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Autore: micina82    26/10/2010    8 recensioni
Una visione alternativa... ma non troppo di quello che lega Bunny e Marzio.... ma soprattutto di come arriveranno a capirlo. Buona lettura! - AGGIUNTO CAPITOLO 11 -
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Mamoru/Marzio, Usagi/Bunny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11
Il palazzo Yotohomo si ergeva su una collina appena fuori Tokyo, dalle sue terrazze a picco sul mare si poteva godere di un panorama incantevole e avere l'impressione di racchiudere nel palmo di una mano tutto il golfo della città, che di sera era particolarmente suggestivo. Ursula era stata puntuale e a Marzio fece piacere poter essere tra le prime persone a giungere alla festa; così quasi nessuno lo aveva visto in compagnia della sorella di Moran,  inoltre aveva potuto trovare un buon posto per vedere Bunny arrivare. Quando Moran gli aveva raccontato che non aveva il vestito per la festa non ci aveva dato peso, ma quando l'amico gli aveva chiesto il favore di accompagnare la sorella, gli si era accesa la lampadina. Dopo aver lasciato il Crown si era recato all'atelier Silver Moon, tempo prima lo avevano condotto lì le ricerche sulla sua famiglia, e, pur non avendone ricavato alcuna informazione utile, aveva potuto appurare che la fama di quel posto era ben giustificata: creazioni raffinate, di gran classe e di ottima manifattura, non a caso era l'atelier più antico della capitale. Era sicuro che avrebbe trovato quello che cercava, proprio lì aveva acquistato tempo prima anche lo smoking che indossava. Aveva deciso di essere impeccabile per la sua dama e così aveva messo anche l'orologio della sua famiglia.
Era passata ormai una mezz'ora, Ursula aveva già raggiunto il suo cavaliere e la sala stava cominciando a riempirsi. Le ragazze dovevano essersi proprio divertite a pensare alle compere, era un tripudio di colori, abiti di tutte le forme che frusciavano sui marmi lucidati a specchio, sembrava essere in un'altra epoca. Le amiche di Bunny erano arrivate tutte insieme ma lei non c'era, questo era strano... e se non le avevano recapitato il pacco? Lei non poteva mancare, non poteva! Quella sera era importante per loro, se lo sentiva dentro, non poteva aver deciso di non andarci. Certo, non sapeva che lui fosse lì per lei, ma le aveva chiaramento detto che non poteva assolutamente mancare... Ma che baka! Lui non aveva firmato il biglietto. Un momento, Rea gli aveva detto che era una sognatrice e anche lei glielo aveva confessato quel sabato pomeriggio nel suo appartamento. Si doveva sforzare di essere positivo. Testolina buffa adorava le sorprese. Si stava facendo prendere l'ansia e questo non era da lui, ma il solo pensiero che lei gli desse buca senza neppure saperlo lo faceva andare fuori di testa. Aveva la gola secca, doveva bere qualcosa e il cameriere sembrò ascoltare le sue mute considerazioni, avvicinandosi con il vassoio. La bibita gli rinfrescò la gola e gli schiarì le idee... In quel momento la vide varcare la soglia del salone come una vera principessa.
Appena il papà l'aveva lasciata all'ingresso della tenuta e dopo averle fatto le solite raccomandazioni,  Bunny si era potuta avviare al palazzo. Mentre attraversava il viale, il cui percorso era illuminato da tante piccole lanterne a olio, si sentiva profondamente attratta da quel luogo. si chiedeva se avesse incontrato il misterioso ammiratore e sperava che non prendesse a male il fatto che avesse accettato il dono ma non lo corrispondeva nei sentimenti. Mano a mano che si avvicinava alla sua meta il suo cuore palpitava, era emozionata come se quella festa significasse tutto per lei. Quando entrò nel salone principale si sentiva piccola piccola piccola, completamente spaesata, tutte quelle luci, quei colori, quelle persone, e poi la musica che sembrava essere partita apposta proprio al suo arrivo....
Marzio non perse tempo e, indossando la mascherina che poco prima avevano distribuito a tutti i cavalieri, raggiunse la ragazza e le chiese di ballare con lui. A dirla tutta, non aspettò neppure la sua risposta e la trascinò tra le coppie che stavano già danzando. Volteggiavano per la sala come se ci fossero solo loro, assaporando la magia di quel momento con la consapevolezza di averlo già vissuto in un tempo lontano, conoscevano perfettamente i tempi e i passi di quella ballata e l'armonia con cui si muovevano era affascinante agli occhi degli altri presenti che nel frattempo si erano fermati ammirandoli estasiati. Marzio era inebriato dalle sensazioni che provava, conosceva tutto alla perfezione compreso il suo corpo, il suo profumo, la sua espressione confusa e inbarazzata. La ragazza dal canto suo, non era riuscita ad opporsi all'invito di quel misterioso pretendente, e si era fatta coinvelgere in quel valzer che lei stessa era sorpresa di riuscire a danzare così perfettamente, proprio lei che ai corsi di portamento non riusciva a mettere un piede davanti all'altro senza inciampare e cadere rovinosamente. Si sentiva leggera, le sembrava di volare trasportata dalle note di quella melodia, per la prima volta in vita sua sapeva come comportarsi e poi conosceva quel petto, quelle braccia, quel sorriso così magnetico e affascinante.
Sull'ultima nota i loro visi 
si erano avvicinati fin troppo e fu solo l'interruzione della musica ad evitare a Bunny il suo primo bacio al centro di una sala gremita di persone con uno sconosciuto. Che poi sconosciuto non era per niente, ma questo lei non poteva davvero saperlo. Eppure il desiderio di unirsi a quelle labbra così accativanti e sensuali l'aveva colta in maniera così irrazione e imprevista che quando realizzò si sentì avvampare e corse via, in cerca di aria fresca che potesse raffreddare quei suoi insensati pensieri. Sentiva di amare Marzio con tutta sè stessa e allora perchè si era sentita così attratta da quel perfetto estraneo? Forse lo aveva inconsciamente identificato con il ragazzo dei suoi sogni e si era lasciata andare. Che vergogna, come avrebbe potuto guardare Marzio nei suoi profondi occhi blu e convincerlo che l'amava, se appena un minuto prima stava per baciare uno qualunque? Si sentiva tremendamente in colpa. Aveva abbandonato il salone e si era addentrata nei giardini del parco finchè non aveva raggiunto la terrazza da cui si ammirava il golfo. Guardando la luna piena che svettava alta nel cielo, non potè fare a meno di abbandonarsi ad un pianto disperato e calde lacrime rigarono il suo candido volto.
Sull'ultima nota i loro visi si erano avvicinati così tanto che Marzio non potè fare a meno di desiderare con tutto sè stesso di catturare quelle mordide e vellutate labbra con le proprie e incatenarle in bacio profondo. Un attimo prima che lui avesse potuto terminare di formulare questi pensieri lei si era divincolata dalla sua dolce presa, era sgusciata via dal suo abbraccio, aveva abbandonato la sala correndo via e lo aveva lasciato solo in mezzo alla pista. Per fortuna la musica era ripartita quasi subito e si era sua volta allontanato senza destare particolare interesse, fatta eccezione per Rea che aveva osservato tutto e capito chi si celava dietro quella mascherina, e che pretese spiegazioni non appena il ragazzo varcò la soglia che lo conduceva all'esterno. Dopo il racconto, non potè fare altro che rimproverare Marzio per il trasporto con cui aveva trascinato Bunny in quella danza senza nemmeno farsi riconoscere. La ragazza era veramente innamorata di lui e doveva averla già mandata abbastanza in confusione con la storia del pacco sorpresa, adesso se la conosceva bene (e chi poteva metterlo in dubbio!) se ne stava in qualche angolo del parco ad incolparsi di aver in qualche modo tradito il suo sentimento verso Marzio per essersi lasciata andare così tanto con uno sconosciuto, doveva trovarla, rivelarsi e chiarire finalmente i propri sentimenti. "Altrimenti dovrai vedertela con me" - era stata Morea a parlare con le mani fisse sui fianchi "Dev'essere veramente a pezzi in questo momento poverina!" - aggiunse Amy accarezzandosi lievemente il mento "Vi siete già rincorsi abbastanza, è ora che l'amore trionfi... e poi chi non rosica non mangia" intervenne in chiusura Marta. "Chi non risica non rosica!" la corressero le amiche all'unisono, mentre Marzio ringraziandole tutte si addentrava nei meandri di quel parco affascinante e sconosciuto, come sentiva di aver già fatto in passato per raggiungere la sua principessa... Adesso ne era certo: era Bunny la sua principessa. Quella del sogno, ma soprattutto quella della sua vita reale!
Aveva cercato in lungo e in largo, gli restava soltanto la terrazza maggiore quella a picco sul mare. Appena vi giunse fu colto da una sensazione di deja-vù. Bunny era lì con lo sguardo triste e sconsolato verso l'astro che si stagliava alto nel cielo, una lacrima impigliata all'angolo degli occhi brillava prepotente alla luce della luna e conferiva a tutta la figura un'aria eterea e irrangiungibile. La sua voglia di esserle accanto, asciugare quelle lacrime e stringerla in un delicato abbraccio gli ardeva nel petto e quasi senza rendersene conto si avviò con passo silenzioso verso di lei sperando di non spaventarla.

Alla fine sono tornata..... fatemi sapere cosa ne pensate!
Sinceramente non sono molto convinta, ma la voglia di ricreare un contatto con tutte voi ha avuto la meglio sulla qualità del capitolo.
@ Carmen: so che avresti letto con piacere il mio obbrobbio x raddrizzarlo un po', ma non me la sono sentita di darti altre grane visti i problemi in uni... Un abbraccio!
 



  
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