Sole spento
"Non mi va di sentirlo ancora parlare, le sue frasi sono così
scontate...Sono io che ho voglia di starmene solo adesso!" Goku entrò
nella camera e sbatté la porta dietro di sé. Si respirava aria umida in
quella stanza. Il tempo non passava più, era come se entrasse in quella camera
e non voleva più uscirne. Gli istanti si facevano interminabili e i momenti
erano eterni. Il piccolo demone sentiva i battiti del suo cuore rimbombare nel
petto, gli occhi sgranati a fissare, nemmeno lui sa cosa di preciso, la camera
illuminata dalla luce tetra della lampada. "Stupido!" Parole dure
nella mente della piccola saru. Non si sarebbe mai permesso di pensare cose
così orribili sul suo sole, ma la cosa che gli faceva più paura era quella di
non sapere se quelle parole provenissero davvero dalla mente e non dal suo
cuore. Aveva accantonato tutte le cattiverie del bonzo in un angolino del suo
cuore ma adesso sembrava non starci più niente e tutto si riversava sulla sua
anima. Ma quelle orrende parole non erano sue, e l'anima sembrava non volerle e
doveva espellerle in qualche modo. -Non sopporto più il tono della tua voce!
Non sopporto più questo viaggio! Mi sono sottomesso a te solo perchè mi hai
liberato dalle tenebre!-
Erano quelle le brutte frasi che la piccola saru aveva riferito al bonzo,
dopodichè era scappata via, su per le scale. Sanzo l'aveva guardato con occhi
profondi, non era uno sguardo duro, né comprensivo, ero lo sguardo di chi
prova molta pena. -Gli faccio solo pena!- si ripeteva Goku, -non si è
arrabbiato perchè non gli importa se soffro o sono contento di stare con
lui...-. Aveva gli occhi pieni di lacrime, vedeva tutto appannato finché non
li chiuse e li strinse più forte che poteva rannicchiandosi come un cucciolo
accanto alla porta sverniciata.
-Se vuoi vado io a dormire con Goku...-Disse Gojyo a Sanzo...
-Perchè? Che è successo di così grave da non poter dormire con la scimmia?-
ribatté il biondino calmissimo mentre leggeva il giornale. Hakkai guardò
Sanzo con gli occhi sgranati, non poteva crederci, Sanzo era rimasto talmente
indifferente da non importargli che la scimmia si fosse ribellata a lui. Gojyo
lo guardò con disprezzo, "Questo non è un uomo", pensava "è
una macchina fredda chiamata Sanzo...un nome così venerabile non si addice a
una persona così egoista e priva di qualsiasi sentimento".
-Toglimi quegli occhi di dosso, Kappa! Infondo se Goku si è rifugiato in
camera sa benissimo che io prima o poi ci ritornerà per passare la notte là!-
Continuò il bonzo senza distogliere lo sguardo dal quotidiano. Gojyo sembrò
calmarsi ma Hakkai era sempre nervoso, l'equilibrio si era rotto. L'equilibrio
appeso al filo di seta dove sopra si stava costruendo il loro viaggio si era
spezzato. Sapeva che sarebbe successo prima o poi e si era anche stupito che
non fosse accaduto prima. Sanzo aveva ragione, Goku si era rifugiato nella loro
camera apposta, voleva sperare che una volta entrato, Sanzo, avrebbe detto
qualcosa, qualsiasi cosa, anche sgradevole e lui ce l'avrebbe messa tutta per
riparare all'errore commesso. Voleva fare "pace"sì, ma non aveva il
minimo rimorso per quello che aveva fatto o detto, -Tanto non glie ne importa
nulla!- sussurrava tra sè e sè la piccola saru. Aspettava...aspettava ancora,
ancora e ancora...il bonzo sembrava deciso a non tornare. I secondi scorrevano
lenti come trattenuti da qualcosa, forse dalla sua paura. Sì, perchè Goku
aveva paura, paura di ritrovarsi il suo sole davanti ma nello stesso tempo
impaziente di potergli dire almeno mezza parola. "Perchè non
arriva?" non riusciva a non pensarci, "Non vorrà mica cambiare
camera? Cos'è questo silenzio? Cos'è quest'ansia che mi attanaglia il petto?
Mi manca il respiro, fa male! è tutta colpa tua Sanzo! Hai capito? è tutta
colpa tua! Ed il peggio è che solo tu puoi liberarmi da questo dolore! Per
favore liberami! Come facesti 3 anni fa, liberami dalle catene dell'odio
perchè io ti amo! Amo te, il tuo tono accusatore, i tuoi occhi pieni di
disapprovazione...la tua voglia di vivere...". La maniglia scricchiolò,
"eccolo" pensò "non devo fargli vedere le mie lacrime",
Goku cercò di asciugare il suo volto con la manica della sua maglia ma le
lacrime erano troppe, gli occhi erano segnati, non ce l'avrebbe mai fatta a nascondergli
le ferite che aveva nell'anima. La porta si chiuse, la scimmia non aveva il
coraggio di voltarsi verso di lui e nascondeva il viso tra le ginocchia. Il
bonzo non gli donò nemmeno uno sguardo, spense la luce, si diresse verso la
finestra e come al suo solito accese una sigaretta. La luna era lontana, ma una
luce tenue proveniva dalla finestra, "che sia Sanzo?", i raggi del
satellite non arrivavano ad illuminare i lineamenti del viso del biondino, ma
ogni cosa era lo stesso contornato di argento e i pensieri della saru svanivano
come il fumo di quella sigaretta...nell'aria.
-Che fai piangi?- chiese Sanzo con tono insolente, quasi volesse prendere in
giro il suo compagno di viaggio. Ma il piccolo demone non rispose, i suoi occhi
dorati erano cupi e il suo sguardo spento. Non aveva la minima intenzione di
dargli soddisfazione. Si alzò, si sfilò la maglia umida, intrisa di sudore e
di lacrime e si sdraiò pesantemente sul letto con il volto segnato da
un'espressione dura e assente. Sanzo continuava a guardare l'oscurità , la
sigaretta era arrivata al filtro ma non se ne era accorto, o forse se ne era
accorto ma era troppo passivo e avaro di gesti per guardare il puntino rosso
della sigaretta e buttarla via.
-Non mi ricordo nemmeno il motivo per il quale te la sei presa...- disse Sanzo
con voce superiore e distratta. Nemmeno Goku se lo ricordava ma era la goccia
che aveva fatto traboccare il vaso. La scimmia come risposta fece uno sbuffo e
continuava a guardare il soffitto ammuffito.
-Goku...- mormorò con fare deciso, tanto che il demone si girò con lo sguardo
verso di lui incuriosito, -...perchè te la sei presa?- continuò il bonzo
guardando il ragazzo disteso sul letto. Goku si trattenne dal parlare e rivolse
di nuovo lo sguardo verso il soffitto portandosi le mani dietro la nuca,
sospirando rumorosamente. A quel punto il monaco si diresse con passo felpato
verso il letto di Goku, gli si avvicinò e gli strinse i polsi, tanto da fargli
male. I loro visi erano vicini, tanto vicini che la saru sentiva il calore del
respiro del bonzo. Quel respiro lo rassicurava, gli scaldava il cuore, il suo
odore mischiato con quello del tabacco gli faceva un'effetto....lo faceva
sentire protetto. I loro sguardi si incrociarono lanciandosi occhiate
accattivanti e cariche di passioni. L'oro degli occhi di Goku brillava nella
penombra di quell'ostello e l'iridi di Sanzo facevano perdere il demone in
pensieri assurdi e in strane fantasie. Ma lo sguardo della scimmia si posò
sulle labbra del bonzo, così rosee e sensuali. "Chissà come
sarebbero se le assaggiassi, solo per una volta....solo per stasera...".
Le parole di Sanzo fecero tornare alla normalità Goku:
-Per quale maledetto motivo ti sei arrabbiato?! Rispondi scimmia!-
-Rimarrà per sempre una scimmia ma ho smesso di essere tua....-
Sanzo non poteva credere alle sue orecchie. Cosa aveva osato dirgli quella
stupida scimmia?!? Il biondino guardò il demone con occhi carichi di
incredulità e di stupore. Come si permetteva un essere eretico parlargli
così? A lui? Un bonzo chiamato Sanzo?
-Forse non sono mai stato tuo...- proseguì la scimmia con tono duro e pacato
nello stesso tempo..."Ecco adesso ho chiuso tutti i ponti con lui, e io
che volevo fare pace...immaginiamoci se non ne avevo la minima
intenzione....sono stupido! Sanzo ti sento sempre più lontanto ma io non
voglio! Non ho più la forza di invocare il tuo nome, adesso è il mio cuore
che ti supplica! Ti prego non ascoltare la mia voce ma i gridi del mio cuore!
Non arrabbiarti Sanzo, ti prego...". Infatti Sanzo non si arrabbiò, non
se ne andò senza dire una parola né rimase per urlargli contro. Sulla faccia
del bonzo comparve un sorriso di commiserazione e allentò la presa ai polsi di
Goku.
-Tsk...-
Goku non ci credeva, ma che stava facendo? Non gli importava nulla di lui fino
a questo punto? Sanzo si allontanò dalla scimmia e si sdraiò sul suo letto
sempre con quel sorrisino stampato sulle labbra. Non riusciva a stare zitto
doveva dire qualcosa, doveva recuperare...
-Sanzo, io...-
-Stà zitta baka saru! Dormi e vedi di non infastirmi!- Gli rispose
prontamente portandosi un braccio sulla fronte ma senza cambiare espressione.
"Ma come diavolo faccio a dormire? Eh, Sanzo me lo spieghi? Questo
silenzio mi uccide, mi uccide dentro e tu ne sei complice! Perchè mi odi?
Perchè mi hai liberato dalle tenebre se poi non hai da regalarmi che un sole
spento? No, Sanzo aspetta....non addormentarti! Dimmi qualcosa! Dimmi che anche
contro il mio volere sarò per sempre la tua stupida scimmia! Perchè io sono
tua, sono sempre stata tua...e di nessun altro! Sanzo, perchè? Perchè fai
finta di dormire e non mi dici tutto quello che senti? Sanzo parlami...".
La stanza era caduta nel silenzio, la finestra era aperta ma l'aria era
comunque pesante e afosa. Le lenzuola erano appiccicose e proprio in quella
dannata sera Morfeo sembrava non volerne sapere di passare da quelle parti.
"...98 99 100! Ecco ho finito di contare anche i cavalli! Dopo aver
contato mucche, tori, agnelli, pecore con pastori inclusi chi mi manca da
contare? Chissà se Sanzo si è addormentato oppure no?" la
scimmietta così si decise anche a contare orsi, anatre, pappagalli e
ornitorinchi fino a sprofondare nel sonno.
Goku aprì gli occhi, quanto tempo era passato?
-Ecco la scimmia! Ma che fine avevi fatto? Qua abbiamo già finito di
mangiare!- disse Gojyo sogghignando
-Scommetto che sei stato tu a farti fuori tutte le ciambelle, pervertito di un
Kappa!- gli rispose il giovane
-Come hai detto, scimmia senza cervello?- ribatté il rosso
-Smettila Gojyo, non ci hanno ancora servito la colazione. Vieni siediti qui
così mangiamo insieme.- gli sorrise Hakkai. Goku lanciò un'occhiata a Sanzo
che leggeva il giornale, nemmeno minimamente interessato alla sua solita lite
con il mezzo demone. La saru si sedette accanto al ragazzo dagli occhi di giada
continuando a guardare il bonzo che gli dava le spalle. La mattina andò avanti
normalmente, come le altre volte, come se non fosse successo niente tra il
piccolo demone e il monaco: Goku continuava a litigare con Gojyo e Sanzo oltre
a leggere il giornale dedicava qualche harisennata in testa ai due
rompiscatole."La solita routine..." pensava Hakkai, "...una
routine ipocrita...". -Io vado a fare uno passeggiata!- annunciò il
rosso...
-Vengo con te!- proseguì Goku
-Io vado a rimorchiare, non ti voglio tra i piedi!-
-E dai! Fammi vedere come si fa!-
-Va bene! Però non rovinarmi la piazza!-
-Starò zitto e buono!-
"Non me ne frega niente di vedere Gojyo che corre dietro alle ragazze ma
qualsiasi luogo è sempre meglio di questo!" si diceva la scimmia nella
sua testolina. I due varcarono la soglia della locanda, la giornata non era
particolarmente bella ma era comunque calda e afosa e qualsiasi auspicio di
pioggia era ben lontano da là.
-Come fate a reagire così a quello che vi sta succedendo?- Chiese Hakkai a
Sanzo
-Devo dire che sono soddisfatto della reazione della scimmia...-Rispose il
biondino con uno strano sorrisino sulle labbra
-Cosa vorresti insinuare?-
-La scimmia è cresciuta, sa difendersi ora...Ha imparato a controllare i suoi
sentimenti...-
-Sai che non è possibile...-
-Tu dici?-
Hakkai lo guardava sbalordito: "Vuol dire che comanda il suo cuore? Ma
come può? Gli umani sono schiavi dei loro sentimenti e volenti o nolenti
sarà per sempre così!". Il monaco aveva ripreso a leggere il
giornale, a volte Hakkai si domandava se Sanzo stesse davvero dalla parte del
bene, si domandava il motivo che lo aveva spinto ad accettare questa missione,
"Per recuperare il sutra che era in possesso di Komyo, ma a questo punto
è una specie di vendetta....e se non vado errato anche nutrire vendetta è un
sentimento! Allora Sanzo voleva bene al suo maestro, ma non è un tipo che si
affeziona! Cavolo non ci capisco più niente! Meglio andare a preparare i
bagagli...".
Qualche raggio di sole si era deciso a far capolino tra le nuvole e scendeva
tenue sulle teste dei 4 che, a bordo di Hakuryu, avevano ripreso il viaggio.
L'atmosfera era tesa: Sanzo a braccia conserte scrutava l'orizzonte, Hakkai era
serio (NdFree: Cosa mooolto strana!), Gojyo non aveva ancora attaccato una lite
con la saru e Goku non si era ancora lamentato per la fame e per il caldo anzi,
era silenziosissimo. Forse c'era troppa quiete ed il bonzo sentiva nell'aria
l'odore di pericolo ed ad un tratto le sue pupille si dilatorono fino ad essere
accecate dalla luce:
-State giù!- gridò con più fiato che aveva in corpo.
Una scarica di frecce si scagliò sui 4 che ritrovarono rifugio dietro a grosse
pietre poste non molto lontano. -Merda! Ci stanno attaccando!- si lamentò il
rosso.
-Fate attenzione! Le punte delle frecce sono avvelenate! Sono letali!- avvertì
Sanzo. In effetti far fuori gli autori dell'imboscata era un gioco da ragazzi
ma schivare le frecce era una bella impresa. Gojyo se la cavava niente male
così come il suo miglior amico, Goku si difendeva benissimo con il suo bastone
e la shoreiju di Sanzo non perdonava. Ma più facevano fuori quei demoni più
quest'ultimi sembravano moltiplicarsi. -Dannazione! Qull'antro dovrebbe portare
ad un secondo sbocco, entrate io vi seguirò dopo!- Urlò il bonzo.
-Ma Sanzo sono troppi!- Ribatté Goku.
-Scimmia il mio non era un consiglio, era un ordine! Muovetevi!-
I compagni di Sanzo ubbidirono anche se non erano molto convinti.
-Ce la farà ?- Chiese preoccupata la saru in attesa di una risposta da
parte di qualcuno...
-Goku, l'erba cattiva non muore mai...-Lo incoraggiò Gojyo. Era inutile, tutti
e 3 erano in pensiero. Nell'antro passava aria fresca ma i rami secchi e
appuntiti rendevano il passaggio non molto piacevole. -Fermiamoci là!- Disse
Hakkai alla vista di un tratto più largo, abbastanza largo per sostare ed
aspettare Sanzo. "Perchè ci mette tanto? Perchè non arriva? Se gli fosse
capitato qualcosa? Adessovado a vedere! Ma se mi scopre mi picchierà
talmente tanto con il suo harisen che dovrà comprarne un altro! Sanzo
dove sei?? Non puoi ordinarmi di lasciarti morire!! Non riesco a stare
tranquillo..." Il piccolo demone cercava conforto negli sguardi dei
compagni ma era inutile. Hakkai teneva lo sguardo basso e pensieroso mentre il
Kappa si era acceso una sigaretta e la fumava nervosamente.
-Cos'è tutto questo silenzio?-
I tre demoni alzarono la testa, ma sì! Era proprio il monaco che ansimante li
aveva raggiunti! -Sanzo!- gridò la scimmia gettandogli le braccia al collo
-E non starmi così vicino, Goku!-
-Ma Sanzo! Tu sei ferito!- gli disse la saru con occhi preoccupati
-Sono fatto di carne e ossa anch'io! Stavo correndo e non mi sono accorto di
quella grossa spina che spuntava da quel ramo ma è tutto ok!- ribatté il
biondino
-Vuoi che ti medichi?-
-No, Hakkai, non ce n'è bisogno!-
Ripresero il viaggio spensierati e il calore dei raggi aveva deciso di far
spazio ad una fresca brezza, quasi fastidiosa. Gojyo, seduto sullo schienale
con i capelli al vento, si godeva il venticello. Goku non aveva nessunissima
intenzione di parlare e magari incitare il rosso a quelche commento
strafottente. Hakkai guidava beato ma Sanzo non sembrava stare troppo bene:
qualche gocciolina di sudore gli scendeva lungo le tempie ed era sorpreso da
qualche brivido di freddo. Fecero qualche altro miglio e si fermarono in un
villaggio che alla apparenza sembrava molto accogliente. Presero le solite due
camere e prima di salire per riposare si sedettero al tavolo per cenare. Le
pietanze erano appetitose e c'erano portate di tutti i generi: il Kappa e la
scimmia litigavano come al solito ma Sanzo non toccò niente.
-Sanzo, stai bene?- Chiese il demone dagli occhi di giada
-Sì, sono solo un po provato dalla battaglia di oggi. Anzi, adesso me ne vado
a letto a riposare- risopose il bonzo. Si alzò da tavola con movimenti lenti e
un po goffi. La serata si svolse tranquillamente: Gojyo e Hakkai giocavano a
poker, mentre Goku era seduto in veranda che rimuginava. "è andato a
letto perchè forse non vorrà vedermi...e non sarò dicerto io ad
attaccare bottone. Si deve mettere in testa che non sono più una stupida
scimmia che può picchiare e rimproverare liberamente! Sono cresciuto e deve
capire che i sentimenti che provo per lui non sono quelli di un moccioso! Sono
quelli di un ragazzo maturo! Sì, maturo...come no! E poi ragazzo! Chi voglio
prendere in giro? Io sono una feccia! Una feccia della natura! Un demone eretico
che non si dovrebbe mai avvicinare ad una creatura che è vicina agli dèi! Mi
sento solo, infondo qui sono l'unico a non avere un briciolo di umanità !
Sono solo una scimmia combina casini che...che...che ama Sanzo più di
qualsiasi cosa...".
-Noi andiamo a dormire- disse Hakkai sorridendo appoggiando una mano sulla
spalla del piccolo demone.
-Sì, vado anche io adesso- rispose Goku sconsolato.
-Allora buonanotte!-
-Buonanotte!-
Goku salì le scale e si fermò davanti alla porta di camera sua e di Sanzo.
"Non devo fare il minimo rumore, altrimenti si irriterà e non mi
và di disturbarlo....dopo quello che ha fatto oggi!", la saru girò
il pomello della porta con quanta più leggerezza aveva nelle sue mani da
demone eretico e aprì. Uno spiraglio di luce entrò nella camera andando ad
illuminare la schiena del bonzo che dormiva su un fianco. La stanza era fresca
e arieggiata, si sentiva l'odore del tabacco e un profumo delicato. Goku chiuse
quasi subito la porta per evitare che la luce del corridoio svegliasse il suo
sole. La scimmietta si svestì e si infilò il pigiama con qualche problema
perchè non aveva acceso nemmeno la lampada. Si sedette sul suo letto, non
aveva la minima intenzione di dormire. Era rimasto incantato dalla bellezza del
corpo del suo maestro. I raggi della luna illuminavano i lineamente dolci e
decisi di Sanzo. I suoi capelli soffici brillavano a quella luce pallida. Era
come se il sole e la luna si incontrassero, gli zigomi di Sanzo erano di un
colore perla e ogni suo muscolo era illuminato da quel chiarore tenue che
rendeva ogni cosa aggraziata. Anche l'espressione del monaco sempre seria era
rilassata, spensierata quasi fosse quella di un bambino. "Un
angelo..." pensava Goku, "...sembra un angelo, un angelo che ha perso
le sue ali. Quanta bellezza ho sotto gli occhi! Quanta meraviglia! Non sono
degno! Non sarò mai degno di un suo abbraccio, di un suo tocco, di una sola
carezza...del suo amore. A volte vorrei che tu non esistessi, vorrei che non ci
fossi...così non mi sentirei ancor di più un rifiuto! Ma cosa dico? Proprio
lui mi ha liberato! Sanzo vorrei tanto che tu, anche solo per un istante,
bruciassi per me e non per l'indifferenza che hai nel cuore. Vorrei per una
volta essere in te! Ma so che questo non sarà mai possibile...". La
saru si accasciò sul materasso con gli occhi ancora fissi sul suo sole. Sanzo
si girò nel sonno e una mano si allungò verso la scimmia, come se quasi
volesse toccarla. Goku guardava Sanzo che nel sonno cercava disperatamente
qualcosa, forse un appiglio. Allora la piccola saru lo accontentò: dolcemente
fece incontrare le sue dita con quelle di Sanzo, un tocco leggero e delicato.
La mano del bonzo si impadronì di quella del domone, ma non era una presa
prepotente o rude, sembrava più una carezza, un gesto pieno di dolcezza. Goku
non si tirò in dietro e anche se la mano di Sanzo era gelata, la scimmia
riusciva lo stesso a percepire tutto il calore di quel gesto anche se incoscio.
La saru cominciò a sfiorare il dorso della mano del bonzo con i polpastrelli
suscitando in Sanzo qualche brivido, fino a farlo svegliare. -Scusami, io non
volevo..- mormorò Goku preoccupato fissando gli occhi viola che facevano
fatica ad aprirsi. -Che diavolo ti è saltato in mente, scimmia?!?...Non vedi
che voglio dormire?!?- lo rimporverò Sanzo con la solita durezza. Goku fece
finta che le parole del suo maestro gli scivolassero addosso, come se non gli
importasse e con un sospiro annoiato si sdraiò a pancia all'aria. Sanzo rimase
per alcuni istanti a fissare, assonnato, Goku e la sua espressione:
"Tsk...scimmia...". "Ma perchè deve sempre fare così?!? Non
lo sopporto più! Lo detesto! Ma è possibile che non riesce a
vedere...vedere...quanto gli sono devoto?!?"
-Dicono che oggi e domani ci sarà un sole cocente!- Annunciò Hakkai ai
suoi compagni mentre stavano facendo colazione.
-Oh no! Io non lo sopporto il caldo! Dobbiamo proprio partire stasera?!- si
lamentò Goku.
-Certo, scimmia! Piantala di blaterare e finisci la colazione!- lo rimproverò
Sanzo con un tono al quanto strano e fiacco.
-Ehi occhi suadenti, sicuro di stare bene?! Non mi sembri molto in forma!- gli
chiese Gojyo.
-Certo che sto bene! E fatti gli affari tuoi!- ribatté il biondino.
-Sanzo, in effetti non hai una bella cera...- notò il demone dagli occhi di
giada.
Hakkai prontamente afferrò il polso del bonzo, quest'ultimo lo guardò stupido
e si liberò dalla presa.
-Ehi! Ma dico? Ti sembrano modi questi, Hakkai?!?-
-Scusa ma non ti saresti mai fatto misurare le pulsazioni! Sanzo, tu hai la
febbre! Sei pallido, non ci conviene partire, potresti peggiorare!-
-Ma che peggiorare! Stasera noi ripartiamo eccome!-
-Sanzo, non sono daccordo! Devi ripos...-
-Ho detto che ripartiamo e così sarà ! Il prossimo che ha da ridire lo
ammazzo!!- Sanzo non aveva lasciato finire la frase al kappa. Goku teneva lo
sguardo basso e non aveva ancora aperto bocca, quando ad un certo punto strinse
le mani in pugni.
-Ehi, scimmia che ti prende?!?- chiese Gojyo.
-Se ti vuoi ammalare o suicidare, non me ne frega niente! Io non voglio partire
e non partirò! In quello stato saresti solo un peso per noi, te ne rendi
conto?!? E se ci attaccassero? Non saresti in grado di fare niente! Non
possiamo proteggerti, non possiamo portarci dietro un peso morto!-
-Cos...- Sanzo si girò di scatto verso la scimmia.
-Goku! Ma cosa dici?!- Hakkai cercava di evitare la catastrofe.
"Scusa,Sanzo...non volevo dire cose così brutte! Ma non mi avresti mai
dato veramente ascolto...visto come hai trattato Hakkai, non volevo nemmeno
immaginare come mi avresti risposto! L'ho fatto solo per il tuo bene! L'ho
fatto perchè voglio che tu stia bene...non mi va di vederti in questo
stato!Non mi va di vederti debole...". Tutti gli occhi erano puntati su di
Goku...
-E va bene! Vedo che siete tutti contro di me! Avete vinto, ci fermeremo qui ma
solo per un altra volta!- sospirò Sanzo.
-Eh?- Goku alzò lo sguardo, non credeva che con quelle parole il bonzo avrebbe
ceduto e lo avrebbe accontentato. Sanzo salì in camera mentre gli altri tre
uscirono a fare una passeggiata. Il sole bruciava alto nel cielo e tirava un
aria fresca e pulita. Poco lontano dalla locanda c'era una grande distesa
verde, Hakkai si sedette sotto un salice piangente e si stiracchò un pò -Che
bella giornata!!-, Gojyo si sdraiò sull'erbetta ancora umida e si accese una
sigaretta mentre Goku si sedette vicino ai due abbastanza annoiato perchè non
sapeva cosa fare. -Guarda che forma strana ha questo pezzo di ramo!- il piccolo
demone raccolse il pezzo di legno e cominciò a modellarlo con una pietra
appuntita. -Chissà cosa gli sarà preso a quel bonzo corrotto...-
disse il mezzo demone.
-Sai che non vuole mostrare le sue debolezze, lui è fatto così...- rispose
Hakkai
-Se non era per Goku a quest'ora stavamo per partire-
-Già ...menomale che ci ha pensato lui...- Hakkai rivolse uno sguardo
verso la scimmietta che era alle prese con il pezzo di legno e non aveva badato
ascolto al loro dialogo. -Ecco fatto! Guarda Hakkai non ti sembra un
coniglio?!?- Hakkai esaminò l'"opera", non fece in tempo a rispondere
che...
-A me sembra una stupida scimmia!- esclamò il rosso
-Come ti permetti kappa?? Invece è un coniglio!-
-Beh in effetti assomiglia un pò ad un coniglio...- disse il demone dagli
occhi di giada
-Come un pò?- Goku si demoralizzò e dopo aver guardato per altri secondi il
manufatto si alzò, -Vado a vedere come sta Sanzo...- e scappò verso la
locanda.
-Sanzo,come stai?- domandò Goku facendo capolino nella stanza.
-Come vuoi che stia, scimmia? Tsk...vieni qui, Goku e chiudi la porta...- rispose
il biondino debolmente.
-Sì- il piccolo demone entrò nella stanza e si andò a sedere sul letto.
-Goku, ascoltami...tu dovrai continuare a crescere, dovrai diventare
indipendente...saper affrontare gli ostacoli di questa fottutissima vita e di
non lasciarti mai sopraffare dalle emozioni e dalle paure...-
-Sa...Sanzo cosa vuoi dirmi?- la saru osservava con occhi sgranati il bonzo
sdraiato sul letto, il monaco non lo guardava nemmeno quando gli parlava, lo
sentiva lontano anche se era a pochi centimetri di distanza da lui.
-Quello che ho detto...- Sanzo si mise a sedere e in quel momento lo fissò
nelle iridi dorate -...Goku, non piangere mai per qualcuno...e soprattutto non
morire per lui...-. Il demone eretico sentì una fitta al cuore, quasi da
fargli mancare il fiato: "Cosa vuoi dire? Che se capitasse dovrei
lasciarti morire, o viceversa? è un modo come un altro per dirmi che non mi
vuoi nemmeno un pizzico di bene? Che mi odi? Io non ti potrò mai odiare! Non
ti potrò mai lasciare morire! Non mi importa di quello che pensi...".
Nonostante tutti quei pensieri Goku riuscì a dire solo: -Ho capito...-. Dopo
alcuni attimi di silenzio Goku decise di accorciare el distanze che li
separavano...in modo alquanto stupido.
-Guarda Sanzo, non ti sembra un coniglietto??- chiese il ragazzo al suo maestro
mostrandogli il pezzo di legno.
-A me sembra più una scimmia...- rispose pacamente Sanzo
-Anche tu?- disse il ragazzo dando un'occhiata al modellino
-Sai che ti somiglia?-
-Eh?- Goku alzò lo sguardo indirizzandolo verso il bonzo
-Fammelo vedere meglio...- il biondino allungò il braccio verso Goku e
quest'ultimo gli porse la scimmia (o coniglio, dipende dai punti di vista).
-Sì ho ragione, ti assomiglia...buffa e maldestra come te...- disse Sanzo.
Goku diventò tutto rosso: -Tienila, io la vedo come un coniglio venuto male,
non sono capace di fare niente, sono un buono a nul...-
-Stà zitto...- lo interruppe Sanzo -...e vieni qui con me- continuò,
poggiando l'animale intagliato sul comodino. Goku non poteva credere alle sue
orecchie e delicatamente si avvicinò al suo maestro, stando attento a non fare
mosse sbagliate. Il demone salì sul letto del bonzo, Sanzo gli mise una mano
sulla testa e scrutò nei suoi occhi dorati in cerca di qualcosa. "Che
cosa sta succedendo a Sanzo? Sarà la febbre? Febbre o no la
distanza tra noi due adesso è minima per non dire inesistente...sono felice,
Sanzo sono felice e vorrei manifestartelo ma ho paura che tu mi respinga come
al solito!". A quel punto il monaco gli si avvicinò e lo strinse in un
abbraccio. Sanzo che non aveva mai abbracciato una persona cercava di farlo
mettendoci un po di cuore per non farlo sembrare uno dei suoi soliti gesti
freddi. Non ci riusciva bene ma la saru sapeva che quello che Sanzo stava
facendo era importante e a lui bastava così.
-Sa..Sanzo...- gli occhi della scimmia erano stupiti.
-Non dire niente, baka saru...- gli sussurrò il biondino nell'orecchio. Il
corpo di Sanzo privo della veste cerimoniale era così armonioso e Goku non ci
aveva mai fatto caso, o meglio, era a conoscenza che il suo sole fosse
bellissimo ma non lo aveva mai toccato con tanta grazia e dolcezza.
"Basta, non ce la faccio più..scusami, Sanzo ma..." la scimmia si
scostò da quell'abbraccio e si mise a fissare le iridi viola del suo maestro.
Poi socchiuse un pò gli occhi e poggiò le sue labbra su quelle del bonzo in
attesa di un rifiuto o di qualcos'altro. Sanzo poggiò la mano sulla guancia
della saru e contraccambiò il bacio. Era come se si aspettasse che quella
sarebbe stata la prossima mossa della scimmia. Goku non pensava, si faceva
guidare dall'istinto animalesco e dal cuore di chi ama. Era travolto dalla
passione di quelle lingue che si intrecciavano, si toccavano e si allotanavano
per incontrarsi di nuovo. La mano di Sanzo scendeva lentamente, accarezzando il
collo della piccola saru maliziosamente fino ad arrivare ai suoi pantaloni. Con
una mano li slacciò, mentre con l'altra gli accarezzava il volto e alla fine
si introdusse nei boxer con decisione. Questo gesto provocò un sussulto nella
saru che intanto era in preda a vampate di calore. A quel punto decise di
prendere in mano la situazione e delicatamente con il suo corpo spinse quello
di Sanzo fino a farlo sdraiare. Stavano bagnando le lensuola di sudore e Goku non
era il solo ad essere in preda a forti crisi di caldo. La mano di Sanzo si
muoveva sensualmente nei boxer della scimmia facendola eccitare violentemente.
E più si eccitava e più Goku baciava con foga quelle labbra che aveva
desiderato da tanto tempo ma che gli erano irraggiungibili. La saru alzò la
sottoveste di Sanzo e con la bocca raggiunse uno dei suoi capezzoli. -Goku-
mormorò il bonzo, ma il demone sembrava non sentirlo. Cavolo se ci sapeva fare
la sua scimmia! Sanzo poggiò la testa sul cuscino e chiuse gli occhi, quasi
per rilassarsi un momento a prendere fiato. Ma fu solo un attimo e il biondino
fu scosso da un violento brivido di piacere. Alzò la testa e vide che Goku era
sceso più in basso e con la bocca si era impadronito della sua erezione.
-Go..ku...- il monaco tentava di dire qualcosa ma non ci riusciva. Con le dita
accarezzava la testa del demone quasi per incitarlo a proseguire. Non si
apettava così tanto dalla scimmia eppure in quel momento si sentiva appagato.
E Goku? Goku sembrava non rendersi nemmeno conto, era così se stesso, privo di
qualsiasi inibizione che non faceva più caso a nulla. Sanzo non ce la faceva
più a trattenersi, sentiva che stava per esplodere e si sentiva imbarazzato a
farlo in bocca a Goku.
-Ehi, noi andiamo a mangiare!! Avete capito??- il kappa gridò dietro alla
porta, a quel punto Sanzo con le mani trattenne il viso di Goku che finalmente
cambiò espressione. -Eh?- il demone guardava il suo maestro, non capiva
perchè l'avesse fermato...Non gli piaceva? Ci aveva ripensato? -Va a mangiare,
Goku- disse tranquillo il bonzo ma nello stesso tempo deciso.
-Ma io...-Goku non aveva fame, forse più¹ precisamente non voleva scendere ma
preferiva rimanere là con il suo sole. Sanzo aveva l'aria di chi non voleva
discutere e lo guardava con occhi stanchi. -Va bene- disse convinta la saru che
si alzò dal letto e si diresse verso la porta mentre si abbottonava i
pantaloni. Sulla soglia dedicò un ultimo sguardo al bonzo ancora mezzo nudo
sul letto, era stanco e respirava a pieni polmoni ma non sembrava dispiaciuto
dal loro contatto. Goku raggiunse i compagni che erano al tavolo ed aspettavano
le portate. -Ce ne hai messo di tempo, scimmia!- lo istigò il kappa. Ma Goku
non gli dette attenzione e si sedette con un sorrisino di soddisfazione sulle
labbra. -Sanzo non scende?-
chiese Hakkai contento di non vedere il piccolo demone imbronciato. -No, è
stanco. Vuole riposare- rispose la saru. Nella sua mente non navigava nemmeno
il più piccolo pensiero, era felice e basta, voleva godersi quei momenti di
beatitudine perchè aveva il presentimento che non sarebbero più tornati.
-Che fai, scimmia? Quello non lo mangi?- il rosso si stava per avventare
sull'ultimo nikuman, -No, quello è per Sanzo!- gridò
-Guarda che ti ho portato!- esclamò Goku pieno di sé entrando in camera. La
luce era spenta e Sanzo era sdraiato su un fianco che dava le spalle alla porta
coperto dalle lensuola. "Forse si è addormentato..." pensò la
scimmia vedendo la scena. -Chiudi la porta che entra confusione!- disse Sanzo
con tono annoiato. -Sì- rispose la scimmia contenta di vedere che il bonzo non
stava dormendo. Pose il nikuman sul comodino, saltò sul letto del monaco e con
il polpastrello dell'indice prese a sfiorargli la tempia. All'improvviso con un
brusco gesto, quasi fosse uno schiaffo, Sanzo allontanò la mano di Goku. -Cos...-
si sorprese il demone a quella reazione.
-Perchè?-
-Devi finirla...- rispose tranquillamente il biondino.
-Perchè? Perchè!?!-Goku non riusciva a dare sfogo a tutta la sua rabbia
-Deve bastarti sapere che non ti odio- detto questo il monaco chiuse gli occhi,
si accomodò sul letto e si dimenticò di Goku.
La scimmia si fiondò sul suo letto e scoppiò a piangere. Piangere come non
aveva mai fatto prima e non gli importava se Sanzo avrebbe sentito tutti i suoi
singhiozzi, i suoi lamenti. Cosa gli era preso tutto di un colpo? Non poteva
prenderlo e lasciarlo come più gli piaceva! Era colpa sua se stava in quello
stato! Aveva una ferita al cuore che gli faceva male più di qualsiasi pugno o
calcio che avesse mai ricevuto nelle varie lotte. Non c'era Hakkai che gli
bloccava le perdite di sangue, non c'era Gojyo che poteva salvarlo. Nessuno
poteva comprendere quel dolore! Nessuno! Nemmeno Sanzo! Lo amava troppo per
odiarlo, ma non poteva più continuare così. Affondò la faccia nel cuscino
sperando che qualcuno, qualcosa lo avrebbe portato via o avrebbe portato via
quel dolore che lo stava lacerando da dentro e intanto si domandava perché.
Continuò a piangere finchè non si addormentò e dette pace, per almeno
qualche ora, al suo cuore.
La mattina successiva si svegliò con il vento che gli passava tra i capelli,
si strofinò il viso e si decise ad alzarsi. "Strano che dorma
ancora..." disse tra sé e sé guardando il bonzo. Si diresse verso il
bagno, si sciacquò la faccia rossa e gli occhi gonfi e ritornò in camera. Si
fermò davanti al letto di Sanzo e ci rimase per una manciata di secondi.
-Hakkai!!!!- prese ad urlare Goku come un forsennato.
-Hakkai!!! Gojyo!!! Correte!!!!!- la scimmia continuava ad urlare come una
pazza in preda alla disperazione.
-Goku! Che succede!- gridò Hakkai con il fiatone irromopendo nella stanza.
Goku si girò verso di lui: aveva gli occhi pieni di lacrime. -Non...non
respira- mormorò il piccolo demone.
-Cosa?!?- il demone dagli occhi di giada si fiondò sul biondino e iniziò a
fare il massaggio cardiaco. Il Kappa e la scimmia erano intorno a lui, uno più
terrorizzato dell'altro. Goku lanciava degli sguardi al rosso che rimaneva
impalato a fissare il corpo esanime di Sanzo quando...
-Mi dispiace...- mormorò Hakkai con gli occhi rivolti verso il basso.
-Cosa?!? No! Non è possibile! Hakkai perchè ti sei fermato?!? Non è vero!
Ditemi che sogno! Ditemi che sto ancora dormendo!- gridò Goku follemente.
Stava piangendo e nessuno che faceva niente. Tutti rimanevano immobili, impotenti
e soprattutto sconcertati. In quel momento il cielo si oscurò, si alzò un
forte vento ed il sereno fu coperto da nuvole grige. La saru si fermò
d'improvviso, scostò le lensuola. Qualche goccia cominciò a cadere, una
dietro l'altra, sempre più forte. Tra le mani Sanzo stringeva la scimmietta di
legno che gli aveva regalato. "Quando mi hai detto di non lasciarmi
sopraffare dalle mie emozioni volevi dirmi di non soffrire. Perchè tu sapevi!
Lo sapevi che sarebbe andata a finire così! Ora capisco il tuo
comportamento...Adesso i tuoi raggi non mi raggiungono, adesso hai l'aria di un
sole che non riscalda più...hai l'aria di un...di un sole spento"
FreeFly