Autore: Iva27
Film scelto: Fantasia, l'apprendista stregone
Titolo: L'apprendista volante
Personaggi principali: Lily Evans, James Potter
Genere: Commedia, romantico
Rating: verde
Avvertimenti: nessuno
Introduzione: Lily Evans odia James Potter con tutta se stessa.

Ma per colpa di un suo desiderio che vuole assolutamente realizzare deve chiedere il suo aiuto. Ce la farà a mettere da parte l'orgoglio e chiedere aiuto proprio a lui?

Oppure si romperà l'osso del collo cadendo da... diciamo una scopa???

leggete e lo saprete!

L'apprendista volante

Primo capitolo

Lo guardavo volare. E non pensavo a nient'altro. Doveva essere così bello volare come lui. Volteggiare in aria senza paura, senza problemi, poter lasciare tutte le sue preoccupazioni a terra e infischiarsene di tutto e di tutti.

Era bello immaginare l'ebbrezza del volo.

Doveva essere tutto diverso da lassù.

Tutto sembrava più piccolo, cambiava completamente la prospettiva.

Dopo poco l'allenamento finì. Mi nascosi per non farmi vedere e lo guardai mentre salutava i suoi amici. Lui era il capitano, doveva assicurarsi che tutto fosse in ordine e chiuso prima di andarsene.

Strano come vanno queste cose. Non avrei mai immaginato che quello stupido e immaturo di Potter ora fosse responsabile.

Visto che gli altri si erano allontanati decisi di farmi avanti.

Era da mesi che ci pensavo. E rimandavo per colpa del mio orgoglio.

Io non ero una che chiedeva aiuto. Ma ne avevo bisogno questa volta per raggiungere il mio obiettivo.

Si accorse di me mentre gli andavo incontro e mi guardò sorpreso.

-non sono stato io!- disse subito appena vide il mio cipiglio severo.

Ma era dovuto solo alla mia tensione.

Respirai piano per calmarmi quel tanto che bastava a distendere il viso.

-coda di paglia e? Cosa hai combinato?- lo stuzzicai.

-no, io non ho fatto niente Evans. Sono totalmente innocente- disse, ma il suo viso e la sua espressione dicevano totalmente il contrario.

Sfoderò uno di quei suoi sorrisi che faceva cadere a terra molte ragazze stupide e idiote.

Io non ero una ragazza stupida e idiota però.

Ma non potevo mentire a me stessa. Era davvero un bel sorriso.

-certo. Se tu sei innocente io sono un angelo caduto dal cielo- dissi ironizzando e tentando di riordinare le idee.

-e ti sei fatta male quando sei caduta dal cielo?- mi chiese.

Che idiota.

-questa è vecchissima. Comunque ti volevo chiedere una cosa- e mi fermai. Come potevo chiederglielo???

-spara- disse lui curioso.

-voglio imparare a volare- dissi di botto dopo tanti minuti di indecisione.

Tentai di leggere la sua espressione. C'era stupore, incredulità, confusione e poi sospetto.

-e come mai vorresti imparare a volare? Sbaglio o hai abbandonato il volo al primo anno, ancor prima di salire sulla scopa per la tua prima volta?- domandò divertito.

Mi sorprese che si ricordasse quel giorno. Erano passati quasi sette anni ormai. Lo guardai accigliata.

-che fai, mi controlli?- dissi sviando le domande.

-no, mi è rimasta indelebilmente stampata nella mia mente la tua espressione al sol vedere le scope. Stavi quasi svenendo ed eri così agitata che mentre spiegavi alla professoressa perché non volevi volare strillavi. Non sono riuscito a sentire cosa dicevi, ma ricordo benissimo il tuo volto e gli acuti che emettevi!- e ridacchiò al pensiero.

Arrossii e mi diedi della stupida. Uffa, perché doveva sempre prendermi in giro???

-non ci posso fare niente se soffro di vertigini!- dissi incrociando le braccia.

-e allora perché ora vorresti volare?- ripeté curioso.

-perché mi va. E non soffro più di vertigini come prima. Voglio solo scoprire se è bello come sembra volare. Da quanto dicono tutti deve essere bellissimo- dissi.

-sì, è una sensazione unica. Ok, quindi hai deciso di chiedere aiuto a me. Strano. Non mi hai detto giusto ieri che ero solo un idiota e che mi odiavi più di qualunque altra cosa? Hai cambiato idea?- domandò divertito.

-no, non ho cambiato idea. Però tu...- mi tappai la bocca. Cosa stavo per dire? Cosa mi aveva detto lui? Mi accigliai.

-vuoi che vado a chiedere a qualcun altro?- chiesi sperando mi dicesse di si. Almeno così potevo andare a sotterrarmi per tutto il resto della mia vita.

-non saprei. Se mi dicessi perché hai scelto proprio me potrei anche dire si- disse con aria furba.

Sbuffai.

-va bene. Ciao Potter- e feci per andarmene.

Al diavolo. Chi aveva bisogno di lui!?!

avrei chiesto aiuto a tutte le altre mille persone in quel castello che sapevano volare. Peccato che....

per quanto sembrasse strano, assurdo e totalmente irrazionale, di Potter mi fidavo. Non sapevo perché, non c'era una ragione precisa... era qualcosa che sentivo dentro... io mi fidavo di quel ragazzo. Sapevo che mi avrebbe protetto dalle cadute, pensavo seriamente di essere al sicuro con lui.

Ma non avevo le prove. Non c'erano precedenti o altro. E allora perché ne ero tanto sicura? Non lo so.... però lo ero.

Mi fidavo di James Potter!

-Aspetta Evans. Perché ora corri via?- mi chiese raggiungendomi.

Mi fermai ma senza guardarlo mentre giungevo alla conclusione che era assurdo. Io ero miss-non-mi-fido-neanche-di-mia-sorella.

Io non mi fidavo del primo che passava. Ero sempre sospettosa, non mi aprivo mai con nessuno per non farmi pugnalare alle spalle, mi era già successo e avevo imparato da questo errore. Eppure eccomi qui, mi fidavo di Potter senza una ragione.

-Evans? Mi stai ascoltando??? eppure non sei salita sulla scopa e non sei neanche caduta. E sei già così istupidita ...- disse preoccupato.

Lo fulminai con lo sguardo.

-istupidita? Come osi! Sono perfettamente padrona della situazione. è solo che mi sono distratta un attimo.

Comunque, andavo via perché se non vuoi insegnarmi tu a volare posso chiedere benissimo a qualcun altro! - ribadii.

-ok, non vuoi proprio dirmi perché tra tutti gli altri hai scelto me, vero?- borbottò qualcos'altro che però non riuscii a decifrare bene.

Sembrava un "neanche una piccola soddisfazione..." ma non ne potevo assolutamente essere sicura.

-cominceremo le lezioni domani dopo pranzo, se vuoi. Il campo sarà libero tutto il pomeriggio. Ma sarò serio, professionale e dovrai seguire tutte le mie istruzioni senza ribattere. Non ammetto insubordinazione dai miei allievi- disse imitando perfettamente il tono della professoressa McGranitt. Trattenni la risata spontanea che mi voleva avvolgere e mi limitai a sorridere.

-allora a domani- dissi. E me ne andai.

Poco prima di entrare dal portone principale sentii una specie di grido di gioia, ma molto lontano. Quasi un eco. Mi voltai verso il parco. Un puntino nero volava felice da una parte all'altra, riuscivo a vederlo solo perché il cielo era arancione per il tramonto.

Sorrisi ed entrai nel castello. Chissà in che guaio mi stavo cacciando.

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ciao a tutti! questa storia di tre capitoli ha partecipato a "classici Disney Contest" indetto da Lyrapotter.  

è arrivato all'undicesimo posto e i molti errori che faccio sempre per distrazione hanno abbassato il punteggio ma mi piace, e voglio pubblicarlo! 

ha ricevuto il premio per miglior coppia!!!!!!!

se per caso state leggendo, spero che guardarete al di là degli errori (che dovrei aver corretto se non tutti almeno un paio...) e mi direte cosa ne pensate. cercherò di pubblicare presto i prossimi capitoli. anche se ho problemi di connessione e dovrei andare a vedere come mai c'è questo problema. quindi non faccio pronostici! 

alla prossima!!!!!!!! grazie per chiunque legge!!! il giudizio naturalmente lo metterò alla fine del terzo capitolo! XD