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Autore: kikka97    29/10/2010    9 recensioni
Quando la separazione sembrava imminente,quando il destino sembrava già essere scritto,quando tutto ormai stava per perdersi,che non ti saresti mai aspettato,ti risollevò da terra e regalandoti la vita che hai sempre sognato.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La nostra nuova vita.'
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Ciao a tutti! Ecco a voi l'ultimo capitolo!! Spero che vi piaccia!! Mi raccomando commentate, anche perchè questo è l'ultimo e mi piacerebbe ricevere un commentino da tutti voi lettori, anche piccolo piccolo, se raggiungerò presto 4 recensioni posterò immediatamente la seconda serie : Heart, i poteri del cuore.
Ciao ciao!
Kikka97.


La mia nuova vita.

 
Sentii suonare la sveglia: le 7:00, tra solo un’ora vedrò partire le mie migliori amiche per AngieTown, e sarà l’ultima volta in cui potremo stare insieme per circa un anno.
Presi i miei soliti vestiti azzurri e oro e andai in bagno a lavarmi e vestirmi. Uscii dopo dieci minuti ed entrò Uriè. Le donavano molto le ali da Guardian, le davano un’aria quasi adulta. Io invece? Io ero un Angel Heart,
l’angelo del cuore, l’unico in tutta AngieTown, l’unico in tutto il creato. Andai a guardarmi allo specchio, certo che quell’aureola mi donava proprio. Era azzurra come le ali e aveva dei brillantini rosa che luccicavano piuttosto forte.
-Sei proprio strana con quelle ali. -
- Uriè! Hai già finito?-
- Sì, sono dieci minuti che sei quà a specchiarti.-
Abbassai lo sguardo, era per queste ali che la stavo abbandonando.
-Mi mancherai molto lo sai, mi dispiace, non sono sicura di meritarmi la tua amicizia.-
-Stai tranquilla Raf, hai fatto la scelta giusta, e poi ci vedremo, tutto dipende da te e Sulfus, visto che possiamo scendere sulla Terra solo per occasioni speciali, capisci cosa intendo?-
Il suo sorrisetto malizioso mi fece intendere tutto, ora certo che lo capisco, ma fai finta di niente Raf, fai finta di niente!
-Quasi.-
-Ih ih, tu pensiero contorto no è? Anche se siamo angel…-
-Hey!-
Che vuole insinuare!? Io i pensieri contorti ne faccio eccome, anche se non dovrei…
-No dai, sto parlando seriamente, lo vorresti maschio o femmina?-
-Be, sia maschio che femmina, due bambini sarebbero perfetti!.-
-Wow! Ora devi chiedere a Sulfus!-
-Ma Uriè! Pensi che Sulfus a 17 anni abbia voglia di occuparsi di un bambino!? Sarebbe il mio sogno, ma almeno due anni posso aspettarli no?-
-Certo! A meno che non ci siano imprevisti e nasca prima.-
Se non l’avessi davanti a me e se non la conoscessi avrei pensato fosse devil da come parlava.
-Questo potrebbe accadere.-
Per un attimo Uriè rimase zitta a pensare, e dopo, con un pò di imbarazzo mi chiese:
-Ma…voi…?-
-No! Non ancora!-
In quel momento ero talmente rossa che mi si poteva scambiare con un pomodoro.
-Lasciamo stare, piuttosto, andiamo a fare colazione?- Le chiesi.
- Sì. -
Ci avviammo verso la mensa in compagnia di Miki e Dolce. Mangiammo in fretta perché erano quasi le otto e non volevamo ritardare.
Pronte all’addio camminammo fino al cortile, dove erano già parcheggiate un’auto sfera blu e una rossa. Molti angel e devil erano già a bordo.
-Mi verrete a trovare vero?- Chiesi malinconica.
-Certo! Arkan ci ha dato delle tessere che possiamo mostrare agli arcangeli come permesso, solo in occasioni speciali però, ma stai tranquilla.- Mi disse dolcemente Uriè, ma più per convincere lei che me.
-Mi mancherete tanto amiche mie!- Dissi abbracciandole con le lacrime agli occhi.
-Anche tu Raf ci mancherai!-Dissero loro piangendo.
-Ora dobbiamo andare,ciao!- Mi salutò Dolce.
-Ciao!!-
Mentre loro camminavano verso l’auto sfera, vidi Sulfus salutare i suoi amici e venire verso di me. Mi abbracciò da dietro e guardammo insieme i due mezzi sparire come erano arrivati.
-Mi mancheranno.- Gli dissi.
-Anche a me. - Rispose prima di darmi un lieve bacio sulle labbra.
-Dobbiamo andare dai profe adesso, per sapere dove vivremo.- Gli dissi.
-Mi sembra ancora troppo bello, noi, vivere assieme, suona anche impossibile.- Disse facendo uno strano sorrisetto malizioso, che stranamente, ricambiai.
-Impossibile ma vero!- Dissi prima di incamminarmi verso l’ufficio di Arkan. Bussammo alla sua porta e ci fece entrare.
-Buongiorno professore.-
-Buongiorno Raf, buongiorno Sulfus.-
-Volevamo sapere dove saremmo stati a vivere.- Gli dissi.
-Bene, seguitemi.- Ordinò.
 Salimmo ai piani più alti della Golden school, non ero mai andata fin là su. Non erano dipinti come i piani inferiori, e gli angoli erano diventati un ottimo luogo per i ragni.
 Ci fermammo davanti a una porta uguale a quella dell’aula sfida.
-Questa porta da su una stanza magica come l’aula sfida,è solo leggermente più particolare. Voi dovete immaginare un paesaggio, che sarà la vostra casa. Però, una volta entrati, il paesaggio rimarrà sempre così, non si potrà mai più cambiare.
Bene, liberate la vostra immaginazione.-
Fantastico, potevo avere la casa dei miei sogni, e per di più gratis!!!
“Sulfus!” Lo chiamai telepaticamente. “A me piacerebbe avere una villa con un enorme giardino,come la Mistery House,però,con le pareti bianche fuori. Che ne dici?”
“Ogni tuo desiderio è un ordine, angelo mio.”
“Grazie. Ti amo.” Pensai dolcemente.
“Anche io.
Che ne dici di una cucina moderna?”
“Dico che è semplicemente perfetta! E un salotto con i pavimenti di marmo, una grande tv, un comodo divano di pelle.”
“Grande tv sottolineato! E una camera da letto rossa con..”
“Il letto a baldacchino ti prego.”
“Lo stavo per pensare io. Poi due bagni, uno azzurro e uno verde,con la vasca idromassaggio.”
“Fantastico! Mi sembra di vivere un sogno!”
“Facciamo anche una camera degli ospiti Raf, così se verranno i nostri amici, possiamo farli rimanere lì a dormire.”
“Facciamo due, e….cioè, non si sa mai se tra quattro o cinque anni…... ” Mamma che imbarazzo!
“Venissero dei nuovi arrivi?” Lo senti sogghignare di nuovo maliziosamente, di nuovo!
“Si…facciamo due?”
“No tre, non credo che il bambino sarà uno solo sai…comuqnue…”
Di nuovo! Prima Uriè, poi lui, cavolo ma ce l’hanno su tutti con questa storia!
“Piscina esterna, e..basta.”
“Si,basta.”
-Ok abbiamo finito.-
-Bene aprite la porta.-
Chiusi gli occhi e abbassai la maniglia. Feci qualche passo avanti e poi la vidi…la casa dei miei sogni, il luogo dove avrei vissuto, dove avrei costruito una famiglia. Era splendida: enorme, a più piani, con delle grandi finestre e pareti bianche. A fianco della piscina c’era un gazebo sopra cui crescevano le rose rosse. Mi feci avanti sul sentiero di sassolini bianchi che percorreva il giardino fino alla porta.
-Ora vi lascio soli.- Disse Arkan e sentii chiudersi la porta.
-è fantastica, molto più bella di come l’avevo immaginata. Dai andiamo!-Dissi eccitata. Lo presi per mano e iniziai a correre fino al salotto. Era anche questo diverso da come l’avevo immaginato, ora era molto più bello! Il pavimento era in marmo e le pareti gialle. Al centro c’era un grande tavolo rotondo circondato da sedie di ciliegio, sulla parete sinistra c’era un piccolo mobiletto dello stesso tipo di legno con sopra vaso di girasoli e un telefono. Poi, due porte scure si ergevano sempre sulla stessa parete. Sul muro sinistro c’era un divano di pelle bianco, una tappeto giallo e una grandissima televisione a schermo piatto. Sull’enorme finestra che dava sul giardino erano state appese delle tende gialle.
-Fantastico vero?-
-No, di più!-
Aprimmo la prima porta e una spaziosissima cucina si mostrò ai nostri occhi.
I mobili erano moderni e di legno scuro con i vetri dei cassetti azzurri. Sul davanzale della finestra c’erano dei bellissimi fiori selvatici color celeste come le tende e le pareti. Il pavimento era in parchè e il tavolo era quadrato in centro alla stanza.
-Non ci credo! Non ci credo!- Urla in preda alla gioia.
Corsi di nuovo in sala e aprii la seconda porta, poco dopo Sulfus fu dietro di me a vedere lo splendido bagno acqua marina con la vasca idromassaggio. Il pavimento era fatto con delle piastrelle quadrate bianche e verdi. Il lavabo invece, in pietra sempre verde, era inserito in un mobile bianco.
-Su, non perdiamo tempo!- Disse Sulfus che ormai era già sulle scale.
In un attimo gli fui dietro e quando superammo anche l’ultimo gradino, arrivammo in un corridoio dalle pareti bianche e pavimento di marmo. Sull’ultima parete c’era un’enorme finestra che dava sul giardino. Sulle altre invece c’erano cinque porte, tre a destra e due a sinistra, tra le quali erano stati appesi dei quadri.
Aprii la prima porta, ma era completamente vuota, le pareti erano viola e il pavimento di parchè marrone scuro.
-Questa sarà per la fantastica devil che avremo.- Mi disse Sulfus dandomi un bacio sul collo.
Aprii la seconda ma anche questa era vuota, cambiavano solo le pareti che erano azzurre.
-Mentre questa,- Dissi io-sarà per il fantastico angel.-
Continuammo la nostra esplorazione a aprimmo la terza porta a destra, che questa volta era arredata con stile più diabolico che angelico: le pareti erano rosse e il pavimento di parchè, il letto singolo a baldacchino e una grande finestra mostrava lo splendido panorama del nostro giardino.
Questa volta aprimmo la prima porta a sinistra, che si rivelò essere un bagno dal tonalità di azzurro chiaro fornito di una splendida vasca idromassaggio.
-Questa è l’ultima.-
-è la nostra.-
-Sicuramente.-
Chiusi gli occhi e contai fino al tre prima di aprire.
-Uno…due…tre!-
Spalancai la porta e rimasi a bocca aperta, era magnifica, in ogni suo particolare.
-Bella vero! In stile diabolico, affascinante.- Disse soddisfatto Sulfus, l’aveva pensata tutta lui.
-Wow.-
Le pareti erano rosse fuoco, il pavimento in pietra scura, la mobilia in mogano, compreso il fantastico letto a baldacchino dalle lenzuola rigorosamente rosse come le semitrasparenti tende che coprivano la maestosa finestra che dava sul giardino. Sulla scrivania, oltre a uno splendido vaso di rose rosse, era appoggiato un fantastico pc di ultima generazione.
-Non ho mai visto una stanza così, tutta rossa e nera, ma non è nemmeno troppo tetra grazie alla luce che entra dalla grande finestra, è…è fantastica, grazie Sulfus, grazie di tutto!-
Mi avvicinai e lo baciai dolcemente, ma in un attimo, quel tenero bacio che ci stavamo scambiando, si trasformò in forte e passionale. Preso dal desiderio Sulfus mi strinse di più a se tenendomi per i fianchi, gemetti dalla sorpresa, ma non fui comunque soddisfatta, così  allacciai una gamba al suo bacino, in modo da far aderire ancor di più i nostri corpi. Il desiderio che avevo sempre cercato di reprimere si impossessò di me, spazzai via tutta la vergogna da angel, che ormai non ero più, e mi feci condurre da Sulfus verso il letto matrimoniale, dove, continuando a baciarci, ci sdraiammo.
 Finalmente soli da tutto e da tutti, consapevoli di quel magnifico sogno che sarebbe stata la nostra vita futura, facemmo l’amore con una dolcezza tale che non mi sarei mai aspettata da Sulfus, ma con una così grande  passione che non pensavo di possedere, e quando felici ci addormentammo l’una nelle braccia dell’altro, consapevoli di appartenerci per l’eternità, un dolce sorriso, che sapevo non sarebbe mai sparito, si fece largo tra le nostre labbra.

 
 
 
 
 
 
  
  
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