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Autore: snowbud    23/10/2010    6 recensioni
SECONDA classificata al "Eighteen contest - quello che la Rowling non ci ha detto!" di Maeve_ e Mizar19.
Una shot sui mitici Gred e Forge (xD), il loro diciottesimo compleanno, un' acida zia pagliaccio e... un paio di calzini di lana.
Buona lettura.
Me la lasciate una recensione? **
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia, Weasley, George, e, Fred, Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Schifosi Scarafaggi

E un paio di calzini blu ...

Era un tranquillo giorno di Marzo, e nell’ aria frizzante del pomeriggio si respirava la primavera imminente. Il sole era alto e vivido, e brillava impietosamente dall’ alto della sua postazione privilegiata tra nuvole e uccelli, come a farsi beffe di quella famigliola allegra e chiassosa che, grondante di sudore, stava sistemando nel giardino tavoli, sedie e varie suppellettili.

Gli abitanti di quella casupola cadente vicino al villaggio di Ottery St Catchpole erano una famiglia grande e un po’ male in arnese.

La madre, Molly, era una donna paffuta e bonaria di aspetto, ma di fatto severa e intransigente.

In quel momento stava rimproverando due dei suoi sette figli, due gemelli, che avevano dato una pozione dagli effetti spiacevoli al fratello maggiore, Percy.

“Oh, insomma, Fred, George, oggi avete diciassette anni! Non potete più comportarvi come bambini!”

Per tutta risposta i gemelli corsero via dai preparativi per la festa e si rintanarono in camera loro, per mettere a punto il loro diabolico piano.

Inutile dire che ignorarono le sbuffanti proteste della madre che li esortava a ritornare in cortile ed aiutare.

“Allora Fred, cosa organizzeremo stavolta per creare scompiglio?”

“Uhm, fuochi d’artificio?”

“Nah… Folletti canterini?”

“Uhm, non li ricordo… cosa fanno?”

“Cantano ininterrottamente canzoni degli Strabilianti Troll Saltellanti e obbligano i presenti a seguirli con la magia!”

“Ehi! Bello! Ma se avesse effetto anche su di noi? Insomma, non vorrei certo ritrovarmi a cantare una canzone degli Strabilianti Troll Saltellanti, sai com’è…”

“Giusto… e poi quest’anno lo scherzo migliore toccava a zia Muriel, ricordi?”

“Toh! Me n’ero dimenticato! Allora so cosa ci vuole… Lo Schifoso Scarafaggio Ridicolizzante Weasley!”

“Stupendo!”

Si scambiarono un’ occhiata furba e complice, e si misero al lavoro.

***

Quel pomeriggio, Fred e George scesero dalla loro camera molto soddisfatti.

“Che fine avevate fatto? Ci avete lasciati da soli ad allestire il giardino per la vostra festa! Non avete idea della fatica che abbiamo fatto, io, vostro padre e Percy da soli! E come se non bastasse, Bill e Charlie sono già qui, e zia Muriel arriverà a momenti! Come vi è venuto in mente di…”

Guardando bene i pantaloni, si poteva notare un rigonfiamento nella tasca di George, che sorrise angelicamente alle protesta della madre.

“Mamma, calmati. Siamo stati via solo un’ ora o poco più, perché ci dovevamo preparare. Lo hai detto anche tu, non possiamo fare la figura degli sciatti con degli ospiti! Io e Fred ci siamo solamente fatti una doccia, dopo la sudata di oggi pomeriggio, e ci siamo cambiati. Tutto qui, davvero.”

Forse fu lo sguardo serio che montò su per quella piccola messinscena, forse il fatto che si erano davvero cambiati e profumavano di sapone, o forse Merlino solo sa cosa, fatto sta che le proteste di Molly morirono sul nascere.

Con aria stupefatta fissò prima George, poi Fred, poi la tavola imbandita in giardino. Infine, riprese un contegno e disse ai gemelli: “Va bene, scusatemi cari, ora per favore potreste portare quelle posate in giardino? Gi altri ospiti saranno qui tra poco e voglio che trovino tutto pronto.”

Poi ripartì verso un pentolone che ribolliva sul fuoco della cucina, lasciando i gemelli a scambiarsi due sorrisini furbi. Fred fece l’occhiolino al compagno di sempre e, le posate in mano, si diressero entrambi verso il cortile addobbato.

***

Nel giardino pieno di persone, Fred e George vagavano annoiati aspettando il momento fatidico.

Fred diede un calcio a uno gnomo di passaggio, incantò il cilindro di Percy che cominciò a cantare “Happy Birthday” sputando sul naso del malcapitato e, con uno sbadiglio, chiese l’ora a George.

“Le dieci e venticinque.”

Una voce gracchiante e spiacevole lo fece bloccare: “Fred, piccola canaglia, e anche George, dove vi siete cacciati, brutte pesti…?”

Sospirò. “Sono qui, zia Muriel.”

“Devo darvi il vostro regalo!”

Con l’aria di chi è stato costretto a fare una cosa davvero schifosa e spregevole, consegnò loro due pacchi sudici incartati in una carta di un polveroso marrone scuro.

Li scartarono di malavoglia e vi trovarono dentro…

“Calzini?”

Proprio così: ogni scatola conteneva un paio di calzini blu, ruvidi e rattoppati in più punti.

“Beh? Cos’ altro vi aspettavate, piccoli ingrati, una Firebolt d’oro zecchino? I guadagni son quel che sono, e io sono una povera vecchia sola, come posso trovare i fior di galeoni che ci vogliono oggigiorno per comprare dei regali? E’ già tanto quello che avete avuto! Lo dicevo io, Molly vi ha tirati su proprio male, voi e i vostri fratelli, ah, ma se vi affidassero a me… Disciplina, ecco cosa ci vuole coi ragazzi d’oggi! Disciplina e severità!” E così dicendo, afferrò un grosso bicchiere di whisky dal tavolo delle bevande.

Proprio in quel momento, Molly Weasley uscì dal retrocucina con in mano una grossa torta di panna e violette alta settanta centimetri buoni con sopra, in blu, le iniziali di Fred e George.

Tutti si zittirono improvvisamente, e i gemelli si sorrisero furbescamente. Il momento era arrivato.

Mentre i presenti cantavano un alquanto stonato ‘Happy Birthday’, George tirò fuori di nascosto un oggetto: era simile ad uno scarafaggio, di colore rosso e blu. Lo fissò per qualche istante, poi se lo rimise in tasca.

Raggiunse Fred dietro la torta e cominciò a sorridere in maniera annoiata alle foto che sua madre gli scattava ininterrottamente.

“E adesso, spegnete le luci… Bisogna soffiare le candeline!”

Fred si sentì un bambino idiota a festeggiare ancora il compleanno con la famiglia, la torta e le foto, ma scacciò quel pensiero e diede di gomito a George.

“E’ ora! Incantalo!”

George non se lo fece ripetere due volte. Tirò fuori dalla tasca il finto scarafaggio e, battendogli sopra la bacchetta, mormorò le parole.

Poi scagliò l’oggetto verso Muriel e si tappò le orecchie.

Ci fu un boato incredibile; tutta la casa, già di per sé poco stabile, tremò.

Poi la tremenda zia si ritrovò infagottata in un vestito da clown, con larghissime brache a strisce verdi e bianche tese da un cerchio di plastica, una camicia blu a scacchi e un paio di bretelle rosse con un vistoso fiore giallo su ciascuna spalla.

Come se non bastasse, aveva uno spesso strato di cerone bianco sulla faccia e un sorriso largo fino alle orecchie disegnato col rossetto rosso, una parrucca di capelli ricci, rossi e cespugliosi e un ridicolo cappello a forma di vaso con un fiore vero piantato dentro.

Era davvero patetica.

Mentre Molly e Arthur correvano ad aiutarla e biascicando scuse senza capo né coda, mentre Bill e Charlie sbuffavano divertiti, incerti se ridere o no, mentre Percy cominciava a venire verso di loro con la predica già sulla punta della lingua, mentre i presenti ridevano o si ritraevano spaventati, Fred e George sghignazzavano piegati in due, tenendosi la fronte con una mano e la pancia con un’ altra.

Quando finirono di ridere, ignorando bellamente il fratello che era riuscito finalmente a farsi strada tra la piccola folla e stava avanzando alquanto imbufalito, corsero in camera loro e vi si barricarono.

Fred si butto sul letto e sorrise, guardando il fratello con un sorriso.

“Siamo stati proprio bravi, insieme.”

“Eh, già… Ancora una volta.

Si batterono il cinque e risero ancora, sapendo che quella giornata sarebbe stata nei loro cuori per tempo immemore.

***

“George, scendi, è pronta la cena!”

George Weasley, quarant’ anni di scherzi e allegria, e in seguito di nostalgia e un po’ di malinconia nascoste sotto la facciata da ‘solito burlone’, sospirò sedendosi sul copriletto.

Angelina stava chiamando dal piano di sotto per mangiare, e i bambini erano già scesi.

George aveva bisogno di stare un po’ da solo, perché quello era uno di quei momenti in cui il passato ha la meglio sugli uomini, soprattutto quelli afflitti da grandi dolori.

Si concesse altri cinque minuti di riflessione, durante i quali meditò su come, infine, la vita era riuscito a far assaggiare l’amaro perfino allo scherzoso, giocoso, combina disastri, allegro e ridente George Weasley. Si sfiorò lievemente il lato destro della testa, dove un grosso buco troneggiava al posto di un orecchio.

Sospirò, dandosi dello stupido malinconico.

Lui non si sarebbe comportato così. Lui non si sarebbe arreso.

Sospirò ancora.

Lui non è qui.

Si apprestò a scendere, ormai Angelina doveva essere infuriata.

Siamo stati proprio bravi, insieme. Ancora una volta.

Una lacrima gli sfuggì dalla palpebra, mentre George si buttava esausto sul letto.

In mano, un paio di logori calzini blu.

 

 

Angolo me.

Eccomi qui :)

Sono molto felice dell' inaspettato successo di questa fic...

Ecco il giudizio delle giudicie che dovevano giudicare (xD La demenza avanza...), fra l'altro le ringrazio tantissimo **

(Maeve_)

Grammatica, lessico e sintassi: 9/10
Stile: 9/10
Originalità: 11/15
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
Uso dei prompt: 3/3 per il pg festeggiato + 3/3 per il pg obbligatoriamente presente + 3/3 per il regalo + 1.5/3 per l’elemento sorpresa
Giudizio personale: 3/5

Totale: 51.5

Nulla di significativo da ridire dal punto di vista grammaticale o stilistico: la storia è scritta molto bene, la forma corretta (in alcuni passaggi mi sarei espressa diversamente, ma sono opinioni personali), l’ortografia anche. Il problema è la sostanza: la storia appare quasi svuotata, i fatti significativi non sono percepibili. E’ una sensazione a pelle, leggendo la storia, che alla parte centrale manchi qualcosa: l’inizio e la fine sono piacevoli e malinconici, rispettivamente, ma nel mezzo la storia si perde. La questione degli scherzi è stata simpatica finchè si è trattatato di sole parole, poi, passando ai fatti, sono rimasta basita: certo, inventare qualcosa di buffo e originale non è semplice, ma da Fred e George mi sarei aspettata di più. Muriel è la solita acida, presuntuosa e taccagna ziastra, l’hai ben caratterizzata soprattutto attraverso i dialoghi che ho trovato, in generale, efficaci. Il regalo di compleanno ha avuto la sua importanza (anche se non sul momento) e mi è piaciuto come questa è stata descritta in seguito.
Insomma, l’unico personale appunto è sulla sostanza: la forma può anche essere perfetta (o quasi), ma c’è bisogno di più energia, soprattutto se si parla di quei due irrimediabili delinquenti!

(Mizar19)

Grammatica, lessico e sintassi: 9.5/10 Tutto perfetto, ci sono solo un paio di spazi in più tra una parola e l’altra e un errore di battitura, nulla di grave insomma.
Stile: 8/10 Frizzante e spiritoso in alcuni punti, malinconico e profondo in altri. Ti sai districare bene tra vari livelli e registri, una qualità davvero apprezzabile. In alcuni punti forse l'ho trovato un po' troppo semplice, ma ti prego di non vederlo come un difetto: semplicemente a volte ti concentri troppo sulle descrizioni fisiche o caratteriali (non che questo sia un male, anzi!). Insomma, hai tempo per “far maturare” il tuo stile, che per ora è già molto buono.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10 Non c’è davvero nessun errore: la famiglia Weasley è la famiglia Weasley, Fred e George sono Fred e George e poi c’è zia Muriel, che mi è piaciuta davvero un sacco e l’ho trovata molto ben caratterizzata, anche se un pochino mi ha ricordato la zia di Harry, Marge. Avrei apprezzato di più un'analisi più profonda del rapporto tra i due gemelli, ma so che loro due non sono molto facili da caratterizzare, perché si rischia sempre di finire nel banale e nello scontato, oppure nella tristezza più infinita se si pensa alla morte di Fred.
Originalità: 12/15 Punteggio non troppo alto perché credo che con i gemelli si potesse spaziare davvero molto di più con la fantasia, ma il tuo è già un ottimo risultato. Forse avresti potuto fargli fare più di uno scherzo, ma d’altra parte penso che sia stato già abbastanza difficile inventarne uno, quindi mi ritengo soddisfatta del tuo lavoro.
Uso dei prompt: 11 (3 per il pg invitato, 3 per il pg festeggiato, 3 per il regalo, 2 per gli scherzi)
Giudizio personale: 3.5/5

Totale: 54


Totale effettivo: 52.75

   
 
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