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Autore: Tetide    27/10/2010    11 recensioni
Una crociera, per dimenticare; un viaggio per ricominciare. Un incontro inaspettato, in un momento inaspettato. Dopo una separazione è sempre molto difficile ricominciare, anche per Rosalie; ed è per questa ragione, che Oscar ed André le propongono una vacanza un pò diversa... che finirà per cambiarle la vita!! Dedico questa storia a Ninfea Blu e a tutti coloro che hanno amato Blue Velvet. Per la fanart al capitolo 6, debbo un enorme grazie a Ninfea Blu!
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10- Vento nell'anima CAPITOLO 10
VENTO NELL’ANIMA

Nota: anche il titolo di questo capitolo è stato ripreso da una canzone dei Pooh, dall’ultimo album; sarà citata nel testo. Per Ninfea Blu: l’hai già sentita?
Questo capitolo è dedicato a Kikkisan: GRAZIE ANCORA PER IL TUO AIUTO!!


Sotto la festa di uno squillante sole Partenopeo, la nave entrava nel porto di Napoli, emettendo un possente saluto tramite la sirena.
Affacciati alla balaustra, abbracciati, Louis e Rosalie seguivano quella grande festa dalle prime file. Sui volti di entrambi campeggiava un luminoso e rilassato sorriso.

Per te il mio cuore in pausa ha ripreso a battere
sei tu che hai rimesso a nudo le mie ali(1)

Prego che non sia un miraggio,
che sia vero che sei qui…(1)

Lui strinse leggermente più forte la spalla di lei, che gli sorrise in risposta, alzando il viso verso di lui; poco più in là, Alain scattava foto a ripetizione a quel paesaggio da quadro, mentre Diane era impegnata in quegli spensierati gesti che sono i saluti tra sconosciuti con gli spettatori in banchina.
“Allora, pronti per scendere?”, Oscar si avvicinò da dietro ai due innamorati, insieme ad Antoinette.
“Naturalmente! Vero, amore?”.
Stringendosi ancor di più a lui, Rosalie fece un cenno d’assenso muto.
“…E’ una città unica al mondo! Vedrai che roba!(2)” André stava raggiungendoli sul ponte, insieme ad Axel.
“Oh, ecco qui la mia mogliettina!” il bel moro comparve indossando un completo jeans e maglietta scura, entrambi attillati, che mettevano in risalto il suo fisico scultoreo “Che ne dite di andare? Gli altri sono già in fila…”,
“Hai ragione, André: andiamo!” Oscar fece per incamminarsi, sistemandosi meglio il cappello con visiera.
Antoinette ed Axel erano più allegri del solito, e si punzecchiavano a vicenda con Oscar ed André; senza lasciarsi, Rosalie e Louis li seguirono.
Erano raggianti, quella mattina: entrambi avevano capito di aver trovato, per un fortuito scherzo del destino, l’amore di una vita.

… Due cuori roventi e l’avvenire in pugno
usciti dal guscio fragile di un sogno…(1)

… E ne è servito tanto di coraggio
a questo amore!(1)

La fila stava lentamente scendendo dalla nave per avviarsi ai bus parcheggiati; sulla banchina, c’era una folla di gente in festa, venuta a salutare la grande nave.
Oscar, André, Axel ed Antoinette, raggruppati vicini, non smettevano di passarsi motti scherzosi; un po’ più avanti stavano Girodel e la mora, che avevano ormai fatto coppia fissa; Alain e Diane si affrettavano a raggiungere il loro pullmann, nella folla colorata.
I bus si riempirono in fretta; Louis e Rosalie, insieme a Diane ed Alain avevano optato per un veloce giro panoramico della città, per poi andare in Costiera Amalfitana.
Il tempo era splendido, luminoso e caldo; il pullmann si avviò per le vie della viva e colorata città, accompagnato dalla voce della guida che stava illustrando il Maschio Angioino.
“E’ bellissimo, Louis! Qui sembrano tutti allegri, pieni di gioia di vivere e di energie… che bella città!”,
“Piace anche a me… ma ancora di più mi piace vederti di nuovo in forma, dopo lo spavento che mi hai fatto prendere l’altro giorno!”,
“Quando avevo il mal di mare, vuoi dire? Mi dispiace… ma nemmeno io mi sono divertita, sai!”,
“Sei stupenda.. “ le strinse una mano “così piena di vita, di passione… non sembri nemmeno la persona che ho incontrato il giorno della partenza”,
“Il merito è solo tuo, Louis!”.

E invece adesso ho il vento dentro l’anima(1)

E adesso non c’è più bisogno di nasconderci
pensando che sia sbagliato…
Siano lacrime, siano brividi, al mio cuore io ho detto di sì!(1)

Se pensava a come si sentiva il giorno della partenza, le sembrava di pensare ad un’altra persona. Ma tutto ciò era stato prima di Louis.

Con me tu ti senti magica e straordinaria
non hai più quell’aria strana ed irrisolta…
… Prima non ti sopportavi…
…E quando ti senti in colpa a respirare, si sogna male!(1)

Ma man mano che lui le era entrato dentro l’anima, lei era rifiorita, come un fiore che veniva di nuovo annaffiato dopo settimane.

E invece adesso hai il vento dentro l’anima
Perché adesso tu sei vera!(1)

Perché non hai più paura!
E a costo di farti male
Stai amando chi vuoi amare!(1)

Il pullmann fermò davanti ad una fontanella monumentale, dietro alla quale si ammirava un bellissimo panorama della costa e della città; tutti i passeggeri scesero per osservare il panorama e scattare qualche foto.
Louis porse la mano a Rosalie per aiutarla a scendere, quindi insieme si avviarono verso il belvedere; si appoggiarono alla balaustra, stringendosi l’uno all’altra e volgendo lo sguardo verso quella distesa sconfinata che si apriva davanti a loro e sembrava intessuta della luce del mattino: il mare.
Sarebbe stato sempre così per loro, da ora in avanti: guardare assieme nella stessa direzione, verso un orizzonte che, insieme, sarebbe sempre stato immenso e luminoso come un mattino estivo.

..E a costo di farci male
Stiamo amando chi è giusto amare!(1)

Entrambi avevano sofferto, in passato; ma il futuro era ancora da costruire. Ed era lì, davanti a loro.

Più tardi, passeggiando per le viuzze dell’antico Quartiere Spagnolo, si presentò ai loro occhi una variopinta e multiforme realtà, fatta di bottegucce piene fino all’inverosimile di beni di ogni genere, ben presentati da visi che esprimevano una grande dignità ed un’inesauribile energia pur nella loro umile condizione; qua e là si apriva una piazza circondata di edifici barocchi la cui facciata era animata da mimi di ogni tipo: pulcinella, soldati antichi, dame settecentesche; nelle vetrine di un negozio erano esposti i bellissimi personaggi del Presepe in terracotta, tipici del folklore Napoletano.
Rosalie era affascinata da quello scenario tanto vivo e variopinto: in mezz’ora aveva trascinato Louis per una decina di negozi, per acquistare quante più particolarità possibili di quella città stupenda.
“Basta, Rosalie, non reggo più un altro pacco!” la supplicò lui. Lei rise.
“Avresti preferito andare con Oscar ed André a visitare gli scavi di Pompei sotto il sole?”,
“Se avessi saputo che mi toccava fare il portapacchi, magari…”, ammiccò lui,
“Scemo!!”, Rosalie gli tirò un buffetto scherzoso; lui l’attirò a sé per baciarla.
“Prego, signori, risaliamo sul pullmann!”, la voce della guida li distolse dalle loro effusioni.
Il pesante mezzo si era rimesso in moto, e ora, lasciata la città, si dirigeva verso la Costiera Sorrentina; la strada si snodava tra paesaggi di una bellezza incredibile, fatti di fiori multicolori aggrappati a rocce bianche sullo sfondo blu intenso del mare; qui e là appariva qualche costruzione isolata, di solito residenza estiva di qualche riccone fortunato, od un centro abitato aggrappato alle rocce o adagiato lungo la linea di costa.
Rosalie stringeva la mano di Louis nella sua: per quell’attimo di felicità fuori dal tempo non c’erano parole.
Il bus fermò a Positano, un borgo di pescatori, ora divenuto conosciutissimo centro turistico(3).
“Ci rivediamo qui tra due ore” disse la guida, mentre lasciava liberi i passeggeri.
Louis e Rosalie si avvicinarono ad Alain e Diane.
“Allora, ragazzi? Voi cosa pensate di fare?” chiese Louis,
“Mah… il posto non è niente male… penso che mia moglie voglia fare un po’ di shopping… vero, Diane?”,
“Perché no? Mi hanno detto che da queste parti c’è una linea di moda molto gettonata… però, mi piacerebbe andare a mangiare tutti assieme!”,
“Aggiudicato!” Rosalie la prese per un braccio,
“Allora… che ne dite di rivederci qui tra un’ora esatta?”, Alain si guardò l’orologio da polso,
“O.K.! A più tardi!”.
Le due coppie si lasciarono ciascuna per conto proprio.
Louis e Rosalie si incamminarono mano nella mano; percorsero le viuzze che portavano giù al porticciolo, pervase da quell’odore di mare così tipico dei borghi marinari, quel profumo che fa sentire vivi ed in contatto con la natura; ogni tanto si fermarono presso una bancarella, una botteguccia od un artista di strada che cantava una qualche canzone Napoletana; per entrambi, era come vivere in un film, anche quando, acquistati due coni gelato, si diressero verso la spiaggetta accompagnati dalle note di “Anema e core”, suonate da un musicista di strada.
Raggiunsero la spiaggia, sulla quale stavano disposte, in fila, decine di barche colorate (la spiaggetta fungeva anche da porticciolo), appartenenti ai pescatori.
“Louis, guarda!” Rosalie si incamminò velocemente verso la battigia “Questa sabbia è talmente fine… sembra polvere!”. Lui la raggiunse; entrambi si tolsero le scarpe ed entrarono in acqua, per bagnarsi i piedi.
Era una sensazione meravigliosa, camminare nel mare, avvertendo la carezza leggera dell’acqua solleticare le caviglie e la sabbia grattare leggermente sulla pianta dei piedi: leggera, lieve come la libertà, come l’amore, come un’armonia ritrovata dopo tempo; e questo, per loro, fu un ulteriore suggellare la loro neonata unione.


Più tardi, Louis e Rosalie sedevano in una magnifica terrazza ristorante con vista sul magnifico mare della Costiera Sorrentina, in compagnia di Alain e Diane, più allegri del solito.
Alain, che aveva indossato immediatamente una maglia rossa “stile Capri” lì acquistata, non smetteva di profondersi in spiritosaggini.
“… E allora, in omaggio a questo bellissimo mare, un bel brindisi!!”,
“Ma Alain… è già il quarto… questo vino è forte…”, obiettava, senza successo, Diane,
“Meglio: così ci prendiamo un po’ di carica per la festa disco di stasera!”,
“Hai intenzione di fare faville stasera, vero Alain?”, chiese Louis,
“Ho fatto una scommessa con André: chi balla resistendo più a lungo, ha vinto!”,
“E cosa vince chi ha vinto?” Rosalie sbuffò fuori una nuvola di fumo, poggiando il gomito della mano che reggeva la sigaretta sul tavolo,
“Dobbiamo ancora deciderlo! L’importante è gareggiare, no?”.
Tutti scoppiarono a ridere.
Alain riprese.
“E in omaggio ad Oscar ed André che ora sono sotto il sole a scarpinare in mezzo ai ruderi, fatti ‘sto marinato!”, disse, imboccando la moglie con un gamberetto.
Altre risate.
La giornata era calda, con un sole stupendo; sul mare si vedeva un gruppo di barche multicolore per la pesca, insieme a qualche barca a vela.

                                   **********

Nel tardo pomeriggio, risalirono tutti sulla nave; Oscar ed André erano esausti per aver scarpinato tra le rovine delle tre città distrutte dal Vesuvio in età Romana, Pompei, Stabia ed Ercolano; Antoinette ed Axel avevano preferito un romantico giro di Napoli, come avevano fatto anche Girodel e la mora; Rosalie, Alain, Louis e Diane erano stanchi ma felici per la giornata appena conclusa.
Le sorelle Lamorliere con i rispettivi cavalieri si incontrarono nella sala fumo, sorridenti.
“A voi come è andata?” chiese Oscar a Rosalie,
“Benissimo! Questi luoghi sono un quadro vivente! E voi?”,
“Bene anche a noi. André ha fatto un mucchio di foto”,
“Louis, che ne diresti di un giro di jogging sul ponte prima di andare a cena?” fece André,
“Ottima idea! Ci vediamo a cena, amore?”, si rivolse lui a Rosalie,
“Naturalmente. In quale ristorante andiamo?”,
“Mah.. che ne dite di quello Italiano?”,
“Benissimo. Allora, ci vediamo alle otto e mezza”.
I due uomini lasciarono sole le due ragazze.
“Pace fatta, è vero?” Oscar tirò dietro di sé una sedia per sedersi davanti alla sorella,
“Sì… direi proprio di sì…” rispose questa,
“Dunque?”,
“E’ quello giusto, Oscar. Non ci credevo, ma debbo ammetterlo, ora. Voglio presentarlo a mamma e papà”,
“Sono contenta! Auguri, sorellina!” le prese entrambe le mani fra le proprie,
“Oscar… mi sembra un sogno…”,
“No, è la realtà. Vivila, non la sprecare!”.


_________________________________________________
(1)Pooh, Vento nell’anima.
(2)Contrariamente a quello che potrebbe sembrare, io non sono Napoletana, ma questa è una città che adoro, per i suoi colori, la sua vitalità e perché lì ho un ricordo bellissimo!
(3)Uno degli angoli  più belli d’Italia, che consiglio a tutti di visitare!

La storia si avvia alla conclusione, manca solamente un capitolo; mi scuso se anche questo capitolo è stato piuttosto breve, ma nel prossimo ci saranno scintille! Ringrazio tutti i miei pazientissimi lettori.
Medusa: spero di non aver deluso le tue aspettative; ho messo nelle descrizioni un bel pò di miei ricordi, anche molto passati. Mi scuso se non ricordo i nomi dei luoghi o dei monumenti.
Cicina: come non essere d'accordo con te? Il mal di mare è un vero incubo! Povero André, gli ho fatto  passare un brutto quarto d'ora, ma spero che si sia riscattato in questo capitolo, un escursionista molto sexy!
Crissi: come va con la bava?:-) Mi sa che ho esagerato un poco a mettere nel racconto il mio ricordo dei sacchetti... quanto ad André, lo adoro: lo capisco benissimo, poiché anche io ho patito il mal di mare, laggiù! Certo, capisco che con uno come Saint-Just in cabina passino molte cose... ma col mal di mare nulla si può!! Riguardo ai motivi della rottura di Saint-Just con la sua ex-fidanzata, penso anche io che quella non stesse tanto a posto con la testa :-)
Ninfea Blu: mi fa piacere leggere che ti sei affezionata così alla mia storia... <3 Ma se non vuoi perdere l'abitudine, non preoccuparti, non ho certo finito di rompervi su questo sito con le mie assurdità letterarie!! Il caro André.. mi spiace di averlo un pò strapazzato, l'ho fatto senza volerlo, ma spero di potermi scusare con lui :-Q___________ A proposito, che ne dici della canzone di questo capitolo (se l'hai già ascoltata)?
Jenny123: ehiii, ci sei ancoraa?
Lady in blue: se è per questo, nemmeno io ho considerato esagerata la povera Rosalie: la gelosia è una brutta bestia, come anche i traumi passati. Però Louis ha saputo farsi perdonare, o no?;-)
Livia: chissà perché, anche io avrei dato la tua stessa risposta, penso.. in effetti, "ricostruire" la personalità di Saint-Just non è stato facile.. ma divertente! :-)
Pry: se ci sei ancora (cioé se sei sopravvissuta all'ascolto dei Pooh, se li hai ascoltati), non ti chiedo nemmeno se conosci questa canzone XD André, come vedi, si è ripreso alla grande; quanto ad Alain.. che te ne pare in versione Capri? Rosalie si sta pian pianino liberando di tutti i suoi pesi.. con uno come Louis non c'è da meravigliarsi!
Kikkisan: mia cara compagna di mal di mare ed esperta di linee tramviarie, questo capitolo è dedicato a te! :-) Louis è sempre più "sbavabile", ma la cosa non dispiace, vero? Spero di non averti deluso con questo nuovo capitolo.
Un saluto affettuoso anche a tutti coloro che leggono soltanto.

  
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