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Autore: Exentia_dream    26/10/2010    3 recensioni
E' una storia tutta da leggere, direi.Non so se a quell'epoca
esistessero le jeep, ma è un piccolo particolare, no? Spero
di avervi incuriosito. Su su, correte a leggere e a recensire!
Dalla OS: Emmett Cullen come Royce King.
Non poteva essere. Non doveva essere.
Mi sedetti sul divano, con il viso tra le mani: avrei voluto
piangere.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Emmett Cullen, Rosalie Hale
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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Emmett e Rosalie per sempre.

Lo vidi rientrare col capo chino.
La camicia zuppa di sangue scolorito che non odorava di lince, di puma, né di grizzly.
Odorava di umano.
“Emmett!”
“Rose…”
“Cosa diavolo hai fatto?”
Ticchettava i polpastrelli della mano sinistra nel palmo di quella destra.
Il silenzio intorno a noi era palpabile e pesante.
“Io non volevo... Stavo solo seguendo la scia di un orso, poi il vento… quelle lenzuola, quel profumo…”
“Co-cosa? Emmett avresti dovuto…”
“Non ci sono riuscito: era troppo… invitante.”
Alzò lentamente gli occhi, posando l’ombra del suo sguardo nel mio.
Il suo era oro sciolto dai sensi di colpa e dal disgusto verso ciò che aveva fatto, verso sé stesso.
“Oh, mio Dio…” dissi, realizzando che non stava mentendo, che quello non era uno dei suoi soliti scherzi.
“Rose…”
“Sparisci.” Non rispose. Semplicemente, mi strinse a sé, mentre i miei pugni colpivano veloci e forti il suo petto marmoreo. L’odore del sangue mi inebriava i sensi, mi confondeva.
Sciolse l’abbraccio quando finii di colpirlo. “Mi dispiace.”
“Perché?”
“Non lo so… Perdonami.”
Andò via, fissandomi negli occhi, senza distogliere mai lo sguardo.
Si fermò un’ultima volta, tendendo la mano verso di me, quasi a volermi toccare. Un’ultima volta.

Too much of anything can make you sick,
Even the good can be a curse.
Makes it hard to know which road to go down,
Knowing too much can get your hurt.

Non potevo crederci , mi sembrava impossibile: era stato trasformato tanti anni fa, ormai avrebbe dovuto essere insensibile all’odore del sangue umano. Invece, non era così…
Mi aveva detto la verità, quando avrebbe potuto mentirmi.
Avrei dovuto star male per lui, per i sensi di colpa che probabilmente lo stavano consumando…
Invece, stavo male per me: mi sentivo tradita, un’altra volta.
Emmett Cullen come Royce King.
Non poteva essere. Non doveva essere.
Mi sedetti sul divano, con il viso tra le mani: avrei voluto piangere.
Respirai a pieni polmoni, anche se non avevo affatto bisogno di aria.
Il suo profumo, però, aleggiava nella grande sala ed io volevo catturarne quanto più possibile e sentirlo mio.

Is it better, is it worse?
Are we setting in reverse?
It’s just like we’re going backwards,
I know you’re not in this to go…
We’re driving fast but let’s go slow.
What I don’t want to do is crash…

Era meglio o peggio la verità, non lo sapevo.
Forse, avrei dovuto considerare entrambe le possibilità. Era questa la soluzione che avevo trovato dopo due settimane dalla sua partenza.
Uscii in giardino e mi addentrai nell’umidità del bosco.
Il vento scompigliava le chiome degli alberi e i miei capelli.
Il mio profumo e quello della natura si mischiavano in una strana alchimia che mi dava la nausea.
Corsi veloce, allontanandomi dal sentiero e dal richiamo del sangue che pulsava nelle vene di qualche animale poco distante.
Mi sembrava sempre di non essere abbastanza veloce.
Arrivai in una piccola radura. Dove gli alberi si diradavano, crescevano l’erba e i fiori umidi di pioggia.
Quello che però attirò la mia attenzione fu un profumo. Il suo.
Fissava la luna, ma riuscii a sentire il rumore silenzioso delle sue labbra che si stendevano in un sorriso.
Sorrisi anche io, immaginando le fossette sulle sue guance.
“Ti stavo aspettando, Rose…” credevo fosse andato via, invece era lì. Ad aspettarmi.
Mi appoggiai alla pietra su cui era seduto.
Il mio matrimonio non poteva finire…
Diedi le spalle alla luna: non sopportavo la luce di qualcosa che non fosse l’amore tra me ed Emmett.

Just know you’re not in this thing alone,
There’s always a place in me
That you can call home.
Wherever you feel like we’re growing apart,
Let’s just go back back back back to the start.

“Nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, nella buona e nella cattiva sorte.”
Erano queste le parole che avevo pronunciato il giorno in cui avevo sposato Emmett, per la prima volta.
Ed ora non potevo abbandonarlo.
Sbagliare era umano. Noi eravamo vampiri, certo, ma in qualche antro del nostro cuore e del nostro animo risuonava ancora l’eco delle nostre vite da umani.
“Sono passate due settimane, Rose… Ti ho aspettato ogni notte e mi sono sentito sempre più solo.” Lo ascoltai, mentre la sua risata si riempiva di un nervosismo amaro. “Non ho più una casa, né una famiglia. Ho perso mia moglie…”
Avrei voluto che Emmett sapesse leggere nel pensiero: mi costava parlare ed esprimere i miei sentimenti, soprattutto mi costava ammettere di aver paragonato mio marito a Royce King.
“Non mi hai persa…”
“Rose, ti conosco.”
“Non del tutto. Ho capito e, cosa più importante, ti ho perdonato.”
“Grazie.” disse, stringendomi forte.
“Ho deciso di ricominciare… dall’inizio!”




Anything that’s worth having,
Is sure enough worth fighting for.
Quit is out of the question,
When it gets tough gotta fight some more
We gotta fight fight fight fight fight for this love.
We gotta fight fight fight fight fight for this love.
We gotta fight fight fight fight fight for this love.
If it's worth having, it's worth fighting for…

Il mio amore, anzi, il nostro amore era qualcosa che andava oltre gli errori, oltre la distanza…
Ed era eterno, l’avevamo giurato più di una volta.
E, per questo amore, avrei lottato sempre. Contro chiunque…

Now everyday aint gon' be no picnic:
Love ain't no walk in the park.
All you can do is make the best of it now.
Can't be afraid of the dark.

“Non sarà facile, lo ammetto. Mi sono sentita tradita.”
Aumentò la forza di quell’abbraccio. “Perdonami.”
“Poi, però, ho capito: l’istinto,a volte, spegne la ragione. Nella vita si sbaglia, figuriamoci durante l’eternità… Bisogna solo saper perdonare. Infondo, poi, ho sbagliato anche io: mettendo in discussione il nostro matrimonio e mandandoti via, ho preso una decisione avventata. Tu non meriti questo…”
Sorrise. Avrei voluto spegnere tutti i rumori del bosco per sentire la sua risata.
Non avevo paura. Non più.
“Ne sei convinta?”
“Assolutamente. Dobbiamo solo impegnarci un po’ per far funzionare le cose… e tu dovrai aiutarmi a dimenticare questi giorni in cui non sei stato con me.”
“Ti amo.” Posò la sua mano sulla mia, mentre i miei occhi si perdevano nei suoi.

I don't know where we’re heading,
I'm willing and ready to go.
We've been driving so fast…
We just need to slow down and just roll…

Salii in macchina e allacciai la cintura, mentre Emmett saliva dal lato guida.
“Dove andiamo?” chiesi.
“E’ una sorpresa.”
Il motore si avviò con un brusio potente e le grandi ruote della jeep premettero sull’asfalto consumato.
Davvero non sapevo dove fossimo diretti, ma di una sola cosa ero certa: il nostro amore doveva vivere, pur se contro tutto e tutti. A dispetto di ogni cosa.
Il vento mi solleticava la pelle. Il sorriso di Emmett non accennava a sparire dal suo viso e ne ero felice. Sorrisi di rimando.
Chiusi gli occhi, il tempo di cogliere tutto il caos che liberava la mia felicità.
Emmett appoggiò la sua mano sulla mia nel momento esatto in cui spense il motore.
“Mh?”mugugnai, osservando il panorama che mi si parava di fronte: un enorme prato fiorito accoglieva un piccolo arco addobbato di rose rosse e gigli bianchi.
Non mi accorsi di aver lasciato l’auto, fino a che Emmett non mi abbracciò. “Grazie.”
“Di cosa?”
“Di tutto.” Mi sfiorò le labbra delicatamente, ma non approfondì quel bacio.
Mi prese la mano e ci incamminammo nel prato.
Un uomo vestito di bianco ci attendeva sotto l’arco. Ci salutò, facendo il segno della croce, poi ci fece accomodare su una piccola panca. “Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.”
La messa fu breve, poi arrivò il momento del fatidico sì.
“Ti amo.” Sussurrò Emmett. Mossi il capo, annuendo.
“Vuoi tu, Emmett Cullen prendere Rosalie Hale come tua sposa?”
“Sì, lo voglio.”
“Vuoi tu, Rosalie Hale prendere Emmett Cullen come tuo sposo?”
“Sì, lo voglio.”
Il prete ci incoraggiò a proseguire.
“Io, Emmett, prendo te, Rosalie, come mia sposa e prometto di esserti fedele sempre: nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, nella buona e nella cattiva sorte e di amarti e rispettarti in tutti i giorni della mia vita.”
“Io, Rosalie, prendo te, Emmett, come mio sposo e prometto di esserti fedele sempre: nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, nella buona e nella cattiva sorte e di amarti e rispettarti in tutti i giorni della mia vita.”
“Rosalie, ricevi questo anello in segno del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.”
“Emmett, ricevi questo anello in segno del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.”
“Puoi baciare la sposa.” Così, il prete ci benedisse con l’acqua santa e ci lasciò soli.
Emmett mi baciò con delicata passione e una tenerezza paragonabile a quella di un bambino.
Era di questo che sapevano i suoi baci: di amore.
Un anello al dito non faceva la differenza, ma in quel momento, durante il nostro ennesimo matrimonio, avevo ritrovato tutte le mie certezze.
Una in particolare, la più forte, la più importante, mi riempiva il cuore di una gioia nuova, che sarebbe stata eterna.
Tutta quella gioia nasceva da una frase incisa nel grembo delle nostre fedi: Emmett e Rosalie per sempre.



***
Questa OS AVREBBE dovuto partecipare al contest "Emmett e Rosalie for ever..." indetto da Jadina94.
Il contest consisteva nello scegliere un numero al quale corrispondeva una canzone. Io ho scelto il numero 21, che contrassegnava "Fight for this love" di Cheryl Cole e ho deciso di farci su una song-fic (La prima in assoluto in vita mia, quindi, vi prego di darmi il vostro parere.).
Il contest, però, è nullo poichè le altre "partecipanti" non hanno consegnato le loro ff.
MA, c'è sempre un ma... La giudicia, molto gentilmente mi ha comunicato lo stesso il giudizio che mi avrebbe dato ed eccolo qui:


Giudizio

Grammatica: 10/10

Nessun errore, bravissima ^^

Forma: 9/10
Troppe virgole in alcuni punti, ma per il resto molto bene.

IC: 10/10
Sempre loro, cari <3

Gradimento personale: 10/10
Bè, essendo la storia su Emmett e Rosalie non potevo dare di meno, no? xD
Mi ha fatto piacere vederti anche qui e scusa immensamente per il ritardo nel postare il giudizio >.<
Bravissima davvero, mi dispiace che tu non abbia avuto sfidanti degni di questo nome (e giudiciA anche, visto il ritardo con cui quell’ingrata ha postato i risultati) e spero di risentirti, prima o poi ^^

Punti bonus: 2/2
Non ho nulla da dire se non bravissima *-*


ORA, miei cari lettori e lettrici... vi pregherei di lasciarmi un piccolo commentino...
Come già detto, è la prima song-fic che scrivo ed è un genere che mi piace molto, quindi vorrei cimentarmi in altre imprese folli come questa...
Aspetto solo il vostro giudizio... Un bacio, la vostra Exentia_dream
   
 
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