10 Songs Challenge: Tony / Ziva
1.
Scegli
un personaggio, una coppia o un fandom.
2.
Apri
la tua cartella di musica, seleziona la modalità “Riproduzione casuale” e… fai
partire.
3.
Scrivi
una drabble - flashfic che sia collegata alla canzone che sta andando. Hai
tempo fino al termine della canzone per terminare la drabble: inizi con
l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa
quanto scombussolata è la tua drabble.
4.
Scrivine
dieci, poi pubblicale.
1 – Kay E’ Stata Qui [Ligabue]
È
partita. È soltanto una vacanza. Starà via soltanto un paio di settimane.
Sai
che tornerà, eppure ti manca.
Ti
manca la tua collega.
Ti
manca la tua amica.
Ti
manca Ziva.
Ti
manca in un modo che non riesci a decifrare.
Non
dovrebbe mancarti così.
Niente
è più uguale. Niente è più come prima, da quando Ziva ha iniziato a far parte
delle tue giornate.
E
per quanto ci siano giorni in cui vorresti non averla mai conosciuta, giorni in
cui la sua presenza ti dà quasi sui nervi, ci sono attimi – come questo – in cui
hai bisogno di lei.
“Quando
torna Ziva?” chiedi, fingendo indifferenza.
“Lo
so, Tony. Manca anche a me” risponde Abby, fissandoti con i suoi grandi occhi
chiari.
E
improvvisamente ti senti a disagio.
A
disagio, perché non pensavi che le tue sensazioni fossero così evidenti.
Tenti
un sorriso.
E
ti senti ancora più vuoto.
2 – L’Alfabeto Degli Amanti [Michele
Zarrillo]
Uno sguardo. È così che è iniziato
tutto.
L’hai guardata negli occhi. Eri a
pochissimi centimetri da lei.
Così vicino che avresti potuto
contarle le lentiggini… se solo ne avesse avute.
Così vicino da distinguere la curva
di ogni ricciolo.
Uno sguardo. È con uno sguardo che
potrebbe cambiare tutto.
“Ziva…” sussurri, la voce
improvvisamente roca. “Resta con me.”
Lei non risponde.
Prendi coraggio, e ti sporgi verso
di lei.
Vuoi baciarla.
Vuoi viverla.
Potrebbe ucciderti con la matita che
tiene in mano, ma non ti importa.
Non ti importa più di nulla.
La sola cosa che vuoi è scoprire che
cosa si prova a baciare la donna che si ama.
Anche a costo di finire all’inferno.
3 – Someone
Saved My Life Tonight [Elton John]
Nella
sua lista di regole, Gibbs dovrebbe inserirne una che dica: “Non far mai
incazzare il capo”.
Perché far incazzare il capo può
essere una cosa molto stupida, da fare.
Specialmente
quando il capo decide di sostituire gli scappellotti con una serata trascorsa a
sbrigare vecchi fascicoli polverosi.
Cosa
che avresti dovuto fare comunque, prima o poi, perché la tua scrivania andava
assomigliando sempre più ad una succursale di una cartiera.
Ma
non stasera.
Eh, no. Perché tu stasera avevi un
appuntamento.
Dopo mesi di vuoto, avevi finalmente
un appuntamento.
Ma hai avuto la brillante idea di
far incazzare Gibbs, e niente cena con la ragazza dei sogni. La ragazza dei
sogni di questo mese, si intende.
Ti stropicci gli occhi, ti gratti il
mento, ti distrai.
Fai una partita di solitario al
computer, bevi un caffè.
Fai tutto quello che farebbe
incazzare Gibbs.
Non per cattiva volontà. È che non
riesci a concentrarti.
E poi, un’ombra si staglia sulla tua
scrivania.
“Allora, come getta?”
Sorridi. “Come butta, non come getta.”
Uno sbuffo. “E’ la stessa cosa.”
“Sei venuta a prenderti gioco di me?”
“No. Sono venuta a salvarti la vita.”
“Pensavo fossi programmata per
uccidere.”
Fa spallucce. “Ogni tanto mi concedo
una buona azione.”
Sorridi ancora. Sorridi come un
ebete, ogni volta che c’è lei in giro.
Sorridi, perché ti sta davvero
salvando la vita, stasera.
“Grazie, Ziva.”
4 – Sway [Michael Bublé]
Qualcuno, una volta, ha detto che la
vita è un’altalena.
È vero. La vita è una maledetta
altalena, e tu, come tutti gli altri, passi la tua vita a cercare di tenerti in
equilibrio.
O meglio, tu passavi la tua vita a cercare di tenerti in equilibrio.
Perché, a un certo punto, ti sei
reso conto che la vita oscillava troppo.
Ed era lei a far muovere tutto.
È lei, a far dondolare la tua vita.
È lei a tenerti sulla corda, ogni
santo giorno.
È lei a decidere che ne sarà di te.
Qualcuno, una volta, ha detto che la
vita è come un giro di valzer: spaventoso, se non sai ballare. Meraviglioso, se
trovi il partner giusto.
Nessuno si è mai preoccupato di
insegnarti l’intera coreografia.
E sorridi, pensando che potrebbe
essere lei il partner giusto.
5 – Wherever
You Will Go [The Calling]
Il
direttore Shepard ti ha appena offerto la direzione di una squadra in Europa.
Marsiglia, oppure Salonicco.
Adori la Francia.
Ci stai pensando seriamente, anche
se hai già declinato l’offerta.
Nonostante tutto, è Washington casa
tua.
E poi, non potresti resistere
lontano da Gibbs. O da McGee.
Meno che mai lontano da Ziva.
Lei, che ti sta guardando con i suoi
profondi occhi scuri, con l’aria di chi deve dire qualcosa di importanza
vitale.
“Dimmi, Ziva.”
“Beh, io stavo pensando… riguardo
alla proposta del direttore di andare in Europa…”
“Sì, mia piccola ninja?”
“Beh, io ti seguirei ovunque.”
Ti ricomponi e la guardi. Non sei
certo di aver capito.
“Come, scusa?”
“Beh, non sopravvivresti cinque
minuti da solo, là fuori.”
Ti rilassi di nuovo sulla sedia.
Deluso.
O forse no.
6 – Latin Lover [Cesare Cremonini]
Ma perché pensano tutti che tu sia
un playboy senza speranza di redenzione?
Insomma, anche a te è capitato di
innamorarti. Una volta.
Ed è stata una delle esperienze più
brutte della tua vita.
Non è colpa tua, se l’amore rende
stupido anche l’uomo più saggio.
L’amore ha sugli uomini lo stesso
effetto che la kriptonite aveva su Superman: indebolisce, fino al limite di
rottura.
Non è colpa tua, se ci tieni alla
tua integrità.
E non è colpa tua, se non hai mai
conosciuto una donna capace di intrigarti a tal punto.
Non è colpa tua, se ti sei
innamorato una sola volta.
No, stai mentendo. Ti sei innamorato
due volte.
Sei innamorato, Anthony DiNozzo.
È solo che non vuoi ammetterlo.
Perché ammettere di esserti
innamorato di Ziva significa ammettere di essere sensibile a qualcosa di
diverso dalle curve di una donna.
Significherebbe ammettere che sei
umano.
E la cosa ti fa paura.
Ti terrorizza.
7 – Dalla Pelle Al Cuore [Antonello
Venditti]
“Ziva…” sussurri, impacciato come un
ragazzino alle prime armi.
Sì, come se avessi ancora dubbi su
come si fa, con tutte le donne che hai avuto.
Anche se, beh… non hai avuto così
tante donne. Insomma, hai gonfiato un po’ i numeri, giusto per far invidia a
McGee.
Per farti bello con le donne.
Ma d’un tratto ti rendi conto che se
Ziva è tra le tue braccia, non è perché ti crede un macho.
È perché le piaci. Così come sei.
Le sei piaciuto dal primo istante, è
questo che ti sta dicendo.
Le sei piaciuto a pelle.
Incredibile, non ha sbagliato modo
di dire.
“Anche tu mi sei piaciuta a pelle,
Ziva.”
Le sue labbra sulle tue, le sue mani
aperte sul tuo petto.
Le tue mani sulla sua schiena, le
tue mani percorrono i suoi contorni come quelle di un cieco esplorano un
oggetto sconosciuto.
I suoi sospiri giungono alle tue
orecchie come musica.
E tra i sospiri, un “Ti amo”.
Che vale più di mille amanti occasionali.
8 – Quando Nasce Un Amore [Anna Oxa]
Non è stato un colpo di fulmine. Tutt’altro.
All’inizio non la sopportavi.
Non la sopportavi perché era la
sostituta di Kate, e Kate non poteva essere sostituita.
Poi, col passare del tempo, ti sei
reso conto che lei era meglio di Kate.
No, non era migliore.
Era diversa.
Terribilmente diversa.
Kate era una giornata di sole. Ziva è
un uragano.
Kate era un fuocherello che
scoppiettava allegro in un caminetto. Ziva è un incendio che devasta intere
foreste.
Kate era sicurezza. Ziva è un’insegna
al neon che dice “Pericolo”.
E a te è sempre piaciuto il
pericolo.
Già da bambino.
Come quando ti arrampicavi sulla
quercia che cresceva vicino a casa tua.
Ziva è…
Ziva è tutto quello che non dovresti
fare. Ma che farai comunque.
9 – Ti Insegnerò [Povia]
“Ti
insegnerò a infliggere il massimo dolore con il minimo sforzo.”
E ancora: “Ti insegnerò a
mimetizzarti.”
E ancora: “Ti insegnerò a non aver
paura di nessuno.”
E ancora: “Ti insegnerò a non cedere
mai.”
E ancora: “Ti insegnerò che niente è
più importante della giustizia.”
E ancora: “Ti insegnerò che il tuo
partner è l’unico che non ti tradirà mai.”
E ancora: “Ti insegnerò che la vita
va vissuta ogni giorno con la massima intensità.”
Scoppio a ridere.
“Ziva, ancora non è nato e già gli
insegni a essere un agente del Mossad?”
Sorride e si accarezza il pancione.
“Beh, tanto per informarti, è
femmina.”
10 – Save Me [Rose Hudson]
Mi sono perso.
A un certo punto, mi sono perso.
Ho completamente smarrito me stesso.
Solo, senza riferimenti.
E poi ho visto te.
E un pensiero mi ha attraversato la
mente.
Qualcuno dovrà salvarmi da questa
situazione.
Prima o poi passerà qualcuno che,
mosso a pietà, mi tenderà la mano e mi aiuterà a ritornare in superficie.
Prima o poi qualcuno mi tirerà fuori
da questo burrone.
Prima o poi succederà.
Prima o poi.
Se tanto succederà, perché non puoi
essere tu a farlo?
Io sono solo, tu sei sola.
Io sono perso, tu sei persa.
Forse io posso salvare te, e tu puoi
salvare me.
Non è così strano, se ci pensi.
Io aiuto te, tu aiuti me.
Mi pare di vedere la tua faccia,
mentre valuti l’offerta.
Vedo quella sottile ruga attraversarti
la fronte.
Vedo le tue labbra piegarsi in una
smorfietta buffa.
Poi, d’improvviso, la ruga si
appiana. La fronte torna liscia.
Le labbra si appiattiscono.
Attendo il mio verdetto.
Continuo a guardare le tue labbra.
E sorrido, quando anche tu sorridi.
NdA: non sono abituata a lasciare note
in fondo alle mie storie, ma credo che stavolta sia d’obbligo. Ho trovato
queste regole in una storia nella sezione Fanfiction su Attori, e non ho
resistito ad applicarla anche nel fandom di NCIS. È un modo un po’ diverso per
raccontare Tony e Ziva, non credete? Per quanto possa sembrare difficile, in
realtà è un procedimento piuttosto semplice, e le canzoni giuste piovono dal
cielo senza sforzo. Spero vi possa piacere questa mia ff.