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Autore: Neremir    31/10/2010    1 recensioni
Riusciranno Brooke e Nick a riallacciare il rapporto da dove lo avevano interrotto? Seguito di "Back to school"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1: FLY AWAY FROM HERE


Tre mesi dopo, Brooke caricò la macchina una mattina presto. Mise Katie nel suo seggiolino, e legò Little Nicky con l’apposita cintura di sicurezza, per poi partire in direzione sud – verso la Florida.
Quando chiamò Ashley, quel giorno, sua sorella si era offerta volentieri per darle un posto in casa sua almeno finché non fosse stata in grado di trovare un appartamento laggiù. Successivamente, l'ufficio dove lavorava Brooke l'aveva aiutata a trovare un lavoro in uno studio medico a Tampa. Poiché vi era ancora una certa carenza di infermieri, e Brooke aveva ottime credenziali, non aveva avuto problemi a trovare un nuovo posto di lavoro. Poi, divise i mobili che non voleva più, e li diede alle case di carità, mente il resto sarebbe stato spedito giù in Florida dove sarebbe rimasto in custodia in un deposito fino a quando non avesse trovato un posto dove stare. La uccideva il fatto di dover lasciare il pianoforte, uno dei tanti regali di Nick, in magazzino ma Ashley e Brian ne avevano già uno in casa loro, e non c’era abbastanza spazio per quello.
Il viaggio fu lungo, specialmente perché aveva dovuto fermarsi per fare benzina, per mangiare, o per far fare un giro fuori a Little Nicky. Ma alla fine, undici ore dopo, alle sei di sera, entrò nel viale della casa di Ashley a Tampa Bay. Non appena scese dalla macchina sua sorella l’avvolse in un enorme abbraccio. "Brooke, come stai?" Chiese, tirandosi indietro per guardare la sorella più giovane.
"Stanca", sospirò.
"Sei magra," Ashley si accigliò.
"Tu no", Brooke la prese in giro, indicando la pancia crescente di Ashley.

Gotta find a way
Yeah I can’t wait another day
And nothing gonna change
If we stay around here
Gotta do what it takes
Cause all in our hands
We all make mistakes, yeah
But it’s never too late to start again
Take another breath
And say another prayer


Sua sorella ridacchiò, "Sì, tra un mese dovremmo esserci."
"Avete già scelto un nome?" Brooke chiese, mentre apriva la portiera per tirare fuori Nicky Little, che stava cominciando a sbavare sul finestrino.
"Stiamo pensando di chiamarlo William," Ashley rispose, prendendo il guinzaglio dalle mani di Brooke per poi condurre il cane in una zona erbosa.
Mentre sua sorella stava facendo questo, Brooke raggiunse l’altro lato della macchina e prese sua figlia fuori dal seggiolino con attenzione. Ashley tornò per aiutare Brooke. "Aww, è cresciuta così tanto Katie?"
"Non spaventarmi così!" Brooke rise. «È ancora la mia bambina".
"Una bambina nei terribili due anni", la prese in giro sua sorella.

Then fly away from here
Anywhere
Yeah I don’t care
We’ll just fly away from here
Our hopes and dreams are out there somewhere
Won’t let time pass us by
We’ll just fly


"Non me ne parlare", disse alzando gli occhi. "Allora, Brian è in casa?" Brooke chiese esitante.
"No. È fuori a fare la spesa. Ma tutte le ragazze sono qui, ti stanno aspettando. "
Brooke si mise a ridere, "E' come una grande festa di bentornata a casa".
"Infatti lo è," Ashley sorrise, portando Brooke fino alla porta.
"Sembra passata un’eternità dall’ultima volta che sono stata qui" sussurrò Brooke.

If this life
Isn’t hard enough
It ain’t no never mind
You got me by your side
And anytime you want
Yeah we can catch a train and find a better place
Yeah cause we won’t have nothing or no one keep getting us down
Maybe you and I
Could pack our bags and hit the sky


"Sì, beh qualcosa è cambiato. Un bambino cambia tutto drasticamente", disse sua sorella strizzando l'occhio.
Conducendo sua sorella per la casa, la portò in cortile dove Alexis, Kuma e Melissa la stavano aspettando ansiosamente. Quando la videro, tutte balzarono in piedi, dicendo cose e allo stesso tempo cercando di abbracciarla. Nel bel mezzo di tutto ciò, Katie si svegliò, ma visto che aveva dormito per tre ore, non fu irritabile. Si diede un'occhiata intorno, cercando di capire chi fossero quelle quattro donne e quei due bambini, che stavano giocando un poco più lontano, oltre il patio, sull'erba.
"Marie e Thomas," Ashley li chiamò. I due bambini la guardarono con curiosità, poi Marie si alzò e prese la mano di Thomas conducendolo sul patio.
"Marie, questa è tua zia Brookey," Ashley presentò la piccola di tre anni.
"E Thomas," Alexis incluse presentando a sua volta il suo piccolo di due anni, "Lei è Brooke, ed anche tua zia... Beh, più o meno."
Brooke si accovacciò e fece scendere Katie, visto che stava urlando che voleva essere messa per terra. "Piacere di conoscervi», sorrise. "E lei è mia figlia, Katie".

Then fly away from here
Anywhere
Yeah I don’t care
We’ll just fly away from here
Our hopes and dreams are out there somewhere
Won’t let time pass us by
We’ll just fly


I bambini rapidamente fecero conoscenza e tornarono di nuovo sull'erba a giocare, mentre le donne si sedettero a parlare ... Beh, direi che più che altro bombardarono Brooke di domande.
"Così ti ha solo detto che ha trovato un'altra donna?" Kuma chiese incredula. Brooke annuì. "Quel bastardo ..." mormorò, facendola ridacchiare un po’.
"La verità è," Brooke cominciò a dire con calma dopo alcuni momenti di silenzio tra le donne, "che io ero già infelice quando è nata Katie." Le quattro donne si guardarono in stato di shock e le chiesero il perché. "Mi controllava: non mi permetteva di venirvi a trovare, come sapete ... Ed è stato... così repressivo ..."
«È quello che diceva Nick," Ashley le disse tranquillamente, "prima che lo sposassi. Nick non si fidava di George perché sembrava che ti volesse controllare".
"Come sta Nick?" Brooke chiese, con cautela.
"Sta bene", rispose Melissa.

Didn’t you see your blue sky now
You could have a better ride now
Open your eyes
Cause no one here can better or stop us
They can try but we won’t let them
No way


"Già ... ha avuto una fidanzata per due anni, ma si sono appena lasciati. Beh lei ha rotto con lui," Kuma rise. "Diceva che era troppo distratto”.
"Ehi, si trasferisce qui poi? Ha deciso?" Alexis aggiunse alla conversazione.
"Ehi", Brooke si mise a ridere: "Sono confusa. Come può essere cambiato così tanto da essere capace di rompere con la sua ragazza in maniera pacifica e poi pensare di trasferirsi? "
Sua sorella sorrise: "Beh, è cambiato un po’ ... credo. E’ un po' più serio di quando eravamo al college. E da quando lui e la sua ragazza si sono lasciati, se n’è andato alle Keys tutto solo, così stiamo tutti cercando di convincerlo a trasferirsi qui con il resto di noi". Brooke annuì, mordendosi il labbro inferiore. "E probabilmente lo rivedremo in un paio di giorni," la sorella rispose alla sua domanda inespressa.
"Whoa, c’è una festa qui, come al solito", sentirono la voce di Brian provenire dall'interno della casa. Un momento dopo, apparve fuori, vestito casual. Guardò le ragazze, le salutò, finché i suoi occhi si fermarono su Brooke. "Brooke!" esclamò. "Non sapevo che saresti arrivata!"

Maybe you and I
Could pack our bags and say goodbye


Brooke si alzo e andò ad abbracciare suo cognato. "Credo che Ashley lo abbia tenuto nascosto a voi ragazzi".
"Mi dispiace così tanto del tuo divorzio," Brian le rivolse uno sguardo comprensivo.
"Non ti preoccupare", disse scuotendo la testa. "Sto migliorando man mano che passa il tempo."
Brian guardò verso i tre bambini che stavano giocando, e indicò Katie. "È tua figlia? Ti assomiglia molto. "
"Sì è lei," Brooke sorrise, prima di chiamare la figlia. Quando lei corse verso sua madre, Brooke la prese in braccio, e le disse: "Katie, questo è tuo zio Brian."
"Zio Bri?" Katie chiese alla madre.

Then fly away from here
Anywhere
Yeah I don’t care
We’ll just fly away from here
Our hopes and dreams are out there somewhere
Won’t let time pass us by
Yeah anywhere
Honey I don’t, I don’t, I don’t, yeah


Alle sue parole, le donne esclamarono: "Parla!"
Brooke si girò e si mise a ridere: "Sì, ma ha iniziato tardi come me. E poi è anche timida all'inizio. "
"Posso prenderla in braccio?" Brian chiese, raggiungendola.
"Certo," la madre gli sorrise consegnandogli la bambina.
A Katie piacque molto "chiacchierare" con lo zio per un po' prima di chiedere di essere messa di nuovo giù quando vide gli altri bambini iniziare un altro "gioco".
Poco dopo, Alexis, Kuma e Melissa se ne andarono, e Brooke rimase da sola con sua sorella e suo cognato. La serata passò tranquilla, parlando degli ultimi due anni ... ricordi belli e brutti, e, naturalmente, parlarono un sacco di bambini.

We’ll just fly *
 
 
***
Il giorno dopo, Brooke venne informata che Ashley aveva un appuntamento con il medico. "Puoi venire con noi se vuoi", disse sua sorella, "ma non so se hai voglia di rivedere qualcosa in cui sei già passata", disse ridendo.
"Penso che resterò a casa", decise di Brooke. "Sistemerò alcune cose nella mia stanza, e magari porterò Katie fuori a giocare prima che faccia troppo caldo".
«Buona idea," Brian sorrise, "passa una bella giornata", concluse prima di guidare la moglie fuori dalla porta.
Dal momento che i due genitori avevano deciso di prendere Marie con sé, lasciarono Brooke, Katie e Little Nicky a loro stessi. Brooke Vestì Katie con un paio di pantaloncini corti e una t-shirt, e poi uscirono con il cane dirigendosi verso la cassetta con la sabbia. Giocarono per un po’ di tempo, quando tutto ad un tratto, Little Nicky, che stava riposando all'ombra di un albero si agitò, e corse verso il cancello di fronte all’entrata della casa.
"Nicky, che cosa succede?" Brooke si alzò per seguirla, ma quando lo fece, si fermò all'improvviso. "Nick ..." sussurrò.
***
"Hmmm. Questo è strano." Nick mormorò vedendo che nessuno rispondeva al campanello. Mettendosi le mani in tasca, si diresse verso il cancello del cortile. "Ash? Brian? C’è qualcuno?" Spingendo il cancello, fu sorpreso di vedere un cane sconosciuto che trottava verso di lui. Almeno, da lontano era sconosciuto.
Come si avvicinò, Nick iniziò a rendersi conto chi fosse. Inginocchiandosi, accarezzò il cane, che scodinzolando felice gli leccava le mani. Dopo un po', Nick si alzò, esitante, per vedere se il cane era solo il frutto della sua immaginazione, ma mentre camminava davanti ad una coppia di alberi, incontrò Brooke, che camminava con Katie attaccata alle sue ginocchia.
"Whoa," Nick esclamò, allungano le mani verso Brooke che era quasi inciampata. "Sei tu ...", disse poi sussurrando.
"Ciao Nick," lei gli fece un piccolo sorriso.
"Ehi," sussurrò, rimettendosi le mani in tasca e facendo un passo indietro.
Dopo alcuni istanti di silenzio imbarazzante, Brooke chiese: "Cosa volevi dire con quel sei tu?"
"Eh?" Nick trasalì. "Oh. Il cane. Quando l’ho vista, mi sono reso conto che era quella che ti avevo regalato, ma ho pensato che fosse frutto della mia fantasia ... "
"No.. Non è frutto della tua immaginazione ", Brooke dondolava avanti e indietro sui suoi piedi, nervosa.
"Mamma" Katie esclamò, cercando di ottenere la sua attenzione. Quando Brooke guardò in basso, fu sorpresa di vedere che sua figlia stava andando incontro a Nick.
"Nick, so che questo è imbarazzante, ma lei sembra averti preso in simpatia. Vuoi prenderla in braccio?" Brooke chiese timidamente.
"Certo", disse lui sorridendo, prendendo Katie. "E chi è questa piccola principessa?"
"Katie. Ha due anni ormai, "Brooke lo informò, strofinandole i capelli sulla testa. "Questo è insolito. Lei di solito non ama gli estranei. "
"Assomiglia alla madre" Nick rivolse a Brooke un piccolo sorriso.
"Grazie a Dio," mormorò Brooke, calciando il terreno.
"Ehi, Brooke," Nick disse muovendo una mano. "Mi dispiace per il divorzio".
"Sì, beh questo è quello che ho ottenuto sposando il primo ragazzo con cui sono uscita", rispose amaramente.
"Non dare la colpa a te stessa ..."
Brooke guardò in basso, ma si strinse nelle spalle: «Cosa posso fare? Si vede che non era destino." Guardandolo di nuovo, gli chiese: "Vuoi venire dentro? Comincia a fare caldo."
"Certo", rispose Nick, seguendo Brooke dentro la casa di Ashley e Brian. Una volta dentro, Nick si andò a sedere al tavolo della cucina, con Katie ancora in spalla, mentre Brooke andò a prendere due bicchieri e una bottiglia. Li riempì con un po' di succo, poi mise una tazza davanti a Nick, e gli porse la bottiglia, che Katie automaticamente gli strappò dalle mani.
Ridendo, Nick commentò: "È una bambina pestifera. Direi che assomiglia alla madre", disse strizzando l'occhio.
Brooke si mise a ridere, "Sì. Ero l'unica in giro che potesse insegnarle un po’ di personalità ".
Proprio in quel momento, Katie smise di bere per poi rivolgersi a Nick chiedendogli: "Che nome?"
"Sono Nick," disse facendole il solletico alla pancia facendola ridere.
Quando ebbe finito, Katie si rivolse a sua madre, "Zio Kick?"
Brooke si mise a ridere: "Sì, lui è lo zio Nick".
Rimasero seduti in silenzio per un po' prima che Nick chiedesse improvvisamente: "Oh già, dove sono Brian e Ashley?"
"Avevano un appuntamento dal dottore."
"Oh," rispose. "Beh, ero venuto qui per chiedere se uno di loro voleva venire con me a vedere una casa che stavo pensando di comprare. Vuoi venire tu con me, invece? "
"Umm ..." Brooke ci pensò un po' su. "Certo. Puoi guardarmi Katie, mentre io vado a cambiarmi? "
"Stai bene così, Brooke," Nick disse ridendo ", e non stiamo andando a vedere chissà che cosa."
Brooke piegò la testa, "Dai Nick. Tu mi conosci, sai come sono fatta ... "
"Ti conosco davvero adesso? Dopo tutti questi anni? "Chiese lui con calma.
"Non sono cambiata, Nick," sussurrò lei alzandosi dal tavolo. "Non sai tutto quello che è successo negli ultimi 3-4 anni, ma io sono la stessa persona." Dicendo questo, allungò la mano e gli toccò la guancia, baciandogli la fronte, il primo contatto vero tra di loro da quando si erano rivisti. "Sarò giù in un istante."
***
"Nick?" Brooke lo chiamò per tutta la casa dopo che si fu preparata. "Nick?", finalmente sentì un rumore di videogiochi proveniente da una delle stanze. Entrando, vide Nick sul pavimento con Katie in grembo, mentre cercava di spiegarle come si faceva a giocare. "Ti ho lasciato Katie appena per un'ora e stai già cercando di corromperla?" Brooke lo prese in giro standosene con le mani sui fianchi.
Nick alzò gli occhi: «Beh, ci hai messo troppo tempo! Sei pronta ora? Oh aspetta, Katie ha bisogno di un cambio del pannolino, mi pare. "
"I suoi pannolini sono al piano di sopra nella stanza dei bambini. Puoi cambiarla tu ", Brooke disse, uscendo dalla stanza.
"Ehi, aspetta un minuto. Io non cambio pannolini," Nick protestò, prendendo la bambina e raggiungendo Brooke fuori dalla stanza.
"Perché no? Devo portare fuori Nicky prima di rimetterla nella cuccia in modo che non distrugga la casa di Ashley e di Brian. "
"Ma… un pannolino?" Nick chiese con una smorfia sul viso.
«Sei un ragazzo grande, puoi farcela", la sua amica gli disse, mentre lo spingeva verso le scale. "Verrò da voi tra un secondo".

Dieci minuti dopo

"Ecco fatto," Nick disse a Katie, con orgoglio. "Adesso andiamo a mostrarlo alla tua mamma!"
"Sono qui", disse Brooke dalla porta, raggiungendo il fasciatoio. Dando un'occhiata a Katie, scoppiò a ridere. "Il pannolino è a rovescio!"
"Beh, io non lo potevo sapere!"
Togliendoglielo, cambiò il pannolino e poi mise di nuovo i pantaloncini a Katie. "Dai, lavati le mani e andiamo. Ti farò la lezione sul cambiare i pannolini più avanti. "
***
"Questa è una bella casa," Brooke commentò, uscendo sul balcone della camera da letto principale. "E la vista! Solo un pazzo non la prenderebbe."
"Lo pensi davvero?" Nick le chiese, venendo fuori a guardare il golfo accanto alla sua amica.
"Sì", annuì. "Non so che cosa te ne fai comunque di una casa così grande. Voglio dire, stando qui da solo. Dopo che George se n’è andato, anche nella mia piccola casa ... era tutto così grande e vuoto." Brooke guardò verso Nick con le lacrime agli occhi, al solo ricordo.
"Brooke," Nick sospirò, avvicinandosi per abbracciare Brooke cercando di fare del suo meglio per non disturbare Katie, che si era addormentata fuori della camera da letto tra le sue braccia. Quando la raggiunse e l’abbracciò, Brooke scoppiò in lacrime, le prime lacrime che si concedeva da un paio di mesi. "Shh," Nick la confortò spingendola contro al muro facendola sedere. Non appena fu accanto a lei, le mise un braccio intorno alle spalle e la lasciò sfogare.
Infine, quando si fu calmata si asciugò gli occhi. "Mi dispiace", disse tirando su col naso. "E' solo ... ho pensato che sarebbe stato vero, che avremmo avuto lo stesso tipo di matrimonio dei miei genitori. Voglio dire, quando mi ha lasciato per l'altra donna, ero già infelice, il fatto che lui non mi lasciava venire a trovarvi, e poi mi controllava sempre. Mi mancava mia sorella, i miei amici, gli altri ragazzi, tu ... Come riesci a farmi sentire meglio solo restando seduto accanto a me ad ascoltarmi? "
"Shh," Nick la placò ancora, lisciandole i capelli mentre lei appoggiava la sua testa sulla sua spalla. "Mi sei mancata anche tu", disse sussurrando.
"Mi dispiace. Mi dispiace di non aver puntato i piedi ed essere venuta a trovarvi oppure chiedere a voi di venirmi a fare visita o qualcosa del genere."
"No, non è colpa tua, Brooke. Tu sei qui ora, questo è tutto quello che conta. "
"Grazie," sussurrò, baciandolo sulla guancia come ai vecchi tempi. Alzandosi dopo un attimo, lei lo guardò. "E’ meglio andare."
Con un cenno del capo, si alzò anche lui prendendola sotto braccio fino a che non ebbero raggiunto la macchina. "Allora, cosa hai intenzione di fare qui? Ti trasferisci davvero quaggiù?" Nick chiese infine mentre erano in viaggio verso casa di sua sorella.
"Già. Alcune persone del mio vecchio ufficio mi hanno aiutato a trovare un lavoro qui, e lunedì incomincerò l’orientamento presso la sede di pediatria, mentre nel tempo libero, dovrò cercare un appartamento. "
"Sarà difficile trovarne qualcuno in questa zona," Nick le disse con sincerità.
Brooke si strinse nelle spalle, "Lo so, ma spero di trovarne uno prima o poi."
Nick annuì, "Sì. Magari sarà più poi che prima, ma sicuramente lo troverai. "
 
***
Quella notte, invece di ritornare a Marathon, Nick rimase dai Littrell. Dal momento che era in città, fecero una grande cena con tutti, così Brooke venne di nuovo bombardata di domande da parte dei ragazzi, ma lei prese tutto con il sorriso, e rispose senza molti problemi. Ogni volta che una domanda o qualcosa nella conversazione sembrava potesse darle fastidio, Nick, Brian o Ashley dirottavano il discorso in un'altra direzione, cercando di limitare i danni che poteva causare a Brooke.
***
La mattina dopo, Brooke era seduta al tavolo della cucina con il giornale e una penna, stava cercando un appartamento. Silenziosamente, Ashley si sedette accanto a lei. Dopo qualche momento senza parole, Ashley commentò: "Sembri già molto più felice, Brooke".
La sorella alzò gli occhi e sorrise: "Certo. Mi mancavate così tanto. "
"Sembra che tu e Nick andiate ancora d’accordo. Avevo paura che sarebbe stato imbarazzante per voi. "
Brooke si strinse nelle spalle, "Lo è stato, all'inizio, ma poi abbiamo iniziato ad essere più sciolti. Non siamo ancora come eravamo al college, ma... " disse spegnendosi.
"Verrà con il tempo", Ashley le assicurò. "Allora stai avendo fortuna con gli appartamenti?"
"No," Brooke disse imbronciata.
"Beh, non ti preoccupare. Sei la benvenuta qui per tutti il tempo che ti occorre. "
"Grazie sis" Brooke sorrise prima di tornare a studiare il giornale.
Per qualche minuto, le sorelle sedettero in silenzio prima che Brooke dicesse qualcosa di nuovo, "Sai che cosa adoro dei nostri amici?"
"Eh?"
"I ragazzi non hanno più fatto molto musicalmente come 'Backstreet Boys', ma sono ancora migliori amici".
"Lo so," Ashley sorrise. "Ma sai, stanno pensando di fare un altro album nuovo presto, e hanno quella casa discografica."
"Sì, questo è quello che ho pensato anch’io. Ma sono riluttanti ora, non è vero? Soprattutto Brian e Kevin con i bambini e il resto".
"Sì," Ashley sospirò, alzandosi per mettere tazza del caffè nel lavello. "Se fanno un altro album, il tour che farebbero sarebbe molto breve. Non vogliono trascorrere troppo tempo lontano dalla famiglia".
"È così dolce", Brooke sospirò. "Beh, adesso vado a controllare che tuo marito non le stia prendendo dai bambini".
Ashley ridacchiò, "Già faresti meglio a farlo. Quei piccoletti non ci impiegano molto a far fuori qualcuno".
"Non me lo dire!" disse Brooke ridendo.

* Fly Away From Here – Areosmith
   
 
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