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Autore: Alex Simon    31/10/2010    2 recensioni
Edward vorrebbe vivere da solo ed è entusiasta all'idea, a guastare tutto arriverà Mustang, mettendolo in guardia: La casa è stregata e al suo interno c'è un fantasma molto arrabbiato. La situazione degenera perchè proprio questo spettro prende possesso del corpo di Edward e minaccia di ucciderlo. Cosa succederà?
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Roy Mustang
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera u.ù questa non è una semplice Fic... ma una fic dell'orrore *-* muahahahah! Anzi no u.u non è così spaventosa ma i nostri cari amici ^^ saranno alle prese con un fantasma u.u
Iniziamo:

Come molte persone sanno avere la propria indipendenza è una sensazione magnifica e soprattutto appagante.
Proprio la sensazione che in questo momento sta provando Edward Elric, unico e solo proprietario di una fantastica casa, avete capito benissimo: Niente Alphonse, niente Winry, niente Zia, solo lui.
Un single e la sua nuova vita, una vita normale senza rischi e pericoli ad ogni angolo, homunculus o complotti di ogni genere.
-Nii-san... sei sicuro di poter restare da solo?-
Domanda Alphonse preoccupato dubitando delle capacità del fratello di prendersi cura di se stesso, a dispetto invece dell'atteggiamento euforico fino all'eccesso del maggiore.
-Ma certo di che vai a preoccuparti? Sono grande ormai!-
Ci manca davvero molto poco che si metta a saltare impaziente di essere lasciato solo e iniziare la sua bella avventura, senza la "palla al piede" di un fratello minore troppo protettivo.
-Ma chiamami se c'è qualche problema!-
Gli ricorda per l'ennesima volta uscendo dalla porta principale che freme per essere chiusa.
-Va bene, va bene non preoccuparti! Ciao Al!-
E finalmente chiude la porta e ammira la stanza in ogni angolo ma quando sta per fare un'urlo vittorioso, qualcuno suona al campanello insistentemente: Sicuramente deve essere Al che si è dimenticato di spiegargli come si accendono i fornelli, come si fa il bucato, come è fatta una scopa... insomma queste cose inutili!!
-Al ma che...!-
Apre la porta irritato ma non si trova davanti la persona che si aspettava, ma niente di meno che Roy Mustang.
-Spiacente non sono tuo fratello...-
Risponde lui con una faccia molto irritante a detta del biondo, che lo prenderebbe a schiaffi e tornerebbe a casa chiudendosi dentro, al calduccio e soprattutto al sicuro.
-Ho notato...-
Lo fulmina con lo sguardo con un leggerissimo tick nervoso.
-E dai non fare così... sono venuto a salvarti!-
Esclama allargando le braccia e sorridendo in modo più che radioso ed innocente: troppo, troppo sospetto.
-Ah si? E da che cosa? L'unico pericolo in questo momento ce l'ho davanti...-
Borbotta cercando di chiudere la porta, o almeno quello sarebbe l'intento se il piede del caro Colonnello non si fosse messo in mezzo impedendone la riuscita.
-Sempre spiritoso... ma devi ascoltarmi! Questa casa è stregata! Devi uscire prima che i fantasmi che la abitano si arrabbino a tal punto da ucciderti, come hanno fatto con i precedenti proprietari!!-
Inizia a gridare cercando disperatamente di essere ascoltato.
-Ma per favore non dica fesserie!-
-Te ne accorgerai!!-
E dopo aver lottato per chiudere la porta con tutte le sue forze, riesce finalmente a tenere alla larga quello scocciatore del Colonnello.
E assieme all'entrata, chiude anche le finestre per non rischiare che riesca ad introdursi in casa sua e dargli ulteriore noia.
-Tsk... fantasmi, ma per favore-
Sbuffa sedendosi sul divano per poi accendere la radio, per avere un po' di desiderata compagnia.
Ma l'oggetto produce dei suoni tutt'altro che armonici, qualsiasi sia la frequenza scelta dal ragazzo che inizia a spazientirsi così decide di spegnerla e andare in cucina.
-Non esistono i fantasmi, non esistono i fantasmi...-
Continua a ripetersi per non attribuire a loro la colpa delle interferenze.
Quella radio è sempre stata perfetta e non ha mai causato problemi, ma evidentemente è arrivata la sua ora... tutto qui.
Allora prova ad accendere i fornelli ma quando li tocca esce una sfiammata tutt'altro che normale anzi gigantesca, e per lo spavento cade all'indietro sbattendo la testa.
...
Quando riprende i sensi il soffitto gli sembra più bianco del solito e ogni luce gli da fastidio, ma stranamente tollerante si rialza.
-Non esistono... i fantasmi...-
Sibilando le stesse parole di prima cercando di pensare che tutto sia una strana coincidenza e che ciò che ha detto il Taisa non c'entra niente.
-P-Però... chiamare Al non è una cattiva idea-
Si dice correndo verso il telefono pregando che almeno quello funzioni.
Dopo aver composto il numero aspetta impazientemente quando finalmente proprio Al risponde.
-Al sei tu! Ehm...-
Inizialmente molto sollevato, ma non vorrebbe mostrarsi debole e dimostrare che effettivamente non è pronto per vivere da solo.
-Qualcosa non va Nii-san...?-
Ma lui ovviamente sospetta già qualcosa, si capisce dal tono della voce.
-P-Potresti venire un secondo...?-
Giocherella con il cavo intrecciandolo tra le dita.
-Certo, arrivo subito-
Quello dall'altra parte a Ed sembra un sospiro rassegnato, come per dire "Lo sapevo, ho ragione io" ma il suo caro fratellino comunque sia non lo lascerebbe da solo, mai e poi mai.
-D'accordo!-
...
Qualche minuto dopo il biondino, molto attento a non cadere per le scale e rompersi l'osso del collo si precipita alla porta, per aprire al suo salvatore che ha fatto in fretta fortunatamente.
-Qual'è il problema?-
Chiede Alphonse sorridendo, felice di potersi rendere utile e smentire quell'orgoglioso al massimo del suo Nii-san.
-E' insignificante! Quello stupido di Mustang ha detto che qui ci sono i fantasmi!-
Spiega lasciandolo entrare con una nota un pochino spaventata.
-E tu ci hai creduto?-
E il minore alza un sopracciglio incredulo: Come può un ragazzo, anzi un'alchimista obbiettivo come suo fratello aver creduto ad una sciocchezza simile? Lui che in teoria dovrebbe vedere tutto con occhio critico, scientifico ed oggettivo.
-N-No ovviamente no! Però la radio faceva dei versi strani... e poi quando ho acceso i fornelli è venuta fuori una fiamma gigantesca e sono caduto e ho sbattuto la testa e...!-
-Nii-san... adesso controlliamo okay?-
Interrompe il suo racconto frenetico e alquanto paranoico avvicinandosi ai fornelli per accenderli.
-Al ti farai male fermo!-
Ma la fiamma è normale e Alphonse si volta verso il maggiore con lo stesso sguardo diffidente.
-Allora controlla la radio!-
E come da suggerimento il minore accende l'apparecchio che torna a riprodurre suoni normalmente: Altra occhiata diffidente.
-Ti assicuro che prima era strana e anche i fornelli lo erano!-
Si giustifica.
-Non può essere forse una piccola interferenza quella di prima? Oppure il fatto che sei negato in cucina... oppure hai sbattuto sul serio la testa e ti sei immaginato tutto!-
Ipotizza immaginando che nell'ultima ipotesi il caro Edward abbia davvero visto le stelle e anche qualche creatura che non esiste, come i fantasmi.
-Non mi vuoi credere? Ti dico che è vero...!-
Tempo di finire la frase che al piano di sopra si sente sbattere una porta in modo anche troppo violento.
Al prima che suo fratello possa aggiungere qualcosa di paranoico si avvia per le scale per controllare cosa sia successo.
-Sicuramente hai lasciato una finestra aperta... non farti venire paure insensate!!-
Seguito da Edward che è più che convinto che non sia stata una semplice folata di vento, anche perchè lui al piano di sopra non ci è ancora salito!
-Vediamo un po'...-
Si avvicina tranquillamente all'unica porta chiusa del piano, e quando la apre nota che la finestra non è aperta, ma ragionando sempre in modo razionale e scientifico non pensa nemmeno che le paure di suo fratello possano avere un fondamento: Si è chiusa per qualche spiffero, proveniente da qualche parte, fine della storia.
-Visto? Visto?! La finestra è chiusa!-
Il biondo dietro di lui si affaccia sulla sua spalla, non ammetterà mai di avere torto e sinceramente Al inizia ad irritarsi.
-Non significa niente non essere stupido!!-
Lo sgrida spostandosi per non avercelo sempre dietro come una ragazzina spaventata dai mostri sotto il suo letto.
E come qualche minuto prima anche le altre porte si chiudono sbattendo rumorosamente, la cosa strana che sicuramente Alphonse non riuscirà a spiegare, è che l'hanno fatto tutte nello stesso istante cigolando sinistre.
-Non... fiatare... c'è una spiegazione logica!!-
Lo fulmina con lo sguardo prima che riesca solo a dire una lettera.
-Non c'è invece, questa casa è stregata!!-
Non avrebbe mai pensato che quell'idiota del Colonnello avesse ragione e che dicesse la verità, dopotutto si diverte così tanto nel prenderlo in giro che è difficile credergli.
-Edward non essere stupido e datti una calmata! Cavolo menomale che sono io il minore...-
Ruota gli occhi al cielo tornando al piano di sotto.
-Ma Al! Resta con me dai!-
Edward non sa spiegarsi perchè non riesce a controllare questa insulsa paura, ma i fantasmi non sono qualcosa che può affrontare, almeno così crede e stare con suo fratello almeno per po', lo solleverebbe.
-Ed sei assurdo! I fantasmi non esistono!-
Perseguitati dalla sfortuna... salta la corrente in tutta la casa lasciandoli nell'oscurità più totale, solo i lampi che squarciano il cielo di tanto in tanto portano un minimo di luce.
-Quando ha iniziato a piovere...?-
Sussurra il maggiore spaventato con tono assai lamentoso.
-ED!-
Urla esasperato dall'atteggiamento del fratello, che si comporta come una ragazzina terrorizzata.
-Non si vede niente...-
I fantasmi potrebbero catturarlo approfittando dell'oscurità!
-Adesso cerco il contatore quindi cerca di calmarti...-
-Non posso...-
-Ed smettila! Va tutto bene non essere ridicolo!-
-Ma non è per quello... tu non senti dei rumori strani?-
-Ancora?! Ed non c'è nessuno qui!-
-Si ma...-
Alphonse se potesse vedere qualcosa avrebbe tirato qualcosa in testa al suo paranoico fratello da un bel pezzo.
Ma muovendosi a tantoni nel buio arriva davanti la finestra e nota che fuori c'è una luce, diversa da quella dei lampioni distanti, sembra la luce di una macchina o di una lanterna.
-Ehi Ed alla fine della strada c'è qualcosa...-
Osserva voltandosi verso l'oscurità cercando di distinguere la figura di suo fratello.
-Ed...?-
Non riceve alcuna risposta anzi c'è molto più silenzio di prima, così si affretta ad aprire il contatore vicino e alzare le levette.
"Ecco, erano abbassate... non so come ma adesso è tutto a posto".
La stanza viene nuovamente illuminata ma al suo interno manca qualcosa... Ed.
-Ehi Ed, guarda che non è divertente quindi se non vuoi che ti lasci solo in balia dei tuoi "Fantasmi" vieni fuori!-
Guarda dietro il divano, in cucina... ma di lui sembra non esserci traccia.
-Okay se questo è un tentativo per spaventarmi stai fallendo, non mi giocherai così facilmente, sto arrivando e appena ti trovo me la paghi!-
Sale così al piano superiore, tutte le porte sono chiuse come le hanno lasciate ma giunge alle sue orecchie il rumore dell'acqua che scorre.
-Ed smettila ed esci di lì!-
Lo avverte senza ricevere risposta, così stufo decide di entrare.
Anche il bagno però si rivela vuoto, chiude il rubinetto ed esce chiudendosi la porta alle spalle.
-Dove cavolo ti sei cacciato razza di stupido? Esci fuori prima che mi arrabbi sul serio!-
"Bene se Ed vuole giocare... allora giochiamo!".
-Benissimo, me ne vado!-
Sicuramente, visto com'era spaventato prima non lo lascerà mai andare via e appena si avvicinerà alla porta salterà fuori.
Però arrivato all'ingresso qualcuno bussa, strano ricevere visite a quest'ora per di più con il cattivo tempo che fa.
-Colonnello...? Che ci fa qui?-
Aperta la porta Al lascia entrare l'uomo avvolto nell'impermeabile, che ha un'espressione molto, molto allarmata -e infreddolita-.
-Ho approfondito le ricerche sui fantasmi di questa casa, non sono tanti bensì solo uno, il suo nome è sconosciuto ma si dice che tornerà questa notte per possedere il corpo di qualcuno e compiere la sua vendetta-
Per Al tutto ciò è solo un'immensa sciocchezza.
-Ma per piacere Taisa... non crederà anche lei a queste cose?-
-Scherza pure, gli ex proprietari sono tutti morti! Dov'è Ed? Non deve rimanere da solo... dobbiamo andarcene il prima possibile-
-Vi siete messi d'accordo per caso?! Ed sta cercando di spaventarmi, e si è nascosto chissà dove!-
-Che cosa?! Lo hanno già preso accidenti, andiamo a cercarlo!-
Il minore degli Elric ancora una volta sbuffa ruotando gli occhi, tutto è così palesemente organizzato: Ed che si nasconde e il Taisa che arriva dicendo che è stato preso dal fantasma cattivo che vuole impossessarsi del suo corpo.
Ma vuole stare al loro gioco ridicolo così inizia a "Cercare la povera vittima".
-Troppo tardi mortali, questo corpo è mio!-
Alla fine del corridoio c'è "Ed" o meglio la rappresentazione di com'è un essere umano posseduto: Testa bassa, capelli disordinati e sciolti, camicia sgualcita e quando alza il capo rivela degli occhi rossi, di un rosso acceso, nonchè la voce roca e l'andatura traballante.
-Lascia il suo corpo maledetto!-
Grida il Taisa arrabbiato.
-Risparmiatemi questa messa in scena... siete patetici, Ed come hai fatto a rendere gli occhi rossi? Bel trucco ma non basta, e la voce? E' un bell'effetto sembra davvero quella di un fantasma-
-Al ma che dici?!-
Lo afferra per un polso trascinandolo al piano di sotto -Dobbiamo muoverci e scoprire il modo per fargli lasciare il corpo di tuo fratello!-
Sul tavolo della cucina c'è un libro che parla di questo fantasma, portato ovviamente dal Taisa che lo riapre.
-Taisa non serve fingere ormai so tutto...-
-Al la vita di tuo fratello è in serio pericolo! Non è una finta per spaventarti, quel fantasma ha davvero preso possesso di lui e se non facciamo qualcosa gli farà del male!-
-Oh d'accordo vediamo un po' che fesserie avete scritto!-
Gli strappa il libro dalle mani iniziando a leggere.
-I vostri sforzi sono inutili mortali...-
E riecco il fantasma che li avverte nuovamente dal primo scalino.
-Ah si voglio proprio vedere caro fantasma senza nome, qui dice che quando eri in vita ti piaceva mantenere ottima la tua salute e bevevi moltissimo latte! Dimostralo avanti-
A detta di Alphonse, scherzo o non scherzo suo fratello non berrebbe mai del latte, già ne sopporta a malapena la vista, l'odore e qualsiasi altra cosa lo riguardi.
Quindi riempie un bel bicchiere mettendoglielo davanti sicuro che in questo modo finalmente entrambi ammetteranno che è tutta una falsa.
-Avanti "Signor Fantasma" bevilo, se è vero che ti piace tanto...-
Sorride sadicamente pronto per vedere il viso di suo fratello assumere un'espressione disgustata e rifiutarsi.
Ma si avvicina al tavolo prendendo il bicchiere tranquillamente e bevendo ogni-singola-goccia.
-Ma... Ma... tu non sei mio fratello!! E' posseduto, è posseduto veramente!!!-
-Finalmente!! Adesso puoi aiutarmi a mandare via quel fantasma!?-
-Senti fantasma sconosciuto, che vuoi da mio fratello?! Non vedo come possa piacerti il suo corpo, è piccolo, è basso, ha i capelli lunghi quanto quelli di una donna!-
"E se mi sente mi lancia qualcosa contro, anzi anche peggio..."
Pensa, altra prova che non è lui è proprio questa: Non si è arrabbiato.
-Io ucciderò tutti i proprietari di questa casa!-
Il Fantasma prende un coltellaccio da cucina puntando al collo di Edward.
-Non puoi uccidere mio fratello!-
Alphonse cerca di fermarlo afferrando il manico per portarglielo via senza ferire il fratello ma la presa di quel fantasma è troppo forte e non fanno altro che contenderselo.
-Aspetta un secondo Al! Lui non può uccidere Edward, perchè non è il proprietario-
-Cosa?-
Esclamano all'unisono i due.
-Esatto, il passaggio di proprietà effettivo ci sarà domani, non lo faremo e finirà questa storia! Vuoi tenerti la casa? Bene nessuno la comprerà-
Lui si ferma e permette ad Al di prendersi il coltellaccio e metterlo da parte al sicuro.
-Mi fiderò... ma nessuno dovrà più disturbare il mio riposo altrimenti dovrò ucciderlo!!-
E con questo minaccio avvertimento sembra dileguarsi e Al prontamente ferma la caduta del corpo di suo fratello, che evidentemente ha perso i sensi.

...
La mattina seguente.
-Andiamo Al non vorrai farmi credere ad una sciocchezza simile...-
Edward sembra non ricordare nulla di quello che è successo, sa solo di essersi svegliato con un'orribile sapore in bocca ed era già mattina, e fatica anche a credere a quello che gli sta raccontando il fratello.
-Ti dico che è vero... per questo oggi non firmeremo quel contratto! Il fantasma voleva ucciderti!-
-Al, poi sarei io quello ridicolo? Lo hai detto anche tu che i fantasmi non esistono...-
-Ed ora basta, tu non vivrai da solo fine della storia!!-
Così tutto è finito bene, Edward non ricorda nulla di quella sera ed è meglio così, già era spaventato... se sapesse di essere stato posseduto e quasi morto... sarebbe un trauma!
E' tornato a vivere con suo fratello e la casa infestata è rimasta inabitata come promesso al fantasma di cui alla fine non si è scoperto nemmeno il nome.
E Roy... ha confessato che inizialmente non ci credeva nemmeno lui, era solo una scusante per spaventare Edward, e magari vederlo chiedere anzi implorare il suo aiuto... ma il biondo invece, tradendo le sue aspettative ha chiamato il fratello.

Non mi resta che salutarvi e augurarvi un buon Halloween!


  
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