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Autore: Lady Saiyan    27/10/2010    4 recensioni
ORA BASTA MI AVEVE STANCATO!!!!!!!- Vegeta aveva perso il controllo, scatenò una forte energia. Un lampo. Poi più nulla. è la mia prima FF.. siate buoni, vi volevo informare che questa FF introdurrà personaggi di altri manga o anime e la partecipazione dell'autrice. Se a qualcuno è già venuta questa idea informatemi e provvederò alla immediata cancellazione.Buona lettura!
Genere: Avventura, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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AVVENTURA PER I NOSTRI EROI

-Capitolo 9-

Il terrore dilagava nella stanza. In un grande edificio giallo, cinque ragazzi erano rinchiusi nell’atrio, nell’attesa del loro turno. Scalpitavano, urlavano, si disperavano. Dai loro occhi si poteva leggere solo la paura per il destino che li attendeva dietro quella porta.

«Non ce la posso fare.»

«Stai calma!»

«NO!!» la ragazza incominciò a saltellare per scaricare la tensione. Era l’ultimo round, dopodiché  addio a tutto.  

Fuori dell’edificio…

«Mah… com’è cambiata! Siamo sicuri che sia lei?»

«Certo zuccone! Non la riconosci??»

«Sì, ma non era così paurosa, prima!»

«Probabilmente era coraggiosa per il potere saiyan» spiegò una vecchietta che volteggiava nell’aria sopra una sfera di cristallo. L’uomo con cui parlava si grattava i capelli ribelli pensieroso. Non aveva ancora capito molto di tutta quella faccenda. Erano passati dieci anni dal loro ultimo, bizzarro, incontro.

«Non è cresciuta molto quella gnometta»

«Vegeta! Sei sempre così gentile, eh! Poi parli proprio tu d’altezza!» la moglie lo rimproverò, come sempre. Ultimamente era molto nervosa… lei invecchiava e suo marito sempre giovane. Certo, le aveva spiegato che essendo nati per combattere, il loro corpo si manteneva giovane più a lungo e tutto il resto… ma il suo orgoglio femminile non lo accettava di certo!

«Ehi donna, bada a come parli!»

Ci volle l’aiuto del figlio Trunks, ormai un bel giovanotto di 18 anni, per calmarli.

 

«Oddeo Tere, ho paura!»

«Anche io!»

«Sì ma adesso tocca a me!C’è solo un modo per superare la paura…» Teresa s’incuriosì, fissò molto attentamente l’amica, come se fosse un oracolo di sapienza. Era disposta a tutto, purché le passasse questo dannato terrore «Potere della ragioneria, vieni a me!»

 

«Avete sentito?! La ragazza al suo fianco ha pronunciato una formula simile a quello delle Sailors!» i guerrieri Z erano sull’attenti. Come poteva una comune terrestre trasformarsi? Goku continuò a parlare «Non sarà una terrestre. E’ per forza un’infiltrata… Sailor Ragioniera!» calò il silenzio… «Baka...»

 

«Deb, sei incredibile!» Teresa scoppiò a ridere e così i presenti. «Adesso ci provo anche io! Potere della ragioneria, vieni a me! E ti prego… fammi passare questo benedetto orale!» scoppiarono ancora a ridere e la tensione si allentò per qualche minuto, finché un uomo sulla cinquantina, brizzolato e con gli occhiali storti, uscì dall’ “aula delle torture”. Si avvicinò al gruppetto tremante con un sorrisetto compiaciuto.

«Bene, il prossimo candidato può entrare» Deborah andò nell’aula, seguita da tutti i presenti, tranne Teresa. Dopo era il suo turno. Ancora un’ora e avrebbe affrontato forse la prova più difficile fra quelle precedenti: l’orale di maturità. Aveva occupato ben 5 sedie con libri, appunti, acqua e cibarie. Continuava a sfogliare nervosa il libro, sperando che all’ultimo momento le entrassero in testa quelle piccolezze mai imparate durante l’anno. Si era impegnata tanto, cercando sempre di mantenere dei voti alti, nonostante i brutti periodi. E nei momenti di sconforto e debolezza, sapeva che aveva delle persone preziose al suo fianco: i suoi amici. A differenza degli anni precedenti, dopo la favolosa avventura nel mondo degli anime, era riuscita a farsi dei veri amici. Forse aveva trovato il coraggio necessario per fidarsi nuovamente proprio da quell’incontro. Ancora li vedeva, i suoi amici strani. La tenevano stretta per non farla cadere in quel vortice buio. Inconsciamente, toccò il braccialetto di Vegeta. Quell’ora di interrogazione non era altro che una delle tantissime prove che avrebbe affrontato nella vita. Doveva entrare a testa alta e con la mente lucida.

«Finalmente è finita!Che liberazione!» a parlare fu Deborah, uscita trionfante dall’aula.

Dopo pochi minuti entrò Teresa.

 

«Uhm, non c’è più… ehi sta uscendo della gente dall’edificio, meglio nascondersi» il gruppo Z si mimetizzò dietro la palestra per non farsi scoprire dai comuni terrestri. Dopo un’ora uscì anche la loro amica, contenta ma stanca, che abbracciava ogni persona conoscesse ricevendo tanti complimenti per la sua performance. Prese il cellulare, cercò il numero e chiamò «Senseiiii!! E’ finita!! Ce l’ho fatta!» iniziò a parlare e ridere al telefono. Era felice.

Notò una piccola cresta fra i cespugli. “Ma quelli… Naah!” ma distolse subito il pensiero.

Goku e compagni si allontanarono; non volevano rovinarle quel momento. Ci sarebbe stato tempo per parlare di argomenti più seri.

 

«Mamma! Papà! Sono a casa!» tornò a casa e dopo i vari festeggiamenti e racconti con la famiglia, decise di andare a fare un riposino, il mal di testa post-maturità la stava uccidendo.

Aprì il cassetto e trovò gli altri due gioielli dell’avventura: la collana e il bracciale-sailor. Prese in mano la collana e la aprì per ammirarne il contenuto: la perla rossa. La girò un paio di volte controluce per guardare le sfaccettature e le sfumature.  Ma ad un tratto… si illuminò. Sentì di nuovo quell’energia, la stessa che aveva durante il periodo con gli Anime, ed era come se si stesse risvegliando da un lungo sonno. Teresa sentì l’energia passarle sulla mano. Spaventata, la ributtò nel cassetto e si catapultò nel letto.

 

«Sei mia. Piccola Teresa. Il momento è giunto. Non farmi più aspettare. Ho bisogno di te» una mano scheletrica la stava per avvolgere, la stessa di qualche anno fa. «Vieni da me…»

 

«Svegliati è solo un incubo!»

Teresa si svegliò urlando e ansimando. Con gli occhi sbarrati e pieni di lacrime fissò per qualche minuto le coperte. «Teresa? Stai bene?» si girò e incontrò i dolci occhi di Goku, che la guardavano con fare paterno.

«Non…»

«Stai tranquilla, era solo un sogno»

Piantò nuovamente un urlo, ancora più acuto di prima «Non è possibile!!» si raggomitolò in un angolino del letto.

«Come sempre, la spaventi, Kakaroth» Vegeta. Di nuovo davanti a lei.

«C-che ci fate voi qui?»

«Bel modo di salutare, tsk» appoggiato alla scrivania, Vegeta non perdeva un attimo per far conoscere al mondo il suo sarcasmo.

«Sì, ok. Ciao, benvenuti e tante care cose. Ora ditemi che diavolo ci fate qui!Oddende se vi vede mia madre vi ammazza… mi ammazza!»

«Tranquilla, li abbiamo addormentati… con metodi dolci, stai calma» Goku sorrise fiducioso nella speranza di rasserenare l’amica, alquanto spaventata. Lei trasse un respiro profondo e fece il punto della situazione.

«Perché siete qui?» guardava i presenti con occhi preoccupati. Se loro erano lì, di sicuro non portavano belle notizie.

«Bè… abbiamo sentito un’aura malvagia, ma non sapevamo da dove provenisse Poi Baba ci ha riuniti e spiegato di chi era. Vedi, lei quella volta, quando ci disse che aveva inavvertitamente aperto i varchi, bè… era sotto incantesimo. Abbiamo deciso di raggiungerti, con il suo aiuto, per proteggerti» mentre le parlava, Goku, le accarezzava i capelli. A quanto pare la vedeva come una figlia…

«Proteggermi? Perché? Sono in pericolo?»

«Non ricordi? E’ chiaro che questa entità voglia te» questa volta parlo Vegeta. Si guardarono negli occhi, in silenzio. Solo in quel momento la ragazza notò che Trunks e Goten erano pressoché della sua età.

«Uhm… ma voi non siete gli stessi dell’altra volta. Insomma, Trunks e Goten erano piccoli!Sono passati solo tre anni!» i presenti aprirono la bocca per poi richiuderla. Nuovamente il principe, parlò.

«Sono passati dieci anni, gnometta»

«Gnometta a chi??Comunque sia sono tre gli anni!»

«Dieci!»

«Tre!»

«Dieci!!»

«Tre!!»

«Smettetela! Avete ragione tutti e due!» proferì Baba, rimasta in silenzio fino ad ora «Fra i nostri mondi, il tempo passa in modo diverso. Da noi sono passati dieci anni, mentre da loro soltanto tre» In effetti, ora che ci pensava Teresa, la cosa aveva un senso. Nel mondo di Dragonball il tempo passava sempre veloce, evidentemente questa caratteristica è rimasta. Infondo, sono frutto della mente umana; solamente dei disegni… che vivevano davanti a lei, ora.

«Non potete stare qui, comunque. Si vede che siete degli anime. Scatenereste un bel putiferio nel mondo. Che si fa?»

I presenti ci pensarono a lungo.

Ma solo uno proferì risposta.

«Boh!» sorridendo, Goku parlò.

«COME SAREBBE A DIRE BOH! NON POTETE RESTARE QUI! ASSOLUTAMENTE NO! HO APPENA FINITO LA SCUOLA, QUESTA è LA MIA ESTATE E NON HO INTENZIONE DI METTERMI A COMBATTERE!» urlò furiosa contro i presenti, puntando il dito su ognuno di loro. «Voglio andare a prendere il sole, divertirmi e spassarmela, avete capito? Non ho intenzione di pensare a nulla di serio, quindi ora voi andate da questa fantomatica entità e la riempite di botte come i saiyan sanno fare» sbuffò per un paio di minuti, dicendo cose senza un nesso logico.

«Potresti non avere più una tua estate, se non ci aiuti» Teresa guardò il suo interlocutore, Vegeta. Che aiuto poteva dare lei? Era una semplice umana, una di quelle persone che i professori di educazione fisica guardano con disprezzo perché secondo loro non saprebbero aprire un barattolo di cetrioli sott’olio da soli; quelle persone graciline e sbadate che si fanno male ovunque. Come poteva aiutare dei Saiyan? I forti e valorosi guerrieri, i più potenti dello spazio, avevano bisogno di lei?

«Forse non vi è chiaro una cosa. A quanto ho capito, in quella specie di avventura marziana che abbiamo vissuto tre anni fa, io non ero me stessa. Per qualche strana ragione assorbivo i poteri di chi mi stava intorno. In quel caso ero forte. Ma qui siamo nel mondo reale-o almeno per me- sono una persona qualunque. Voi siete gli eroi, voi siete forti, voi ve la sbrigate da soli! E ora, se volete scusarmi, mi stavo riposando dato che ho avuto una giornata pesante!» detto questo riprese le sue coperte e si girò dalla parte opposta, dando le spalle ai presenti.

I presenti si guardarono titubanti. Goku cercò di chiamarla ma per tutta risposta lei ringhiò.

«C’è un piccolissimo particolare che non ti abbiamo ancora detto» la ragazza fece finta di non ascoltare le parole di Bulma «Vedi… quando tu sei venuta nel nostro mondo, eri forte. Una saiyan. Ora noi siamo nel tuo, un pianeta popolato solo ed esclusivamente da terrestri, animali, vegetali… nessun raggio luminoso, nessuna sfera di energia…» Teresa si girò e la guardò con occhi sbarrati. «Quel che voglio dire è che i Saiyan qui…»

«… sono umani» concluse la ragazza.

Scusate il ritardo nel postare. Ma le prime settimane dopo la pubblicazione ero molto giù.
Non risponderò ad ognuno singolarmente, ma ringrazio chi ha recensito, chi crede in me e nella fanfiction che pian piano sta rivivendo. E' vero, non sono una grande scrittrice e forse non lo sarò mai, ma mi impegno nel mio lavoro.
Spero che appreziate il mio stile e vogliate seguirmi =)
Comunque, per rispondere ad alcune, non sposto la storia nel fandom cross-over (sì, so benissimo cos'è-.-) semplicemente perchè i personaggi di dragonball hanno più spicco nella mia storia e si capisce palesemente leggendola. E no, non lo faccio per avere più recensioni, perchè se fosse così non la lascerei in un fandom che ormai più nessuno segue.
Ringrazio le letture e chi mi ha sostenuto :) soprattutto Ariadiluce e Suikotsu. 
_Lady_ ^^
   
 
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