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Autore: kannuki    01/11/2010    3 recensioni
Caroline Forbes. Eterna seconda, maniaca del controllo, zero autostima. Aveva provato a cacciare coniglietti o gattini ma tutto il suo essere aborriva far del male a dei cuccioli innocenti. Caroline che sogna di legare Damon al paraurti posteriore della sua auto e trascinarlo per tutta Mystic Falls. Quanto le costava bussare a quella porta, ben sapendo che Katherine l'avrebbe uccisa se si fosse avvicinata a Damon. Anche se lui era uno stronzo, il suo sangue era la cosa più buona che avesse mai assaggiato.
Genere: Dark, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Katherine Pierce
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Pardon Me, But Your Teeth Are in My Neck'
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Aggiornamento veloce prima di fuggire per lidi lontani (uff, maledetta pioggia!) Buona lettura!


Coglione...”

Approvo e sottoscrivo... dove mi porti?”

Ci mettiamo comode e lo lasciamo soffrire un po'. Non può fargli che bene.”

Eileen era una gran bella donna dall'apparente età di trenta anni. Capelli e occhi nerissimi, brillanti, pelle di porcellana. Una francese pura. Caroline la seguì in silenzio, sentendosi di nuovo fuori posto. Un'altra vampira dal carattere d'acciaio che sapeva rigirarsi gli uomini a suo piacimento. Forse era l'upgrade di classe due che le rendeva così. Strinse le braccia sul seno, rabbrividendo per una corrente fredda, e quando entrò nella stanza della vampira, il lusso le tolse il respiro.

Siediti. Anzi!” sorrise e le gettò una vestaglia di seta “c'è un bagno sulla destra, datti una ripulita. Lo stile mattatoio non va più di moda!”

Caroline si dileguò nella stanza indicata. Ne riemerse un po' frastornata dieci secondi dopo “c'è una persona...”

Miguel soddisferà ogni tua esigenza” mormorò come se fosse la cosa più naturale del mondo.

Caroline voltò su se stessa, fece un sorrisetto di scuse al ragazzo e tornò nella stanza “posso declinare?”

Un vero peccato, Miguel ha il dono di mettere le persone completamente a loro agio.”

Era maliziosa. Caroline non si chiese in che modo le 'rilassava'. “Un'altra volta, magari.”

***

Quella donna incarnava tutto ciò che Caroline avrebbe voluto essere. Colta, femminile, sofisticata. Si muoveva in armonia con il mondo e ogni gesto era misurato e controllato. A differenza sua - che se ne stava a gambe incrociate su una poltrona d'epoca scomodissima – Eileen era sdraiata languidamente su un triclinio romano in tono con l'arredamento. Le aveva servito champagne. Caroline non l'aveva mai assaggiato ed era ubriaca di tutte quelle attenzioni. Oltre che intimidita. E seccata. Da ubriaca poteva gettarsi fra le braccia di Damon ricorrendo alla solita vecchia scusa, il mattino dopo. Accavallò le gambe lasciandole scoperte e posò il bicchiere quasi vuoto sul tavolino francese accanto a se. Lo schiavetto personale lo riempì quasi fino all'orlo.

Come conosci quel concentrato di egoismo e scarsa diplomazia?” domandò all'improvviso dopo mezz'ora di chiacchiere futili.

Mi ha soggiogata, usata e vampirizzata. Katherine mi ha ucciso mentre avevo il suo sangue nelle vene.”

Eileen sospirò e si sdraiò languidamente “bella coppia, fatti per stare insieme.”

Non proprio” si lasciò sfuggire. Eileen la fissò incuriosita e licenziò lo schiavetto dedicandole la sua intera attenzione. “Conosco la storia dei fratelli Salvatore. So di come Katherine li ha usati entrambi per raggiungere i suoi scopi...”

Katherine vuole Stefan. Ma vuole anche Damon. A modo suo li ama entrambi ma gli impedisce di essere felici.”

State insieme?”

Caroline la guardò a lungo e scosse la testa lentamente “gli ho solo chiesto di accompagnarmi al Mardi Gras.”

E lui ha accettato. Che cavaliere...” sussurrò girando lentamente lo champagne nel bicchiere “cara, lasciatelo dire da una che ci è passata. Damon Salvatore ha sempre il suo tornaconto personale.”

Caroline annuì e distolse lo sguardo.

Non illuderti. Ti userà e poi ti lascerà.”

La pensate tutti nello stesso modo” mormorò tormentando la cintura della vestaglia. “Dev'essere senz'altro così.”

A me non interessa. E' Katherine, il problema.”

Mi ha già minacciata di morte.”

Eileen scoppiò in una risata “e lo stesso ti sei fatta accompagnare a New Orleans da lui?”

Caroline sollevò le spalle “l'unico abbastanza pazzo da accettare.”

Con un gesto gentile, Eileen le fece cenno di avvicinarsi. “Sei molto dolce, diversa dalle altre... siete già stati a letto?”

Caroline la fissò stringendo le palpebre “tutti curiosi, eh?!”

La tua testolina rimbalzerà per il prato di casa di tua madre, quando Katherine lo verrà a sapere” ridacchiò “è una vera strega quando ci si mette!”

Non racconti nulla di nuovo...” sussurrò e finì il contenuto del bicchiere.

Come sei riuscita a ingabbiare Damon Salvatore?” gettò lì incuriosita dalla sua eventuale reazione.

Non ho mai voluto farlo. Lo ignoro. Fuggo il più lontano possibile quando lo vedo. E gli ho negato l'accesso a casa mia” singhiozzò fissando uno strano vuoto che vorticava di fronte a lei “Mi sa che sono ubriaca...”

Lo credo anche io, cara. Stenditi un poco. Dormi, la notte è quasi finita...” mormorò e le lasciò spazio sul triclinio.

***

Te la sei scelta proprio carina, Salvatore...”

Damon voltò su se stesso con una piroetta di tacco, ascoltò la porta aprirsi e si spalancò nel suo sorriso migliore. “Le hai raccontato tutte le mie malefatte?”

Perchè distruggere la tenera visione che ha di te?” ridacchiò lasciandolo passare “è molto carina, capisco che Katherine la voglia morta.”

Damon alzò gli occhi al cielo e sbuffò “possiamo andare via?”

La tua amica sta dormendo, facciamoci due chiacchiere” mormorò maliziosa e lo prese sottobraccio.

Me le ricordo le tue chiacchiere...”

Sei un birichino, ma te la perdono. Sono di buon umore. Caroline è talmente carina ed innamorata di te che...” Eileen si interruppe e osservò l'espressione basita di Damon. “Non lo sapevi?”

Sbagli” rispose contraendo i lineamenti. “Non è amore, il suo.”

Oh! Io non sbaglio mai! Non ho vissuto trecentocinquantadue anni per niente!” esclamò e tirò via dalla mattonella su cui era fermo da due minuti buoni. “Te la saresti già portata a letto se non t'interessasse davvero!”

Cosa ti dice che non l'abbia già fatto?”

Eileen lo fissò con una smorfietta “ho la versione di Caterine. Credo più alle sue parole che alla tua lingua bugiarda.”

Caroline.”

Eileen sorrise mostrando tutti i denti. “Fregato!”

***

Caroline riemerse dal sonno quando un micetto nero le si appollaiò sul petto togliendole il respiro. “Va via...” sussurrò non osando muovere un solo muscolo per cacciarlo. Il gatto la guardò con un ronfare felice e Caroline lo accarezzò pigramente. Quella donna aveva anche gatto favoloso. Doveva prenderne uno a sua volta. Le avrebbe donato quell'allure che cercava. “Qui, Demetrius...”

Caroline aprì gli occhi udendo una voce profonda poco vicino a lei. Si drizzò a sedere stringendo automaticamente la vestaglia. L'uomo che teneva in braccio il gatto nero, era la rappresentazione vivente del sogno erotico di ogni donna. Alto, portamento regale, due occhi profondi e neri che sembrano leggere ogni piega della sua anima. Sorrise affabile, si scusò per averla svegliata e restò a studiarla incuriosito. “Eileen ha ospiti e non sono stato avvisato” mormorò prendendole la mano “mi perdoni.”

N-non fa nulla” sussurrò basita. Damon era bello, ma quell'uomo era un gradino al di sopra della perfezione. “Caroline Forbes...”

Louis de Betancourt” disse e ne baciò il dorso guardandola negli occhi. Caroline pensò di stare per soffocare. Non riusciva più a respirare per l'attrazione fisica che provava. Era per quello che avevano bandito il baciamano!

Cosa l'ha condotta qui?”

Non ero in me quando... il mio accompagnatore...” Caroline sentì le parole ingarbugliarsi “mi scusi... è stata una notte intensa...”

Il nome del suo accompagnatore?”

La ragazza esitò. Damon non andava molto d'accordo con quella gente. “Damon Salvatore.”

Il volto del bellissimo Louis non tradì alcuna emozione. Le sorrise e si allontanò di pochi passi. “Cento anni fa, il codardo si sottrasse ad un duello. Sono ancora qui che aspetto la resa dei conti.”

Tipico...” sibilò fra i denti. Demetrius saltò via dalle braccia del vampiro sgattaiolando dietro qualcosa che aveva attirato la sua attenzione.

Perchè si accompagna ad un individuo del genere, lady Caroline?”

Le disgrazie della vita. I brutti voti, il barattolo della Nutella vuoto, le madri assenti... e Damon Salvatore” sospirò pensando che si sarebbe cacciata in un mare di guai se gli fosse rimasta accanto un altro po'. Se frequentarlo voleva dire finire in un covo di vampiri incazzati o in una cerimonia voodoo come star principale, allora preferiva tornarsene a casa, raccomandare l'anima a Katherine e cercare di passare l'eternità sola. In più, pensò innervosita, voleva i suoi vestiti! Non poteva andarsene in giro nuda, coperta solo da una vestaglia di seta per quanto sexy fosse!

Credo abbia la necessità di vestirsi.”

Le leggeva nel pensiero? “E' un vero e proprio bisogno” disse e infilò le mani fra le gambe, un po' mortificata e un po' a disagio “è troppo chiedere un paio di jeans taglia quaranta e una maglietta?”

***

Louis de Betancourt è mio ospite. Te lo ricordi?”

Damon gonfiò una guancia e soffiò l'aria con una smorfia “sta ancora aspettando che mi presenti al duello...”

Hai dato la tua parola di gentiluomo e non l'hai rispettata.”

Mi conosci, Eileen, sono un farabutto e un mariolo” ridacchiò scrocchiando la schiena “ricordami: pistole a dieci passi o...”

Spada. All'ultimo sangue” rispose una voce profonda e nera che lo fece sibilare di comico dolore. Damon portò le mani dietro la testa e strofinò i capelli “preferivo la pistola...” sussurrò e vide Caroline accanto al vampiro. Le rivolse una lunga occhiata da capo a piedi. La ragazza stringeva di nuovo il gatto e lo guardava in modo che non le aveva mai visto. “Bel micetto, si intona ai vestiti.”

L'alba sta sorgendo.”

Damon spostò lo sguardo su Louis e annuì come se gli facesse un favore. “D'accordo! Spada o pistole?”

Spada. Ho migliorato lo stile negli ultimi cento anni.”

Per quello preferivo le pistole” borbottò e si avvicinò a Caroline che lo guardò con le palpebre strette. “Una sfida come ai vecchi tempi, principessa! Sii felice, potrai vedere il mio corpo essiccarsi al sole!” le battè una mano sulla spalla e Caroline lo afferrò e tirò via dal gruppetto. “Hai intenzione di barare, vero?!”

Per chi mi hai preso?”

Caroline gli afferrò la mano dell'anello e Damon la riabbassò velocemente “sei impazzita, non devono saperlo!”

Questo si chiama barare, a casa mia!”

Sopravvivenza” sibilò aggrottando la fronte “Betancourt tira di spada da quando è nato!”

Affrontalo da uomo o rivelerò a tutti il tuo segreto!”

Damon la fissò negli occhi cercando il motivo di tanta rabbia nei suoi confronti. “Sono disturbato quando te del cambiamento sulla tabella di marcia...”

Idiota!” sibilò col sangue che ribolliva “va bene, non rivelerò il tuo segreto ma devi farmi una promessa...”

Prometto!”

... e mantenerla!” sussurrò avvicinandosi “devi promettermi che quando saremo di nuovo a Mystic Falls, tornerai ad ignorarmi come hai sempre fatto.”

Damon tirò indietro la testa come se il campo visivo e uditivo non fosse adeguato a contenere la sua espressione e la frase infelice.

Vampiri centenari irritati e cerimonie voodoo non sono esattamente il mio ideale di serata! Ho paura e tu...”

Ricordati di correre veloce!”

Non sto scherzando!” ribatté esasperata “dovunque mi volti ci sono ex pronte a farmi la pelle...”

Non sono così tante! La maggior parte vogliono la mia” scherzò per allentare la tensione.

Caroline abbassò le spalle sconsolata. “Non posso stare con te e avere perennemente paura...” mise a terra il gatto per interrompere il contatto visivo e quando tornò in posizione eretta, vide un'espressione diversa sul volto. Talmente diversa da tutte le altre, che Caroline sentì il cuore spezzarsi.

Damon continuò a fissarla senza parlare. Annuì e fece una smorfia. “Andata! Ma mi tengo l'anello!” ridacchiò e le diede le spalle con una piroetta comica. “Diamoci dentro con le danze!” esclamò sorpassando Eileen che li aveva osservati da lontano. Le diede una simpatica pacchetta sul sedere, mandandola in bestia e camminò con la schiena ben dritta dietro il vampiro di nome Louis.

Caroline rimase a guardarlo, la bocca asciutta e la gola riarsa. Non sapeva descrivere la sensazione di vuoto e scoramento che provava quando respirava.

Infine, lui c'era sempre.

C'era stato quando aveva avuto bisogno di nutrirsi e di sfogarsi del male che aveva dentro. L'aveva appoggiata nel viaggio a New Orleans. L'aveva fatta divertire. L'aveva protetta. L'aveva fatta sentire un po' più a suo agio col mondo. L'aveva coccolata.

Non hai mantenuto una promessa in vita tua, vero?” sussurrò anche se non poteva sentirlo

Demetrius si strusciò contro le sue caviglie e Caroline lo guardò per un istante. “Ho fatto una cazzata?”

Il gatto la fissò e quando chiuse gli occhi, le sembrò proprio che dicesse 'sì.'



  
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