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Autore: Yami_Yume    01/11/2010    6 recensioni
Perchè quando sei così invogliata a realizzare qualcosa improvvisamente tutto ti crolla addosso?
Quando agisci mossa dalla tua stessa volontà, per poi stupirti quando tutto si frantuma sulle tue spalle nella maniera più immediata e istantanea possibile.
Quando quella tentazione che ti ha accecato anima e corpo si fa così forte da indurti a stupirti ancora una volta della crudeltà del mondo.
Per l'ennesima volta si era ritrovata a vivere un aspetto nauseante di quella che era la realtà in cui qualcuno l'aveva maledettamente immersa.
[SasuHina - ambientata nel contesto Shippuuden - Accenni Kiba x Hinata e Suigetsu x Karin]
Possibili variazioni di rating nel corso della storia.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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kik

 

 

Bitter Tears

Capitolo Uno

Is it Fate?

 

 

 

Qualcosa aveva attirato la loro attenzione. O meglio, qualcuno aveva provocato la manifestazione dell'abbaio da parte di Akamaru, che aveva portato i componenti del Team 8 ad arrestarsi. Il padrone chiese al cane cosa l'avesse allarmato, mentre Hinata, d'impulso, azionò il Byakugan, allo scopo di scorgere la causa di ciò a qualche metro di distanza. Rimase pietrificata quando la figura di quella persona si materializzò a quei suoi occhi che tutto potevano vedere.

- Uchiha... Sasuke...?! -

Lo sussurrò più a se stessa, come per autoconvincersi che non si stesse sbagliando: era davvero lui. Eppure gli altri l'avevano udito benissimo, quel nome.

- Che diavolo ci fa qui?! - l'esplosione di Kiba non tardò a farsi sentire. Erano rimasti tutti e tre abbastanza stralunati e non seppero come comportarsi. La prima cosa a cui pensarono fu quella di scendere rapidamente e rifugiasi dietro qualche albero o cespuglio, per evitare di farsi scorgere.

Fu Shino a proporre, impassibile come sempre - Sarebbe meglio avvisare il villaggio... -

- E come facciamo? Siamo lontani, non faremo in tempo. Se ci scopre siamo spacciati. - fece notare Kiba.

- Non ci attaccherà... - lo disse mantenendo la calma come solo lui sapeva fare.

- Come fai ad esserne convinto? E, anche se fosse, di certo non se ne rimarrà lì come uno stoccafisso, si sposterà e lo perderemo di nuovo. -

- Qualcuno di noi dovrebbe distrarlo e impedirgli di allontanarsi... o, se dovesse succedere, è necessario rimanere con lui e avvertire gli altri della propria posizione... -

Senz'altro un ottimo piano... ma stiamo parlando di Uchiha Sasuke. Roba che Shino non si sa come si sarebbe comportato: forse avrebbe mantenuto fin troppo la calma da spazientire l'Uchiha. Al contrario, Kiba, conoscendolo, avrebbe perso la pazienza da un momento all'altro, lo avrebbe sicuramente provocato e sarebbe finita male. Sarebbe rimasta la povera Hinata da sola, che sarebbe andata nel panico: eppure, forse era la persona più equilibrata del team, in fatto di autocontrollo, ma a volte mostrava tanta, troppa paura di affrontare le situazioni.

Detto fatto, i due componenti maschili del Team 8 rotearono i propri occhi verso la ragazza, per poi scambiarsi un'occhiata complice.

La ragazza se ne accorse e, per un attimo, sussultò: credeva di aver capito ciò che dispettosamente si stava facendo una vacanza in quelle menti contorte.

- Andiamo ragazzi... non penserete che...- non voleva crederci.

- Te la senti Hinata? -

Diavolo, era rimasta allibita! Non potevano dire sul serio.

- M-ma...io... insomma... perchè proprio io? - abbassò lo sguardo, in un misto di incredulità e sconforto.

- Hinata, devi farlo, è l'unico modo. Faremo il più presto possibile. - asserì Kiba, pronto a fare il possibile per darle modo di affrontare quella situazione. Sapeva quanto per lei sarebbe stata dura. Si può dire che stesse per rischiare la propria vita, dal momento che non sapevano proprio cosa aspettarsi da quel ragazzo con cui mai avevano avuto a che fare, ma non sapevano davvero a cos'altro pensare.

- Non mostrarti impaurita ma, allo stesso tempo, non abbassare mai la guardia. Evita di fronteggiarlo, non avresti speranze... e cerca assolutamente di non provocarlo, Hinata. - furono i consigli di Shino. Kiba lo fulminò con lo sguardo. Dannazione a lui e a quanto fosse diretto, non sapeva proprio cosa fossero le emozioni. Tuttavia, in una situazione come quella, era quasi una legge essere così obiettivi e realisti.

Hinata se ne rese conto e alzò lo sguardo.

- D-d'accordo... -

- Sta' attenta. - fu l'ultima cosa che disse Kiba prima di avviarsi verso Konoha insieme a Shino.

Si guardò intorno. Che situazione. Avanzò di qualche passo, cercando assolutamente di non creare rumori calpestando le foglie per terra, nascosta tra gli alberi di quella foresta. Lo vide poggiarsi ad un albero, con la schiena aderente al tronco, e lasciarsi scivolare per terra, restando con le ginocchia piegate al petto e la testa rilasciata stancamente all'indietro, anch'essa poggiata al tronco: rilassò i muscoli. Ogni tanto riapriva gli occhi per fronteggiare i flebili raggi di sole che cercavano di penetrare tra i rami degli alberi, per poi richiuderli.

La ragazza poco distante rimase tremante a fissarlo per un pò: quelli che li distanziavano erano forse una ventina di metri. Lo vide così rilassato e non dava segno di volersi muovere da un momento all'altro. Pensò addirittura di rimanere lì tenendolo d'occhio ed aspettando l'arrivo dei propri compagni: non c'era bisogno di intervenire... vero?

Era nervosa. Lo fissava in continuazione, era in preda al panico. In fondo cosa sapeva di quel ragazzo? Chi le garantiva che non l'avrebbe uccisa, una volta avvistata?!

Voleva sparire.

Ma Sasuke era ignaro del fatto che, se fosse rimasto ancora per un pò lì, avrebbe rischiato di essere beccato da Konoha, ma era troppo stanco per muoversi. Troppo stanco per sentire la presenza di lei che si trovava a pochissimi passi di distanza. Aveva rilasciato un gemito di dolore nel posizionarsi sotto il tronco d'albero e così fece nello stesso momento in cui provò a muoversi per rialzarsi. Era anche ferito.

Hinata se ne accorse. Avrebbe voluto fare qualcosa, avrebbe voluto curarlo. E dopo? Cosa sarebbe successo, una volta uscita allo scoperto?

Inutile porsi queste domande, tanto ormai era uscita. Ormai aveva calpestato quella dannata foglia che fece risuonare lo schricchiolìo in tutta la zona. Ormai aveva visto quel volto pericoloso sussultare e volgersi subito verso di lei, verso la direzione di provenienza di quel suono. Ormai aveva sentito il proprio cuore mancare di un battito, nell'udire quella voce così dura e profonda.

- Chi sei? - aveva detto, ancora prima di guardarla in faccia.

- Uchiha... Sasuke... -

- E' il mio nome. - la ammonì, fissandola con gli occhi ridotti a due fessure.

- N-non so se ti ricordi di me... Hyuuga Hinata. Credo che... l'unica volta in cui abbiamo avuto a che fare... sia stato all'esame Chunin... -

Lui la seguiva mentre parlava, forse l'unica cosa che ricordava d quella ragazza, a parte l'abilità innata del Byakugan, era quel suo modo impacciato di balbettare continuamente. Eppure face notare a se stesso quanto fosse diminuita la sua manìa balbuziente dopo tutto quel tempo, sebbene non l'avesse comunque persa. In fondo erano cambiati un pò tutti.. e quella che per un brevissimo istante gli fece abbassare il viso era forse una nota di nostalgia. Ma si dissolse subito. Provò ad alzarsi, con un pò di fatica.

- Non sforzarti così. Sei... ferito, giusto? Hai bisogno almeno di fasciare quelle ferite. - gli suggerì avvicinandosi. Sembrava aver dimenticato per un attimo la paura di poco prima. Forse aveva dimenticato chi aveva davanti. Forse qualcuno doveva avvisarla che stava andando incontro alla morte e non lo sapeva. O forse... il suo era solo l'atteggiamento giusto di agire.

- Cos'è, ti sei data alla passione del ninja medico? Sto bene, tornatene a Konoha. - disse dapprima sarcastico e poi brusco, sforzandosi di rialzarsi autonomamente. Cedette per un attimo, per poi sentire un leggero senso di calore nel momento in cui si accorse che lei era prontamente scattata a sorreggerlo, afferrandolo con una mano sulla sua spalla sinistra e l'altra al livello delle costole, nella parte destra. Si era mossa istintivamente e se ne rese conto, sgranando gli occhi e meritandosi uno sguardo duro da parte di lui il quale la incitò nuovamente, in tono minaccioso, a lasciarlo in pace. La scostò e si sorresse da solo con una mano poggiata al tronco. Prese ad avviarsi, aiutandosi con tutto ciò che potesse sostenerlo, per quanto gli fosse possibile in una foresta in cui solo rami e tronchi d'albero potevano servirgli a qualcosa.

- Al villaggio... ti cercano... -

Lo pronunciò debolmente, forse nel tentativo di farlo arrestare e guadagnare tempo. Ma egli non rispose e non accennava a fermarsi. Era stanco di sentirsi sempre dire che in quel villaggio non avevano proprio voglia di rassegnarsi.

- Ci mancavi solo tu... - asserì, in tono esasperato; lei sussultò per un attimo.

- A-aspetta... fatti medicare... -

- Ti ripeto che non ho bisogno del tuo aiuto! - si voltò bruscamente verso di lei, lasciando il sostegno, perdendo l'equilibrio ed accasciandosi a terra. La ragazza gli corse incontro e lo fece adagiare addosso a quell'albero, inginocchiandosi alla sua altezza.

- Visto? Non c'è bisogno di essere un ninja medico per capire che non puoi andare da nessuna parte in queste condizioni. Lascia che ti aiuti. -

- ... -

- Ma tu perdi sangue... devo fermarti l'emorragia. -

Ancora nulla, Sasuke non disse neanche una parola. Si limitò ad osservarla in quegli occhi così candidi che tanto gli rimembravano la purezza . Era incredibile quanto quella ragazza fosse cambiata. Era uno sguardo determinato, il suo. Poi, la vide per un attimo esitare, nel momento in cui dovette disinfettargli una profonda apertura sul torace.

- D-dovrei... - non riuscì a proseguire nella frase, ma lui capì al volo e si abbassò la veste, sfilando le braccia e lasciando scoperto il torace. Lei si stupì di questo suo gesto. In qualche modo, stava riuscendo a farlo "cooperare", se così si può dire.

In definitiva, il contatto del disinfettante con la sua ferita certamente gli bruciava, ma la lasciò fare, senza manifestare alcun lamento, e lei, dal canto suo, rimase sbalordita dall'assoluta mancanza di espressione di dolore da parte di lui.

- Sentiamo... da quanto tempo eri lì? - non appena il ragazzo parlò, il cuore di Hinata perse di un battito.

- Cosa? No... ecco... in realtà, ero in missione. Stavo per rientrare... -

Parlava sempre con lo sguardo basso, sotto l'oscurità degli occhi di lui che la stava letteramente inghiottendo.

- E il resto del Team? -

Lei si mostrò interrogativa, non avendo compreso quella domanda.

- Le missioni vanno eseguite dai team, ciasuno composto da tre elementi, giusto? Tu, se non erro, appartieni al Team 8. - terminò la frase con un piccolo gnigno che gli incurvò il lato sinistro delle labbra e spaventò leggermente la ragazza.

- S-sì... te l'ho detto, stavo per rientrare... loro probabilmente sono già arrivati, mi lasciano sempre indietro. Poi ti ho visto e... - lasciò la frase in sospeso poichè lo vide sospirare.

- Non siamo proprio bravi a mentire eh? -

Avrebbe potuto allarmarsi, dal momento che gradualmente la stava quasi leggendo con gli occhi, ma la continua presenza di quel sorrisetto provocò in lei una sorta di senso di divertimento. Pericoloso che dir si voglia, lei oramai aveva totalmente dimenticato la ragione per la quale si trovava lì. Forse tutto ciò... in qualche modo... le stava piacendo.

- Ad ogni modo... - lo vide alzarsi, con una quantità di fatica dosata in maniera decisamente inferiore a quella di poco prima. Gli bastavano davvero così pochi minuti di riposo per riprendersi in quel modo?! - ... devo andare. -

- A-aspetta! - era scattata in avanti senza rendersene conto e lei stessa rimase pietrificata.

Foglie, rami, passi rapidi. Improvvisamente un misto di rumori attirarono la loro attenzione. Sasuke si nascose prontamente dietro un albero, afferrando Hinata con una mano sulle labbra ed attirandola a sè. Il cuore di lei prese a battere tempestoso, il respiro irregolare e gli occhi spalancati; fu incitata a far silenzio e, di conseguenza, serrò fortemente gli occhi e frenò, addirittura, la respirazione.

- Che diavolo...? Tsk, Jonin di Konoha. - aveva constatato Sasuke.

- Questo era il punto: dove diavolo saranno? - fu la voce di Kiba, a pochi metri da loro. Sasuke l'aveva udita e non gli ci volle molto per capire: penetrò la ragazza con lo sguardo, la quale era terrorizzata sotto di lui. Erano finalmente arrivati, ma allora perchè si sentiva come se in realtà non l'avesse voluto?

- Continuate a cercare! -

Sasuke lasciò andare bruscamente Hinata: non proferì parola, semplicemente si rivolse verso gli inseguitori per constatare la loro posizione e valutare la strada da percorrere allo scopo di non farsi avvistare, mentre lei lo guardava spaventata e mortificata allo stesso tempo.

Si allontanò spostandosi rapidamente e quello che provò lei fu semplicemente un impulso.

L'impulso di seguirlo.

Il ragazzo non si voltò mai, ma sapeva di averla dietro; per quando lui fosse veloce, quella ragazza era in grado di stargli dietro grazie a quell'abilità innata.

Fin troppo utile, per i gusti dell'Uchiha.

Improvvisamente, un dolore lancinante lo fece arrestare ed inginocchiare. Fortunatamente, si era già allontanato abbastanza, ma chi gli garantiva che non sarebbero arrivati a controllare anche lì?

Non se ne curò, aveva solo bisogno di riposo. Ricadde pesantemente in avanti, per terra, a pancia in giù. Gli bastò chiudere per un attimo gli occhi per annullare totalmente il mondo circostante ed ignorare quel senso di calore che lo invase nel momento in cui sentì lo sforzo di due braccia esili sollevargli il corpo.

 

 

 

****

 

 

 

Note dell'autrice: SasuHina ambientata nel contesto Shippuuden, contesto che adoro e in cui purtroppo vi sono collocate davvero pochissime storie con questo pairing, se non nessuna. Per cui ho deciso di delirare per un pò :D. Premetto solo che si tratta esattamente di un momento seguente lo scontro con Deidara, per cui c'è da notare che Sasuke non ha ancora compiuto la propria vendetta, non è ancora accecato dalla rabbia, quindi, eventualmente il personaggio dovesse risultare leggermente "ammorbidito", farò di tutto per non cascare nell'OOC. Ho molti propositi per questa storia e mi auguro che a qualche buonissima anima possa piacere e mi possa seguire in quella che è per me una passione: scrivere.

Aspetto il vostro parere.

 

 

Yami_Yume

 

  
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