tutte le ossa della faccia rotte e ha perso quei bei lineamenti.
Mi dispiace per Castiel.” mi dice lasciando cadere qualche lacrima che si mischia al sangue.
Deglutisco a vuoto e mi sollevo piano fino ad essere, stavolta, in ginocchio di fronte a lui.
Gli prendo piano il viso tra le mani e gli bacio la fronte ferita.
Si illumina, e dopo pochi secondi, le sue ferite sono guarite e il suo viso è tornato normale.
L'hai guarito..” sussurra sorpreso l'altro uomo.
Annuisco, mentre Dean si tocca il viso e mi alzo piano. “Qual è il tuo nome?” chiedo proprio all'uomo.
Ho scordato persino l'educazione, e sto dando del tu ad un uomo che potrebbe essere mio padre.
Sono Bobby.” mi dice.
Sorrido appena e guardo la macchina di Cass parcheggiata poco distante.
Mi avvicino e la sfioro con le mani. Chiudo gli occhi e i ricordi mi investono.
Ci abbiamo fatto l'amore qui sopra quest'auto, in una fresca notte di pioggia.
Poggio il viso sul tetto e allargo le braccia, come a volerla abbracciare.
Poi schiocco le dita e la rispedisco a casa.
Ho guarito Dean e rispedito l'auto a casa.. però non riesco a guarire e rispedire me stessa.
Questo è un limite del mio potere.. o meglio della mia gestione di esso. Riesco ad aiutare gli altri, ma non me.
Faccio un grosso respiro, con un dolore che mi strazia il cuore e poi mi volto verso Dean, ostentando la forza che ho promesso avrei avuto.
Gli porgo la mano e sorrido appena. “Vieni a casa con me. Non devi stare solo.. Lì ci sono Gabriel e Sophia.. con loro ti distrarrai.”
Dean era amico di Castiel e ha perso qualcuno di molto caro, come me.
Lui esita, poi prende la mia mano e la bacia, per poi lasciarla andare.
Bobby ti accompagnerà a casa.. io ho bisogno di stare da solo.” mi dice.
Lo lascio andare senza dire altro e lo guardo allontanarsi da solo, al bordo della sua Impala.
Non mi hanno nemmeno spiegato cos'è successo. Non mi sono nemmeno preoccupata di chiederlo. Ma che importa? Abbiamo vinto no?
Non sento più le Grazie di Lucifero e Michael. Quindi.. siamo noi i vincitori.
Anche se io e Dean abbiamo perso molto.
Seguo Bobby in silenzio fino all'auto.
Mi riaccompagna a casa e, quando arriviamo, lo saluto ed entro.
Sirahel è lì con Gabriel junior e Sophia, mi aspettano.
Trattengo i singhiozzi e sorrido al mio bambino che mi corre incontro piangendo un po'.
Mi da il suo pupazzo preferito e mi accarezza i capelli.
Mammina..” mi dice “Ci sono io per te e Sophia.”
Prendo il piccolo giocattolo tra le mani e poi Gabriel in braccio e raggiungo Sophia tra le braccia del nonno.
Mi siedo sul tavolino e le bacio la guancia e poi la manina.
Mio padre mi guarda con gli occhi tristi. Non prova nemmeno a guarirmi perchè sa che non voglio essere guarita.
Queste ferite e le cicatrici che verranno dopo, le voglio tenere. E ogni giorno mi ricorderanno che devo essere forte perchè l'ho promesso al meraviglioso uomo che era mio marito.
Posso fare qualcosa per te?” mi chiede.
Porta i piccoli con te.. Ho bisogno di stare da sola per un po'... Non voglio che mi vedano così.. Parleremo di tutto il resto dopo.” dico.
Lui annuisce e si alza tenendo la piccola. Accarezza i capelli di Gabriel e gli prende la mano per portalo via.
Ma lui mi stringe forte per nulla intenzionato a lasciarmi.
Giovanotto andiamo.. La nonna ha preparato i biscotti.” gli dice.
Gabriel è aggrappato a me e poi piano si allontana e mi guarda come per chiedere il mio permesso di andare.
Sorrido e gli bacio la punta del naso. “Portami un biscotto ok?” gli sussurro.
Lui sorride annuendo, scende e prende il nonno per mano.
Mi alzo e bacio di nuovo la mia piccola Sophia.. Li guardo insieme e sembrano me e Cass.
Li saluto con la mano e loro spariscono.
Mi siedo sul divano spostandomi indietro i capelli e in quel momento arriva Gabriel senior.
Sei soddisfatta?” mi dice urlando.
Puzza un po' di alcool quindi suppongo che abbia bevuto.
Non è il momento.” gli dico “Vattene via.”
Hai ucciso mio fratello stupida umana.. Non direttamente ma è tutta colpa tua.. Sei felice di esseri liberata di lui?”
Serro le mascelle e stringo i pugni.
Come può dirmi queste cose?
Vattene via!” urlo.
Lui sparisce e sui muri di casa compaiono strani simboli che non ho mai visto prima.
Non ho tempo di preoccuparmi di strani segni ora.
Mi raggomitolo sul divano stringendo il pupazzetto che il mio piccolo mi ha regalato tra le mani.
Guardo la mia fede e piango..
Ogni momento con Castiel mi appare davanti.
Chiudo gli occhi, e poi lo sento...

*****



Sono di nuovo qui.
È incredibile, lo so, ma sono di nuovo vivo.
E sono diverso.
Appaio nel soggiorno di casa nostra e la trovo rannicchiata sul divano, piange singhiozzando e non si accorge subito di me.
Poi i singhiozzi diminuiscono e si mette seduta, come in ascolto.
Faccio qualche passo, col cuore che mi martella nel petto, e lei si volta a guardare nella mia direzione.
I suoi occhi, arrossati per le troppe lacrime, si spalancano in un'espressione di meraviglia e paura, mentre io le sorrido inclinando la testa.
Amore mio...” sussurro piano.
Allison si alza lentamente, mi guarda incredula e inizia a tremare.
Non... non può essere...” mormora con la voce rotta dal pianto “tu non puoi...”
Mi avvicino di più, tendendole le mani.
Sì invece piccola... sono io... sono qui, di nuovo...”
Scoppia a piangere. “Ti ho visto morire! Tu non puoi essere qui!” insiste scuotendo il capo “sei un'allucinazione, o un fantasma, o un mutaforma, qualsiasi cosa ma non il mio Castiel, lui è morto davanti ai miei occhi!”
Ormai sono davanti a lei, pochi centimetri ci separano.
Mi guarda negli occhi, paralizzata dall'incredulità che la mia presenza le suscita.
Ally” dico sfiorandole la guancia con le dita “ero morto... e sono tornato di nuovo da te... non ci credo nemmeno io, ma è così...”
Mi sorride, alzando una mano verso il mio viso. “Sei davvero qui? Sei davvero...tu?” mi domanda poggiandomi la mano sulla guancia.
Io chiudo gli occhi piegando un po' il capo.
Sì” risponde Allison al mio posto “sei proprio tu... lo sento...”
Mi abbraccia, stringendomi forte, affondando il viso nel mio petto.
Singhiozza aggrappandosi a me, tremando come una foglia tra le mie braccia.
Oh Cass... eri morto, eri morto di nuovo! Ero così disperata... volevo morire!” mi confessa tra le lacrime e i singhiozzi.
Io le accarezzo la schiena e le bacio i capelli, combattendo con le lacrime.
Devo essere forte.... e poi sono felice!
Non solo sono di nuovo qui, vivo e vegeto, ma...
Dio c'è, è con noi.
E' tutto finito amore mio” le dico prendendole il viso tra le mani “ora sono qui e non me ne andrò mai più.”
Mi chino verso di lei e poso la bocca sulla sua.
Com'è possibile? Cosa è successo? Chi ti ha riportato indietro?” mi chiede senza smettere di stringermi.
Sto per risponderle, quando sento la Grazia di Gabriel piombare in casa nostra.
Una mano mi afferra per la spalla e mi fa girare velocemente.
Brutto bastardo figlio di puttana!” inveisce Gabriel contro di me “sei un idiota, un cretino patentato, ora che dovrei fare eh? Farti a fette? Polverizzarti? Sei un coglione!” mi urla in faccia strattonandomi per la giacca.
Allison cerca di intervenire, spaventata dalle minacce dell'arcangelo.
Gabe smettila!” gli urla.
Tu stanne fuori, femmina!” le intima lui spingendola via con violenza.
Lei perde l'equilibrio e cade a terra.
Ally!” la chiamo tentando di raggiungerla, ma mio fratello mi trattiene continuando a strattonarmi.
Io te l'avevo detto di non farlo, te l'avevo detto che saresti morto! Ma tu hai voluto fare l'eroe! Cosa credevi? Di diventare una specie di martire? Un Santo? Io ti disintegro! Quando ti ho un ordine devi obbedire!”
Gabriel mi fa paura.
Sì perchè lui di solito ha quell'espressione furba ma buona, ora è decisamente... collerico.
E se l'Arcangelo Gabriel va in collera... c'è da avere molta paura.
Gabe... dovevo farlo, non avevo scelta e ho fatto bene! Ora sono qui e devo parlarti, devo parlare anche con Sirahel e...”
Cass...” la voce di Allison mi arriva come un lamento.
Guardo a terra e la vedo seduta accanto al tavolino, con una mano premuta sulla nuca.
Piange e quando toglie la mano dalla testa, vedo del sangue.
Oh mio Dio! Togliti, fammi passare!” grido a mio fratello, che vedendola sanguinare molla subito la presa e si avvicina a lei.
Amore... cosa ti sei fatta... fa' vedere...” le dico inginocchiandomi accanto a lei.
Allison continua a piangere, ha il viso contratto per il dolore e afferra la mia mano, stringendola forte.
Ho sbattuto la testa... mi fa tanto male...” mi racconta guardandomi a fatica.
Esamino la ferita dietro la nuca, sanguina ma non dovrebbe essere profonda.
Gabriel si inginocchia accanto a lei.
Porca miseria, dolcezza scusami... non volevo...” le dice.
Va' a diavolo! Invece di essere felice di riavere Cass lo hai aggredito e hai aggredito me!” gli urla tenendo una mano sulla ferita.
Lo so hai ragione... mi dispiace, non volevo farti del male...lascia che ti aiuti” e tende la mano verso di lei con l'intento di curarla.
Ma io lo precedo.
Poso la mia mano sulla fronte di Allison e una luce dorata si irradia da me.
Un brivido mi percorre dalla testa ai piedi e in pochi attimi Allison sta bene.
Il sangue è sparito, ma in compenso ho le espressioni scioccate della mia donna e di mio fratello.
Come cavolo hai fatto? Cass, che succede?” mi chiede Gabriel, mentre faccio lentamente rialzare Allison da terra.
Cass... sei di nuovo un angelo?” mi domanda Allison, guardandomi sconvolta.
Prendo un grosso respiro,scegliendo bene le parole da usare, e in quel momento appare Sir con i miei figli al seguito.
Papà papà!” strilla junior liberandosi dalla stretta del nonno e correndomi incontro.
Mi piego sulle ginocchia e lo abbraccio forte, baciandolo mentre lui mi stringe forte tra le sue piccole braccia.
Dannazione... hai più vite di un gatto...” dice Sir guardandomi esterrefatto, avvicinandosi con Sophia tra le braccia.
Basta rancore.
Sorrido e annuisco, facendo scendere mio figlio dalle mie braccia.
Già... colleziono resurrezione” scherzo prendendo Sophia.
La guardo e mi viene da piangere.
Ero certo, certissimo di non rivederla più.
Invece eccola di nuovo tra le mie braccia, che mi guarda con questi occhi meravigliosi e la boccuccia piegata in una specie di sorriso.
Guardo Allison che mi guarda perplessa, e ricordo la mia “missione”.
Ero andato via” inizio, evitando la parola 'morto' davanti ai piccoli “e sono tornato. Non per merito mio...è stato Dio...”
Gli arcangeli sgranano gli occhi e si lanciano un'occhiata incredula.
Non può essere...” mormora Sir, quasi spaventato.
Invece è così” assicuro “lui mi ha riportato in vita e... vi manda a dire delle cose... tieni la piccola, amore?” dico ad Allison, lei prontamente prende in braccio la nostra bambina e resta accanto a me, seria e interessata a cosa sto per dire.
Respiro a fondo e inizio.
Dio non ci aveva abbandonati, non nel senso che intendevamo noi almeno. È rimasto a guardare, pronto ad intervenire se le cose si mettevano davvero male. Così quando sono andato via, mi ha ridato la vita... e abbiamo parlato...”
Hai parlato con nostro Padre?” mi interrompe Gabriel, scioccato.
Sì” annuisco “ho parlato con Lui. Inizio col dire che non è arrabbiato con me, anche se... ho fatto cose ritenute peccaminose per un angelo” dico guardando Allison e i nostri figli “e non è arrabbiato perchè io l'ho fatto per amore, non per lussuria.”
Allison sorride cullando la bambina.
Sirahel...Gabriel... nostro Padre non vi ha persi di vista un solo momento” dico serio, guardandoli mentre loro sbiancano “ha seguito ogni vostra mossa, ogni vostra azione... e anche se avete commesso errori, vi ama e vuole che sappiate che non ha mai smesso di farlo, anche se siete andati via dal vostro posto...”
Di nuovo gli Arcangeli si guardano, poi tornano a guardare me.
E... per quanto riguarda la guarigione di poco fa... ecco... ho di nuovo i miei poteri... guarisco, volo, sento gli altri angeli e qualche altra piccola cosuccia...”
Ecco cos'era!” esclama Gabriel “sentivo qualcosa ma non era la tua Grazia... era un surrogato! Maledizione Cass... tu... noi... che diavolo devo dire?”
Mi stringo nelle spalle. “Nulla, proprio nulla. Dio vuole che restiamo insieme, e vigili, perchè la guerra è solo rimandata. E come suo soldato, non potevo andare in battaglia disarmato, allora mi ha dato... questi regali..”
Andiamo Gabry...”
Sento Allison chiamare nostro figlio, lo prende per mano e insieme alla piccola si avviano verso le scale.
Allison? Che succede?” le chiedo.
Niente... andiamo di sopra...” mi risponde con la voce incrinata.
Scusate” dico ai miei fratelli, e mi materializzo al piano di sopra.
Allison sobbalza mentre Gabriel ride divertito.
Oh bello... come ai vecchi tempi...” dice ironica, continuando per la sua strada.
Entra in camera nostra e dopo aver messo la piccola sul letto, fa sedere il bimbo e si siede accanto a lui.
Amore... che hai?” le domando accovacciandomi ai suoi piedi.
Lei scuote il capo. “Niente ti ho detto.. ti lascio parlare con i tuoi commilitoni...”
E' scossa, e forse anche un po' arrabbiata.
Non capisco piccola... sei arrabbiata con me?”
Allison mi guarda con gli occhi pieni di lacrime.
Te ne andrai, vero? Ora sei di nuovo un angelo, Dio ti ha perdonato e ora non hai più bisogno di noi! Ci lascerai per tornatene in Paradiso!”
Si copre il viso con le mani e il piccolo poggia la testolina sulle sue gambe.
Mami...” le dice triste.
Io sospiro e prendendola per i polsi, la costringo a guardarmi.
Allison.... guardarmi. Credo tu abbia capito male” inizio, accarezzandole il viso “io... come dire... sono come te adesso.”
Lei corruga la fronte, reprimendo un singhiozzo. “Che vuol dire?”
Che guarisco, volo, sento gli altri angeli, volendo posso fare viaggi temporali... ma non ho le ali, né la Grazia...sono un umano speciale, e non andrò da nessuna parte...”
Si rasserena. “Non te ne andrai?”
Ma no amore mio no” le assicuro abbracciandola “non vado da nessuna parte, resterò per sempre con te.. con voi... e diventeremo vecchi insieme. Questi poteri, sono più.. un regalo, da parte di mio.... nostro Padre. Non ti lascerei mai, non potrei...”
Sospira profondamente e mi bacia il collo.
Dunque possiamo restare sposati?” mi domanda con un filo di voce.
Mi stacco da lei e le bacio le labbra, un po' più intensamente di prima.
Sì... lo saremo per sempre... non cambia niente tra di noi, anzi sì ma in meglio... ora so che potrò difendervi davvero...”
Mi sorride e annuisce, poi accarezza la testa di Gabriel, che ci ha ascoltati in silenzio, guardando ogni tanto sua sorella che dorme sul lettone.
Bentornato a casa tua, Castiel.” mi dice Allison prendendomi per mano.
Grazie cuore mio...”
Sono felice.
Ora si, completamente, incredibilmente felice.
Ho altre cose da fare per conto di Dio, ma possono attendere.
Ora voglio stare con la mia famiglia.




   
 
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