Probabilmente
qualcuno con un po’ di buonsenso avrebbe imparato dall’esperienza.
Ma, in fondo, lui aveva la testa
vuota. E sebbene fosse già caduto innumerevoli volte, seguitava immancabilmente
a ruzzolare ad ogni pertugio della strada di mattoni gialli in cui mettesse i
piedi, perché non aveva abbastanza senno da aggirarli o saltarli.
La bambina lo
aiutava ad alzarsi ogni volta, sollevandolo con leggerezza da terra. In un
primo momento aveva temuto che ridesse di lui: non avrebbe certo potuto
biasimarla per questo – invece, restava in silenzio. Forse allora era
arrabbiata.
« Mi dispiace
di esser così stupido... » si scusò.
Ma Dorothy gli
sorrise e lo prese per mano. « Così non cadrai più. »
[ 110 parole ]
_________________________________________________________________
Ambientazione: tra i capitoli tre e quattro, quando lo
Spaventapasseri e Dorothy viaggiano soli insieme alla volta della Città di
Smeraldo, e lui continua ad inciampare e cadere senza che lei si stanchi mai di
rialzarlo in piedi.
Perché sono troppo fluffosi,
troppo dolci, e troppo spudoratamente canon. <3
Grazie ai lettori della prima drabble;
e grazie a twisted-wind, per tutto. Lei sa a cosa mi
riferisco. ^^