Storie originali > Introspettivo
Ricorda la storia  |      
Autore: MagicalWind    30/10/2010    0 recensioni
Lettera dal peccatore al peccatore stesso e altri lettori che incontreranno questa lettera sul tema del Pentimento ad aver negato la fiducia.
Avrei dovuto fidarmi e rivelarle questo segreto in quanto la considero la mia migliore amica 1,1 e amicizia vuole che un amico si fidi dell'altro e si apra, sapendo in cuor suo che qualunque sia la reazione dell'altro amico, lui è stato fedele fino in fondo, ci ha creduto completamente al 100%.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
dramma della fiducia negata È tutto mio? È tutto di un'altra persona? È di entrambi? È di nessuno?
Secondo me non ha la benchè minima importanza.
Perchè è qui?
Perchè al peccatore, chiunque sia (se io, un altro, entrambi o nessuno), serve confessarsi e se mai arriverà qualche predica oppure qualche consiglio, lo raccoglierà.

Ho mentito.
Avrei dovuto fidarmi di te e rivelarti il mio segreto.
Invece no: con la scusa che abitiamo lontani e vederci è molto difficile, mi sono tenuto questo segreto per paura che tu non capissi, non accettassi, nascondendo le mie autentiche motivazioni un po' mascherandole con "tanto è lontana" e usando questa scusa anche per re-inviare lo svelamento del segreto.
Ieri pomeriggio, fra un messaggio e l'altro, abbiamo parlato del ragazzo con cui ti sei vista; hai detto che ti piace, non sai che anche lui detiene il mio stesso segreto e che lui non cerca impegni a lungo termine.
Ti chiesi come ti saresti comportata.
Risposi che quella cosa non ti infastidiva in quanto ognuno è libero di seguire il proprio ego e che prenderai le cose come verranno, senza aspettative.
Inizialmente mi dissi: «accidenti, se ha reagito così allora potevo dirglielo prima, questo che è uno dei miei due segreti».
Poi riflettendoci ho capito: «accidenti, ancora una volta non mi sono fidato. Accidenti, ancora una volta all'appello "fidati, cazzo, fidati" ho risposto "no". Non solo, al secondo appello "cazzo, devi fidarti, se non ti fidi..." io ho detto "sì" pensando "no" e rifuggendo tale negazione con le giustificazioni più ovvie che, con un'indagine più accurata (non svolta), si rivelavano fragili come un castello di carte».
Avrei dovuto fidarmi e rivelarle questo segreto in quanto la considero la mia migliore amica 1,1 e amicizia vuole che un amico si fidi dell'altro e si apra, sapendo in cuor suo che qualunque sia la reazione dell'altro amico, lui è stato fedele fino in fondo, ci ha creduto completamente al 100%.
Ho peccato di fiducia negata.
Chissà perchè poi lo faccio; forse è colpa di quelle persone passate in cui credevo e che poi mi hanno tradito per poi abbandonarmi, per sempre così come per un po' di tempo; forse è colpa di quegli uomini che avrebbero dovuto guidarmi e che invece poi mi hanno abbandonato nel momento di maggiore bisogno.
No, no, troppo facile, non è solo colpa mia; è una conseguenza di essere chiusi.
Persone chiuse, che vedono il mondo e il cuore delle persone in una maniera diversa, che spesso però hanno anche paura.
Si incomincia con bambini chiusi nella loro fantasia, bambini che nella realtà vivono e si muovono nei loro viaggi fantastici, si continua con adolescenti che magari, fra fragilità loro, persone sbagliate, abbandoni che potevano essere evitati o comunque vissuti in maniera diversa, in un modo o nell'altro, finiscono comunque per risultare chiusi e il 95% del mondo che gli guarda da fuori gli lascia lì, perchè non sono felici e loro vogliono li sia data la felicità, perchè non vengono visti, perchè vengono visti e interpretati nel modo sbagliato.
Gli manca qualcosa.
È solo coraggio? Oppure è anche l'appoggio e la fiducia continuamente rinnovati finchè la lezione non viene imparata?
Vivere in una famiglia dove si deve continuamente dimostrare il proprio valore, gli aiuta?
Ma basta con questa analisi del peccatore, quello che interessa a noi è il peccato.
Gli altri se ne accorgono se qualcuno non si fida di loro e si sentono feriti a loro volta.
Il peccatore non vede che l'altro soggetto ha già incomincitato a fidarsi e si aspetta una risposta.
Colui che ha commesso il peccato ora, dinanzi all'ennesima dimostrazione che gli ha impartito i concetti, in un qualche modo si confesserà e chiederà perdono al confessore.

Perchè non ha alcuna importanza che la sua migliore amica 1,1 possa accettare questo suo segreto. Quello che è importante è che il peccatore dovrebbe sapere che, in qualsiasi legame, la fiducia è alla base di tutto e che quindi, indipendentemente se l'altra persona possa accettare o meno il segreto, esso va svelato lo stesso.
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Introspettivo / Vai alla pagina dell'autore: MagicalWind