Destiny
piccolo
sole – luna triste
Era una mattina come le altre e come tutte le altre
il sole sorse.
Era una mattina normale, lentamente
l’astro che portava la luce e
scacciava le tenebre sorgeva… lento, inesorabile e sempre
presente.
La sua essenza donava allegria e gioia nel vederlo,
perché come sempre
il sole sarebbe nato per poi morire alla fine del suo percorso,
così come tutti
i giorni, così come in tutte le ere.
Ma benché quello spettacolo portasse
normalmente gioia a chiunque lo
vedeva, una sola persona non era di questo avviso.
Tutti i giorni si svegliava all’alba e
sicuramente se gli fosse
interessato, avrebbe potuto vedere quella luce nascere, ma non esisteva
più
luce per lui, le tenebre ormai avevano invaso il suo cuore rendendo
inutile il sorgere
di quella luce ogni giorni.
Per lui la notte era perenne, ma non una notte dove
le stelle e la luna
illuminano il mondo di luce nuova, portando in risalto dettagli che il
fratello
sole oscurava con la sua brillantezza, non una notte fatata dove la
sorella
luna veglia sul tuo sonno tranquillo.
Le tenebre che avvolgevano l’eterna notte
di quel giovane erano
assolute, nulla poteva esistere in quella oscurità e forse
anche per questo
motivo lui stesso stava “morendo” poco alla volta.
Le tenebre che albergavano dentro l’animo
del ragazzo si rispecchiavano
nel suo aspetto, lui che rappresentava la notte eterna, lui che con i
suoi
capelli e occhi nero pece concorreva con
l’oscurità che ormai da tempo
albergava in lui.
Da tempo ormai quegli occhi avevano perso il loro
splendore, diventando
buchi nero portatori di oblio…
Ma tutto questo non importava più al
loro portatore, Sasuke aveva “abbandonato”
ormai da anni la possibilità di vedere la luce,
volontariamente si era spinto
nelle tenebre, unico conforto al grande dolore che provava fin da
piccolo.
Anche allora era una notte oscura, la luna era
coperta da grosse nubi
temporalesche, quelle tenebre che avevano portato un bambino a
desiderare la
morte del proprio fratello, la vendetta era nata in lui come un seme
oscuro la
notte in cui scoprì la morte di tutte le persone a lui care
per mano di Itachi,
oscurità che crescendo lo aveva accompagnato ingrandendosi
nel suo cuore.
Una sola volta durante quegli anni aveva
“visto” la luce, non la luce
del sole che tutti potevano ammirare, che lui stesso poteva vedere
alzando lo
sguardo, ma la “luce” che tutti vedevano non aveva
lo stesso calore della sua.
Lui un sole nell’aspetto, una luce
interna che abbagliava tutti quelli
che lo conoscevano benché in molti non lo capissero e lo
allontanavano.
La sua luce era riuscito a colpirlo
perché in profondità era in grado
di scorgervi le tenebre a lui tanto familiari, nessuno sembrava
accorgersene, o
forse più semplicemente non erano interessati a scoprire
cosa mai potesse
oscurare quel raggio di sole, nessuno, nemmeno lui aveva voluto
scoprirlo
realmente perché intimorito da ciò che avrebbe
potuto scoprire, ma ne divenne
amico.
In quel periodo, per quanto breve si
rivelò, poté affermare di aver
visto la luce che da anni ormai lo aveva abbandonato, proprio grazie al
suo
“piccolo sole”.
Ma questo non impedì alle tenebre di
rimarcare la loro presenza, il
buio richiedeva il suo pegno per il giuramento passato, la vendetta non
poteva
essere compiuta se un raggio di luce la ostacolava, ma essa doveva
essere
consumata.
Così decise di porvi fine, anche se non
riuscì a porre fine a quel
raggio di luce, per quanto le tenebre erano tornate forti qualcosa in
lui non
gli aveva permesso di spegnere quel piccolo sole.
Ma ormai il tempo era passato, la luce non era
più in grado di
raggiungerlo benché ci provasse troppo spesso per i suoi
gusti, la notte era il
suo mondo, le tenebre la sua compagna, nulla poteva raggiungere quel
oblio che
regnava in lui, nemmeno quel piccolo sole che non riusciva a spegnere.
Ma infondo quella era la sua scelta, la sua ragione
di vita, per nessun
motivo avrebbe deciso di abbandonare le ormai familiari tenebre per
tornare
alla luce.
E poi chi mai avrebbe potuto aspettarlo oltre quel
baratro…
Era una mattina come le altre e come tutte le altre il sole sorse.
Era una mattina normale, lentamente l’astro portava la luce scacciando le tenebre…
lentamente scomparivano, inesorabile se ne andavano, ma sempre rimanevano presenti.
La loro esistenza rammentava a tutti che la fine giungeva sempre, perché come sempre il sole sarebbe nato per poi morire alla fine del suo percorso nelle tenebre, così come tutti i giorni, così come in tutte le ere.
Ma anche se quello spettacolo portasse il giungere di un nuovo ciclo infinito, per una persona non era mai abbastanza veloce quel susseguirsi di luci e tenebre.
Tutte le notti l’ansia lo assaliva, la mancanza di luce per lui era una vera tortura, le tenebre gli rammentavano troppo le sue mancanze e i suoi fallimenti, aumentando nel suo cuore tutto quel dolore che mascherava al sorgere del sole.
Per lui la luce era tutto, la sua esistenza era energia e luce, il calore del sole lo accompagnava sempre ovunque lui andasse, per lui il sole era “suo” fratello, colui che scacciava la sorella luna con le sue tenebre e i suoi tormenti infiniti, mostrando la bellezza che solo la luce poteva avere nell’attimo in cui le tenebre scomparivano.
La luce che caratterizzava quel ragazzo era abbagliante, tutti quelli che la vedevano finivano per rimanerne incantati per tanta luminosità, così intensa da eguagliare il sole.
Il suo animo allegro e vivace si armonizzava perfettamente con quella brillantezza, così come anche il suo aspetto lo rispecchiava enormemente, fili d’oro per capelli ed un cielo limpido per occhi, questi erano i tratti distintivi che tutti potevano vedere in Naruto, insieme al carattere estremamente solare del ragazzo che facevano di lui la personificazione del giorno più luminoso.
Luce che però in passato non era così luminosa, un tempo quel sole era nascosto da rabbia, solitudine e risentimento.
Il tempo segna tutti e l’indifferenza che gli era stata riservata sin dalla nascita aveva portato il giovane a temere le “tenebre”, perché esse in realtà albergavano in lui.
In pochi, o meglio nessuno, si erano accorti che in tutti gli anni che erano trascorsi i suoi sorrisi e le sue frasi ottimistiche fossero false…
Il sole luminoso che tutti vedevano all’inizio era solo una “finzione”, una perfetta maschera in cui nascondersi e celare le proprie tenebre…
Tenebre che trovarono un compagno solo qualche tempo dopo, un ragazzo che portava in lui tutte le caratteristiche delle tenebre, la notte fatta persona.
Ma stranamente questo non lo intimoriva, in quel ragazzo poteva scorgere la sua stessa sofferenza e vedere le stesse tenebre, con il tempo poi lui si era trasformato nella sua luna, la sua “luna triste”, l’oscurità che tanto temeva diveniva amica in sua presenza.
Gli risultava facile essere realmente felice e con il tempo smise di fingere tutti quei comportamenti allegri e spigliati che prima simulava, grazie alla sua luna aveva infine trovato se stesso, poteva vedere inoltre che anche le tenebre che avvolgevano il cuore dell’altro si diradavano lentamente, mostrando la bellissima e delicata luce lunare che affascina e colpisce.
Ma tutto quello era scomparso un triste giorno, la sua luna era precipitata nelle tenebre e lui non aveva potuto fare niente per impedirlo, non era stato nemmeno in grado di affrontarlo adeguatamente, da quel momento solo la volontà di riportarlo indietro gli dava la forza per non perdere la speranza, per non spegnersi nuovamente.
La sua “luce” ormai brillava solo per poter riportare a sé la sua luna, più volte lo aveva incontrato e purtroppo ad ogni incontro le tenebre aumentavano la loro presa, conducendolo in un oblio di disperazione e dolore.
Per quanto tutti cercassero di farlo ragionare lui non ne voleva sapere di lasciarlo al suo destino, la sera le tenebre lo avvolgevano, ricordandogli la sua inettitudine ma facendogli intravedere anche quel lato della sua luna che tanto gli mancava…
La sua luce non si sarebbe mai spenta, ogni giorno aumentava sempre di più nella speranza di sconfiggere le tenebre della sua luna triste, ignorando la fatica e l’amarezza del non riuscire ancora a raggiungerlo.
Quella era la sua scelta, la sua ragione di vita, per nessun motivo avrebbe deciso di abbandonare le tenebre al loro destino, avrebbe combattuto per far tornare la luce.
E poi chi altro avrebbe potuto cercarlo in quel baratro…
Le tenebre lo avvolgevano, erano parte di lui, lui
era le tenebre…
anche se avrebbe davvero tanto voluto poter afferrare la mano del suo
“piccolo
sole”…
La luce risplendeva, lui ne era fatto, la emanava come un richiamo… quel richiamo che tanto avrebbe voluto raggiungesse la sua “luna triste” come la sua mano tesa…
E dall’alto dei cieli una
presenza osservava quei due
giovani, quei due ragazzi che tanto diversi erano anche così
simili.
Il sole e la luna.
La luce e le tenebre.
Due lati della stessa medaglia, due
essenze legate
indissolubilmente proprio da lei…
Lei, che con le sue prove aveva
voluto valutare i due
giovani, vedere quanto i loro “elementi base”
potessero resistere senza il
proprio reciproco.
Lei, il Destino.
Certo, a volte forse troppo
crudele…
Con quei ragazzi aveva forse
esagerato, ma in quel modo
era stata in grado di vedere a pieno quanto il loro legame fosse
profondo, forte,
fraterno…
Un legame che anche se più
volte era divenuto sottile non
si era mai spezzato…
Uniti da quel filo invisibile che
è il destino.
Ma infondo non può
esistere “luce” senza “ombra”,
e le
tenebre vengono esaltate solo se colpite da raggi luminosi,
così loro non
sarebbero stati completi se separati.
E chissà…
magari era giunto il tempo che li facesse
riunire, permettendo alle tenebre di rivedere per sempre la
“sua” luce e
accontentare la luce tanto desiderosa di rivedere la
“sua” ombra…
Si, il tempo infine era
giunto…
Forse…
Aungolo autrice:
Per iniziare vogli specificare che la storia non và inserita in nessun punto specifoco del racconto ma che semplicemente è un mio ragionamente su i due protagonisti, questa è la mia visione sul loro rapporto, inoltre come già accennato nella intro qui sotto metterò anche le risposte ad altre due mie strorie comiche: Sempre la solita solfa e Predizione o iella!
Chi fosse interessato a leggerle mi farebbe molto piacere (come potrete notare ho pubblicato maggiormente su naruto), in qualunque caso vi chiedo gentilmente di laciare un commento per la storia, anche solo dire se è stata apprezzata o meno, vi assicuro che gli autori gradiscono molto. ^^
In ogni caso buona lettura e alla prossima storia, saluti erol89
Risposta recensini:
Harmony89: Socia che vuoi che ti risponda, sono felice che le storie siano state apprezzate (no, non ti rubo il LAVORO), non vede l'ora di leggere le tue... (ma quando ti tecidi a pubblicare?)
Poi mi pare ovvio che alcune cose ti suonino familiari, se dovessimo mettere per iscritto tutto quello che abbiamo fatto e detto (specie tu!) faremo miliardi e nessuno crederebbe mai che sono realmente successe...
Comunque alcune licenze per i personaggi erano solo per far ridere (ninete contro nessuno, aki e toya sono i miei preferiti figurati), comunque spero di vedere tue recensioni anche altrove, benchè sò già che non sono il tuo genere, baci. ^^
kuu_chan: Grazie mille per avr inserito la storia tra le preferite, mi fa piacere sapere che ti sia piaciuta e spero che se avrai tempo leggerai anche le altre storie comiche e non che ho scritto, baci erol. XD