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Autore: emychan    02/11/2010    10 recensioni
AU,Reincarnation!Arthur.Merlin ha atteso quasi duecento anni, lo ha fatto perchè lo ha promesso come ogni volta, ma Arthur non sembra interessato a ricordare, nè a stare con lui. Che il loro destino sia finito, spezzato dal tempo?(merthur!)
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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- Questa storia fa parte della serie 'Emrys'
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Cap.10: A cena dai suoi.

Merlin scavò a vuoto nella scatola di involtini primavera.
Qualsiasi cosa facesse ne rimanevano solo tre... decisamente pochi per sfamarlo adeguatamente...
Una volta arrivato a casa aveva aperto il frigorifero alla ricerca di qualcosa da mangiare e aveva trovato solo del cibo cinese avanzato da non ricordava piú quando...
Non avendo alcuna voglia di uscire per comprare qualcosa o di prendere il telefono per ordinare della pizza, aveva optato per gli avanzi infilandoli nel microonde e lasciandosi cadere sul suo divano a mangiarli.
Purtroppo una volta lí, complice il silenzio e il non avere altro a cui pensare, la sua mente si era rivolta proprio nella direzione dalla quale cercava di fuggire da ore.
Insomma...
Arthur lo aveva baciato.
Era innegabile, giusto?
Non c'era nulla da capire o su cui ragionare... era stato un bacio. Un bel bacio senza dubbio, ma pur sempre un chiaro e semplice bacio.
Ciò che non gli era ancora molto chiaro era il perché del bacio... sempre che esistesse.
Non era stato un incidente, Arthur non gli era caduto addosso come in una telenovela e di certo non era stato uno scherzo a giudicare dalla faccia dell'altro... allora cos'era stato?
Era proprio questa la domanda che Merlin cercava in tutti i modi di non porsi.
Perché se iniziava a pensare che Arthur volesse baciarlo, avrebbe dovuto chiedersi perché volesse farlo e allora sarebbe arrivato alla conclusione che Arthur provava qualcosa per lui.
Conclusione decisamente assurda.
In fondo solo il giorno prima era arrivato alla conclusione del tutto opposta.
Quindi doveva esserci per forza un'altra spiegazione.
Una che al momento gli sfuggiva.
Di certo non doveva coltivare alcuna speranza, non doveva farsi castelli per aria, doveva restare coi piedi ben piantati per terra.
Doveva guardare il tutto con freddezza, con distacco... doveva... Oh, ma chi voleva prendere in giro? Non era mai stato capace di essere freddo e distaccato, figuriamoci ora, figuriamoci con Arthur.
Era fregato.
Completamente fregato.
Perché adesso non poteva non pensare all'altro senza ricordare le sue labbra.
Senza provare quel vago senso di felicità e speranza che aveva iniziato a sbocciare in lui.
Probabilmente Arthur aveva già dimenticato il tutto, archiviandolo come il risultato di una brutta giornata... magari era già a consolarsi con Vivian.
Mentre i suoi pensieri e le sue teorie prendevano una piega sempre piú cupa, il telefono prese a squillare insistentemente.
Merlin lo fissò con odio.
Non aveva alcuna voglia di parlare con nessuno.
Voleva solo dormire e ricominciare la giornata da capo.
Chiunque fosse all'altro capo, però, ovviamente non era dello stesso avviso.
Alla terza telefonata di seguito, perfino il mago si vide costretto a capitolare e, seppur a malincuore, a rispondere.
«  Merlin? » chiamò una voce femminile dall'altro capo del telefono,  una voce decisamente familiare, anche se, per quanto ci provasse, il mago non riusciva a ricordare a chi appartenesse.
La sua esitazione venne ben interpretata dalla sua misteriosa interlocutrice « Sono Ygraine, la madre di Arhur... ti ricordi? »
« Oh » se ne uscì Merlin completamente sbigottito.
Perché lo aveva chiamato? Che fosse successo qualcosa ad Arthur?
« Ho preso il tuo numero dalla rubrica di Arthur, spero non ti dispiaccia » continuò la donna con tono allegro.
« No, si figuri...» rispose lui, sentendosi stranamente a disagio « E' successo qualcosa? »
« Oh no, non preoccuparti. Volevo solo chiederti se ti andava di venire a cena da noi »
« Stasera? » Merlin guardò verso l'orologio, erano già le sei e mezza... e francamente, l'idea di rivedere Arthur cosí presto non gli piaceva affatto.
« Mio marito ci terrebbe molto a conoscerti »
A quelle parole Merlin si lasciò sfuggire un verso strozzato, a metà tra una risata incredula e un singhiozzo... gli venne in mente l'immagine di Uther seduto sul suo trono che lo fissava con vago disgusto ... ad un tratto l'invito sembrava ancora meno piacevole di prima « Veramente sono molto stanco e domani c'è scuola...»
« Sciocchezze, puoi dormire da noi... e poi...»
« Davvero signora, non credo sia una buona idea » provò a interromperla lui iniziando a sentirsi vagamente disperato.
«...ho già mandato una limousine a prenderti » concluse la donna e Merlin avrebbe giurato che stesse sorridendo.
« Come? » iniziando a sentirsi in trappola, Merlin guardò fuori dalla finestra, come aspettandosi di trovare il vialetto circondato da cecchini pronti a sparargli a vista.
« Ci vediamo tra poco allora. »
« Cosa? Aspett-» ma Ygraine aveva già concluso la conversazione lasciando Merlin a boccheggiare con ancora la cornetta premuta contro l'orecchio.
Com'era finito in quel pasticcio?
La madre di Arthur era ancora piú terrificante di Uther.
Lo aveva messo alle strette senza dargli modo di obiettare o rifiutare.
E adesso?
Merlin colpì piú volte il vetro della finestra con la fronte.
Doveva essere finito in una specie di incubo in 3D.
Era l'unica spiegazione plausibile di tutta quella storia.
Mentre guardava inutilmente il vialetto, alla ricerca di una soluzione inesistente, una limousine nera dai vetri oscurati arrivò come promesso.
Merlin sentì il desiderio di mettersi a piangere.
E va bene... si fece coraggio tanto cos'altro può succedermi a questo punto?

« Benvenuto, i signori la attendono in sala da pranzo. »
Sam, o come si chiamava, lo attendeva di nuovo sulla soglia. Questa volta Merlin non era zuppo di pioggia e aveva cercato di vestirsi un po' meglio, anche se il suo guardaroba era piuttosto sfornito di capi eleganti. Era riuscito a trovare una maglia blu a maniche lunghe abbastanza sobria e un paio di jeans scuri meno sgualciti degli altri, anche se Sam alzò un sopracciglio di fronte al taglio che sfoggiavano sul ginocchio.
Merlin finse di non notarlo, in fondo non aveva visto com'erano ridotti gli altri che possedeva.
Quelli erano decisamente i pantaloni piú eleganti in suo possesso... doveva smetterla di seguire tutte quelle mode eccentriche.
« Merlin! »
La madre di Arthur gli andò incontro non appena lo vide entrare baciandolo su ogni guancia come se lo conoscesse da una vita.
Ygraine parve non notare affatto il suo imbarazzo, continuando a sorridergli tranquillamente. Aveva raccolto i capelli biondi sulla nuca in un elaborato chignon e portava un vestito chanel azzurro molto elegante, riusciva a sembrare una regina perfino in sala da pranzo.
« Vieni, voglio presentarti mio marito... Uther Pendragon » nel dirlo lo trascinò verso il camino spento, dove ad attenderlo in un completo scuro c'era l'antico re di Camelot.
Merlin provò una vaga stretta di panico nel petto trovandosi faccia a faccia con l'uomo.
Dovette ripetersi mentalmente che lì non c'erano piú né re né esecuzioni per tranquillizzarsi e il modo in cui Uther lo fissava, come se fosse una strana specie di animale in estinzione, non lo aiutava affatto...
Merlin annuì in silenzio in sua direzione e l'uomo ricambiò continuando a studiarlo da capo a piedi come alla ricerca di qualcosa di preciso... il mago decisamente non voleva sapere cosa.
In conseguenza del loro scambio, la stanza cadde in un breve silenzio imbarazzante che Ygraine infranse subito, spingendo Merlin verso il lungo tavolo da pranzo posto al centro della sala. Era apparecchiato per quattro, notò subito il ragazzo, questo significava che Arthur si sarebbe unito a loro.
Qualcosa gli diceva che probabilmente il principino era del tutto all'oscuro del suo ospite, di certo non avrebbe acconsentito ad invitarlo a cena dopo l'accaduto, no? Doveva essere un'idea di Ygraine... iniziava a capire chi regolasse davvero la vita in quella casa... era strano che non fosse Uther per una volta. « Avanti, sedetevi a tavola. »
Mentre l'uomo andava sedersi a capotavola, per suo sommo sconforto, Ygraine lo diresse a uno dei due posti apparecchiati sul lato destro, in quello piú vicino a Uther « Ti assicuro che non morde, non preoccuparti »  gli sussurrò la donna all'orecchio spingendolo seduto per poi sedersi al suo fianco.
Merlin si sentì in trappola.
Rimaneva solo un posto libero, direttamente davanti a lui, i Pendragon l'avevano accerchiato... sperava solo che non fosse una di quelle cene con delitto di cui Morgana andava cosí fiera.
« Arhur arriverà subito » borbottò Uther forse notando la direzione del suo sguardo « Quel ragazzo non sa cosa siano rispetto e puntualità. »
« Non esagerare adesso, è un adolescente, non puoi stargli sempre col fiato sul collo » lo rimbeccò la moglie versando del vino nel bicchiere di Merlin nonostante le proteste di quest'ultimo.
« Io non gli sto col fiato sul collo » ribatté l'uomo chiaramente oltraggiato dall'idea « Cerco solo di renderlo piú responsabile, sei tu che non fai che viziarlo, se continui cosí non diventerà mai un uomo. »
« Per favore, se non ci fossi io a viziarti, non riusciresti nemmeno a farti il nodo alla cravatta...»
A quelle parole Uther soffocò nel bicchiere da cui sorseggiava e Merlin dovette mordersi la guancia per cercare di non scoppiare a ridere.
Si era sempre domandato come sarebbe stato il rapporto tra i due se Ygraine fosse stata viva... adesso aveva la sua risposta... ed era davvero un peccato che Camelot non avesse avuto entrambi come sovrani.
« Allora dimmi Merlin... » continuò subito dopo la donna « Come ti trovi con mio figlio, andate d'accordo? »
Il tono con cui lo chiese fece capire a Merlin che non parlava affatto di compiti e scuola, ma francamente non capiva di cosa parlasse.
Uther chiaramente lo capì bene, visto il modo in cui si schiarì la gola attirando l'attenzione della moglie.
Ci fu un breve scambio di sguardi tra i due coniugi, una di quelle conversazioni silenziose da cui lui venne completamente escluso.
Durò solo una manciata di secondi finchè Ygraine sorrise dolcemente al marito e perfino il mago potè leggere il Stai in silenzio che era nascosto in quelle labbra.
Per la prima volta da quando era uscito dalla biblioteca poche ore prima, Merlin desiderò ardentemente che Arthur si decidesse a farsi vedere.
« Merlin... che diavolo ci fai tu qui?»
Per un attimo Merlin provò il desiderio di correre ad abbracciarlo, certo lo sguardo del ragazzo avrebbe placato certi impulsi affettuosi in chiunque.
Arthur si era bloccato sulla soglia, guardandoli come fossero pronti ad avvelenarlo o peggio.
La sua espressione sommata al suo abbigliamento composto da una vecchia felpa rossa e un paio di jeans scoloriti, convinse Merlin di non essere il solo ad esser stato messo in trappola... come immaginava era stata tutta un'idea della madre.
La domanda era in che razza di trappola fossero caduti.
« Arthur, ti sembra il modo di rivolgerti ad un ospite? » lo rimproverò subito il padre guardandolo storto « E dove sono finite le tue scarpe? Ti sembra il modo di girare per casa questo? Con ospiti a cena per di piú. »
« Scusatemi tanto, forse se mi aveste informato che c'era un ospite...» e nel dirlo fissò Merlin come se fosse la causa di tutti i suoi mali « mi sarei organizzato diversamente » e chiaramente diversamente significava sarei uscito prima, grazie tante.
Merlin si sentì stranamente ferito dal suo tono, non era certo il caso di far sapere anche ai suoi genitori quanto poco lo sopportasse, no?
E poi era stato lui a baciarlo non il contrario... era Arthur a doversi sentire in imbarazzo, non certo lui... che razza di babbeo.
« Ciò nonostante...» continuò Uther in tono di rimprovero « Colpa mia! » lo interruppe la moglie mettendoli a tacere entrambi « Deve essermi passato di mente » sorrise fingendosi dispiaciuta, lo sguardo del figlio mostrò a tutti quanto poco ci credesse.
« Adesso mangiamo o si raffredderà tutto, Arthur siediti. » nel dirlo suonò una campanella d'argento che prese dal centro del tavolo.
« Grazie mille per la sorpresa, mamma » borbottò il ragazzo scivolando a sedere al posto davanti a Merlin e continuando a fissarlo come se volesse incenerirlo.
Il mago sprofondò nella sedia nel vano tentativo di rendersi un bersaglio piú piccolo.
Pochi secondi dopo, Sam entrò con in mano una grossa pentola fumante, servì Ygraine per prima e Merlin per secondo.
Il ragazzo osservò l'invitante stufato che gli venne messo davanti e non potè fare a meno di commentare « Grazie mille Sam, sono certo che sarà ottimo, io adoro lo stufato » se ne uscì forse con un po' troppo entusiasmo.
« Ne sono compiaciuto, signorino » si limitò a rispondere il maggiordomo guardandolo come se fosse un po' ritardato.
Merlin si sentì avvampare per l'imbarazzo e la mezza risata che Arthur finse di nascondere in un bicchiere d'acqua non lo aiutò affatto.
Gli parve anche di sentirlo bofonchiare un'idiota tra una sorsata e l'altra. Nel frattempo Uther aveva ripreso a guardarlo come fosse un pericoloso esperimento chimico sul punto di esplodere.
L'unica che sembrava ignara di tutto era Ygraine che continuava a sorridergli tranquillamente « Buon appetito allora » se ne uscì salvandolo dall'imbarazzo e richiamando all'ordine gli altri due membri della famiglia.
Merlin non avrebbe potuto esserle piú grato che in quel momento.
« Dimmi Merlin...» gli si rivolse poco dopo Uther « so che mio figlio ha bisogno del tuo aiuto perché i suoi voti non sono dei migliori al momento...» nel dirlo scoccò un'occhiata di rimprovero verso il figlio che venne prontamente ignorata « ma tu? Ottieni dei crediti in piú in cambio di questo aiuto? »
Il tono in cui lo disse indicò che chiaramente doveva averne qualche vantaggio ed in effetti era cosí, ma per qualche ragione Merlin sentiva che la verità sarebbe stata piuttosto imbarazzante da rivelare...
D'un tratto si sentì accaldato.
Avevano accesso i riscaldamenti?
« Non esattamente...» balbettò incerto, cercando un modo per cambiare discorso senza offenderlo.
« Merlin rischia di farsi bocciare in educazione fisica » si intromise Arthur con aria gongolante « Pare abbia una qualche deficienza mentale che gli impedisce perfino di reggersi in piedi da solo » sorrise al suo indirizzo con aria innocente, ovviamente lo stava punendo per essere finito a cena da lui, o per essere nato...
« Arthur!» lo rimproverò la madre, ma il ragazzo si limitò a stringersi nelle spalle, come per dire che non era colpa sua se Merlin era cosí idiota.
« Si può essere bocciati anche in educazione fisica? » ripetè l'uomo con tono meravigliato, guardando Merlin come fosse un raro fenomeno simile all'aurora boreale.
« Deve essere una terribile condizione mentale la tua. »
« Uther! »
« Stavo solo chiedendo.»  alzò le mani lui per placare la moglie.
« Immagino che ognuno di noi abbia le proprie... carenze » e forse era dovuto alle abitudini, ma a Merlin parve di sentire un mentali in fondo alla frase.
O forse era stato Arthur a mormorarlo sottovoce...
« Lasciali stare Merlin, anche io sono terribilmente goffa, ti capisco benissimo. » lo consolò Ygraine posandogli una mano sul braccio « Pensa che al liceo fingevo di star male pur di evitare educazione fisica. »
« Davvero? »
« Oh si... ed è stata la mia fortuna, visto che è cosí che ho conosciuto mio marito » ammiccò sorridendogli.
« Ti prego, non di nuovo...» si lamentò Arthur dall'altro lato del tavolo, ma la donna lo ignorò continuando il suo racconto « Ero nascosta in biblioteca quando l'ho conosciuto, voleva che gli cedessi il libro che stavo leggendo. Era cosí antipatico! »
« Non lo ero affatto..» brontolò l'uomo in questione guardandola storto.
« Quando seppe il suo nome mio padre disse che era ovviamente destino che ci incontrassimo! »
Alla parola destino, il mago non potè fare a meno di rabbrividire.
« Come mai? » chiese curiosamente.
« Perché Uther e Ygraine nelle leggende del ciclo bretone sono i genitori di Arthur... mio padre ne era terribilmente affascinato, il mio nome viene da lì e sono cresciuta a pane e leggende di Re Arthur. Ovviamente anche il nome di mio figlio non è un caso, può sembrare stupido, ma l'ho sempre trovato divertente.»
Nel raccontare del padre gli occhi della donna si fecero stranamente lucidi, era ovvio che le era stata molto affezionata e Merlin si chiese come fosse stato questo fantomatico uomo.
« Oh si, da morire dal ridere, come gli scherzi sulla tavola rotonda e la spada nella roccia. » brontolò sdegnato Arthur, chiaramente il suo nome era già stato oggetto di dibattito in quella casa.
« Quando ho scoperto che il suo insegnante di ripetizioni si chiamava Merlin sono rimasta di stucco! Ci pensi? Merlin! Mio padre raccontava sempre di Arthur e Merlin, inventava certe storie... diceva sempre che erano due esatte metà come..»
Merlin la fissò inorridito, sapeva già come sarebbe finita la frase...Oh no... non dirlo... per favore non dirlo...
« I due lati della stessa moneta! » rise Ygraine mentre Uther si versava dell'altro vino estraniandosi completamente dalla discussione.
« Mamma! » gridò Arthur inorridito.
Dalla sua espressione Merlin immaginò che non fosse la prima volta che sentiva una cosa del genere... adesso iniziava a capire perché desiderava tanto tenerlo lontano da sua madre...
Certo che i discorsi di questo fantomatico padre erano un po' troppo familiari... possibile che...
No, assurdo... rise tra sè Merlin ... figuriamoci...

tbc...

Decimo capitolo!!! La storia si è fatta proprio lunga!!
Che ne pensate del rapporto Uther/Ygraine? Io li trovo divertenti insieme!
E del misterioso nonno che mi dite??
Bene, direi che da questo capitolo in poi le cose inizieranno a farsi piú chiare con Arthur, a poco a poco capirete cosa gli gira per la testa... e in parte forse riuscite già ad intuirlo!! :PP
Alla prossima settimana col capitolo 11 dal titolo Un ultimo bacio... preparate i fazzoletti!:P

elfin emrys: Oh si, il bacio non gli è affatto piaciuto. Per niente.:PP Ormai Merlin può mentire solo a se stesso... e neppure quello gli riesce bene!!!!xD
Kiss

hay_chan: conciso ed efficiente... direi che siamo tutti d'accordo,no??:P bacio

akkarin_a: che la mente di Arthur sia ritardata è ovvio!!!xDD Come fa Merlin a sopportarlo è un mistero!:PP
bacio!!

Aleinad: visto che finali a sorpresa mi invento?:PP
Mi piace la tua teoria e dirò che non è del tutto sbagliata... diciamo che è giusta solo in parte!!:PP kiss

dyamonts: grassie e grazie di aver commentato!!!!xDD

_Saruwatari_: Il povero Merlin sta impazzendo, ormai non sa piú se sperare in meglio o convincersi del peggio. Con uno come Arthur è normale che non se lo aspettasse, a momenti non me l'aspettavo neppure io!:PP Kiss

Dasey91: xDD Ma in fondo con uno carino come Merlin l'unica è baciarlo,no??xD
Beh, ho immaginato che ormai Merlin sia stufo di queste uscite di testa di Arthur, chiunque svilupperebbe un po' di sano cinismo,no?? A questo aggiungiamo un po' di sano choc ed ecco lí... lasciategli il tempo di metabolizzare al povero ragazzo!xDD Kiss

crazyapple: Ciao e benvenuta tra i commenti!!!! Sono contenta che la storia ti piaccia e non preoccuparti, apprezzo il consiglio!! In effetti ci avevo già pensato, ma non volevo ritardare ancora di piú gli aggiornamenti... se riuscirò a trovare qualcuno che voglia accollarsi l'impegno, penso che lo farò!:PP
Un terzo incomodo non sarebbe un'idea malvagia...Ahahah! Poverini, con tutti i problemi che hanno già!:PP
P.s: Dei Muse solo da poco, pensa che prima non mi piacevano affatto, ultimamente invece si!Di Harry Potter invece sono fan da sempre! Uno dei miei libri (e fandom) preferiti e l'idea di Merlin che lo legge... non so perché,ma ce lo vedo troppo!!xDDD

Crystal Phoenix: So che sembra assurdo, ma immagina di amare qualcuno per tempo infinito, tu lo ami mentre lui non fa che prenderti in giro e tormentarti, non ti prende neppure sul serio facendoti credere di sopportarti a malapena. Infine, come ciliegina sulla torta, te lo trovi davanti mentre bacia la sua fidanzata dichiarandole il suo amore. Se il giorno dopo questo tizio baciasse te non cercheresti in tutti i modi di non coltivare speranze infondate? E' quello che fa Merlin, usa il sarcasmo come difesa per non dare troppo peso alle azioni di Arthur.:P
Quanto agli aggiornamenti in genere scrivo dappertutto, perciò al momento, ho a portata di mano delle bozze dei capitoli successivi( a parte uno che mi da dei problemi:PP) da queste poi scrivo al computer il capitolo finale e lo pubblico. In genere posso pubblicare una volta alla settimana senza problemi, a meno che non abbia impegni o problemi vari... diciamo che il prossimo dovrebbe arrivare al massimo lunedì/martedì prossimo, ok?:PP


   
 
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