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Autore: blackpearl_    23/10/2010    9 recensioni
Di tre cose Lily Evans era del tutto certa:
1. James Potter era un imbecille
2. Una parte di lui, chissà quale e quanto importante, bramava disperatamente un appuntamento con lei.
3. Era totalmente, incondizionatamente, stufa di lui.

[...]
Individuò immediatamente i quattro amici, appuntando i suoi occhi di giada sul più insopportabile, odioso, cretino, rimbecillito, odioso, scemo, balordo, odioso, vanesio e intollerabile ragazzo che ci fosse al mondo!
AVEVA GIA’ DETTO ‘ODIOSO’?!
Genere: Commedia, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'Giglio con gli occhiali'
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**Di tre cose Lily Evans era del tutto certa:
1. James Potter era un imbecille
2. Una parte di lui, chissà quale e quanto importante, bramava disperatamente un appuntamento con lei.
3. Era totalmente, incondizionatamente, stufa di lui.





21 Aprile 1967, Hogsmeade.


Lily Evans camminava tranquilla lungo le stradine strette della cittadina di Hogsmeade, una delle più magiche del paese. L’aria era piacevolmente tiepida, cosa che le aveva permesso di indossare una leggera camicia e una gonna scura. Solitarie nuvole sfaldate si agglomeravano all’orizzonte, iniziando a tingersi molto lentamente di rosa per via del tramonto che, un paio d’ore dopo, sarebbe inevitabilmente giunto.
Solitamente la ragazza amava ritrovarsi con le amiche ai Tre Manici di Scopa per bersi una cioccolata calda, o una burro birra, immersa nel chiacchiericcio familiare dei compagni di scuola che la circondavano. Quella volta, però, la sua migliore amica Mary si era andata ad infrattare, con tale Micheal Mclaggen, da Madama Piediburro, Alice Prewett era rimasta a consolare un’amica, e le sue compagne di camera erano scomparse chissà dove. Per aggiungere del cattivo ad una cena già disgustosa, aveva il giorno dopo un compito di Storia della Magia e di Incantesimi. Di cui non era preparata.
Lily Evans, Prefetto, non aveva studiato.
Lily sospirò con tristezza, stringendo al petto i due libri di testo e il quaderno prendi appunti. Mentalmente, stabiliva un piano d’azione. Si sarebbe diretta verso quella piccola, deliziosa, radura deserta che si trovava poco fuori Hogsmeade, si sarebbe seduta e..

-Ehy Evans-

Gelò.
Fastidio. Nervosismo. Voce conosciuta.
Troppo conosciuta.
Continuò a camminare imperterrita, incassando leggermente la testa fra le spalle in atteggiamento di inconsapevole difesa, puntando lo sguardo avanti. Poteva sentire il suono dei suoi tacchetti sul sentiero acciottolato, quello dei passi altrui e il suo. L’unico che non coincideva con gli altri.

-Evans!- urlò nuovamente la voce.

Accelerò il passo, dirigendosi decisamente verso la fine della piccola cittadina. Ma aveva fatto male i conti con la persona che la perseguitava. Infatti quella, con una piccola corsa, la superò e le si piazzò avanti con un sorrisetto soddisfatto. I capelli ribelli, ribellissimi, gli ricadevano sulla fronte dandogli un tocco sbarazzino. Gli occhi nocciola parevano brillare dietro gli occhiali piccoli dalla montatura di fine argento. Il viso era, purtroppo per lei, perfetto sotto ogni punto di vista. Zigomi alti, fronte di media altezza, labbra moderatamente carnose, sopracciglia scure ma non folte. Insomma, che James Potter si fosse conquistato il titolo ‘sex symbol’ non stupiva nessuno. Certo, niente che sfiorasse la reputazione di Sirius Black, suo migliore amico e compagno di malefatte, che possedeva un fascino e una bellezza difficilmente eguagliabili. Il ‘sex symbol’ e il ‘bel tenebroso’. Che accoppiata.

-Sei diventata sorda, per caso, Evans?- chiese sardonico James Potter, camminando all’indietro per non farsi travolgere da lei, che non si era fermata –Ti stavo chiamando-

-Davvero?- fece lei con voce falsamente sorpresa –Oh, e io che pensavo fosse il grugnito di uno strano animale-

James incassò con stolidità, dedicandole anche un piccolo inchino, e Lily si appuntò mentalmente la battuta. Era buona.

-Ti starai sicuramente chiedendo il motivo del mio richiamo- riprese con voce sicura il bel Cercatore, affiancandola.

Lily alzò gli occhi al cielo e replicò secca –Si, effettivamente un altro po’ e sarei svenuta per la sopportazione di non sapere il motivo del tuo ‘grugnire’-

James ignorò gli insulti e il tono, continuando –Stavo pensando.. siamo ad Hogsmeade-

-Perspicace!- non resistette

-Tu ed io-

-Ed altre duecento o trecento persone, si. Se tralasci gli animali, i locandieri, i commessi dei negozi di Mielandia e Zonko..-

-Intendevo dire..- le parlò sopra lui con voce più alta -.. che potremmo farci un giro-

Lily si fermò e James fece lo stesso, fissandola con quello stesso sorriso strafottente. Sentì le viscere contorcersi per il fastidio, la mente riempirsi dell’immagine di lei con in mano la testa di James, tranciata dal corpo.

-Dalla tua espressione deduco che stai reprimendo un istinto omicida- rifletté James, senza però allontanarsi.

-Dici bene, Potter- sbottò la rossa con fastidio, riprendendo a marciare come un soldato –Quindi, per quella che sarà la millecentocinquantasettesima volta, ti rispondo che no, non uscirò con te ad Hogsmeade-

Riuscì finalmente a lasciarsi il fastidioso ragazzo alle spalle e, proprio mentre stava per tirare un respiro di sollievo e tornare a dirigersi verso il cancello dall’altra parte del villaggio, sentì un’altra voce affermare alle sue spalle:

-Ennesimo tentativo di seduzione fallito, eh, Prongs?- una risata simile ad un latrato canino.

Sirius Black. E ti pareva se non si portava dietro la sua scorta di rompiboccini. Sirius Black, Remus Lupin (l’unico lontanamente sopportabile, lì..) e Peter Minus. Le orecchie della rosa analizzarono il soprannome ‘Prongs’ e una stilettata di curiosità le fece quasi desiderare di tornare indietro a chiedergli il motivo di ‘Ramoso’. Era già da un po’ che aveva notato i ragazzi chiamarsi fra loro ‘Prongs’, ‘Padfoot’, ‘Wormtail’ e ‘Moony’. Che significato avevano?

-Sta’ zitto, Pad- sentì borbottare Potter.

Lily si scostò una ciocca vermiglia dagli occhi verdi, posizionandola dietro l’orecchio sinistro ornato da un orecchino cobalto.

-E poi sono sicuro che prima o poi cadrà ai miei piedi- tornò alla riscossa James-sono un coglione-Potter.

E Lily non ci vide più. Il sentirsi trattare come un oggetto, il premio di una sfida particolarmente difficile, il suo essere ragazza schernito in quella semplice frase..
Si voltò di scatto, con i capelli rossi che ondeggiavano intorno al suo volto come fiamme dell’inferno. Individuò immediatamente i quattro amici, appuntando i suoi occhi di giada sul più insopportabile, odioso, cretino, rimbecillito, odioso, scemo, balordo, odioso, vanesio e intollerabile ragazzo che ci fosse al mondo!
AVEVA GIA’ DETTO ‘ODIOSO’?!

-Potter..- urlò, avanzando e preparandosi a sfornare un discorsetto coi fiocchi, prima che uno sconosciuto l’urtasse pesantemente per una spalla.

I libri caddero per terra, sparpagliandosi sui ciottoli, e molti fogli pieni di appunti svolazzarono via, trainati dal vento. La spalle le faceva male, molto male, ma Lily Evans non si fece spuntare neanche una lacrima, né raccolse i libri! Alzò il capo, fiera, osservando il suo ex migliore amico fissarla vacuo alle spalle di un bellimbusto alto e dal ghigno cattivo. Lo sconosciuto la fissò con disgusto e divertimento misti assieme.

-Problemi, mudblood?- sibilò quello avvicinandosi, ma stando attento a non sfiorarla neanche di striscio.

Stilettata al cuore.

-Mi hai fatto cadere i libri- disse solo lei, con fermezza, lo sguardo fisso in quello di lui.

Il ragazzo sporse un piede e li calpestò, rovinandoli e spargendone le pagine qua e là. Lily non fece niente per fermarlo, limitandosi ad osservarlo passivamente e con un sordo dolore al petto. Che fosse stata la parola ‘mudblood’ ad averla ferita, o l’atteggiamento indifferente di Severus Piton?
Probabilmente entrambi.
Dopo aver esaminato bene il volto della rossa alla ricerca di reazioni, e aver riso sguaiatamente, l’individuo se ne andò tracotante, trascinandosi dietro Severus. Lily rimase lì, sola, con il capo chino a guardare i libri sparsi per terra. Improvvisamente si era riempita di una rabbia repressa per la presenza di Severus. Che si girasse e tornasse indietro! Gliel’avrebbe fatta vedere!
Ma si limitò a sospirare, piegandosi sulle ginocchia e allungando le mani per raccattare alla bell’ e meglio i fogli sparsi. Riassemblò come potè il manuale di Storia della Magia e fece per alzarsi e avvicinarsi a quello di Incantesimi, molto più in là, quando quello ricomparve improvvisamente davanti ai suoi occhi, stretto da una mano maschile. Lily alzò gli occhi stupefatta, ma James non la stava guardando, intento a raccogliere il quaderno pieno zeppo di appunti e aggiustarne le pagine strappate.
Strinse a sé i due manuali, osservando quasi ipnotizzata il ragazzo che accarezzava il quaderno violetto per appianare i bozzi e ripulirlo dalla polvere. Infine, si voltò verso di lei e glielo porse.
La rossa lo prese, e le loro dita si sfiorarono per un attimo. I loro occhi si cercarono contemporaneamente, e si trovarono, dando per la prima volta un frutto diverso dall’odio, dall’ironia, dalla rassegnazione e dal rifiuto.
In verità, Lily non sapeva che frutto avesse dato quello sguardo.

-Le persone non sono sempre come appaiono, Lily- le mormorò il moro, chiamandola per la prima volta per nome, e inchiodandola con uno sguardo bruciante.

Lily non parlava.
Dopo quelli che le sembrarono giorni –o anni, o secoli. Davvero era passato del tempo?- un nuovo sorriso spuntò sul viso del Cercatore, mentre questi si alzava e si infilava le mani nelle tasche. Riprese a camminare nella direzione opposta, tranquillo e fischiettante.

-Ci si vede, Evans!- la salutò, ormai riprese le sue sembianze umane.

Lily si alzò molto lentamente, continuando a seguire la sua sagoma con lo sguardo. Poi, fissò perplessa il cielo.

-Uomini- sbuffò, prima di aggiustare i libri fra le sue braccia e riprendere a camminare.


*



**Di tre cose Lily Evans era del tutto certa:
1. James Potter era un imbecille.
2. Una parte di lui, chissà quale e quanto importante, aveva sempre bramato un appuntamento con lei.
3. Si era totalmente, incondizionatamente, innamorata di lui il giorno 21 Aprile 1967.

















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Ed ecco l'ennesima cazzata ._____. non sono per niente soddisfatta del lavoro ma, d'altronde, non so neanche cosa mi aspettassi di preciso. Niente, ho visto questa fan art e.. l'immaginazione è partita a razzo. E poi questa coppia mi è entrata sotto pelle, come Remus e Ninfadora.
Un ringraziamento alle 6 persone che hanno commentato 'Asdrubala: La scommessa' *____* siete degli angeli!
P.S: solita pubblicità occulta: Cento splendidi soli 100 prompt, sui Malandrini <3
Bonbon, vadus!
P.P.S: avete riconosciuto il pezzo come prelevato da 'Twilight' vero?!**

Kisskiss&gokusayan
Gin
   
 
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