Sono fuori, in questo giardino fatto di acciaio che luccica. Ho aspettato il sole ad occhi sbarrati, fissi all’orizzonte, ma non l’ho mai scorto.

..mai scorto.

Cancelli di ferro, cancelli di ferro ovunque. Ho visto mondi che non mi appartenevano, ho strappato cuori su cui non avevo alcun diritto, ho reciso vite di cui non mi importava, ma di cui mi sarebbe dovuto importare.

..non avresti dovuto.

Ma ero solo, le tue braccia non mi hanno mai stretto nel buio. Non che possa biasimarti, ti ho scacciato tante di quelle volte. Eppure ora siamo entrambi distrutti. Cosa possiamo fare per ritornare al passato?

..ritornare al passato.

Una voce aleggia nell’aria, svolazzando intorno a me come una farfalla troppo curiosa. Cerco di afferrarla, ma sfugge. Non mi importa dei pensieri altrui, sotto questi luci rosse mostrerò a tutti la mia vera ragione.

..la tua ragione?

Chiudi la porta, voglio provare ad afferrare la voce.

Chiudila.

Dov’è finita la nostra innocenza, le promesse che avevano sigillato con uno sfrigolio l’unione nostre anime? Il legame fra fratelli è qualcosa che va oltre l’umana comprensione. Oltre tutto.

Oltre la morte.

Ridammi la vita, voglio tornare a guardare il sole.

Ti brucerai gli occhi.

Voglio solo essere al sicuro, riparato dalle tue braccia intorno a me come la muraglia di un qualche antico castello. La mia bocca è asciutta. Brama parole che non sono in grado di pronunciare.

Nel nulla sei nato e nel nulla ritornerai.

Dimmi perché viviamo in questo mondo di sofferenza. Il mio cuore di bambino piange, straziato, versando lacrime di sangue scarlatto su un’anima nera come la pece.

Verrai perdonato?

Verrò perdonato?

Ti tengo al sicuro.

Tienimi al sicuro, Sirius.