Film > Pirati dei caraibi
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Autore: Summerbest    23/10/2010    7 recensioni
Seguito di Last Tears 2.
Tra Jack ed Alexis non vi è più lo stesso rapporto di prima, la ragazza è stata ferita dall'ultimo comportamento del fratello, ed in seguito ad una brutta lite i due non si rivolgono più la parola.
Inoltre un nuovo pericolo è imminente, e Jack dovrà fare i conti con un misterioso nemico, mentre Alexis sarà anche intenta a scoprire il segreto di John.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hector Barbossa, Jack Sparrow, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Last Tears'
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Ahoy!!! Che bello tornare a pubblicare dopo tanto tempo! Mi siete mancati, sia voi che la fic ç_ç
Mi scuso in anticipo per il capitolo breve, dopo tanta attesa avrei dovuto farlo più lungo, lo so, però prometto di pubblicare il prossimo capitolo prima, ho già iniziato a scriverlo(:
Ed in ogni caso, anche se breve, riguarda qualcosa che penso abbiate desiderato (penso o spero? Entrambe)

ora rispondo ai commenti:

Per Fannysparrow : uhh sempre felicissima di sapere che la storia ti piace**
chissà riguardo Lawliet e John... non vedo l'ora di descrivere l'entrata della zia, era un idea che mi affiorava già dall'inizio della storia, quindi ora voglio proprio scrivere di lei e sapere cosa ne pensate^^
prego, è sempre un piacere leggere e recensire le tue storie(:
ahahaha ha anche lui un lato sexy xD sarà il suo modo di fare burbero a renderlo affascinante xD ho dovuto trascurarlo in questo capitoletto, però tornerà presto anche lui ù.ù
si, ho scoperto che ha quel look perché non si sa come si è alleato alla marina inglese ç___ç Barbossa cosa combiniiiii? ç_ç
spero ti piaccia anche questo capitolo, buona lettura(:

Per Piccola Letty: ehhhhh per alcune delle domande dovrai attendere, ma non preoccuparti, spiegherò tutto^^
grazie per i complimenti sulla scrittura ^///^
buona lettura(:

Per LadyKiki90: sisi, Jack e Barby non si sono mai sopportati. Adoro i loro litigi, per questo continuo a renderli rivali anche nelle mie fic :D
moooooooooolto nascosto... chissà, speriamo riesca a trovarlo xD
of course, mi piace tenervi sulle spine ù.ù
buona lettura(:

Per emmawh: ahahaha quale lettera degli scacchi ti fa venire in mente LLLLLawLLLiet? non lo capisco proprio ahahah xD
verooo giù le mani dalla Perla... ma dopotutto con una nave così bella e potente non si può pretendere che nessuno si metta in mezzo...la vorrei pure io ù.ù (si lo ammetto, sono io che mi firmo come "scacchiere matto" u.u *musica da colpo di scena*)
coooooomunque: ma no, povero Barby xD è un bastardo, ma è un bastardo amabile**
felicissima di sapere che sei curiosa di scoprire come continua :D
visteeee ormai controllare se ci sono nuove foto su potc4 è un abitudine xD marzo? non è a maggio? O.o
buona letturaaaaaaaaa(:

Per victoriavandort: Barbossa vs Jack again xD li adoro tantissimo pure io** il mio cuore appartiene a Jack, però Barby è Barby, mi dispiace u.u
sii, Lawliet si deve ancora riprendere dallo spavento che gli ha fatto prendere Barbossa probabilmente xD poi però chissà...
eccome se la conoscerete, non vedo l'ora di scrivere di lei(:
buona lettura(:




Capitolo 9



Pace?




La prima cosa che mi saltò agli occhi fu il labbro insanguinato di John, seguito da un’inquadratura completa del suo viso malridotto. I due “lottatori” sembravano aver preso una pausa, infatti ora si limitavano a guardarsi in cagnesco ad un metro di distanza l’uno dall’altro. Io e Jack ne approfittammo per intrometterci, interrompendo quello che stava per diventare un altro round di lotta libera. Potei vedere la rabbia nel viso di Jack, scatenata a causa di quell’infrazione di disciplina sul veliero, e per paura di una sua reazione troppo brusca lo precedetti, andando da John prima che lui potesse urlargli contro. Sapevo che il motivo di quella lite poteva essere stata causata da Lawliet e me (che poi non c’era nessun ‘Lawliet e me’, non eravamo neppure amici). Rivolsi una breve occhiata a Jack, quasi a comunicargli così quello che intendevo fare, andando poi a sfiorare la spalla di John con una mano.
Quest’ultimo reagì al tocco con uno scatto, spingendo via la mia mano in un modo così brusco da farmi quasi cadere a terra. Lo guardai scioccata, totalmente stupita da quella reazione che proprio non mi aspettavo. A bocca aperta compietti qualche passo indietro, quasi a scappare da John, mentre lui si mosse verso di me, mormorando qualcosa di vagamente simile ad una scusa. Sembrava davvero dispiaciuto, e qualcosa dentro continuava a ripetermi che non lo aveva fatto intenzionalmente. Nonostante quello, però, non riuscivo a non sentirmi umiliata ed offesa. Jack si frappose tra me e John, fulminando subito con un occhiataccia la causa del mio sconvolgimento. Se prima era arrabbiato con lui, ora era probabile stesse progettando il suo omicidio.
<< non ammetto insubordinazioni sulla mia nave, ragazzo >>
Gli comunicò secco, venendo interrotto dalla mia voce prima che potesse fare o dire qualsiasi altra cosa.
<< non era sua intenzione farmi cadere >>
Le parole uscirono da sole dalla mia bocca. Non avevo nessuna certezza sulla sua innocenza, e difenderlo in quell’istante mi mostrava solo molto ingenua. Eppure non rettificai ciò che avevo appena detto, limitandomi a fissare Jack e a sfiorare con le dita la mano che John aveva appena respinto.
<< devo comunque punire il loro comportamento, hanno causato il caos sulla nave >>
disse Jack, indicando tutto attorno a sé.
<< io vedo solo due botti a terra ed una ciurma ubriaca >>
Ribattei, evitando il contatto con gli occhi di John. Perché lo stavo difendendo?
Jack sbuffò, constatando che in effetti non avevo tutti i torti. Due botti vuote avevano smesso di rotolare restando ferme ai lati della nave, ed una ridente ciurma che sembrava non avere la più pallida idea di cosa stesse succedendo fissava la scena con più sonno che interesse.
<< direi che una notte in cella può bastare >>
Comunicò il suo verdetto, evidentemente infastidito per avermi dato retta. Io mi morsi il labbro per non mostrare il mio sorriso trionfante, andando a guardare John solo in quel momento. Lui sembrò non esprimere felicità, anche se potevo giurare d’aver visto un sorriso apparire per qualche secondo tra quelle sottili labbra.
Cos’ho fatto di male per provare qualcosa per un tale idiota? pensai, rendendomi conto che tutto quello che avevo fatto era stato causato da quello stupido sentimento che si scatenava ogni volta che vedevo John. No, purtroppo non ero ancora riuscita a sopprimerlo.
Entrambi i “lottatori” vennero scortati alle loro celle, ed io ne approfittai per raggiungere Jack a parapetto. Mi accostai a lui, pensando alla prima volta che avevamo vissuto una scena simile. Allora neppure sapevo del nostro legame di sangue. Sorrisi ricordando una serie di divertenti eventi collegati a tutto quel periodo.
<< cos’è che ti rende così di buon umore? >>
Chiese Jack, notando il mio sorriso.
<< discutevamo spesso anche all’inizio, anche sulle cose più futili… >>
Risposi, tenendo lo sguardo fisso sulla linea che separava il mare dal cielo. Jack annuì, aspettando che continuassi.
<< …ed è sempre stata una cosa normale, altrimenti non saremo fratello e sorella. Il bello di tutto, però, era che alla fine ci riconciliavamo sempre… >>
Feci un’altra pausa, incerta su come dire ciò che cercavo di comunicare a Jack. Sapevo che lui aveva già compreso dove volessi arrivare, però non mi avrebbe mai interrotta a metà discorso con un “ho capito”, no, lui voleva sentirmelo dire ad alta voce. Maledetto
<< non sto dicendo che ti perdono per tutto, o che lascerò da parte il mistero di John >>
Chiarii subito, lanciando una chiara occhiata a Jack. Lui si limitò a fissarmi con aria seria.
<< però… credo che dovremo tornare a parlarci. Mi… >> fermai il fiume di parole prima di dire una cosa troppo gentile come “mi manchi” << …mancano i nostri litigi sulle stupidaggini. >>
Conclusi quello che in teoria doveva essere un discorso sulla nostra “rappacificazione”. Giocherellai con le mani, prima di scrutare con imbarazzo la reazione di Jack. Lui non disse nulla per qualche istante, prima di uscirne con una frase che nel suo linguaggio corrispondeva ad un “mi sei mancata anche tu”: << questo significa che dovrò riaverti tra i piedi per tutto il giorno? >>
Gli diedi una spinta ricambiando il sorriso, e rendendomi conto per davvero quant’era stato straziante fare il muso per così tanto. Tornare a punzecchiarci l’un l’altra alleggerì per un attimo l’ansia che avevano portato con sé quelle lettere, finalmente.


   
 
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