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Autore: CaskaLangley    25/10/2010    9 recensioni
Raccolta di flashfics (500 parole) su varie coppie e personaggi, alcune scelte dai lettori :3
15; "“No, morirei. Per te, lo farei.” [MaesRoy - con avviso!]
14; “Chi vuole scoparsi, prima?” [RoyEdAl - NC17]
13; "Volevo essere carino per te, niisan" [Elricest]
12; "E’ perché non ho le poppe, vero?" [ScarMei]
11; “Abbiamo dovuto fare dei compromessi. Quando l’ho sposato, sapevo benissimo che tipo fosse.” [Winry e Mei]
10; Avevano avuto ciò che volevano. Era finita [Roy, Ed, Al]
09; "Avevi promesso di amarmi finché morte non ci separi!" "La morte, non i tuoi baffi!" [RoyAi/Baffi di Roy]
08; "Ti spiace se mi appoggio a te?" [HeidEd]
07; "Il Comandante Roy Mustang non era affatto un uomo semplice da accontentare." [RoyEdAl / NC17]
06;"Quand’erano bambini non avevano ben chiaro che a una mamma dovrebbe corrispondere un solo papà." [EdAlWinry]
05;"In un certo senso, Scar portava l’orologio." [ScarMei]
04; “Non ti sto chiedendo niente. Neanche tu l’hai mai fatto, anche se ci speravo.” [RoyEd, accenni RoyEdAl]
03; “E poi, Roy, da quanto tempo è che non ti fai una scopata?” [RoyHavoc]
02; "C’è una sola persona per cui io voglio sbocciare." [ScarMei]
01; "Edward voleva fare l’ometto grande e Roy gli lasciava credere che ci riuscisse." [RoyEd]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Nota preliminare: il rating è R giusto per stare tranquilli per via dei riferimenti, che coinvolgendo un adulto e un minore potrebbero infastidire qualcuno, ma non si tratta in nessun modo di una storia erotica.

#11; Troblemaker
[Scar/Mei] richiesta da lisachan per la notte bianca <3

Non aveva nemmeno un seno, da desiderare. Solo l’accenno, di un seno, la vaga promessa di un seno – bottoncini che premevano ansiosi sotto la maglia sformata, a mala pena visibili.
L’espressione oltraggiata, però, appena accennata nella smorfia delle labbra minuscole, quella era già di una donna completa. L’unica cosa, purtroppo.
“Mei, non puoi fare così, sforzati di capirmi.”
“Non capisco un cavolo” rispose lei, e dimostrando che era vero si mise a giocare con Xiao Mei, che non ne aveva voglia e sopportava passivamente di farsi tirare le zampe. Scar sospirò, cercando di rilasciare i muscoli tesi. Credeva forse di convincerlo, così?
“E' un moralista” disse lei dopo un po’, piccatissima – era la prima volta che usava quella parola, ne era sicuro, perché aggrottava la fronte come faceva sempre in quei casi, per dimostrare sicurezza.
Un moralista?” le chiese con un leggero sorriso, sperando che si tradisse e rivelasse l’incertezza, ma non accadde. Sospirò di nuovo, eppure rimase seduto. Credeva che andarsene sarebbe stato un gesto troppo eclatante, avrebbe dato un peso a quella situazione, che già così non era leggera come l’avrebbe sperata. Tuttavia, sapeva di non potersela più cavare con una scusa. “Non sono un moralista, Mei. Accidenti, se non lo sono. Qui però non c’entra la morale, è che tu sei troppo piccola, tutto qui.”
“E’ tutto, ha detto” incalzò lei, con un sorriso che sembrava soddisfatto “Quindi è l’unico problema.”
“E’ uno dei problemi” si corresse, ma era troppo tardi, lei aveva già smesso di tormentare Xing Mei per avvicinarsi a lui. Non gli tornava comodo, essere su un letto. Ma non era neanche colpa sua se lei era comparsa lì, mentre era ferito, convinta forse di dare origine a un momento di tensione erotica che neanche lei sarebbe stata in grado di gestire. Scar si sentì un po’ frustrato. Se anche l’avesse sfiorata, di sicuro si sarebbe messa a piangere.
“Gli altri problemi quali sono, allora?” chiese lei incrociando le gambe -poco più che stecchetti, privi di forma.
“Uno alla volta, Mei, una alla volta. Ti assicuro che uno basta e avanza.”
“Guardi che ho già avuto esperienze, sai?” proclamò incrociando le braccia, rischiando di farlo ridere, ma aveva il sospetto che se l’avesse fatto le avrebbe procurato quasi tanti traumi quanti dandole ragione “Ho dato un bacio ad Alphonse, una volta. Ho preso io l’iniziativa!”
Conoscendo lei, e conoscendo Alphonse, non era difficile immaginarlo. A proposito di traumi.
“Alphonse è un ragazzino, Mei. Quello che mi chiedi è un’altra cosa.”
“Se non le piaccio me lo dica, Signor Scar. Non mi prenda in giro.”
“Mei…” si rese conto di non aver mai dovuto parlare con tanta attenzione in vita sua. Merda, non era fatto per queste cose. Era fatto per il campo di battaglia, dove poteva far esplodere la testa di un uomo solo con la mano destra. Quando si trattava di fare il contrario era inesperto tanto quanto lei. “Non è che tu non mi piaccia. Mi piaci moltissimo, invece.” Lei già si era alzata sulle ginocchia, attendendo entusiasta il resto. “E’ solo che non mi piaci in quel senso. Non ti trovo attraente, ecco tutto. Ma non pensare che sia perché non mi piaci.”
Mei, dalla quale si aspettava una reazione concitata, si rimise seduta con aria meditativa. Si guardò il petto sconfortata e tirò la stoffa del vestito. “E’ perché non ho le poppe, vero?”
Scar non poteva credere che le avesse chiamate poppe. Lei non gli diede il tempo di riprendersi. “Cresceranno!” gli disse, e rendendosi conto che questo gli dava ragione aggiunse “Ma guardi che sono più grosse di quello che sembrano. Dico davvero!”
Scar a questo punto non aveva più niente da dire, se non cose che l’avrebbero offesa. Decise di giocare la carta dell’adulto burbero, che teneva inutilizzata in tasca da un po’ – da fin troppo. “Vattene, adesso” borbottò “Sono stufo di star dietro ai tuoi capricci, devo riposare.” Detto questo si sdraiò e chiuse gli occhi, sperando di scoraggiarla.
Un attimo dopo ce l’aveva addosso.
Scar s’immobilizzò, rendendosi conto che un suo movimento poteva scaraventarla a terra o peggio ancora, attraverso la finestra. Disse qualcosa, sicuramente, ma nemmeno riuscì a sentirsi. Sentiva solo il corpo minuscolo di Mei, che si sfregava con acerba sicurezza contro il suo. Non aveva delle forme, se non vagamente accennate, e Scar quasi non si spiegava come riuscisse a sentirla. Forse era per i capelli. Le ciocche di capelli neri che erano sfuggiti dalla croccia e gli solleticavano al collo, i capelli che profumavano di fiori orientali e qualcosa di più forte, forse acqua di mare.
I suoi capelli, realizzò, erano quelli di una donna.
Le prese i fianchi, che quasi sembravano stargli in una mano, e riuscì a sollevarla e metterla a terra con la forza. Lei si lamentò, cercò di ri-arrampicarsi sul letto come uno scoiattolo, ma lui ormai aveva un vantaggio.
Che gli dei, il destino, la scienza, qualsiasi cosa, gli dicessero che non aveva un’erezione.
Non aveva un’erezione.
Non aveva mai, mai creduto di poter essere grato per una cosa del genere.
Mei, che aveva smesso di agitarsi, ora lo osservava con calma, con una strana soddisfazione, anche se celata dietro un dispiacere che non riusciva ad ammettere. Si rendeva conto di averlo messo a disagio?
“Me ne vado, Signor Scar, ma prima mi dica una cosa.”
Scar sbuffò, sprofondando nel cuscino. “Che cosa?”
“Tra qualche anno, quando avrò le poppe, allora lo vorrà fare con me?”
Lui accennò una risata, coprendosi la faccia con una mano, e poi disse: “Se sarai ancora dell’idea. E se non le chiamerai più poppe.”
Mei ridacchiò, e anche se voleva fare l’adulta si accontentò di quella piccola speranza proprio come una bambina. “Si riposi, Signor Scar, verrò a trovarla presto!” trillò, mentre Xiao Mei si arrampicava su di lei, e uscì felice come un fringuello. In quel momento, Scar fece due conti e si rese conto di che età avrebbero avuto, tra un paio d’anni. Meglio lasciar perdere e dormirci sopra.

*

Note incoerenti dell'autrice
Per questa storia mi era stato chiesto del pesante underage, mh, esplicito xD" Solo che come provavo a pensarla avevo i brividi, persino durante quel delirio di follia che è stato la Notte Bianca di Maridichallenge, e se considerate che ho scritto una cosa in cui Tiziano Ferro e Ricky Martin cercano di convincere Marco mengoni a fare coming out, beh, avete una proporzione dell'evento. Quindi ho fatto questo, e alla Liz è andato bene lo stesso, quindi yay.
La storia è scritta un po' a cazzo perché, per la notte bianca, avevamo sei ore per scrivere di più prompt possibili XD questa picciotta è stata scritta tipo in dieci minuti (alle due di notte, quindi dopo otto ore di maratona xD"), e per restare fedele allo spirito della nottata l'ho ripostata tale e quale, correggendo solo qualche errore di battitura. Spero che sia comunque leggibile XD E sì, prima o poi la farò una shot lunga e seria su questi due, non vi salverete.

  
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