31/10/2010
1 recensioniCapitolo 5
I'm lonelyContinuavo a cercare di capire quale fosse il problema di Tom mentre eravamo nel taxi che ci avrebbe portato ad un ottimo ristorante italiano.
Georg continuava a fare battute di cattivo gusto su di me seguito a ruota da mio fratello, ed io ero seduta tra Gustav e Bill nell'attesa di uscire da quella macchina e mangiare, tutto quello che mi sarei trovata davanti in un bel piatto. Arrivammo al ristorante, io e Bill saltammo fuori dal taxi euforici mentre Tom uscii con fatica, trascinandosi sull'asfalto. Entrammo e naturalmente Bill fu il primo a sedersi, seguito da me, Georg, Justin, Gustav ed infine Tom.
"Amò, mi passi l'acqua?"dissi io
"Certo, eccola!" rispose Bill
Georg cominciò a punzecchiare con le sue dita sulla mia spalla e a dire "Amò...amò.. a montagna di mer***" cercando di distrarre Tom dai suoi pensieri, ma niente sembrava immerso in un mondo tutto suo.
"Sentite ragazzi io vado a prendere una boccata d'aria se non vi dispiace!" Disse Tom
"No, no vai pure" rispondemmo tutti in coro, poi pensai che magari da soli mi avrebbe detto qualche cosa. Così annunciai
"Ragazzi esco anche io mi vado a fumare una sigaretta!"
"Hey, no ti ho detto mille volte che non devi fumare, ti fa male alla salute!"disse Justin
"Ma non rompere le palle, che tu sei il primo a fumare!" risposi sarcasticamente
"Certo io posso tu no!"disse con aria di superiorità.
"Si, si, l'importante è crederci!" risposi io con faccina tipo u.u di msn.
Nel frattempo Tom era andato, mi affrettai ad uscire. Sembrava essersi volatilizzato nel nulla, ma mi bastò girare l'angolo per trovarlo seduto in terra con le lacrime agli occhi. Mi chinai e mi avvicinai a lui leggermente, giusto quanto bastava per farlo accorgere di me.
"Hey, Tom che succede?"
"Vattene, lasciami in pace...Vaffanculo!"
"No, non me ne vado perché voglio sapere che succede, Tom Kaulitz che piange non è da tutti i giorni, almeno da quello che fai credere!"
"Be al contrario di quello che gli altri credono, anche Tom Kaulitz ha dei sentimenti, anche Tom Kaulitz piange!!"
La cosa che mi colpì di più di quello che disse fu il modo in cui pronunciava il suo nome, con disgusto, come se solo il suo nome gli facesse venire il vomito.
"Ok, allora dimmi perché piangi!" Ruggii io
"No, non te lo dico...Fottiti!"
"Per una volta, per una volta nella tua vita lascia da parte l'orgoglio e dimmi cos'è che succede!"
"Lo vuoi proprio sapere che succede?!" Be allora te lo dico subito. Succede che ti odio, succede che da quando ci sei tu mi sento una merda!"
"Io, cosa ho fatto io?"
"Semplicemente ogni volta che ti vedo con Bill, ogni volta che vi vedo così affiatati, ogni volta che lo vedo difenderti...Sento dentro un vuoto, sento che io non ho nessuno vicino. In poche parole mi sento solo, abbandonato a me stesso, sento che per me l'amore, quello vero, non esiste e non esisterà mai!!" la sua voce era triste, malinconica non l'avevo mai sentita così.
"Ma no Tom non dire così, tu non sei solo c'è Bill, ci sono i ragazzi con te e se me lo permetterai ci sarò anche io. Per quanto riguarda l'amore, l'amore esiste per tutti, basta solo cercarlo. Ma qui entra in gioco il tuo orgoglio, che tende ad allontanare le persone da te!"
"Già, peccato che tu non ci sarai più e poi non sono io che allontano le ragazze, sono loro che una volta passata la notte se ne vanno!"
"Vedi sbagli. Sono sbagliate entrambe le cose che hai detto. La prima perché io vengo in Germania con voi e quindi non ti lascio e la seconda perché non sono loro che se ne vanno si spontanea volontà, sei tu che le cacci. Loro lo capiscono che lo fai solo per divertimento, senza nessun sentimento. Così la mattina si levano dai piedi!" Dissi ma lui non rispose subito. Dopo qualche secondo mi passò una mano sulla guancia e mi disse "Grazie, ora capisco perché Bill ci tiene così tanto a te. Sei una persona speciale e non solo per il fatto che quando sono con te non penso a portarti a letto!"
"Vedi. Basta lasciare da parte l'orgoglio. Tu fino ad ora avevi conosciuto un Alexie diversa, come io avevo conosciuto un Tom diverso!"
"Davvero non avrei mai creduto che sotto quella corazza ci fosse una persona così!"
"Semplicemente esistono due Tom e due Alexie. I primi scontrosi e i secondi dolci e sensibili. Ma solo con chi se lo merita!"
"Grazie, grazie ancora Alexie!" Disse abbracciandomi.
"Figurati" Risposi io " Ma ora è meglio se torniamo dentro o ci daranno per morti!"
"Si dai andiamo!" Rispose lui mettendomi un braccio intorno alle spalle.
Ero felice. Per la prima volta nella mia vita ero veramente felice. Non sapevo perché, ma ero felice e si poteva notare benissimo dal mio sorriso a 32 denti.
Tornammo dentro e Tom si allontanò da me mentre io andai dietro a Bill e gli stampai un bacio di quelli che a lui piacevano tanto.
"Piccolo" Gli sussurrai nel orecchio "Ti devo dire una cosa importante. Vengo con te, avrei voluto dirtelo prima ma non potevo. Sai ordini di Brò!"
Saltò in piedi battendo le mani e urlando "Vieni con noi, vieni con noi, vieni con noi!" Poi mi buttò le braccia al collo mentre Justin spiegava agli altri il motivo per il quale io, noi saremo andati con loro. Mangiammo il dolce, poi andammo a casa nostra per salutare, prendemmo un taxi e ci recammo all'aeroporto.
Tom stava meglio, il mio discorso era servito almeno a questo. Era dura da ammettere anche solo a me stessa ma quel ragazzo cominciava a piacermi, a piacermi nel vero senso della parola.
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PsicoSoul Grazie sono contenta che ti piaccia e si lo so dovrei stare un po' più attenta quando scrivo :P