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Autore: EffieSamadhi    30/10/2010    6 recensioni
Dieci canzoni, dieci flashfic.
Dieci storie per raccontare una coppia.
Unica regola: seguire la musica.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'I Just Want You To Know Who I Am'
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10 Songs Challenge

10 Songs Challenge: Tony / Ziva

 

1.      Scegli un personaggio, una coppia o un fandom.

2.      Apri la tua cartella di musica, seleziona la modalità “Riproduzione casuale” e… fai partire.

3.      Scrivi una drabble - flashfic che sia collegata alla canzone che sta andando. Hai tempo fino al termine della canzone per terminare la drabble: inizi con l’inizio della canzone e finisci quando finisce, niente esitazioni! Non importa quanto scombussolata è la tua drabble.

4.      Scrivine dieci, poi pubblicale.

 

 

1 – Kay E’ Stata Qui [Ligabue]

È partita. È soltanto una vacanza. Starà via soltanto un paio di settimane.

Sai che tornerà, eppure ti manca.

Ti manca la tua collega.

Ti manca la tua amica.

Ti manca Ziva.

Ti manca in un modo che non riesci a decifrare.

Non dovrebbe mancarti così.

Niente è più uguale. Niente è più come prima, da quando Ziva ha iniziato a far parte delle tue giornate.

E per quanto ci siano giorni in cui vorresti non averla mai conosciuta, giorni in cui la sua presenza ti dà quasi sui nervi, ci sono attimi – come questo – in cui hai bisogno di lei.

“Quando torna Ziva?” chiedi, fingendo indifferenza.

“Lo so, Tony. Manca anche a me” risponde Abby, fissandoti con i suoi grandi occhi chiari.

E improvvisamente ti senti a disagio.

A disagio, perché non pensavi che le tue sensazioni fossero così evidenti.

Tenti un sorriso.

E ti senti ancora più vuoto.

 

2 – L’Alfabeto Degli Amanti [Michele Zarrillo]

            Uno sguardo. È così che è iniziato tutto.

            L’hai guardata negli occhi. Eri a pochissimi centimetri da lei.

            Così vicino che avresti potuto contarle le lentiggini… se solo ne avesse avute.

            Così vicino da distinguere la curva di ogni ricciolo.

            Uno sguardo. È con uno sguardo che potrebbe cambiare tutto.

            “Ziva…” sussurri, la voce improvvisamente roca. “Resta con me.”

            Lei non risponde.

            Prendi coraggio, e ti sporgi verso di lei.

            Vuoi baciarla.

            Vuoi viverla.

            Potrebbe ucciderti con la matita che tiene in mano, ma non ti importa.

            Non ti importa più di nulla.

            La sola cosa che vuoi è scoprire che cosa si prova a baciare la donna che si ama.

            Anche a costo di finire all’inferno.

 

3 – Someone Saved My Life Tonight [Elton John]

            Nella sua lista di regole, Gibbs dovrebbe inserirne una che dica: “Non far mai incazzare il capo”.

            Perché far incazzare il capo può essere una cosa molto stupida, da fare.

Specialmente quando il capo decide di sostituire gli scappellotti con una serata trascorsa a sbrigare vecchi fascicoli polverosi.

Cosa che avresti dovuto fare comunque, prima o poi, perché la tua scrivania andava assomigliando sempre più ad una succursale di una cartiera.

Ma non stasera.

            Eh, no. Perché tu stasera avevi un appuntamento.

            Dopo mesi di vuoto, avevi finalmente un appuntamento.

            Ma hai avuto la brillante idea di far incazzare Gibbs, e niente cena con la ragazza dei sogni. La ragazza dei sogni di questo mese, si intende.

            Ti stropicci gli occhi, ti gratti il mento, ti distrai.

            Fai una partita di solitario al computer, bevi un caffè.

            Fai tutto quello che farebbe incazzare Gibbs.

            Non per cattiva volontà. È che non riesci a concentrarti.

            E poi, un’ombra si staglia sulla tua scrivania.

            “Allora, come getta?”

            Sorridi. “Come butta, non come getta.”

            Uno sbuffo. “E’ la stessa cosa.”

            “Sei venuta a prenderti gioco di me?”

            “No. Sono venuta a salvarti la vita.”

            “Pensavo fossi programmata per uccidere.”

            Fa spallucce. “Ogni tanto mi concedo una buona azione.”

            Sorridi ancora. Sorridi come un ebete, ogni volta che c’è lei in giro.

            Sorridi, perché ti sta davvero salvando la vita, stasera.

            “Grazie, Ziva.”

 

4 – Sway [Michael Bublé]

            Qualcuno, una volta, ha detto che la vita è un’altalena.

            È vero. La vita è una maledetta altalena, e tu, come tutti gli altri, passi la tua vita a cercare di tenerti in equilibrio.

            O meglio, tu passavi la tua vita a cercare di tenerti in equilibrio.

            Perché, a un certo punto, ti sei reso conto che la vita oscillava troppo.

            Ed era lei a far muovere tutto.

            È lei, a far dondolare la tua vita.

            È lei a tenerti sulla corda, ogni santo giorno.

            È lei a decidere che ne sarà di te.

            Qualcuno, una volta, ha detto che la vita è come un giro di valzer: spaventoso, se non sai ballare. Meraviglioso, se trovi il partner giusto.

            Nessuno si è mai preoccupato di insegnarti l’intera coreografia.

            E sorridi, pensando che potrebbe essere lei il partner giusto.

 

5 – Wherever You Will Go [The Calling]

            Il direttore Shepard ti ha appena offerto la direzione di una squadra in Europa.

            Marsiglia, oppure Salonicco.

            Adori la Francia.

            Ci stai pensando seriamente, anche se hai già declinato l’offerta.

            Nonostante tutto, è Washington casa tua.

            E poi, non potresti resistere lontano da Gibbs. O da McGee.

            Meno che mai lontano da Ziva.

            Lei, che ti sta guardando con i suoi profondi occhi scuri, con l’aria di chi deve dire qualcosa di importanza vitale.

            “Dimmi, Ziva.”

            “Beh, io stavo pensando… riguardo alla proposta del direttore di andare in Europa…”

            “Sì, mia piccola ninja?”

            “Beh, io ti seguirei ovunque.”

            Ti ricomponi e la guardi. Non sei certo di aver capito.

            “Come, scusa?”

            “Beh, non sopravvivresti cinque minuti da solo, là fuori.”

            Ti rilassi di nuovo sulla sedia.

            Deluso.

            O forse no.

 

6 – Latin Lover [Cesare Cremonini]

            Ma perché pensano tutti che tu sia un playboy senza speranza di redenzione?

            Insomma, anche a te è capitato di innamorarti. Una volta.

            Ed è stata una delle esperienze più brutte della tua vita.

            Non è colpa tua, se l’amore rende stupido anche l’uomo più saggio.

            L’amore ha sugli uomini lo stesso effetto che la kriptonite aveva su Superman: indebolisce, fino al limite di rottura.

            Non è colpa tua, se ci tieni alla tua integrità.

            E non è colpa tua, se non hai mai conosciuto una donna capace di intrigarti a tal punto.

            Non è colpa tua, se ti sei innamorato una sola volta.

            No, stai mentendo. Ti sei innamorato due volte.

            Sei innamorato, Anthony DiNozzo.

            È solo che non vuoi ammetterlo.

            Perché ammettere di esserti innamorato di Ziva significa ammettere di essere sensibile a qualcosa di diverso dalle curve di una donna.

            Significherebbe ammettere che sei umano.

            E la cosa ti fa paura.

            Ti terrorizza.

 

7 – Dalla Pelle Al Cuore [Antonello Venditti]

            “Ziva…” sussurri, impacciato come un ragazzino alle prime armi.

            Sì, come se avessi ancora dubbi su come si fa, con tutte le donne che hai avuto.

            Anche se, beh… non hai avuto così tante donne. Insomma, hai gonfiato un po’ i numeri, giusto per far invidia a McGee.

            Per farti bello con le donne.

            Ma d’un tratto ti rendi conto che se Ziva è tra le tue braccia, non è perché ti crede un macho.

            È perché le piaci. Così come sei.

            Le sei piaciuto dal primo istante, è questo che ti sta dicendo.

            Le sei piaciuto a pelle.

            Incredibile, non ha sbagliato modo di dire.

            “Anche tu mi sei piaciuta a pelle, Ziva.”

            Le sue labbra sulle tue, le sue mani aperte sul tuo petto.

            Le tue mani sulla sua schiena, le tue mani percorrono i suoi contorni come quelle di un cieco esplorano un oggetto sconosciuto.

            I suoi sospiri giungono alle tue orecchie come musica.

            E tra i sospiri, un “Ti amo”.

            Che vale più di mille amanti occasionali.

 

8 – Quando Nasce Un Amore [Anna Oxa]

            Non è stato un colpo di fulmine. Tutt’altro.

            All’inizio non la sopportavi.

            Non la sopportavi perché era la sostituta di Kate, e Kate non poteva essere sostituita.

            Poi, col passare del tempo, ti sei reso conto che lei era meglio di Kate.

            No, non era migliore.

            Era diversa.

            Terribilmente diversa.

            Kate era una giornata di sole. Ziva è un uragano.

            Kate era un fuocherello che scoppiettava allegro in un caminetto. Ziva è un incendio che devasta intere foreste.

            Kate era sicurezza. Ziva è un’insegna al neon che dice “Pericolo”.

            E a te è sempre piaciuto il pericolo.

            Già da bambino.

            Come quando ti arrampicavi sulla quercia che cresceva vicino a casa tua.

            Ziva è…

            Ziva è tutto quello che non dovresti fare. Ma che farai comunque.

 

9 – Ti Insegnerò [Povia]

            “Ti insegnerò a infliggere il massimo dolore con il minimo sforzo.”

            E ancora: “Ti insegnerò a mimetizzarti.”

            E ancora: “Ti insegnerò a non aver paura di nessuno.”

            E ancora: “Ti insegnerò a non cedere mai.”

            E ancora: “Ti insegnerò che niente è più importante della giustizia.”

            E ancora: “Ti insegnerò che il tuo partner è l’unico che non ti tradirà mai.”

            E ancora: “Ti insegnerò che la vita va vissuta ogni giorno con la massima intensità.”

            Scoppio a ridere.

            “Ziva, ancora non è nato e già gli insegni a essere un agente del Mossad?”

            Sorride e si accarezza il pancione.

            “Beh, tanto per informarti, è femmina.”

 

10 – Save Me [Rose Hudson]

            Mi sono perso.

            A un certo punto, mi sono perso.

            Ho completamente smarrito me stesso.

            Solo, senza riferimenti.

            E poi ho visto te.

            E un pensiero mi ha attraversato la mente.

            Qualcuno dovrà salvarmi da questa situazione.

            Prima o poi passerà qualcuno che, mosso a pietà, mi tenderà la mano e mi aiuterà a ritornare in superficie.

            Prima o poi qualcuno mi tirerà fuori da questo burrone.

            Prima o poi succederà.

            Prima o poi.

            Se tanto succederà, perché non puoi essere tu a farlo?

            Io sono solo, tu sei sola.

            Io sono perso, tu sei persa.

            Forse io posso salvare te, e tu puoi salvare me.

            Non è così strano, se ci pensi.

            Io aiuto te, tu aiuti me.

            Mi pare di vedere la tua faccia, mentre valuti l’offerta.

            Vedo quella sottile ruga attraversarti la fronte.

            Vedo le tue labbra piegarsi in una smorfietta buffa.

            Poi, d’improvviso, la ruga si appiana. La fronte torna liscia.

            Le labbra si appiattiscono.

            Attendo il mio verdetto.

            Continuo a guardare le tue labbra.

            E sorrido, quando anche tu sorridi.

 

NdA: non sono abituata a lasciare note in fondo alle mie storie, ma credo che stavolta sia d’obbligo. Ho trovato queste regole in una storia nella sezione Fanfiction su Attori, e non ho resistito ad applicarla anche nel fandom di NCIS. È un modo un po’ diverso per raccontare Tony e Ziva, non credete? Per quanto possa sembrare difficile, in realtà è un procedimento piuttosto semplice, e le canzoni giuste piovono dal cielo senza sforzo. Spero vi possa piacere questa mia ff.

   
 
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