«Dannazione!»,
esclamò Iaia. «L’hanno
beccata!».
«Presto,
prendiamo l’attrezzatura e andiamo a salvarla»,
disse Meg.
Le
quattro ragazze presero subito le borse e corsero verso
l’edifico. Non ebbero
difficoltà a trovare la porta del sotterraneo.
«Allora
ragazze», iniziò Iaia. «Entriamo senza
far rumore. Appena vediamo Zero gli
saltiamo addosso e gli diamo una mazzata. Cerchiamo di fare in modo che
gli altri
Hunter non ci sentano!».
«Ok.
Sbrighiamoci, prima che sia troppo tardi», aggiunse Meg.
Le
ragazze attraversarono in fretta il passaggio ma, appena furono
abbastanza
vicine da riuscire a vedere Zero, si bloccarono.
«Cosa
ci fai qui Yuuki?».
«Aspettate
ancora un attimo», sussurrò Megumi.
«Zero non si è accorto che non è la
vera Yuuki.
Diamo una possibilità a Reb».
La
ragazza arrossì alle parole di Zero. Possibile che neanche
lui si era accorto
che lei non era Yuuki? Poteva capire Hanabusa, ma Zero era davvero
così tonto?
Vabbè che c’era poca luce, pero…
«Beh…
vedi… io… », balbettò la
ragazza.
«Dov’è
Kuran?».
«Lui
non c’è».
Zero
scosse la testa incredulo. «Possibile che tu sia sempre
così ingenua e
imprudente, Yuuki? Venire da sola in un posto come questo…
che hai in testa?».
Reb
si morse le labbra. C’era una sola arma che poteva usare
contro di lui e, per
quanto solo il pensiero le facesse venire i brividi,
l’avrebbe usata!
«Davvero
non riesci a capirlo Zero? Io… sono qui per te!».
«Oh
mioddio!», sussurrò Maleka sconvolta.
«Non posso credere che l’ha detto sul
serio!».
«Per
me?», chiese Zero ironico.
«Hai
voglia di scherzare?».
«Nient’affatto»,
insistette Reb. «È da quando mi hai salvata nel
cimitero che non faccio altro
che pensare a te… a noi».
Jakie
soffocò a stento una risata. «Shhhh!»,
la rimproverò Iaia.
«E
ti aspetti davvero che ci creda?», chiese ancora Zero, la
voce piena di rabbia.
«Lo
spero».
«E
Kuran che ne pensa di tutto questo?».
«Lui
non lo sa», rispose ancora Reb cercando di essere il
più convincente possibile.
«Ascoltami Zero… lascia andare Hanabusa: lui non
c’entra niente».
«Scordatelo
Yuuki. Non credo a niente di tutto quello che mi hai detto e di sicuro
non
lascerò libero quella sottospecie di vampiro».
«Ehiii!»,
protestò Aidou dall’interno della cella.
«Sta’
zitto tu!», esclamarono all’unisono Zero e Reb.
«Senti
Zero, quello che ti ho detto è la pura
verità», continuò Reb avvicinandosi di
qualche passo. La sua mano toccò quella che il ragazzo
stringeva ancora attorno
al metallo lucido della Blody-Rose. «Se non credi a me, puoi
credere al mio
sangue», sussurrò piano mentre, con le dita,
scostava il colletto della camicia
e esponeva il collo.
Zero
la fissò per qualche istante, il suo sguardo divenne
all’improvviso famelico.
«Non tentarmi Yuuki», le disse con voce roca.
«Mordimi,
Zero», disse Reb avanzando ancora verso di lui.
Il
ragazzo abbassò l’arma e attirò Reb a
sé. «Non giocare con me Yuuki», le
sussurrò appena prima di aprire le fauci.
«Avanti
ragazze, è il momento!», gridò Iaia
lanciandosi verso Zero col manganello
alzato. «È nostro adesso!».
A
quel segnale, Maleka percorse di nuovo il corridoio e corse a mettere
in moto
il furgoncino per l’imminente fuga mentre Meg e Jakie si
scagliarono verso il
vampiro che, troppo distratto dalla falsa Yuuki, non si era reso conto
del
pericolo che lo minacciava.
Meg
strappò Reb dalle braccia di Zero e Iaia gli diede il primo colpo. Forse fu
più che altro per la
sorpresa ma il ragazzo non riuscì a reagire e presto, dopo
qualche manganellata
ben assestata, si ritrovò a terra privo di sensi.
«Appena
in tempo ragazze!», disse Reb sospirando di sollievo.
«Non so che avrei fatto
se mi avesse morsa davvero!».
«Sai
che non lo avremmo mai permesso», le disse Megumi.
«Sei stata grande!».
«Già»,
disse Jakie. «”Se non
credi a me, puoi
credere al mio sangue”»,
ripeté scimmiottando le parole di Reb.
Iaia
rovistò nelle tasche del vampiro e finalmente
trovò la chiave che stava
cercando. «Tieni Meg, libera Aidou», le disse
porgendole l’oggetto. «Mi spiace
Zero», disse invece rivolta al vampiro, pur sapendo che lui
non poteva
sentirla. «Non è niente di personale, ma non ci
hai dato scelta… vedrai che
sapremo farci perdonare!».
«Vuoi
spiegarmi che diavolo sta succedendo Yuuki?», chiese Hanabusa
appena fu fuori
dalla cella.
«Non
sono Yuuki!», rispose Reb un po’ imbarazzata.
«E
allora chi sei? O meglio, chi siete?».
«Non
c’è tempo per spiegare», disse Meg in
modo spicciolo. «Dobbiamo andare a
recuperare Ichijo».
«Recuperare
Ichijo?», chiese Hanabusa ancora più confuso.
«Già»,
confermò Jakie.
«Wow…
salvato da un gruppetto di ragazze…»,
continuò il vampiro assumendo un’aria
gongolante. «Mi piace, mi piace, mi piace!».
«Credete
sia il caso di imbavagliarlo?», chiese Meg un po’
perplessa.
«Noooo»,
rispose Iaia allusiva. «Ci sono tanti altri modi per farlo
stare zitto!».
«Giusto!»,
confermò Meg. «Presto, andiamo al furgone prima
che qualcuno scopra quello che
è successo… abbiamo ancora più di
mezza missione da compiere!».
Angolo autrice:
Oddio XD... so che per voi zerine magari l'ultima parte non è piaciuta e mi scuso ma purtroppo, per esigenze di copione, la cosa doveva andare proprio così! Ricordiamoci cmq che si tratta di una fic demenziale, e come dice Iaia in una delle ultime battute, "Sapremo farci perdonare"... non temete dunque, tutto si aggiusterà! ^^
Ringrazio sempre e comunque chi ogni tanto mi legge
e mi recensisce,
in particolare chi ha commentato l'ultimo capitolo:
Ifrittuccia: in realtà è una cosa a cui anche io avevo pensato ma poi mi sono detta: "ma và! chi se ne accorgerà?". E invece tu, furba volpe a cui non sfugge mai niente, mi tiri fuori proprio 'sta domanda! XD... e io faccio la finta tonta e evito la risposta ;)
kira91: grazie per i commenti tesoro, mi fa piacere che segui la fic! Spero di aver soddisfatto parte della tua curiosità con questo cap... per il resto c'è ancora tempo!!!!
foreverme96: ma grazie!!!!!! Sono davvero contenta che ti piaccia e ti faccia ridere... è questo lo scopo! Grazie ancora per il commento e spero che anche questo cap ti abbia divertito!
1 bacio a tutti!