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Autore: Anna Mellory    11/11/2005    2 recensioni
Quali sono gli effetti collaterali che si hanno quando più persone ne amano una sola?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Rei Kon, Takao Kinomiya, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Incontrò Yuriy davanti all'incrocio prestabilito

Incontrò Yuriy davanti all'incrocio prestabilito.

Non aveva spiccicato una parola,era troppo stanco:le gambe gli dolevano tantissimo ed i graffi sulla braccia continuavano a bruciargli ogni volta che faceva un qualsiasi movimento,nonostante Hilary glieli avesse disinfettati e curati con estrema attenzione e gentilezza.Aveva la gola secca e gli occhi gli si chiudevano per la stanchezza;se non avesse saputo che l'altro ragazzo versava nelle sue stesse condizioni (Daichi c'era andato giù pesante quella volta),gli si sarebbe buttato addosso senza alcun problema.Perchè nonostante quello che credevano il Prof ed il suo compagno di squadra,c'era stato un periodo in cui tra lui e Yuriy c'era stata una grande amicizia,un gran feeling che spesso i Bladebreakers (e quindi Kei) avevano scambiato per qualcosa di più profondo:d'altronde che cosa potevano avere in comune un tonto maniaco del cibo ed un algido lupo della steppa?Molto di più di quello che si potesse pensare.

Lui ed il russo erano patiti di pattinaggio sul ghiaccio e di tennis,oltre che di beyblade, adoravano i film di terrore e, a differenza di quello che si potesse pensare,erano entrambi due buongustai: Takao infatti durante i pasti sapeva moderarsi,ad eccezione fatta per i pranzi enormi che consumava dopo un incontro particolarmente impegnativo, e Yuriy non era poi quel ragazzo inappetente che tanto dava a vedere.Spesso erano sulla stessa linea d'onda e,quando i Neoborg erano venuti in vacanza in Giappone quasi un anno prima,si erano ritrovati a vincere tutti i tornei,organizzati dal presidente Daitenji,insieme.Ed era stata quella reciproca capacità di comprendersi che,probabilmente,gli aveva permesso di capire fin dall'inizio del torneo che sarebbero stati rivali non solo sul campo del beyblade.

-Takao?-

La voce gentile del russo lo risvegliò dai suoi pensieri;alzò lo sguardo e si ritrovò a specchiare i propri occhi in quelli cristallini dell'altro:sarebbe stato facilissimo innamorarsi di Yuriy.Era una persona straordinaria e non aveva nulla in meno rispetto ad Hiwatari:chissà forse era ancora in tempo per cambiare idea e fargli la corte!

-Perchè hai quell'espressione idiota?Non starai mica facendo qualche pensiero sconcio?-chiese ironico l'altro ragazzo,osservando l'espressione beota e leggermente arrossata che si era dipinta sul volto dell'amico.Kinomiya lo guardò sorridendo,contento che Yuriy non fosse troppo nervoso ne arrabbiato,e decise di cominciare una scherzosa schermaglia.

-Pensavo di cambiare idea e di cominciare a farti la corte-

Ivanof non lo guardò ne sorpreso ne schifato,sapeva che stava scherzando e decise di stare al suo gioco:-Per me va bene,ma sappi che sarai tu a stare sotto non io-disse sorridendo maliziosamente.

Takao,contrariamente a ciò che si diceva riguardo la sua indole angelica e virginale,capì immediatamente l'antifona e si sentì arrossire:-Sei il solito porco,sempre a pensare al sesso-rispose con aria fintamente schizzinosa ed incrociando le gambe sulla panchina su cui si era appena seduto.

L'altro seguì il suo esempio a ruota avvicinandosi forse più del necessario,sussurrandogli con tono volutamente provocatorio:-Guarda che sei tu che risvegli in me i più bassi istinti,sai non faccio che desiderarti-ed enfatizzò il tutto con una mano posata sulla coscia dell'altro.

-Ah,Yuriy...non sapevo di farti questo effetto.Dai,molliamo Kei al suo destino e andiamo a ripararci in quel hotel sulla costa.Ti renderò l'uomo più felice del mondo-gli rispose maliziosamente.

-Basta che io stia sopra-

Continuarono a ridacchiare per diversi altri minuti,guardandosi di sottecchi e  sorridendosi.Il suono di una campana li distolse dalla loro schermaglia.

-Che ore sono?-chiese Yuriy stiracchiandosi.

Il giapponese guardò l'orologio digitale verde che aveva al polso,regalo di Hilary per il suo compleanno:-Le 17:45-

-Meno di un quarto d'ora,quindi-disse l'altro sospirando.

Takao si sentì invadere lo stomaco dal nervosismo:tra meno di quindici minuti avrebbe saputo se Kai,il suo adorato ex compagno di squadra,avrebbe accettato di stare con lui per sempre.Non sapeva neanche che cosa avrebbe fatto se lui lo avesse rifiutato.

-A che pensi?-gli chiese Ivanof,spezzando il silenzio imbarazzante che si era venuto a creare.

-Penso a quello che ne sarà di noi...-rispose sospirando-insomma,non ti sembra strano che le nostre vite dipendano da uno come Kai?-

-Che intendi dire per "uno come Kai"?-

-Beh,non ti da fastidio il fatto che da una sua decisione dipenda la nostra intera vita?-gli chiese guardandolo fisso negli occhi.

Yuriy lo guardò lievemente divertito:-Un'intera vita?Non ti sembra di esagerare Takao?In fondo abbiamo solo 17 anni;possiamo rifarci un'esistenza come o quando vogliamo-

-Quindi per te non sarà di alcuna importanza la scelta che farà quel ragazzo?-sibilò con una vena di cattiveria Kinomiya.

L'altro strinse gli occhi con rabbia e guardò per terra:-Non ho detto questo-

-E allora cos'hai detto?-

Il russo rialzò lo sguardo,piantandogli in faccia degli occhi furenti:-Takao piantala!-

-Di fare cosa scusa?-disse il ragazzo cominciando ad alzare la voce.

-Piantala di sminuire i miei sentimenti per Kai,non sono un bambino viziato che pensa solo a se stesso-

Takao si alzò velocemente dalla panchina,sentendosi quasi la pelle scottare a contatto dell' "aura" che l'amico emanava:-Vorresti insinuare che sono io un ragazzino viziato che pensa solo a se stesso?E' QUESTO CHE PENSI?-

Il silenzio circondò i due ragazzi.Kinomiya,infuriato come non mai,si passò una mano tra i capelli scompigliati;Ivanof si lasciò cadere a peso morto sulla panchina.

-Scusami...-sussurrò quest'ultimo con dolore,non volendo ferire uno degli amici a lui più cari.

L'altro non rispose:sapeva che il discorso non era finito.

-Non è vero quello che ho detto poco fa: sono uno stramaledetto bugiardo e tu ormai lo sai,amico mio-sorrise tristemente-Non sono ancora riuscito a capire quando mi sono innamorato di Kei.Probabilmente, a livello inconscio,non ho mai smesso di provare questo sentimento così intenso.Forse è per questo che in un modo o nell'altro,in passato,ero sempre spinto a cercarlo, a voler sapere riguardo le sue condizioni di salute-

Un sospiro.

-So bene Takao che anche quello che provi tu è molto profondo ma io,per rispetto alla mia persona (e puoi chiamarmi pure egoista), non rinuncerò a cederti la persona a cui forse tengo di più-

Sollevò lo sguardo, cercando gli occhi dell'altro trovandoli:questi lo fissavano con un'aria di complicità ed allo stesso tempo astio:-Spero che saprai perdonarmi per questo mio egoismo-disse il russo alzandosi e portandosi davanti al suo rivale.

-Lo stesso vale per me-sibilò il giapponese,riordinandosi i capelli scompigliati ancora una volta dal vento.

Non si parlarono più per lungo tempo.

Yuriy,appoggiato con la schiena ad un albero, e Takao,seduto sulla panchina, aspettavano le 19,ora dell'appuntamento,ostentando una perfetta calma.Ma dentro di loro tremavano.La loro vita era legata alla decisione di una persona,una persona che in quel momento dominava i loro esseri in modo assoluto e quasi doloroso,una pesona che molto spesso li aveva portati a compiere atti estremi,spesso di violenza.

Ma non era Kei,in un certo senso, il colpevole di queste loro azioni sconsiderate.

Era l'amore,la passione,il desiderio e,perchè no, anche la libidine che li spingeva al limite della loro resistenza.Erano queste sensazioni,questi sentimenti che spesso rasentavano l'odio, la violenza a guidarli durante la loro vita.Che poi avessero una rappresentazione fisica,un corpo,un essere umano a disseminare questi sentimenti ciò non doveva essere motivo di accanimento contro la persona stessa.

Che colpa poteva avere Hiwatari?Di essere eccessivamente bello?Enigmatico?Misterioso?Eccitante?...

Certo,non si poteva dire che avesse avuto un atteggiamento eccellente nei confronti dei due ragazzi con la sua continua inquititudine,ma non sarebbe stato giusto utilizzarlo come capro espiatorio.

Le campane suonarono sette volte e,quasi come se fossero stati d'accordo,i due ragazzi si fissarono negli occhi.La comprensione,l'amicizia superarono la barriera di odio e rivalità:un sorriso, piccolo ma dolce,si formò agli angoli della bocca di entrambi,quasi a volersi augurare buona fortuna.

 

# # #

 

In futuro non avrebbe saputo dire per quanto tempo corse per le strade di Tokyo in preda all'agitazione ed al più profondo turbamento.Per tutto il tragitto si sentì pizzicare gli occhi per la voglia di piangere.Ma si trattenne. Non era il momento di essere debole.

"Dalla tua decisione dipendono due persone" gli aveva detto Max quando si era precipitato,nel bel mezzo della notte, nella sua camera d'albergo,piangendo come un disperato dopo la discussione avuta sulla spiaggia con Takao e Yuriy.Si era sentito impazzire dal dolore quando aveva visto le persone che più amava al mondo distrutte per la sua incapacità di provare sentimenti.

L'amico l'aveva consolato,spronato,consigliato per tutta la notte, asciugandogli con dolcezza le lacrime e rimproverandolo quando nei suoi discorsi si dipingeva troppo come una vittima della "vita ingiusta".

"Tu non sei sfortunato Kei:hai degli amici che ti vogliono bene,che farebbero di tutto per sostenerti:Yuriy e Takao ti amano alla follia,ma non cominceranno ad odiarti solo perchè hai deciso che uno di loro non è la tua anima gemella,sono troppo intelligenti e ti vogliono troppo bene per fare una cosa del genere.Devi lottare,amico mio,lottare per capire chi sei e chi vuoi al tuo fianco"

Quando arrivò al parco sentì che,per la prima volta nella sua vita,si sarebbe dato volentieri alla fuga.In lui si fece strada il panico:che cosa doveva fare?Ora era sicuro della sua decisione:sapeva chi amava,ma come avrebbe espresso la sua decisione ai diretti interessati?

Si sentì stringere il cuore al pensiero di dover ferire una persona a lui così cara.

-Ma non posso più tirarmi indietro-sussurrò il giovane tra sè.E andò avanti.

 

# # #

 

Non gli ci volle molto per trovarli:sedevano su una panchiana vicino alla spiaggia.Appena lo scorsero, Takao scattò in piedi impaziente e Yuriy fece un lungo sospiro prima di alzarsi e di affrontare la duara realtà.

Non cadde il silenzio,Kei pensò che sarebbe stato dannatamente imbarazzante e doloroso.

-Yuriy,ti dispiacerebbe se parlassi prima con Takao?-

Freddo,diretto:Hiwatari sperò che dalla sua voce e dal suo sguardo non fosse trapelata alcuna emozione.

Takao fremette da capo a piedi:-Caspita Kei,sei appena arrivato e già dai ordini? Sei incredibile,non ti pare Yuriy?-

Ma Ivanof non rispose:guardò a lungo il suo compagno di squadra,cercando di scorgere un qualche barlume di speranza.Invano.

Mormorò un "Ok" che cercava disperatamente di dare ad intendere che per lui stava andando tutto bene, che non era vero che il cuo cuore si stava spezzando davanti ad una tale situazione.Il giapponese guardò la figura dell'amico allontanrsi:da una parte era "contento" di essere stato scelto per primo,se avesse dovuto aspettare ancora sicuramente sarebbe andato ad affogarsi in mare;ma dall'altra avrebbe voluto prendere il posto di Yuriy,nella consapevolezza di non essere pronto ad affrontare la situazione presente.

-Takao...-

Il giovane si voltò ed incontrò lo sguardo serio di Kei.

-Ti va se ci sediamo?-propose Kinomiya,abbozzando un sorriso.

L'altro annuì e si lasciò scivolare sulla panchina sospirando.

-E' così difficile quello che devi dirmi?-chiese gentilmente Takao,fremendo dentro di sè.

Ci fu un lungo silenzio:il russo giocò distratto con un bottone della sua camicia,cercando un modo per incominciare quel discorso che si era ripetuto diecimila volte nella mente.Il Dragoonblader lo guardò ipnotizzato:nonostante le bende che gli coprivano le braccia,nonostante il volto pallidoe coperto da un cerotto particolarmente grosso sulla guancia sinistra,Kei era splendido.

E non potè farne a meno.

Non riuscì nemmeno a trattenersi.

E non volle trattenersi.

Prese tra le sue mani una di Kei e ne baciò il palmo.Alzò lo sguardo ed incontrò quello del suo compagno:istintivamente sollevò una mano ad accarezzare la guancia intatta,sentendone la morbidezza.

E lo baciò.

Lentamente,con tutta la dolcezza di cui disponeva premette le sue labbra su quelle dell'altro,non cercando un contatto profondo ma qualcosa che gli potesse assicurare che era lui il prescelto.Col passare del tempo (pochi secondi in realtà) attirò a se il corpo sottile dell'altro,annusandone il profumo.

E forse da quel profumo,un aroma dolce di cannella, o dal fatto che,mentre lui nel bacio aveva messo tutto se stesso, Kei non aveva fatto una piega,era rimasto immobile tra le sue braccia, non tentando nemmeno di allontanarlo,capì.

Capì di non essere quello giusto,almeno non per Kei.

Il Dranzerblader avvertì il cambiamento di Takao e comprese che non poteva più nascondersi.Si staccò dal suo abbraccio e lo guardò in viso,non potendo,tuttavia,trattenere alcune lacrime che gli scivolarono veloci sulle gote.

-Hiwatari sono destinato a vederti sempre piangere-disse Kinomiya,asciugandogli le guance con un fazzoletto.

-Mi dispiace così tanto-disse l'altro con voce strozzata,passandosi le mani sul viso e cercando di dimostrarsi forte.

Il giapponese lo guarò amorevolmente:-Va a cercarlo-disse staccandosi definitivamente da lui ed appoggiandosi alla panchina.Kei si alzò in piedi e lo guardò incerto.

-Kei vedi di andare,altrimenti prendo Dragoon e te lo lancio addosso-

Il russo compose un sorriso e scappò via.

Il giovane moro alzò gli occhi al cielo e sentì le prime gocce di una pioggia leggera.

-Il cielo piange per me....-

 

# # #

 

Corse a più non posso,gli sembrava quasi che le sue gambe potessero farlo volare.Nella sua mente le immagini del colloquiocon Takao gli ripassarono come fotogrammi di un film cento,mille volte.Quando Takao l'aveva baciato,aveva avuto la conferma che l'amore che provava nei suoi confronti era niente in confronto a quello per Yuriy.

Infatti se Takao era la prima persona di cui si fosse mai innamorato,tuttavia era a Yuriy che era legato da sempre.

Aumentò ancora di più la velocità,incurante della pioggia che cadeva dal cielo.

 

# # #

 

I suoi piedi affondarono nella sabbia  quando con forza,quasi con violenza, scagliò con violenza un sasso,osservandolo scivolare sulla superficie dell'acqua.Sentì le gocce di pioggia bagnargli il maglione e gli venne da piangere.Sarebbe stato in grado Kei di trovarlo?Ma che importava,tanto lui aveva scelto Takao,che bisogna c'era che venisse a parlargli.

D'altronde come avrebbe potuto scegliere un lupo solitario come lui?Kei aveva bisogno di qualcuno allegro che gli tirasse su il morale quando si sentiva giù,qualcuno in grado di scaldarlo e riconfortarlo.

Lanciò un altro sasso,sentendo il frastuono del temporale il lontananza.

-Yuriy...-

Si girò di scatto trovandosi di fronte ad un Kei affannato e mezzo bagnato dalla pioggia.

-Che ci fai qui?-chiese completamente inebetito.

-Ti dovevo parlare non ti ricordi?-rispose Hiwatari cercando di recuperare il respiro e di frenare i battiti frenetici del suo cuore.

-Ah, quello.....beh, non importa.Tanto che hai scelto Takao,quindi puoi tenertele le tue scuse patetiche-disse chinandosi a raccogliere altri sassi da lanciare.Rialzatosi,vide che il suo compagno era rimasto completamente attonito.

-Dai non fare quella faccia Kei,sapevo perfettamente come sarebbe andata a finire-disse guardandolo con pena negli occhi e carezzandogli la guancia ferita.Il giovane socchiuse gli occhi e si lasciò cullare da quel contatto; ma quando la mano si allontanò da lui,sbarrò lo sguardo smarrito.

Yuriy,che si era girato coll'intenzione di andarsene,venne fatto voltare di colpo,si ritrovò con un corpo caldo premuto contro il suo e delle labbra,labbra che aveva sognato dalla notte dei tempi,che premevano contro le sue e cercavano un contatto più profondo.

E non solo gli permise di approfondire il bacio,ma ne prese il controllo facendo gemere per la passione il giovane più esile,che aveva allacciato le sue braccia intorno al suo collo,mentre quelle dell'altro lo stringevano in un abbraccio possessivo.

Non seppero mai per quanto tempo rimasero lì,sotto la pioggia:forse un'eternità,forse dieci secondi.

Quando Yuriy si staccò dall'altro ne accarezzò il viso e asciugò con le proprie labbra le lacrime che uscivano continuamente dai suoi occhi.

-Io non ho scelto Takao-sussurrò Kei,singhiozzando leggermente.

IL cuore del Wolborgblader fece i salti dalla gioia ma la sua mente stentava a crederlo.

-Non ti credo-disse allontanandosi da quel corpo così caldo.

-Ma perchè?-chiese l'altro sbigottito

-Perchè non è possibile che tu mi abbia scelto-rispose Yuriy fissando il mare.

-E si può sapere da dove ti arriva questa tua convinzione?-

-Lo so e basta.Piantala di insistere-

Kei lo guardò e sentì la disperazione crescere nel suo petto:-CHI DIAVOLO TI HA DETTO CHE IO AVREI SCELTO TAKAO,EH?-gli urlò contro,tirandogli addirittura un ceffone.

Yuriy,coprendosi con una mano la guancia,si sentì ribollire dalla rabbia:-NON ME L'HA DETTO NESSUNO,E POI,COS'E',MI CREDI FORSE SCEMO?SO BENISSIMO CHE PER TE UN LUPO SOLITARIO COME ME NON VADA BENE.E NON CREDERE DI POTERMELO NASCONDERE:SONO CERTO CHE TU E TAKAO SIATE ANDATI BEN AL DI LA' DI UN SEMPLICE BACIO-

Hiwatari ammutolì per la seconda volta:Yuriy era convinto di non  essere degno di lui.Poi gli si tinsero di rosso le gote al pensiero della famosa notte passata con il suo ex-compagno di squadra,ma sostenne lo sguardo dell'altro giovane.

-Io ti amo-

Ivanof spalancò gli occhi,sentendo il suo cuore fremere:-Che hai detto?-chiese flebilmente.

-Che ti amo Yuriy-

Il rumore del amre gli empì le orecchie,gli sembrava quasi di galleggiare in aria.

"Kei mi ama,Kei mi ama,Kei mi ama"continuava a ripetere stupidamente tra se.

E gli venne naturale:rise,risecome non faceva ormai da tanto tempo.

Kei rimase sbigottito per la terza volta davanti al comportamento eccentrico del suo compagno;ma addolcì lo sguardo quando Yuriy lo prese per mano e lo guidò nel suo abbraccio.

-Ti amo anch'io Kei-gli sussurrò in un orecchio;Hiwatari sorrise sulla sua spalla.

E ad entrambi non importò della pioggia che,col passare del tempo,diveniva sempre più fitta.

 

                                                                                OWARI

  
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