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Autore: mistica    01/11/2010    12 recensioni
Gwaine rise, spronando il suo cavallo mentre si avviava verso la taverna più vicina: forse l'amore era solo un gioco d’azzardo.
[Gwainlin][Attenzione: spoiler degli episodi 3x04-3x08]
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Merlino
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza stagione
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I personaggi non sono miei, tutti i diritti riservati. La storia non ha fini di lucro.




Dedico questa storia a LyndaWeasley,
che ha pazientemente sopportato i miei deliri sulla coppia Gwainlin.



I Feel my Heart Start to Trembling
Sento che il mio cuore inizia a tremare

I can feel the magic floating in the air
being with you gets me that way.
I watch the sunlight dance across your face and I've
never been this swept away.

Sento la magia fluttuare nell’aria,
stare con te mi fa quest’effetto.
Guardo la luce del sole danzare sul tuo viso e
non sono mai stato così incantato da qualcosa.
(Faith Hill, Breathe)



Tra un boccale e l’altro, Gwaine non aveva mai creduto nell’amore e nelle futili romanticherie di cui sentiva blaterare continuamente: aveva la libertà, l’idromele e il mondo a sua completa disposizione… Perché innamorarsi?
Anzi, si compiaceva della sua vita burbera e solitaria; adorava porsi al centro dell'universo, gloriarsi delle conquiste di leggiadre fanciulle e sbandierare con orgoglio il vano vessillo della libertà.

Aveva visto anche i più prodi cavalieri perdere la dignità in nome dell’amore: lui era certo che non si sarebbe mai piegato ai desideri e ai capricci di una fanciulla, per quanto bella e incantevole.
Preferiva dunque continuare ad alimentare il proprio ego con conquiste facili, che nulla avevano a che vedere con i sentimenti casti e puri su cui si fondavano i più bei racconti cavallereschi.


Ad un certo punto della sua vita, mentre brindava alla libertà con un glorioso boccale di idromele in mano, aveva sentito vacillare tutte le sue convinzioni: una voce timida e due grandi occhi azzurri, così lontani dal contesto rozzo della taverna, lo avevano travolto, facendogli provare un insolito ardore.
Aveva combattuto al fianco di quel giovane efebico contro dei manigoldi, euforico e divertito al tempo stesso dal suo modo impacciato di lottare: lo aveva difeso come poteva, trovando persino i tempi giusti per presentarsi prima di tornare nella mischia.

Merlin.
Era questo il suo nome: delicato e insolito, gli si addiceva perfettamente.
Anche quando, colpito dolorosamente, era sprofondato nell’incoscienza, quel nome continuava a riecheggiare rassicurante nella sua testa.

Merlin.


***


Gwaine si risvegliò, stordito: la luce del sole gli feriva gli occhi mentre le membra si rilassavano tra le coltri calde di un letto accogliente e profumato.
Si tirò su stancamente, alla ricerca di qualcosa in quella stanza che gli ricordasse cosa fosse accaduto: accigliato, notò di avere le membra scoperte.
In quel mentre la porta della stanza si aprì, lasciandogli intravedere il giovane conosciuto alla taverna che aveva attirato la sua attenzione.
Gli era piaciuto istintivamente fin dal primo istante, tanto che aveva combattuto insieme a lui.
Sbatté più volte le ciglia, senza ricordare cosa fosse successo dopo.

"Cosa ci faccio in questo letto?"
Chiese scettico, cercando di risultare pacato di fronte ad una domanda dai possibili risvolti imbarazzanti.
Forse aveva bevuto troppo idromele e...

"Sei stato ferito"
'Ah', pensò, non riuscendo a capire se quella notizia lo rassicurasse o no. Era quasi un peccato non trovarsi lì per motivi più piacevoli.
"Arthur voleva assicurarsi che fossi curato dal suo medico".

"Arthur?"
Doveva trattarsi del biondino arrogante. Non gli interessava affatto sapere chi fosse, anche se Merlin -ricordò finalmente il suo nome- sembrava tenerci molto.
"Il principe Arthur. Gli hai salvato la vita".
Che fregatura: Gwaine sorrise tra sé e sé.
"Se avessi saputo chi era, probabilmente non l'avrei fatto".
Piuttosto si sarebbe limitato a trarre in salvo il moretto e a portarlo con sé: poi gli avrebbe offerto dell’idromele e la serata si sarebbe conclusa degnamente.
Si stiracchiò tra le lenzuola, sentendole ruvide e calde contro la pelle: Merlin continuava a osservarlo, sorpreso e un po' corrucciato.
Per qualche motivo, Gwaine si sentì in dovere di dare delle spiegazioni e rivelò il suo disprezzo per i nobili: Merlin non lo poteva capire, era evidente, ma lo ascoltava.


Uno strano senso di fiducia lo aveva pervaso da quel momento, tanto che in quei pochi giorni di convivenza aveva rivelato molto di sé al giovane valletto, accantonando la corazza che aveva forgiato per non lasciarsi avvicinare da nessuno.
Merlin era diverso, sembrava che potesse sfiorargli l’anima anche solo con lo sguardo: non era semplice attrazione quella che percepiva tra di loro.
Era qualcosa di tiepido, rassicurante, dolce.


***


Erano bastati pochi giorni trascorsi insieme a Merlin a stravolgere la sua visione del mondo: si era quasi convinto del fatto che non tutti i nobili fossero marci, aveva scoperto in sé un'indole da cavaliere e, infine, aveva provato una certa nostalgia del calore di una casa e della rincuorante sensazione di avere qualcuno che si preoccupava per lui.

Ogni sorriso di Merlin era stato come un raggio di luce che aveva illuminato il suo animo di orgoglio e di buoni propositi: così si era ritrovato a sperare di rimanere a Camelot per sempre, di combattere per la causa del regno, di proteggere quel sorriso solare e renderlo solamente suo.
Quel sogno quasi infantile si dissolse velocemente quando fu cacciato da Camelot.


***

Aveva pensato a lungo, dopo essersene andato via... Forse, aveva pensato fin troppo.
Vagando da una taverna all'altra, ricominciando la sua vita spericolata da dove l'aveva interrotta, aveva iniziato a sentirsi insoddisfatto, annoiato dalla trasgressione divenuta routine.
D’altra parte, si era rassegnato ormai al suo solitario destino: era inutile continuare a sperare e a pensare a lui.
Poi, quando meno se l'era aspettato, aveva ritrovato quei due occhi blu sorridenti davanti a sé: si era sentito pervadere di nuovo dalla gioia e dall'energia fuggendo con lui dalla taverna.
Correndo al suo fianco, si era sentito nuovamente libero e invincibile: quasi non gli interessava il motivo per cui Merlin lo avesse cercato, gli bastava averlo vicino ancora una volta.
Il giovane si fidava di lui, ciecamente: lo sentiva ogni volta che incontrava il suo sguardo fiducioso o il suo sorriso spontaneo.

Aiutare un nobile era un prezzo accettabile da pagare per potersi sentire di nuovo vivo, per osservare il suo profilo illuminato fiocamente dalla luce del fuoco, per sfiorare la sua pelle tiepida.
Quello che provava per lui era spontaneo e delicato, come il sentimento infantile di chi allunga una mano per sfiorare le stelle.
Era ubriaco di felicità: non si era mai sentito così, neppure dopo qualche calice di idromele di troppo. Il semplice desiderio di stargli vicino lo faceva sentire forte, coraggioso, in grado di affrontare qualunque insidia pur di proteggerlo.
"Perché stai facendo questo?"
La domanda di Merlin lo colse di sorpresa: si voltò a osservarlo, vagamente imbarazzato.
“Per aiutare un amico.” Fu la sua risposta più istintiva.
Dalla piega amara del sorriso di Merlin dedusse che egli aveva frainteso.
“Arthur è fortunato ad averci".

Si sentì quasi geloso del principe di Camelot: Merlin sembrava costantemente preoccupato per lui, devoto nella maniera più assoluta.
"Non intendevo Arthur."
Disse deciso, per non lasciare ulteriore spazio ai fraintendimenti: gli parve di vedere un leggero rossore tingere le guance di Merlin, il cui sorriso ritornò a splendere sincero.
"Farei lo stesso per te".
Con la testa leggera e il cuore improvvisamente impazzito, Gwaine inchiodò il suo sguardo a quello di Merlin, mentre mormorava una risposta.
"Lo spero... Sei l'unico amico che ho".
Amicizia. Era questa la parola giusta per descrivere ciò che lo univa a Merlin? Le emozioni che provava erano solamente frutto dell’amicizia?
Lo sguardo di Gwaine scivolò inevitabilmente sulle labbra di Merlin: erano ancora schiuse in un sorriso leggero, mentre la luce calda del fuoco le faceva apparire più morbide che mai, irresistibili.
Si chinò leggermente verso di lui, sentendo il suo stomaco stringersi in una morsa calda, emozionata: Merlin ricambiava il suo sguardo quasi ipnotizzato, senza scostarsi.

Socchiuse gli occhi, spezzando il respiro di entrambi con un bacio.
Sentì le sue labbra bruciare contro quelle calde di Merlin: appoggiò una mano sulla sua nuca, accarezzando delicatamente la pelle tiepida mentre lo attirava di più a sé.
Per qualche istante lo sentì ricambiare il suo tocco, impacciato e fremente: il bacio divenne avvolgente e intenso, lento e silenzioso.
Con un sospiro Gwaine si allontanò, confuso da quelle emozioni appena provate.
Merlin lo fissava con le labbra socchiuse e l'espressione sorpresa: carezzò ancora per qualche istante il collo candido del valletto, provocandogli un brivido leggero, prima di interrompere anche quel contatto.
"La cosa non mi sorprende"
Fu la risposta imbarazzata e ironica di Merlin: Gwaine ridacchiò, divertito, mentre l'atmosfera magica creatasi tra loro veniva spezzata definitivamente dai lugubri suoni della notte.


***

“Merlin!”
Brividi gelidi gli percorsero la schiena mentre i muscoli delle spalle erano dolorosamente tesi per la tensione: Merlin era sparito al di là del passaggio di pietra e non rispondeva.
Urlare ancora il suo nome non sarebbe servito a nulla: Gwaine fulminò con lo sguardo Arthur, infastidendosi nel trovarlo nervoso almeno quanto lui.
Era colpa di entrambi, dannazione! Avrebbero dovuto proteggerlo, stare attenti.
Forse a Merlin non era successo nulla di grave, ma... Era stato terribile vederlo sparire così, davanti ai loro occhi, senza poter far nulla.
Era preoccupato a morte: non ricordava di aver mai provato un tale sentimento, più soffocante della paura, più doloroso di una ferita.

Quando lui e Arthur riuscirono ad aprire il passaggio -finalmente!- sentì quelle oscure sensazioni sparire: Merlin stava bene e sorrideva, anche se gli occhi erano leggermente lucidi come se fosse sul punto di piangere.
Era successo qualcosa in quella stanza, Gwaine ne era quasi certo: lo leggeva chiaramente nel suo sguardo, fiero e addolorato al tempo stesso.

Lo abbracciò con forza, stringendolo per qualche istante: il suo profumo delicato fece tremare ancora una volta il suo cuore, mentre sentiva il suo corpo esile e tiepido premere contro il suo.
Gli batté due pacche sulla spalla, scimmiottando un abbraccio virilmente più consono, mentre Arthur interrompeva quel momento sventolando trionfante il tridente appena trovato.

Incontrò lo sguardo di Merlin ancora per qualche istante, rassegnato: si stupì di trovare la stessa emozione nei suoi occhi e sorrise, seguendo al suo fianco il principe di Camelot.


I saluti furono inevitabili: nonostante tutto, Gwaine si sentì pieno di speranza per il futuro.
Un giorno sarebbe tornato a Camelot e avrebbe espugnato il cuore di Merlin: chiudendo gli occhi poteva quasi sentire quelle labbra, dannatamente bollenti, immaginandole maliziose e avide nel più sensuale dei baci.
Rise, spronando il suo cavallo mentre si avviava verso la taverna più vicina: forse l'amore era solo un gioco d’azzardo.
Amava le sfide e non avrebbe perso: un giorno avrebbe sfiorato l’animo di Merlin, al di là del suo sguardo gentile e del suo sorriso innocente.

Poteva esistere un amore folle e puro anche per un uomo come lui, amante della solitudine e dell’idromele?
... Forse sì.






NdA (Note dell'Autore)

Arthur mi ha definitivamente tradita, ormai me ne sono fatta una ragione. Ormai tra lui e Gwen, la donna di Neanderthal, è praticamente fatta.
Così ora siamo arrivati al punto in cui gli autori di Merlin, per non perdere il favore di noi fans slash, hanno dovuto prendere una decisione estrema: mostrarci il bromance in tutta la sua gloria e amplificare lo slash oltre il limite del supersayan.
Hanno creato il personaggio di Gwaine e, che dire, hanno fatto solo bene.
La puntata 3x08 è stata veramente illuminante: ritengo sia la migliore in assoluto, la più avvincente, emozionante e slash.
I momenti Merthur non sono niente, credetemi... Per questo, dall'alto della mia ispirazione, sostengo con anima e corpo questo nuovo stile di vita, il Gwainlin, sperando che non mi deluda mai.

Detto questo, vi ringrazio per essere giunti fin qui: non so quanto abbiate capito dai miei deliri assolutamente folli, ma spero almeno che abbiate apprezzato questo mix di frammenti dei momenti Gwainlin raccolti finora.
Confido in critiche e consigli, come sempre!

Ringrazio per le recensioni dell'altra fic su Gwaine, 'Scent of gladness', francycnarf (<3 ti adoro, mia musa), Kiki May (Grazie mille per la tua recensione, mi ha fatta sorridere! XD Almeno non sono l'unica a pensarla in questo modo), LyndaWeasley (Sono in debito con Scent of Gladness e con la tua recensione: grazie ad esse si sono susseguite una serie di coincidenze infinite che mi hanno resa sorprendentemente felice. Grazie cara), elfin emrys (Grazie per i complimenti!), elyxyz (capisco il tuo punto di vista, ahimè! Grazie per aver letto e per i preziosissimi consigli *-* sei stata davvero gentile), GiulyB (Ahahah! Effettivamente il povero Gwaine lo stanno usando per rattoppare gli strappi col mondo slash , causati dall'evoluzine della storia tra Arthur e Gwen, però... Devo ammettere che stanno facendo un ottimo lavoro. Amo vedere lo slash trionfare in tutti i modi, in tutti i laghi e in tutti i mari XD. Grazie per i complimenti! *_* ) e _ichigo_85 (Oh *_* sei stata veramente gentile, cara! Spero che ti piaccia anche questa fic! Lunga vita a Gwaine!).




Che Forza e Magia siano con voi.
Con affetto,




Miss

  
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