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Autore: Valerie_Laichettes    24/10/2010    3 recensioni
Sesta classificata al Contest "Amore fraterno" indetto da Rota23.
Anche se tutto sembra ridotto a brandelli, la vita non può condannarti a un'eterna solitudine.
E contemplando quell'oceano di diamanti, io l'ho capito.
Mi chiamo Lucy e conosco un angelo.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Chandrajak.

Diamonds


C'è un momento della giornata in cui il cielo si tinge di un nero intenso, scoprendo un enorme tappeto di stelle luminose. Le nuvole se ne vanno, lasciando il posto a quello che mi è sempre sembrato un oceano di diamanti.
Da piccola adoravo stendermi sull’erba fresca e guardare in alto, verso l’infinito. Fissare il cielo mi rendeva felice, tutto qua. Non c’era niente di più affascinante.

La verità è che quegli istanti erano davvero speciali per un unico motivo: non esisteva una sera in cui mio fratello non mi stava accanto.
Guardavamo le stelle insieme, distesi sul giardino davanti alla casa dei nostri nonni. Ricordo che d’estate si sentivano cantare le cicale, mentre un venticello leggero mi accarezzava i capelli.
Con mio fratello giocavo a scoprire le figure che formavano le stelle. Ne trovavamo tante, tra una risata e l’altra. Rimarranno sempre quelli i momenti più belli della mia infanzia.
Da piccola, però, non sapevo che gli astri visibili in cielo erano in realtà la proiezione di come apparivano molti anni luce prima. Le stelle che tanto mi stupivano, nel momento stesso in cui io le osservavo, potevano già essere spente.
Potevano non esserci più.

Mio fratello è morto a soli ventun'anni.
E’ stato un incidente stradale a privarlo della vita.
Stava tornando dal lavoro, quando la sua auto è stata travolta da un camion. A guidarlo era un maledetto ubriaco.
Quando la polizia chiamò me e i miei nonni, fu come se qualcuno ci avesse strappato il cuore.
Ricordo che quel giorno pioveva a dirotto, ma nemmeno l’acqua poteva nascondere le mie lacrime.
Mio fratello era volato via, all'improvviso. Quando giungemmo sul luogo dell’incidente, lui era già morto.
L’ultima volta che lo vidi, il suo corpo era steso su una barella, avvolto da un telo bianco. Non ebbi il coraggio di guardarlo in volto. Preferivo che la sua immagine, l’ultima immagine che avevo di lui, fosse quella di un giovane uomo, bello e sorridente, che mi salutava con un bacio prima di andare a lavorare.
Mio fratello era troppo importante per me. Mi aveva accompagnato per tredici lunghi anni, senza mai abbandonarmi. La mia vita era inesorabilmente legata alla sua: senza la sua presenza, io non potevo continuare a respirare.

Era con questa convinzione che vissi i primi tre mesi dopo la sua scomparsa.
Mia nonna ed io non riuscivamo a smettere di piangere. Solo mio nonno tentava di trattenersi, facendoci forza. Non esisteva momento della giornata che potesse rallegrarci.
Il peggio, però, mi investiva quando calava la notte.
Dalla finestra della mia camera contemplavo l’oceano di diamanti, con la consapevolezza che nemmeno quelle stelle che avevo tanto amato avrebbero potuto continuare ad essermi care, se mancava mio fratello.
In quegli istanti, l’idea di porre fine a quelle sofferenze sfiorava la mia mente.
Volevo suicidarmi, lo ammetto. Volevo raggiungere mio fratello nell’aldilà.
Ma non ebbi mai il coraggio sufficiente.
Sapevo quanto valore aveva la vita per mio fratello. Me lo ripeteva ogni giorno, quando era vivo.

Ogni respiro che fai, ogni battito del tuo cuore è un dono. Ricordatelo, Lucy. Non sprecare la tua esistenza, vivi saggiamente e ogni volta che dovrai superare un ostacolo, sappi che io sarò con te. Lo prometto.

Me le ricordo perfettamente quelle parole. Non le dimenticherò mai. Non le posso dimenticare.
E in quel momento mi ferivano al cuore come fossero tanti pugnali.
Mio fratello aveva detto che mi sarebbe stato accanto, se si fosse presentata qualche difficoltà.
Me lo aveva promesso.
Ma mentre piangevo, avvolta dal buio e dalle lenzuola del mio letto, lui non era lì a consolarmi.
O almeno così credevo.

Mio fratello era vicino a me.
Lo è sempre stato. Sempre.
Non mi ha mai abbandonato.

Tre mesi dopo la sua morte, mi comparve accanto.
Proprio mentre, dalla finestra della mia stanza, osservavo le stelle.
Ricordo che mi stavo asciugando le guance con una mano, quando avvertii una carezza leggera sulla spalla. Non appena mi voltai e capii chi mi stava davanti, riuscii a sentire di nuovo i battiti del mio cuore.
Potevo chiaramente vedere mio fratello, avvolto da una flebile luce. Non aveva le ali e nemmeno l’aureola.
Era semplicemente lui, vestito come sempre.
Appariva diverso soltanto per un aspetto: tutto il suo corpo, così come i suoi indumenti, erano di un bianco candido, puro. Così puro com’era sempre stato lui, durante tutta la sua esistenza.

Sono tornato, Lucy. Alla fine me l’hanno permesso.
Sono tornato per te. Solo per te.
Perché sei tu la persona più importante che mi ha accompagnato per tutta la mia vita terrena.

Le sue parole, sussurrate nell’oscurità della mia camera, erano avvolte da un’enorme tenerezza.
Finalmente, dopo tanto dolore, ripresi a gioire.
Mio fratello rimase con me per tutta la notte, coprendomi di baci e carezze. Il suo tocco era delicato, calmo, angelico. Molto meglio di quello di un essere umano.
 
Dopo quel giorno, la mia vita cambiò.
Mio fratello veniva a trovarmi ogni sera, dopo le undici. Non mancò mai.
E a poco a poco, i pezzi del mio cuore cominciarono a riattaccarsi.

Tutte le mattine, al mio risveglio, mi ritrovavo nuovamente sola. Mio fratello non poteva rimanere a lungo: trascorreva con me l’intera nottata, cercando di addormentarmi; poi vegliava su di me per qualche ora e infine scompariva, riunendosi al Paradiso.
I miei nonni non erano a conoscenza di questo miracolo: mio fratello poteva mostrarsi unicamente a una persona. A malincuore mi fece sapere che nemmeno io avevo il permesso di rivelare loro qualcosa.
Custodire quel segreto così straordinario, mentre chi mi circondava soffriva, divenne presto un carico troppo pesante. Al mio cuore straripante di gioia si contrapponeva la pugnalata allo stomaco che avvertivo ogni volta che vedevo mia nonna piangere.
Solo qualche mese dopo le ferite lasciate dalla morte di mio fratello iniziarono a rimarginarsi. I miei nonni dedicavano tutto il loro tempo a me, con l'intento di regalarmi un futuro felice. Io ricambiavo, offrendo loro tutto l'affetto che potevo manifestare, in modo tale che entrambi vivessero serenamente il resto della loro vita sulla Terra.
Ciò che accadeva nell’aldilà, invece, mi era ignoto. A mio fratello non era concesso di rivelarmi nulla a riguardo. Questo, però, non era un problema per me.  
A me bastava riavere lui.
Mi bastava accarezzarlo.
Mi bastava stringerlo forte a me.
Perché lui era mio fratello, e non esisteva nessuno più importante.


***


Molte erano le notti in cui le parole di mio fratello riuscivano a commuovermi. Ogni sua frase era impregnata di un amore che nessun essere umano poteva trasmettermi.

Una sera, qualche tempo dopo il mio quindicesimo compleanno, una tempesta infuriò su tutta la campagna intorno alla casa dei miei nonni. Solo durante la notte irruppe la quiete, e le nuvole lasciarono spazio alle mie amate stelle.
Mio fratello apparve al mio fianco, mentre contemplavo il cielo dalla finestra.
- Ciao, piccola Lucy.
Sussurrava, come sempre. Adoravo la sua voce.
- Jake, che gioia vederti già qui... - mormorai, felice.
Ci abbracciammo ed io avvertii il suo tocco lieve e delicato. Ringraziai il Cielo per avere ancora la possibilità di sfiorarlo, nonostante fosse un angelo.
- Come stanno mamma e papà? - domandai, in un soffio.
Lui mi sorrise dolcemente.
- Bene, davvero. Ti seguono ogni giorno. E ti mandano un bacio.
Ricambiai il sorriso, commossa.
Come ogni volta, ci sdraiammo sul letto. Io mi accoccolai tra le sue braccia e presi ad accarezzarlo.
Non faceva freddo, vicino a lui. Al contrario, il suo corpo emanava un calore piacevole e rassicurante, che mi avvolgeva ogni notte. Dormivo sonni sereni, quando mio fratello mi stringeva tra le sue braccia bianche. Sognavo spesso dei paesaggi infiniti, immersi nella tranquillità. A volte, invece, sognavo di camminare tra le stelle, con lui al mio fianco.
- Domani bacia i nonni da parte mia, mi raccomando.
Mio fratello non mancava mai di ripetermi quella frase. Amava molto quelli che erano stati i nostri secondi genitori.
Io annuii, affondando la testa nel suo petto.
Trascorse circa un'ora. Una splendida ora.
Io e mio fratello parlammo di molte cose, ricordando la nostra infanzia.
Alla fine, rimasi per qualche minuto a guardarlo negli occhi. Da tempo ormai erano diventati straordinariamente chiari.
- Ti voglio bene, fratello mio. - sussurrai, con tutto l'amore che potevo.
Lui mi sorrise, scoprendo dei denti bianchi quanto il suo viso.
- Ed io ti amo, piccola Lucy. Provo per te un amore fraterno che non conosce limiti. Nemmeno di fronte alla morte, e questo lo sai bene.
Mi commossi anche quella notte.
Lo baciai sulla guancia, sorridendogli.
- Rimarremo sempre legati, Jake. Nelle nostre vene scorre lo stesso sangue. E' logico che non ci separeremo mai.
Mio fratello rise lievemente, mentre sul suo viso si dipingeva un'aria sapiente.
- Lucy, io non ho più sangue in corpo.
Lo guardai, sorpresa. Lui non smise di sorridere.
- Credi che del liquido rosso possa verificare l'amore che ci unisce? - proseguì, accarezzandomi - Tu sei mia sorella perché il sentimento che provo per te è talmente grande da farmi ritornare qui, accanto a te. Tu sei mia sorella perché la mia vita si chiama Lucy. E sei mia sorella perché nulla e nessuno potrà allontanarci. Tu ed io staremo sempre uniti.
In quel momento, mio fratello mi abbracciò forte. Rimanemmo così fino all'alba, poi lui scomparve.

Non dimenticai mai quella notte in cui il mio cuore si riempì di una gioia incontenibile.


***

 
Sono passati molti anni da quell'episodio.
La mia vita terrena è trascorsa, costellata dalla presenza dell'anima di mio fratello.
Ho conosciuto l'età adulta e la vecchiaia, ma lui non mi ha mai abbandonato.
Dopo qualche tempo, ho lasciato il mio corpo e sono arrivata in Paradiso.
Mio fratello era lì ad aspettarmi.
Adesso posso rimanere al suo fianco. Per l'eternità.

E intanto, navighiamo nell'oceano di diamanti.



 ‘‘Frozen inside without your touch, without your love, darling
Only you are the life among the dead‚‚
[Bring me to life - Evanescence]



*Angolo dell'autrice*

Benvenuto a chiunque capiti qui! :)
Spero che la mia one-shot vi sia piaciuta. Con "Diamonds" ho partecipato al "Contest amore fraterno" indetto da Rota23, arrivando sesta. Era la prima volta che mi cimentavo in un contest, ma spero di aver scritto comunque qualcosa di buono. Sono contenta del risultato ottenuto, pur non arrivando ai primi posti. ^^
Questo è ciò che ha scritto la giudice:

*Grammatica/stile/lessico: 14/15 punti
*Originalità: 3,5/5 punti
*IC/Caratterizzazione personaggi: 7,5/10 punti
*Attinenza al tema dato e svolgimento della trama: 9/10 punti
*Gradimento personale: 3,5/5 punti
*Totale: 37,5/45 punti

Grammaticalmente e stilisticamente, la tua One shot è corretta e davvero molto piacevole da leggere. Lo stile è fluido, cosa decisamente a tuo favore.
Quello che vorrei riprendere, in questo caso, è l’originalità e la caratterizzazione dei personaggi presentati. Dal mio punto di vista, i tuoi protagonisti non emergono troppo dal testo. Mi spiego, la personalità che dovrebbe distinguerli non appare, resta fermo e costante il dolore prima e la speranza poi, ma oltre a questo poco traspare della loro vera essenza. Così come il compianto del caro defunto non è decisamente un tema nuovo, anzi.
Per il resto, ovvero per la trattazione del tema assegnato, direi che il lavoro da te svolto è buono. Anzi, ho trovato molto piacevoli alcune immagini che sei riuscita a dipingere. Complimenti!

Ringrazio molto Rota per aver indetto questo concorso! :) Davvero una bella idea. E grazie anche per il giudizio, la prossima volta cercherò di concentrarmi di più sui personaggi. ^^

Grazie infinite anche a chiunque legga questa one-shot! Ho cercato di raccontare un tipo di amore fraterno molto forte, tanto da superare la morte. E' bello descrivere questo tipo di affetto sincero e profondo, nonostante sia immerso in una situazione buia e difficoltosa. Questo è un genere di rapporto che coinvolge anche i due protagonisti di un'altra mia storia, "Princess of Pain - Escape", che per qualche aspetto è simile a questa.
Detto questo, spero che "Diamonds" possa trasmettervi qualche emozione, pur non essendo perfetta. ;)
Grazie ancora a chiunque la legga!! ^^

Valerie :D






  
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