Lost in the wind.
Sonni
agitati ti accompagnano da anni; incubi bui, spaventosi, ti fanno
rigirare sulla fredda pietra adibita a letto. Ogni cosa è
dolore. Soffri più dei colpevoli, lì dentro.
Un uomo che
ha perso tutto, non ha più niente da perdere.
Che altro
potrebbe portarti* via, un Dissennatore? Il tuo migliore amico non c'è
più. Lily non c'è più. Loro figlio, il piccolo Harry, è rimasto
orfano. Remus crede che tu, proprio tu, sia un assassino.
Peter...
Peter vi ha traditi tutti.
Vorresti
qualcosa da leggere, qualcosa che ti distragga un po'. Rinchiuso ad
Azkaban, in questa notte ventosa, coperto da una veste leggera, ti
senti più solo ed annoiato che mai.
Ti senti
vecchio. Non ricordi neanche più cosa voglia dire stendere i
muscoli del viso in un sorriso.
Cerchi di
riaddormentarti. Appoggi di nuovo la schiena sulla pietra fredda e
irregolare. Chiudi gli occhi, ma il vento ulula troppo forte. Ti
impedisce di svuotare la mente.
Il
vento
ulula. Ulula e ti ricorda Remus. Ulula e ti ricorda le vostre
scorribande nella Foresta Proibita nelle notti di Luna piena. Dalla
tua cella non si vede, la Luna. Dalla tua cella si vede solo buio. Il
vento continua ad ululare, e, tuo malgrado, ti lasci trasportare dai
ricordi.
Ed ecco
che, poco a poco, ti torna in mente com'è sorridere. Piano piano,
rammenti quel calore che solo una risata con i propri migliori amici
può far nascere.
Il vento
gelido ulula, portando con sé risate perse nel tempo, chiassosi
schiamazzi, spinte giocose.
Tutto
si è
perso, Sirius. La vostra felicità ora corre nel cielo, va a far
visita ad altre persone. Il vostro spirito da Malandrini passerà a
qualcun altro, qualcuno che saprà essere migliore di quanto lo siate
stati voi, probabilmente.
E con il
vento, se ne va anche l'ultimo briciolo di speranza, di serenità. Il
vento passa, e a te... a te non rimane più niente, se non il ricordo
delle membra del tuo migliore amico, se non un gran freddo, e il
dolore che può provare solo chi ha perso tutto.
Corre
il
vento, corre. Corre, e chissà quando tornerà a scompigliare i
capelli di persone felici.
Spazio
autrice: E dopo una vita (?), eccomi qua, di nuovo. Con una nuova
fanfiction. Di nuovo su Sirius. Oh God, sto diventando monotona! Ahah.
No. Non c'è da ridere. Anche perché sono vergognosa. Non mi faccio
vedere da una vita, non recensisco e torno ad aggiornare così. Pff.
Chiedo perdono per l'ennesima volta çAç Prometto che, non appena mi
sarò messa a passo con la scuola- e con Francese soprattutto, tornerò a
fracassare le parti basse con le mie recensioni a tutti voi.
Riguardo
questa particolare FanFiction... Stavo ascoltando una canzone- che non
conosco, fra l'altro!, e mi è venuta. Puff. Così. E' nata. Parto
spontaneo (no, quello è l'aborto. Ma non mi piace la parola aborto çAç).
Ambientata ovviamente durante il soggiorno di Sirius ad Azkaban, più
precisamente nei primi anni della sua reclusione.
E basta. Tutto qui :D
No, non è vero. Bwahaha. Volevo dire che, non so perché, nella mia
testa ho pensato "ecco, lo spirito di cui parla Sirius passa a Fred,
George e Lee". E' senza senso, lo so. Ma amo dire certe cose >.<
Spero
che vi sia piaciuta, spero in un parere! (:
Con affetto, la latinante Minnie (L)
*Corretto dopo la recensione di MrBlake_pc, che ringrazio vivamente ^^