“Nightmare before
Halloween”
La parola
d’ordine quella sera era DIVERTIRSI e la musica assordante di quello stretto ed
angusto locale sembrava rispettare appieno l’imperativo categorico che il nostro
giovane Principe Delle Serpi si era imposto come regola di vita. Se a ciò si
aggiungono poi le innumerevoli ragazze seminude,il free bar e le luci soffuse
possiamo serenamente concludere che quella nottata poteva potenzialmente portare
a qualcosa di buono…di molto buono.
Sinuoso come
un’anguilla fuor d’acqua e bello come un caciocavallo stagionato,il rampollo di
Casa Malfoy attirava su di sé gli sguardi desiderosi e languidi delle
innumerevoli conigliette sexy,infermiere sexy,diavolette sexy e quant’altro di
sexy popolava quella notte la pista da ballo.
Sicuro di sé e
consapevole che anche un suo colpo di tosse facesse letteralmente cadere le
donne ai suoi piedi,il Malfoy della situazione rispondeva alle sue sexy
corteggiatrici con un altrettanto sexy sguardo ammiccante che
stava più o meno a significare “ehi tu,bambola,non fissarmi così. Non vedi che
ho la fila? Mettiti in coda o prendi un numerino”.
Effettivamente
l’unico a non comprendere per cosa in realtà valesse davvero la pena fare la
fila era il nostro Dracuccio-occhi-di-ghiaccio-Malfoy per cui,quando una focosa
donzella mascherata con un mini abitino, che non lasciava assolutamente nulla
all’immaginazione, gli si avvicinò sensuale, Draco pensò bene di sfruttare
l‘occasione a suo vantaggio per non restare l’unico della cricca a non essersi
ancora appartato con nessuna (visto e considerato che,con la storia del “ho la
fila-non mi guardare che mi sciupi-sono il più figo”,era stato troppo impegnato
ad atteggiarsi a grande macho man piuttosto che attivarsi per concludere
qualcosa di quantomeno poco ridicolo per mantenere elevati i livelli della sua
autostima). Così,con il suo miglior passo da furetto felpato e con il suo famoso
sguardo alla “o-o-o-occhi di drago”,si avvicinò alla sua preda e con voce
suadente le sussurrò nell’orecchio «ehi tu,che ne diresti se stanotte ti facessi
l’immenso onore di essere mia?» e lei,probabilmente in avanzato stato di semi
coma etilico,in tutta risposta gli posò le mani sui fianchi marmorei iniziando a
ballare a ritmo di una musica che probabilmente sentiva solo lei.
Senza
preoccuparsi che la sua donna sembrava essere stata morsa da una tarantola Draco
la attirò a sé facendole sentire tutta la virile potenza che gli rimaneva dopo i
3 rum e pera e i 4 bianchi e fragolino che aveva buttato giù nel giro di 30
minuti da quando era entrato ne “ La Loggia delle Streghe” un’ora
prima.
La sua “bambola”
si muoveva ora sensuale sul corpo di lui provocandogli piacevoli scariche
elettriche lungo la spina dorsale e infilando le sue lunghe dita
affusolate in luoghi che è meglio evitare di nominare (orecchie,naso,bocca…eh
si,era proprio ubriaca,poverina! Nda).
All’improvviso
accadde qualcosa che nessuno dei presenti avrebbe mai potuto immaginare: la
musica cambiò e la giovane danzatrice spinse il nostro Dracuccio eccitato su una
sedia,che evidentemente era sempre stata lì a centro pista,iniziando un lento e
sensuale strip tease con tanto di colonna sonora di “Nove Settimane e mezzo”.
Gli uomini urlarono impazziti,le donne la guardavano indignate,Dracuccio aveva
la bava alla bocca e l’unica cosa a cui riusciva a pensare era che desiderava
ardentemente ogni centimetro cubico di quella pelle candida e formosa e di
quelle labbra carnose. Come assecondando la sua tacita richiesta la giovane
pulzella in calore annullò la distanza tra loro con un focoso e
passionale bacio che fece cadere il nostro latin lover nell’oblio più puro. Le
voci si mischiarono,la musica si ovattò,la stanza sparì e tutto quello che
riusciva a percepire era la mano di lei che,lenta e sensuale,si faceva strada
audace lungo il cavallo dei suoi pantaloni attillati di pelle nera ( che schifo!
XD Nda). Da lì le emozioni si confusero sempre più. Le labbra ancora incollate
in un intreccio di lingue e sapori,lei ormai praticamente nuda seduta a
cavalcioni su di lui e lui che,incapace di intendere e di volere,non sapeva dove
mettere le mani spiazzato da cotanto ben di Dio. La voleva,la desiderava. Voleva
strapparle la maschera e godere appieno delle sue grazie. Voleva tante cose,ma
quando la sanguisuga si stacco finalmente dalla sua cavità orale permettendogli
di tornare a respirare,l’unica cosa che fece su afferrarla per la nuca,guardarla
negli occhi e sussurrarle con voce provocante e sguardo alla John Travolta
«Piccola tu mi attizzi,dimmi,qual è il nome?»
E lei con voce
profonda e cavernosa come proveniente dall’oltretomba rispose semplicemente
«Ugo!» .
Spiegazioni varie ed
eventuali:
Un
piccolo parto della mia mente in un momento di pura demenza ( ridevo da
sola mentre scrivevo. -.-' rendetevi conto!). Non applicatevi
tanto a cercargli un senso perchè non ne ha!
Se volete mandarmi a quel paese,lasciatemi una recensione.
Se volete insultarmi per aver sminuito Dracuccio, lasciatemi una recensione.
Se volete consigliarmi un buon psicanalista,lasciatemi pure il numero in una recensione.
In ogni caso,lasciatemi una recensione!
Baci!
Thalia!