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Autore: maleka    28/10/2010    3 recensioni
...A una certa ora di un certo giorno, in un luogo imprecisato del Globo Terrestre, cinque audaci fanciulle si stavano preparando per quella che sarebbe stata la missione più difficile e importante di tutta la storia dell’umanità.
Ancora non sapevano che, con le loro gesta, avrebbero scritto un pezzo di Storia...

Fic comica e demenziale, molto leggera, scritta per divertirmi e per divertire, che si propone un finale del tipo "... e vissero tutti (ma proprio tutti) felici e contenti...", quindi sia zerine che kanamiste avranno il loro lieto fine!!!!
Genere: Azione, Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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«Bene», disse Maleka spegnendo il motore. «Il posto è questo».
«Fa venire i brividi», commentò Meg dopo aver dato uno sguardo al vecchio edificio davanti a loro. C’era qualcosa di inquietante nell’aspetto di quel dormitorio.
«Su ragazze, coraggio», disse Iaia. «Non possiamo fermarci adesso e abbandonare Takuma nelle grinfie di quella strega malefica».
«Giusto», confermò Meg. «C’è già stato fin troppo».
«Allora Reb», cominciò Iaia rivolta alla ragazza. «Il piano è più o meno lo stesso: tu entri, la distrai e noi ci occupiamo del lavoro sporco».
«OK».
«Dovrai stare molto più attenta stavolta», disse ancora Meg. «Sara è troppo pericolosa, non devi mai abbassare la guardia con lei».
«Comunque ti ascolteremo sempre col trasmettitore… e interverremo al primo cenno di pericolo», la rassicurò Maleka.
«Bene, allora siamo d’accordo», disse Iaia. «Jakie rimane con Hanabusa, io, Megumi e Maleka prendiamo l’attrezzatura e ci nascondiamo, tu bussi e aspetti che qualcuno ti apra. Appena sei dentro, entriamo anche noi e ci occupiamo dell’Harem mentre tu distrai Sara. È tutto chiaro?».
«Ma ci mettete poco vero? Non mi lascerete mica nelle grinfie di quella pervertita?».
«Non permetteremo che ti tocchi, non preoccuparti», le disse Meg.
«Va bene, io vado allora… prima che cambi idea…».
«Coraggio, Reb, sei tutte noi!», la incitò Maleka.
«Sì, certo, è facile parlare… tanto sono io quella che si sacrifica…», mugugnò Reb allontanandosi.
La ragazza si avvicinò con passo incerto all’enorme portone di legno scuro, strinse tra le dita il battaglio d’ottone sbiadito e, dopo aver respirato a fondo per prendere coraggio, bussò.
La porta si aprì con un cigolio sinistro e Reb si trovò davanti a una ragazzina minuta, con i capelli corti e biondi.
«Sono Yuuki Kuran», le disse, cercando di imprimere fermezza nella propria voce. «Sono venuta per vedere la signorina Sara Shirabuki».
La ragazza la osservò per qualche minuto un po’ incerta poi, senza dir niente, la lasciò entrare.
«Bene», disse Iaia. «Reb è dentro. Ora tocca a noi… dobbiamo fare in fretta».
Le ragazze si avvicinarono furtive a una delle finestre del piano inferiore. Dopo essersi assicurate di non essere state viste, Maleka aprì una delle borse ed estrasse quello che, a prima vista, poteva sembrare un semplicissimo compasso. Appoggiò le due estremità alla superficie liscia e, con una leggera torsione della mano, fece roteare l’attrezzo che disegnò un cerchio perfetto; poi, con una ventosa, estrasse il pezzo di vetro e infilò la mano all’interno, sbloccando la serratura.
«Siamo dentro», annunciò. Ora che anche loro erano all’interno del dormitorio, non restava che occuparsi dell’Harem.
Con discrezione, le ragazze attraversarono il corridoio che portava alle stanze.
«Ricordate, non vogliamo alzare un polverone, quindi operiamo nel silenzio più assoluto», le raccomandò Iaia.
«Non sai quanto mi piacerebbe prenderle tutte a sberle!», esclamò Meg.
«Anche a me», le rispose Iaia. «Ma rischieremmo di far troppo chiasso e Sara potrebbe accorgersi di noi. Senza contare che perderemmo troppo tempo: Reb non riuscirà a trattenerla a lungo».
Megumi storse le labbra un po’ delusa ma non replicò: Iaia aveva ragione, Reb aveva bisogno di loro e poi…  c’era sempre la Strega da picchiare!
Allora, estrasse dalla borsa una bottiglietta scura e un fazzoletto di stoffa ed entrò in una delle stanze. Si guardò in giro per qualche secondo poi, con lentezza, si avvicinò a uno dei letti. Bagnò il fazzoletto col liquido della bottiglietta e lo premette sulla bocca e sul naso della ragazza addormentata. Quando fu certa che il narcotico aveva fatto effetto, si occupò anche dell’altra.
Anche Iaia e Maleka fecero la stessa cosa nelle altre stanze e, dopo essersi assicurate che tutto l’Harem fosse fuori uso, andarono a cercare Reb.




Angolo autrice:

Ringrazio sempre e comunque chi ogni tanto mi legge e mi recensisce, in particolare chi ha commentato l'ultimo capitolo:
kira91: Ti stavi dimenticando di Takuma??????????? Cmq è vero, Reb ha avuto un gran colpo di genio(hihihi) ma non avremmo mai permesso a Zero di affondare i denti nel suo collo... se non ci avessimo pensato noi, avrebbe provveduto lei in qualche altro modo... sai, non lo può proprio vedere XD.
Sono contenta che ti sia piaciuto anche questo cap!!
foreverme96: Grazie, grazie, grazie! Spero che anche questo cap ti sia piaciuto... ancora non abbiamo incontrato Sara, ma nel prossimo ne leggerai delle belle!!^^
Hikari92: E qui sono un po' imbarazzata... ma non sapevi che Aidou era stato fatto prigioniero dagli Hunter e che Ichijo adesso vive con Sara??? Forse non leggi il manga e mi sa che t'ho spoilerato tutto... I'm sorry!!!
Cmq sono davvero contenta che la fic ti piaccia e ti diverta, spero continuerai a seguirmi!!!

1 bacio a tutti!





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