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Autore: kannuki    29/10/2010    3 recensioni
Caroline Forbes. Eterna seconda, maniaca del controllo, zero autostima. Aveva provato a cacciare coniglietti o gattini ma tutto il suo essere aborriva far del male a dei cuccioli innocenti. Caroline che sogna di legare Damon al paraurti posteriore della sua auto e trascinarlo per tutta Mystic Falls. Quanto le costava bussare a quella porta, ben sapendo che Katherine l'avrebbe uccisa se si fosse avvicinata a Damon. Anche se lui era uno stronzo, il suo sangue era la cosa più buona che avesse mai assaggiato.
Genere: Dark, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Katherine Pierce
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Pardon Me, But Your Teeth Are in My Neck'
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Lola: visto il video, è carinissimo!!! Per quanto riguarda Caroline e Liz, avevo già scritto la scena prima di vedere la puntata (così come avevo già sfruttato l'idea di un pozzo - trappola con verbena annessa... vabbè!)

Doralice. Con te non ci parlo. Non lo dovevi scrivere quel capitolo, sigh sob... :D

Ciccipingu: Succederanno un socco di cose a New Orleans e avranno un bel peso sulla coppia. Personaggi nuovi in arrivo!

Ps: capitolo HOT!


Dario di Caroline Forbes

Prima Giornata

Che diavolo mi è saltato in testa di proporre davvero il Mardi Gras a Damon Salvatore?! La gente è fuori di testa, l'unico che sembrava in grado di articolare una frase di senso compiuto è stato l'albergatore quando ci siamo fermati a prendere una stanza. Sembra sia impossibile trovare un buco in cui dormire. Non intendo sprecare un solo minuto, ma devastarmi non vuol dire rinunciare alla doccia mattutina. E come ha fatto notare quel malato, potrebbe sempre servire un luogo raccolto dove portare le vittime. Gli ho dato un'occhiataccia, si è messo a ridere. Per ora nessuna traccia di vampiri assettati di vendetta...

Caroline chiuse il diario di scatto sentendosi spiata. Damon ridacchiò sopra la sua testa “non t'è passata l'abitudine, eh?!”

Mai. Cosa indosserai?”

L'antico gentiluomo o il maniaco pervertito?” domandò alzando dei diversi capi d'abbigliamento.

Caroline lo guardò maliziosa. “L'antico gentiluomo pervertito?” propose facendogli girare la testa. “Adatto a te!”

Non provocare, Forbes” ridacchiò e rimise gli abiti sulle stampelle “ti stai divertendo?”

Caroline annuì. Come faceva a non sentire tutta quella tensione nell'aria? Le toglieva il respiro. Posò la penna e lo vide affacciato alla finestra ad osservare lo stato della festa. Con un po' di batticuore si spogliò dei jeans e della maglietta e restò solo in reggiseno di lustrini e slip coordinati. Strappò il boa di struzzo viola dall'anta dell'armadio semiaperta e infilò i tacchi alti e argentati.

Che ne pensi?” domandò sentendo il cuore esplodere.

Non ora. C'è un tipo che sta... ahahah, non avevo ancora visto un culturista di colore con un...” Damon ritirò la testa dalla finestra con un dubbio. Quel tono era un po' troppo caldo. “Molto sexy...” mormorò osservandola da capo a piedi. Si mise comodo ad osservarla, braccia incrociate e sorriso malizioso sul volto.

Che sta facendo quel tipo?” domandò avvicinandosi un po' alla volta

Tu che stai facendo?”

Provo a sedurti...” bisbigliò alzando la testa verso di lui. “Ci sto riuscendo?”

Caroline, siamo soli e c'è un letto a nostra completa disposizione per le prossime notti...” mormorò solleticandola lungo il collo.

Pensavo di usarlo...” le mancava l'aria sebbene la finestra fosse aperta e il frastuono della festa invadesse la stanza. “Con te...”

Ottima scelta. Conosco il tipo, è un bravo ragazzo.”

Mi posso fidare?”

Assolutamente.”

Seconda Giornata

O mio dio! Questi fanno sul serio! Non ho mai visto nessuno divertirsela così tanto! Le donne sono vestite da uomini, gli uomini fanno il verso alle attrici degli anni Cinquanta, un tipo con un perizoma argentato e delle bizzarre piume su un copricapo mi ha costretto a ballare con lui e tutti i suoi amici. E nessuno di loro era gay! E' stato veramente imbarazzante! Ho perso il capello e indosso solo il reggiseno nero con i lustrini sotto il gilet da uomo (non ho la più pallida idea di dove sia finita la mia camicia). No comment sulle battute di Damon in merito. Ps: mi ha mandato in bianco. PERCHE'?!!

Terza Giornata

Naaa! E' divertentissimo! Perché non sono stata qui prima d'ora?!! Viva New Orleans, viva il Mardi Gras!!!! :D

Ps: ma che diavolo ha?! I ragazzi non dovrebbero essere ansiosi di strapparti i vestiti?!

[...]

Porca trota! Il voodoo esiste!

***

Il quartiere creolo era l'unico posto in cui Damon non avrebbe voluto mettere piede, ma quando la combriccola di festeggiamenti si era spostata e Caroline gli era andata dietro, presa dalla frenesia della festa, Damon non aveva potuto far altro che sperimentare ancora una volta cosa voleva dire cadere preda del delirio del sangue. Lui c'era già passato una volta e sembrava fosse il turno di Caroline. Era una di quelle cose che ti cambiava davvero la visione del mondo. Damon aveva pensato bene di avvertirla di starsene buona e non lasciarsi troppo andare, durante la cerimonia in cui erano incappati all'improvviso, ma Caroline sembrava stregata e aveva fatto solo un vago cenno con la testa.

//

Non dire niente e non spaventarti...” sussurrò nel suo orecchio. Erano seminascosti da una parete. Damon, dietro di lei, la tratteneva per la vita. Caroline si era sentita spaesata e aveva accettato la sua 'protezione'. Incuriosita da qualcosa che aveva solo visto nei film e che nella realtà era molto più cruda, più di una volta aveva distolto lo sguardo nascondendosi contro il suo accompagnatore.

Hai paura?”

Non è paura...” aveva bisbigliato stranamente attratta dalla cerimonia e allo stesso tempo intimorita.

Vuoi andare via?”

Caroline aveva scosso la testa, tornando a guardare la scena. Aveva le dita bianche mentre gli artigliava i vestiti. “E' quasi eccitante...”

Damon aveva sollevato le braccia per stringerla di più. Caroline gli si era rifugiata contro, continuando a fissare la cerimonia che entrava nel vivo. L'aveva baciata sul collo strappandole un gemito che si era affrettata a sopprimere per non farsi scoprire. Ma non sembrava che fossero interessati alla loro presenza. Caroline sentiva l'eccitazione pulsare mentre le sfiorava la pelle con la lingua. Lo voleva subito, in quell'istante. Spinse il bacino contro il suo. Era eccitato. Lo fece di nuovo, lo sentì mugolare di piacere. Gli prese le mani e le portò sul seno, le sue dita si insinuarono sotto il tessuto e strinsero la pelle morbida e calda. Caroline lo sentì prendere un respiro ed espose di più il collo lasciandosi mordere. Il suo gemito di dolore misto a piacere si infranse contro il palmo della mano che le premette contro la bocca. Gli leccò le dita e le mordicchiò. Le stava respirando contro l'orecchio. Era al limite, come lei. “Prendimi...” sussurrò gettando la testa all'indietro.

Quel verbo aveva una bellezza disarmante. Come il suo gesto di slacciare il primo bottone dei pantaloni. Damon lasciò che conducesse la sua mano oltre il tessuto, oltre le mutandine, dove la sua essenza era dolce e liquida. La accarezzò lentamente e poi affondò. Caroline si contrasse con un gemito roco e lo morse sul bicipite. “Ancora...”

Altra parola bellissima, pensò stringendola contro di se. “Andiamo via...”

Caroline udiva solo i tamburi, le parole della sacerdotessa voodoo e le grida dei partecipanti. Quando la Mambo sgozzò il solito galletto rituale e il sangue spruzzò sull'invasato che giaceva a terra, in preda alle convulsioni dovute a qualche sostanza – ma forse era solo suggestione - Caroline voltò la testa verso di loro. Doveva bere quel sangue. Leccarlo fino all'ultima goccia! La festa le vibrava dentro e le stimolava i lati più nascosti. La stessa presenza di Damon la spingeva a fare cose che non aveva mai fatto.

Damon non l'aveva trattenuta, perversamente curioso di vedere cosa sarebbe successo – finalmente! La vera Caroline liberata dalle inibizioni! - ma quando aveva affondato i denti nell'invasato e si era quasi spogliata dei pochi abiti che indossava, Damon aveva sentito l'eccitazione salire ad un livello che non pensava di possedere. E quando l'invasato - miracolosamente tornato in se, il figlio di puttana! - aveva provato a scoparla di fronte a tutti, si era leggermente incazzato. Gli aveva ringhiato contro, trasformato, provocando una serie di imprecazioni e urla in una lingua sconosciuta. Aveva tirato su Caroline a forza dal corpo del meticcio e l'aveva portata via, rimediando qualche maledizione che gli faceva tutt'altro che piacere. Caroline era in preda alla frenesia del sangue e non si era accorta di nulla. Drogata dal sangue dell'uomo, del galletto, dalla situazione e dagli adepti che ballavano freneticamente attorno a loro, aveva raggiunto un livello di incoscienza tale da annullare tutti i pensieri e lasciare attivi solo gli istinti primari. Nutrirsi e accoppiarsi.

Il resto era fuffa.

Il resto era Damon Salvatore che cercava di non stuprarla nel vicolo buio in cui si erano fermati. “Ti sei sfogata abbastanza delle frustrazioni di una vita. Adesso torniamo...”

Caroline l'aveva morso sul collo lappando il sangue che usciva, infilando al contempo le mani ovunque. Damon aveva sentito la propria volontà ridursi all'osso. Perché fermarsi? In preda alla lussuria l'aveva azzannata e aveva lasciato colare il sangue lungo l'incavo dei seni, fino all'ombelico. Le aveva lacerato il reggiseno, intenzionato a possederla in quell'istante. Caroline aveva reagito con un gemito che l'aveva eccitato fino alla punta dei capelli. Gli aveva strappato via la cintura schioccandola contro il muro. Damon l'aveva quasi denudata del tutto quando si era accorto delle presenze attorno a loro.

Cosa ci fai qui, Damon Salvatore?”

Ho un po' da fare, ti dispiace?!” esclamò scrollando Caroline per farla uscire dalla sua estasi. Quello era un fottuto casino!

Non ti avevamo detto di non mettere più piede a New Orleans?”

Ma c'è il Mardi Gras, non potevo perderlo!” ribatté sarcastico.

La vampira emerse dall'ombra e guardò Caroline con una sorta di tenerezza “è in frenesia o sbaglio?”

Sai quando uno è novizio...” ridacchiò a denti stretti. “Come va, Eileen?”

Lo schiaffo arrivò secco e rumoroso. Caroline si riprese leggermente, si staccò da Damon e barcollò porgendole la mano. “Ciaoooo che figata di festa, eh?!” biascicò con un sorriso ubriaco “tanto tanto piacere!”

La tua amica è andata” sbottò la vampira continuando a dondolare la mano in quella di Caroline.

Adoooooooooro New Orleans! E' bellissima e la gente è feliceeeeeeee” esclamò girando su se stessa fino a cadere a terra.

Entusiasta, la piccola!”

Basta poco a renderle felici” borbottò massaggiandosi la guancia “mi hai fatto mal... urh!” Un secondo ceffone lo ammutolì “e anche questo credo di essermelo meritato...”

Meriteresti di peggio” biascicò la voce alterata di Caroline “tu e quella puttanella della tua ex! Ops! Ho detto una parolaccia...” sogghignò e scoppiò a ridere nascondendo la bocca “Katherine mi ucciderà... un paletto secco nel cuore e addioooooo mondo!”

La vampira di nome Eileen la studiò incupita e piuttosto sorpresa “Katherine è ancora in giro?”

Damon annuì e massaggiò entrambi i lati della faccia “se la smetti di colpirmi, ti racconto gli ultimi cinquant'anni.”

E sia. Tira su la tua amichetta e seguimi.”

Jawohl, mein Fuhrer!”

E fa poco lo stronzo, Salvatore!”

***

Cosa facciamo con questa qui?”

Caroline era stesa a terra – non le andava di essere presa in braccio e neppure di camminare - quindi si era sdraiata a guardare l'altissimo soffitto del covo dei vampiri di New Orleans. Ora faceva 'ciao 'con la manina ai vampiri dubbiosi che la scrutavano indecisi.

New Orleans è bellissima!!! E la gente è bellissimaaaaa!”

Ma che ha?!”

E' drogata di sangue...” rispose Eileen spingendo Damon a sedere su una scomodissima sedia settecentesca “chi è?”

Amica di amici” rispose evasivo gettandole un'occhiata “è innocua, non fatele del male...”

La vampira sogghignò “da quando ti interessi di qualcuno?”

La gente cambia!”

Non tu” ridacchiò e fece un cenno ai suoi compagni “tiratela su e gettatela nel pozzo.”

Damon sudò freddo. Il pozzo lo conosceva bene e non era luogo per Caroline. L'indomani si sarebbero accorti che c'era qualcosa che non andava in una vampira che non si inceneriva al sole. “No, Eileen!” sussurrò spostando il busto verso di lei “non ha mai fatto del male ad una mosca ed è una vittima di Katherine come tutti noi.”

La donna sembrò soppesare la cosa e per un lunghissimo istante lo tenne sulla corda “va bene, Salvatore. Fa tornare in se la tua amichetta e sentiamo la storiella strappalacrime della sua trasformazione.”

***

Era come avere i postumi di una sbornia. Mal di testa, alito pesante e pesantezza diffusa. Caroline strinse la testa fra le mani mantenendo gli occhi ben chiusi. “Dove siamo?”

Lascia perdere. Come ti senti?”

Male...” sussurrò e lo guardò con gli occhi stretti in una fessura “sono i vampiri che hai fatto incazzare, vero?”

Damon annuì sentendosi un po' in colpa.

E' una tua ex?”

Diciamo di si...”

Caroline storse la bocca e sospirò. Ovunque andasse, ce n'era una pronta a comparire. “E come è finita?”

Con una fuga precipitosa in pieno giorno” borbottò con una smorfietta “ma odia Katherine!”

Chi non la odia” sussurrò “abbassa la voce, ti prego.”

Scusa” bisbigliò “potete fare fronte comune contro di lei... sai, la storia della solidarietà femminile...”

E' una grandissima stronzata” sbottò e lasciò cadere la testa sulle braccia piegate. “Le donne odiano le donne e le ex in particolare...” Caroline torse il collo e lo fissò arrabbiata “potevo starmene a letto a dormire, al caldo, non in questa cella puzzolente in tua compagnia! Ti odio, Damon Salvatore!” esclamò sentendo una fitta alla testa “sia maledetto il giorno in cui sei tornato a Mystic Falls!”

E' un pensiero comune, cara!”

La voce divertita di Eileen interruppe lo sproloquio che sentiva sulla punta della lingua. Un momento dopo, il chiavistello girò e la vampira le fece cenno di uscire dalla cella in cui l'avevano rinchiusi “solo lei!” l'ammonì quando vide Damon saltare in piedi “pensa agli ultimi centoquarantacinque anni e pentiti dei tuoi misfatti!”

Quante secoli ho a disposizione?!”


  
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