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Autore: LoveChild    29/10/2010    5 recensioni
Una strana Adrien Pucey/ Tracey Davis spuntata fuori da non si sa dove.
ATTENZIONE:Alternate Universe -> I protagonisti sono babbani e vivono in un normalissimo universo babbano.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Tracey Davis
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
- Questa storia fa parte della serie 'Slytherin' Pride'
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Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono (esclusi gli eventuali OC, ovvio, e chi me li tocca lo mangio u.u), ma sono proprietà di Madam J.K. Rowling (beata lei...).



Premessa: avevo scritto questa storia perché partecipasse al Characters&Songs Contest (http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9480341&&tid=d6424bcf7a9d0e3e4e73ad3d6c357ee6e2b4fd8f15bcfe45c1dc7bcf290f9ac2#idm107034060) [Partecipate! -pubblicità tralàlà XD] di Only_Me, poi però ho deciso di scrivere qualcosa di differente (leggasi MIGLIORE! u.u) e ho deciso di pubblicare questa storia ugualmente.






La la la love

 She f*****g hates me, trust!
She f*****g hates me, la la la love!
I tried so hard and she tore my feelings like I had none,
and rip them away!
[She hates me by Puddle of Mudd]



Adrian Pucey era chiuso da circa  una settimana nella sua camera e si rifiutava di uscire. I suoi genitori, sua sorella Mary e suo fratello Joshua avevano ormai rinunciato ad interagire con lui e gli lasciavano i pasti davanti alla porta. L’unico rumore, insistente, che proveniva dalla camera del ragazzo era il volume eccessivamente alto dello stereo.
-Non ne posso più!- Joshua sbatté teatralmente la testa sul tavolo della cucina. Mary lo osservò con aria interrogativa. –Ok, sorella, parliamoci chiaro: non me ne importa un fico secco se vuole morire chiuso in quella maledetta camera, ma io non ne posso davvero più!
-Josh,- Mary si aggiustò sulla sedia e si sporse in avanti verso il fratello –cosa farà mai di tanto irritante? Sta sempre chiuso dentro!
-Sì, Mary, ma la mia camera confina con la sua e le pareti di questa casa sono indecentemente sottili!- all’ennesimo sguardo interrogativo di sua sorella alzò gli occhi al cielo e scandì le parole con lentezza snervante, come se stesse parlando ad un bambino: -Ascolta sempre la stessa canzone. Sono tre lunghi, anzi lunghissimi, giorni che ascolta sempre ‘She hates me’ dei Puddle of Mudd.
-E allora? A te è sempre piaciuta quella canzone!- affermò Mary con un’alzata di spalle.
Joshua la guardò esasperato:-No la amavo, ma ora non ne posso più! La sento martellare nella testa anche quando sono fuori casa, è come un tarlo!
Mary osservò assorta una macchiolina sul tavolo di formica della cucina, poi si rivolse a suo fratello:-Dimmi la verità, Josh, tu sai cosa è successo?
Il ragazzo scrutò la sorella come se fosse indeciso se rivelarle o no ciò che sapeva. Il desiderio di non sentire più quella canzone martellargli nelle orecchie lo convinse a spiattellarle le informazioni che aveva; così, sportosi anche lui verso Mary che gli sedeva di fronte, parlò con aria cospiratrice:-Beh, lui, ovviamente, non mi ha detto nulla; ma Steven ha parlato con Frank, il fratello di Monica che è…
-Taglia corto, ti prego!- se c’era una cosa che Mary non sopportava erano quei passaparola infausti che si facevano alle superiori, innocentemente sperava che, ad agosto, una volta iniziato il college, quella tortura sarebbe finita.
-Insomma pare che si fosse messo con Tracey Davis...
-Tracey Davis?- la ragazza boccheggiò; Joshua annuì –M-ma è due anni più piccola di lui! Ed è… è così diversa.
Joshua annuì vigorosamente:-Infatti è quello che ho pensato anche io appena l’ho saputo… Comunque, pare che si siano conosciuti a casa di Monica, perché il fratello di Tracey, Sam se l’è portata dietro…
-Stop, stop, stop!- disse Mary assuefatta dal racconto ma intenzionata a non farsi travolgere dall’eccessivo numero di nomi e informazioni –Sam Davis, il quarterback, fidanzato di Monica è il fratello di Tracey?
-Sì!- disse impaziente Josh –Ma insomma dove vivevi? Come se fino ad un mese fa non fossi stata con noi alle superiori!
-Fratellino, IO mi impegnavo a fare ALTRO! Non ero mica al centro dell’universo scolastico come te!
-Ah, già dimenticavo che tu sei ‘quella intellettuale’…- rispose ironicamente il ragazzo.
-Sfotti poco e continua a spiegare.
-Ok, dicevo… si sono conosciuti ad una festa e pare chesi siano piaciuti subito. Si sono messi assieme ed è andato tutto bene per due tre settimane, poi non so perché lei lo ha mollato. E ora, beh, ora lui sta così. - concluse Joshua indicando il soffitto sopra di loro.
Mary si alzò di scatto e salì la scala che portava al piano di sopra a due gradini alla volta.
-Dove  cavolo stai andando?- le gridò Joshua per poi seguirla.
-Ovvio: a chiedere chiarificazioni!
-Non ti aprirà…
-Sì, invece.- disse Mary caparbia. Giunta davanti alla porta della camera di Adrien cominciò a bussare furiosamente –Adrien! Esci!
La musica all’interno della stanza si abbassò leggermente:-Mamma, ti ho detto di lasciarmi in pace!
-Mamma e papà sono partiti decerebrato!- urlò Mary al di là della porta –Non ti sto chiedendo di andare a fare una sfilata di moda, ma per piacere almeno caccia fuori quella testa di cazzo che ti ritrovi fuori dalla porta così che io possa parlarti da essere umano!
Contro ogni aspettativa, Adrien aprì la porta quel tanto che bastava ad infilarci la testa.
-Che vuoi?- chiese irritato alla sorella maggiore.
-Voglio sapere cos’è questa storia di te, della Davis e per quale motivo stai sigillato in camera da una settimana.
Adrien avrebbe voluto dirle di farsi gli affari suoi ma sapeva bene che Mary Pucey  era caparbia come e forse più di Tracey Davis. Fece un respiro profondo, poi puntò gli occhi neri in quelli azzurri della sorella e, con quanta più calma gli riuscì, disse:-Mi ha mollato perché dice che sono un borioso, che oltre la palla a nuoto non sono in grado di interessarmi a nulla e non so, effettivamente, fare nulla, che sono una mezza calzetta e che il fatto che io possa piacere a decerebrate come Annie Anger non vuol dire che valga lo stesso per lei.
-Beh ha ragione!- disse Mary, totalmente priva di tatto. Adrien le sbatté la porta in faccia.
-Sai, Mary, credo che un’aria comprensiva e qualche parola di conforto sarebbero state apprezzate di più.- affermò Joshua con voce saccente.
Mary scrollò le spalle:-La verità è che la Davis ha centrato il punto, Josh. Dammi un po’ il suo numero di telefono.
Joshua Pucey guardò stralunato sua sorella: stava per succedere qualcosa di irreparabile, lo sentiva.
 

°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

 
Nessuno, neanche nei sogni più coraggiosi, avrebbe mai immaginato che potesse instaurarsi un qualsiasi tipo di relazione fra Adrien Pucey e Tracey Davis. Non c’era un motivo particolare, semplicemente non avevano mai neppure avuto occasione di parlare. Non si erano mai incrociati in mensa, né al centro commerciale, neppure quando Adrien era andato a casa sua a trovare Sam, il fratello di Tracey, avevano avuto occasione di interagire; così nessuno li avrebbe mai associati.
Poi, una sera, ad una festa Sam aveva portato Tracey con sé e l’occasione si era presentata davanti a loro.
Non che Tracey avesse fatto nulla per attirare l’attenzione.
Quando Sam l’aveva supplicata di accompagnarlo per un motivo non meglio identificato, che lei aveva identificato come la voglia insana di ubriacarsi di suo fratello maggiore, aveva acconsentito riluttante.
Non era contro le feste, tutt’altro, solo non ci si trovava a suo agio.
Una volta arrivati a casa di Monica Parr, Sam la introdusse ai suoi più cari amici: Monica, Frank, Lloyd, Cassandra, Josh e Adrien.
Tracey fu positivamente colpita da quest’ultimo, l’unico, a quanto pareva, che non si esibisse in spettacoli imbarazzanti.
Dal canto suo Adrien, abituato a tutt’altro tipo di fauna femminile, fu incuriosito da quella strana ragazza che, invece di sfoggiare gli abiti più luccicanti e alla moda, si era limitata ad indossare t-shirt, gonna e converse, senza neppure preoccuparsi ad abbellirsi con qualche accessorio.
Avevano cominciato a parlare e si erano trovati simpatici, tanto che alla fine della festa lui le aveva chiesto di uscire. Si erano frequentati per qualche settimana e una sera, senza preavviso, Adrien l’aveva baciata e le aveva chiesto di mettersi con lui.
Era filato tutto liscio per qualche settimana finché lei non l’aveva pescato a fare il cretino con Amy Shell e l’aveva mollato.
Sebbene non l’avrebbe mai ammesso con nessuno Tracey sapeva di essere stata più cattiva di quanto fosse necessario, non trovava affatto che Adrien fosse “borioso e una mezza calzetta”, ma era talmente arrabbiata che gli avrebbe tranquillamente potuto dire che era uno stupido grassone, nonostante il suo peso-forma perfetto.
Ce l’aveva a morte con Adrien per aver fatto lo stupido con Amy e, soprattutto, perché non si era minimamente dato pena per provare a riconquistarla; ancor di più ce l’aveva con sé stessa perché proprio non riusciva a soffocare il suo abominevole orgoglio per chiedergli scusa.
Così da quando si erano lasciati stava buttata sul divano del salotto a mangiare biscotti e a guardare la TV.
-Ti butteranno fuori dalla squadra di calcio se continui così, Tracey…- la voce di suo padre le punse le orecchie.
Nulla dà più fastidio a chi tenta di soffocare i propri dispiaceri che sentirsi rimarcare l’ovvio.
-Probabile.- rispose lei con indolenza.
Suo padre le porse il telefono:-C’è una certa Mary che ti cerca.- detto ciò, il Signor Davis uscì dal salotto.
Tracey aggrottò le sopraciglia, facendo uno sforzo per ricordare; per quanto si concentrasse l’unica Mary che le veniva in mente era, tanto per cambiare, la sorella di Adrien.
Dubbiosa rispose al telefono:-Pronto?
 

°*°*°*°*°*°*°*°*°*°*

 
Mary Pucey era una ragazza davvero carina, si ritrovò a pensare Tracey quando se la trovò davanti.
Tracey Davis era meno strana di quanto si vociferava, pensò invece Mary.
-Dov’è?- una nota lievemente impaziente celava la preoccupazione nella voce di Tracey.
Mary l’accompagnò al piano di sopra indicandole la porta della camera di Adrien, dopo di ché trascinò Josh a comprare un gelato.
Tracey bussò piano alla porta. Nulla, solo la vecchia canzone dei Puddle of Mudd che si ripeteva per la seconda volta da quando era davanti a quella porta.
Cominciò a bussare sempre più forte chiamando Adrien, fino a che pensò che probabilmente avrebbe aperto un buco nella porta.
Stava pensando di forzarla, quando la musica si bloccò di botto e la voce irata di Adrien risuonò da dentro la stanza:-Cazzo, Mary, non rompere! Sono stato un idiota, ok? Ha ragione Tracey, e merito la schifezza in cui sto, ma potresti almeno lasciarmi deprimere in pace?
-Ehm… Adrien… Sono- lieve colpo di tosse –Tracey.
Silenzio.
Un lungo, enorme silenzio avvolse tutta la casa dei Pucey come non accadeva da giorni.
Forse fu il nervosismo, ma Tracey ebbe l’impressione di riuscire a sentire il suono del vento fra gli alberi.
Lo stereo, che fino a qualche minuto prima urlava a squarcia gola, era magicamente ammutolito.
-Ehm… Adrien?- nonostante non fosse nelle sue intenzioni la voce di Tracey risultò lievemente tremula e, con orrore della proprietaria, implorante.
La porta si spalancò improvvisamente facendola sobbalzare e si ritrovò davanti un insolito Adrien Pucey.
I capelli neri erano totalmente arruffati e il ragazzo aveva gli occhi strabuzzati e il volto paonazzo; dal canto suo Tracey aveva assunto un’interessante tonalità di rosso carminio.
-M-mi dispiace- disse lei fissandosi con ostinazione le scarpe –non pensavo davvero quello che ho detto… E’ solo che ero davvero arrabbiata. Io non penso che tu sia idiota, o-o una mezza calzetta e neanche borioso…
Adrien strizzò gli occhi e le mise una mano sulla bocca:-Tracey, se non mi odi come penso, non ripetere mai più quelle parole.- Tracey alzò il volto di scatto e annuì vigorosamente. –Bene. Usciamo a fare una passeggiata?- le chiese continuando a tenerle la mano poggiata sulle labbra e lei annuì di nuovo.
Finalmente Adrien si staccò da lei ed entrambi scesero le scale in silenzio.
Mentre si avviavano lungo il vialetto della villetta a schiera Adrien, lo sguardo dritto davanti a sé disse:- E comunque non stavo facendo il cretino con Amy, le stavo chiedendo un consiglio perché volevo farti un regalo.
Tracey convinta che lui non potesse vederla soffocò un sorriso stupidamente felice nel bavero della giacca.
-Non sorridere Tracey, lo so che lo stai facendo.
-Non è vero!- rispose lei sulla difensiva.
Ma, per quanto si sforzasse di negarlo e per quanto tentasse di trattenersi, il sorriso stupidamente felice si allargava ancor di più sul suo viso.

Fine











Note:
E' la mia prima AU. >///< Comunque, per chi non lo ricordasse, Adrien Pucey era uno dei cacciatori di Serpeverde conosciuto per non aver MAI fatto un fallo. u.u
Esclusi Tracey e Adrien i PG nominati sono tutti OC (tanto per cambiare! XD).
Beh che dirvi di più se non: COMMENTATE!!! :D
W/ Love,
      Yaya/LC/Wooshina/LoveChild xD
   
 
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