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Autore: _V a l e_    23/10/2010    7 recensioni
"Lacrime incessanti cadevano sul mio viso e non c'era modo di fermarle. Neanche la vicinanza del mio ragazzo alleviava il forte senso di vuoto che mi imprigionava e che mi impediva di respirare. Avevo detto addio al mio migliore amico, all'unica persona che mi era stata accanto quando non ero altro che un cadavere, distrutta per la perdita del mio vampiro. Avevo rinunciato alla persona che mi capiva anche con un solo sguardo, un solo gesto, perchè lui non aveva bisogno di poteri soprannaturali per leggermi dentro. Avevo sputtanato un sentimento puro, VERO, VIVO per inseguire qualcosa di irreale, di ossessivo, una droga. Avevo rinnegato il mio SOLE, la mia aria, la mia linfa vitale per avvicinarmi al mondo dei vampiri, al mondo della mia unica ragione di vita,Edward. Ed era la scelta giusta, sapevo che lo era."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan, Jacob Black, Quileute | Coppie: Bella/Jacob
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Eclipse
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CAPITOLO 6:
Notizia

 

Due ore e quindici minuti, due ore e quindici minuti, due ore e quindici minuti.
Non riuscivo a pensare ad altro.
Mancavano solo due ore e quindiic minuti al mio matrimonio

Charlie non era in casa, dopo aver fatto colazione disse che sarebbe andato a fare una passeggiata prima che arrivasse Alice a prendermi, ed inutile dirlo, glien'ero grata, per la miliardesima volta fui grata a Charlie per avermi lasciata sola, perchè altrimenti non sarei mai riuscita a convincerlo che stavo davvero bene...perchè sapevo che non stavo affatto bene.

Ero rimasta da sola.

Seduta sul divano a gambe incrociate e con ancora addosso il mio pigiama in pile, guardai fisso la tv spenta davanti a me, ma dopo qualche minuto che fissavo il nulla, improvvisamente sentii il battito del mio cuore accelerare vertiginosamente. Che mi stava succedendo? 
Provai a chiudere gli occhi e mi concentrai sui battiti violenti del cuore e lo ascoltai, mentre una piccola supplica usci dalle mie labbra.
"Ti prego, ti scongiuro, dammi un segno, dimmi che sto facendo la cosa giusta, dimmi che non è un errore sposare Edward, dimmi che mio padre ha torto... per favore dimmi che diventare una vampira sia davvero la scelta migliore per me... se è così allora rallenta il tuo battito, torna regolare.."
Ma niente da fare, sentivo un senso di oppressione, una sensazione strana, mai provata prima. 

"No Bella tu stai facendo la scelta giusta, adesso ti alzi, ti fai una bella doccia e dopo Alice ti porterà a casa sua dove ti truccherà, ti sistemerà e dove finalmente ti congiungerai con Edward, perchè è giusto così, è così che deve andare. Dimenticati di Jacob una volta per tutte."

La Bella di Edward si stava facendo sentire a gran voce e non potei fare altro che ascoltarla. 

Basta ripensamenti, basta pensare ai contro, adesso dovevo pensare solo ed esclusivamente ai pro e avevano solo un nome, Edward: Avrei passato tutta la mia esistenza accanto alla persona che amavo, avrei vissuto assieme alla mia nuova famiglia e sarebbe stato magnifico e niente e nessuno mi avrebbe fatta ricadere in quel vortice di insicurezza e rimpianti.
Nessuno. 

Mi catapultai in bagno e dopo quindici minuti ero già pronta, adesso mancava solo Alice! Speravo solo che arrivasse il prima possibile, non era salutare per me rimanere da sola in quella casa per troppo tempo...troppo tempo per pensare e non andava bene, non andava bene per niente.
"Bella! Scendi è tardi!".
La sua voce melodiosa mi fece ridestare da tutti i miei tormentati pensieri e dopo aver preso la scatola che conteneva il vestito da sposa, scesi in salotto e la raggiunsi.

"Si eccomi".
Notai subito che Alice stava cercando di evitare il più possibile il mio sguardo e mi domandai il motivo, che avesse visso qualcosa? L'arrivo dei Volturi?

"Bella...prima di andare, io dovrei dirti una cosa molto importante".
La sua voce era terribilmente seria.
Ecco lo sapevo... stavano arrivando.

"C-certo dimmi pure".
Incapace di reggermi ancora in piedi, mi abbandonai sul divano e lo stesso fece anche lei. Rimanemmo in silenzio per alcuni minuti quando finalmente Alice si decise a parlare.
"Bella, ieri sera c'è stato un "problema".. o meglio, è da circa un mese che questo "problema" persiste."
Mi prese le mani tra le sue ed ebbi un brivido.
Cosa era successo?
"Per favore Alice parla"
La vampira puntò i suoi fari color ambra sui miei e respirando a fondo disse: "Bella, è da più di un mese che ho delle visioni molto sfocate sul tuo futuro".
Sgranai gli occhi per la sorpresa. Che voleva dire che aveva delle visioni sfocate? Adesso mi stava confondendo ancora di più le idee, ero paralizzata e questo mi obbligò a restare ferma ed immobile ad ascoltarla.
"Ma poi ieri sera sei scomparsa del tutto".
Il mio cuore perse un battito e improvvisamente cominciò a galoppare impazzito.
"A-alice che cosa stai cercando di dirmi?".
Lei non smetteva un attimo di guardarmi.
"Questo puoi saperlo solo tu Bella. Te lo dico in una sola parola: Licantropo"
Balzai in piedi e presa da un impulso irrefrenabile, iniziai a urlarle contro.
"Ma che cosa stai dicendo? Io AMO tuo fratello! E' chiaro? E io oggi lo sposerò, non mi importa delle tue stupide visioni, io non lascerò che questo mi allontani da lui, non lo permetterò!".
Alice si alzò in piedi e senza dire una parola con un dito mi tolse dalla faccia le lacrime che stavano scendendo copiose lungo il mio viso. Possibile che non sapessi fare altro che piangere?
"Bella, tesoro tu lo sai che io ti voglio bene, ma non puoi sottovalutare quello che ho visto..ne vale della tua vita". 

"Edward lo sa?"
La mia voce era spenta, vuota.

"No, non gli ho detto niente ma..".
Non la lasciai finire.
"Ma niente. Lui non lo deve sapere, e poi Alice, io sono sicura, voglio sposare Edward...invece con lui..." Ed ecco che puntuale come sempre, il suo viso mi si parò davanti agli occhi, presi un bel respiro e continuai "...con lui è finita per sempre, ci siamo detti addio, era giusto così".
Non sapevo neanche io da dove uscissero quelle parole e mi meravigliai del fatto che non titubai neanche per un istante.

"Come vuoi Bella".
Rimasi a fissare il divano per alcuni secondi, adesso si che mi sentivo terribilmente vuota.

"Bella sei qui?".
Mio padre rientrò in casa e mi venne incontro.
"Si papà, Alice è appena arrivata".
Charlie continuava a guardarmi, non mi staccava gli occhi di dosso,probabilmente non gli piacque la mia espressione.

"Charlie adesso io e Bella dovremmo andare altrimenti non riuscirò mai a truccarla e vestirla in tempo!"
Alice prese la scatola che conteneva il mio vestito e cominciò a dirigersi fuori.

"Certo...io vi raggiungo tra poco".
Dal modo in cui lo disse si capiva benissimo che non ne era tanto convinto e sicuramente in lui erano rimasti i residui della conversazione di qualche ora prima. Mi avvicinai a lui e per la seconda volta in quella mattinata, mi gettai tra le sue braccia, lui inizialmente sembrò sorpreso da quel gesto ma poi si riprese subito e ricambiò il mio abbraccio.
"Ti voglio bene papà" sussurrai
"Anche io tesoro".
Respirai a fondo e dopo qualche secondo mi staccai da lui e mi avviai fuori dove ad attendermi c'era Alice già seduta all'interno della Volvo grigia, dentro quella macchina così familiare che adesso stava per condurmi verso il mio nuovo futuro, verso un punto, che sapevo bene, sarebbe stato di non ritorno.


   
 
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