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Autore: erydia    02/11/2010    2 recensioni
”Non cambierai mai vero? Beh peccato, solo allora avresti avuto la possibilità di umiliarmi visto che è quello che vuoi”
“Mi credi così superficiale Evans”Le disse lui avvicinandosi con la camicia bianca in mano
“Si ti credo così superficiale Potter”
“Non dovresti giudicarmi”
“Altrimenti?”
Lui rise fermando il suo sguardo negli occhi della ragazza
“Altrimenti mi obblighi a cercare di dissuaderti”
“Non ne saresti in grado”
“Tu dici?”
“Ne sono certo” rispose lui sicuro di se.
“Non ci contare troppo Potter, io non sono facile”
“E' per questo che ti voglio”
“Tu non vuoi me, tu vuoi solo vedermi affondare, e se io affondo tu lo farai con me” Rispose questa volta lei sicura di se.
Lui le si avvicinò ed era a poco più di una falange dalle labbra di Lily.
“Io potrei essere la tua ancora di salvataggio” disse schiudendo le labbra in un sorriso.
Lily cercò di ribattere, ma Potter la bloccò prima, le chiuse nuovamente la bocca nell'ultimo modo che lei avrebbe mai voluto venisse fatto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Ed eccomi di nuovo qui a rompervi le pluffe con una delle mie storie vomitevoli. Ma che ci volete fare a me piace un mondo scrivere indipendentemente se lo faccio bene o male. In questo caso credo che la seconda opzione sia quella preferita da tutti qui dentro hihih. Coooomunque *me confusa*
*dici qualcosa...dici qualcosa*
QUALCOSA ù.ù.
Oggi sono particolarmente felice, spruzzo felicità da tutti i poli..no aspè quelli so un'altra cosa...uhm volevo dire poRi ù.ù. Parlando di cose serie (nd: perchè tu parli di cose serie? ù.ù) *agita la mano per dire che so dettagli*. Ho scritto questa fics che in un primo momento doveva essere di tipo 1 solo capitolo ma poi ripensandoci veniva troppo lunga e confusionaria così l'ho divisa in due ciappy. Ci sono tre narratori in questo capitolo. Lily - James ed infine io che narro in terza persona. Ci sono poi delle frase tratteggiate che stanno a significare un pò i flashback che Lily ha. Premetto che io non l'ho riletto il capitolo quindi spero di non scrivere baggianate in quel caso. CHIEDO VENIA!. mmm passiamo alle dediche: Questo ciappy lo dedico ad una ragazza speciale che sta rallegrando le mie giornate con discorsi poco casti su due persone...shi insomma. Beh socia del fanclub ù.ù questo capitolo lo dedico a te. Volete sapere di chi sto parlando? ù.ù e io vi dirò solo un nome ù.ù un nome fiQuissimo *.* : B E A T R I C E! <3



I could be your lifeline 

”Non cambierai mai vero? Beh peccato, solo allora avresti avuto la possibilità di umiliarmi visto che è quello che vuoi”
“Mi credi così superficiale Evans”
Le disse lui avvicinandosi con la camicia bianca in mano
“Si ti credo così superficiale Potter”
“Non dovresti giudicarmi”
“Altrimenti?”

Lui rise fermando il suo sguardo negli occhi della ragazza
“Altrimenti mi obblighi a cercare di dissuaderti”
“Non ne saresti in grado”
“Tu dici?”
“Ne sono certo”
rispose lui sicuro di se.
“Non ci contare troppo Potter, io non sono facile”
“E' per questo che ti voglio”
“Tu non vuoi me, tu vuoi solo vedermi affondare, e se io affondo tu lo farai con me”
Rispose questa volta lei sicura di se.
Lui le si avvicinò ed era a poco più di una falange dalle labbra di Lily.
“Io potrei essere la tua ancora di salvataggio” disse schiudendo le labbra in un sorriso.
Lily cercò di ribattere, ma Potter la bloccò prima, le chiuse nuovamente la bocca nell'ultimo modo che lei avrebbe mai voluto venisse fatto.

LILY POV
Non sapevo con precisione dove andare, non sapevo nemmeno perché camminassi a passo svelto,correndo, quasi a voler scappare da qualcosa che mi stava raggiungendo. Arrivai al settimo piano e non riuscendo più ad andare oltre così decisi di fermarmi per cercare una soluzione. “Perché scappi Lils?” Sussultai girandomi di scatto. Non c’era nessuno, deglutii. “Ora senti anche dei rumori?”. Stupida coscienza stai un po’ zitta! La pregai mentre andavo avanti e indietro senza una meta. Destra, sinistra, sinistra e destra finché davanti ai miei occhi non apparve una porta. Strabuzzai gli occhi mentre la paura di cacciarmi nei guai cresceva dentro di me, ma il desiderio di conoscere fu troppo per una ragazza come me e questo mi portò ad aprire la piccola porticina. La scena che mi si parò di fronte era a dir poco stupenda.

Petali di fiori!

Sparsi sul piccolo pavimento. Facevano da contorto a delle scalinate e seguendo bene con lo sguardo notai un piccolo gazebo bianco e senza esitazioni, senza pensare alle conseguenze mi chiusi la porta alle mie spalle e lentamente, passo dopo passo, mi avviai verso quelle scalinate.

Sorpresa!

Ecco cosa mi colse quando salendo anche l’ultimo gradino notai un pianoforte bianco con tanti fiori di giglio bianco. “il mio nome” pensai mentre prendevo posto sullo sgabello posizionato proprio davanti a quello strumento. Lentamente le mie mani scivolarono su uno dei tanti tasti. Ed inspiegabilmente cominciai una melodia che nemmeno io sapevo di conoscere, una melodia che probabilmente proveniva dal mio cuore. E così decisi di farmi cullare lentamente dalla musica che ormai aveva preso il sopravvento su di me, sulla mia resistenza. Chiusi gli occhi e per un lampo mi passò davanti la scena che mi aveva portato a fuggire dai corridoio affollati di Hogwarts poco prima, e quella stessa scena ancora mi provocava brividi lungo il corpo. Cos’era? Adrenalina forse?. Sospirai mentre la melodia inizia a farsi sempre più spazio nella mia testa, nel mio cuore, nelle mie vene e le mie mani si muovevano esperte su quel pianoforte aumentandone il ritmo.

JAMES!

Io non potevo farmi piacere Potter, insomma era Potter. Il ragazzo che per sette anni mi aveva tormentata con i suoi scherzi da mocciosi e le sue continue e insistenti richieste di uscita, non potevo negare che negli ultimi mesi c’erano stati dei miglioramenti ma questo non poteva cancellare anni e anni di odio. “Volere e potere Lily”. In poche parole stavo combattendo contro il mio stesso istinto. “Lasciati andare” ma come facevo? Come potevo rischiare di perdere il mio controllo? No Lily Evans non viveva senza il suo controllo, io non potevo rischiare di perderlo. “Ma così facendo lo perderai, per sempre”. Cosa avrei perso per sempre? Lui o il mio controllo? Smisi di suonare di colpo facendo uscire un suono stridulo.

Urlo!

Ecco cosa mi uscì, un urlo soffocato ma che celava tanta rabbia. Come diavolo avevo fatto ad innamorarmi di James Potter? O la domanda giusta era, come diavolo avevo fatto ad odiarlo tutto questo tempo?. Improvvisamente mi trovai a sorridere pensando a ciò che Sirius un tempo mi disse.
“Lui sarà anche il solito sbruffone con te ma è disposto a morire per salvare le persone che ama. Sarebbe disposto a morire anche solo per un tuo sorriso”
Chiusi gli occhi maledicendomi di me stessa. Volevo far felici tutti, ma probabilmente era me stessa che volevo far felice. Mi alzai di scatto e così come ero entrata, uscii con una velocità impressionante.
Correvo Merlino! E piangevo, ora potevo farlo. Così lasciai che dolci lacrime scendessero calde e umide lungo il profilo del volto perdendosi per poi morire sulle mie labbra, dove le mie labbra tremanti attendevano quelle di James.
6 PIANO!
5 PIANO!
4 PIANO!
Poi mi bloccai, cosa stavo facendo? Perché correvo? Perché ero decisa a voler proseguire? Perché le mie gambe non si fermarono?. Probabilmente assorta com’era nei miei pensieri nemmeno mi accorsi di una figura che avanzava verso di me e ci andai a sbattere contro.
“Cavolo”sussultai mentre con un tonfo micidiale caddi per terra. Avrei dovuto arrabbiarmi ma infondo era colpa mia quindi … “Ahio , scusami tanto non volevo”
“non preoccuparti”. Riconobbi subito quella voce e strabuzzai gli occhi.
“Remus?!”.
Cavoli, parli del diavolo e spunta il suo migliore amico. Sorrisi cercando di nascondere ogni velo di tristezza che si era formato sul mio volto. Ero amica a Remus, lo consideravo l’unico malandrino che avesse sale in zucca. Mi piaceva parlare con lui, era davvero un buon amico ma in quel momento forse avrei preferito non essere lì insieme a lui.
“Lily”mi rispose con il suo solito tono gentile “ma che fai qui?” dannata curiosità!
“Oh beh ecco ehm…vedi io ehm, veramente stavo ehm sai…andavo in sala comune”
”Complimenti Lily, complimenti!”
“Ci stavo andando anch’io dai facciamo la strada insieme così parliamo un po’ è da tanto che non ci facciamo una bella chiacchierata noi due”.
E rassegnata al mio destino abbassai lo sguardo ed annuii. Merlino!gemetti, speravo solo che non mi facesse domande. Non era proprio il caso in quel momento!

JAMES POV
“L’ho baciata Felpato, cioè l’ho baciata capisci? Ho posato le mie labbra sulle sue”Esclamai sognante non curandomi dell’occhiata esasperata di Sirius. Lui era abituato solo a cose a tre nella stanza delle necessità, non avrebbe capito!
“Si ramoso so come si bacia una persona”risposte scocciato. “Ma il punto è …” cos’era quel tono sottile? “… sei sicuro che lei ora ricambi i tuoi sentimenti? Cioè non fraintendermi, io sono felicissimo, dopo sette anni sei riuscito ad ottenere qualcosa ma ora? Sei sicuro che lei non ti…”
“non mi?”lo incitai a continuare la frase, mentre i miei occhi nocciola si posarono sui suoi neri e profondi.
“sei sicuro che lei non ti odi di più ora?”bisbigliò facendomi sussultare. No la Evans … Lily lei non poteva odiarmi io sapevo che quel bacio le era piaciuto, non so come ma lo sapevo e quindi lei non poteva odiarmi, era assurdo! “Allora perché tremi James?”. Merlino!L’avevo fatta grossa!
“Felpato”
“Mh”
“Sono fottuto!”
“ah ah”. Rispose Sir con sarcasmo!

LILY POV
“Allora...come va?”
No Remus non chiedermi come va! Perché non andava, e già il solo e semplice fatto di stare andando nella sala comune dove probabilmente lo avrei incontrato mi creare un groppo in gola. “Da quando Lily Evans è frignona?”. Non lo sapevo nemmeno io!
“Va bene, anzi benone e a te?”
“Bene grazie”
Restammo per un po’ in silenzio mentre lentamente ci dirigevamo verso la nostra torre e quel silenzio era imbarazzante, un silenzio che non avevo mai avuto con Remus. Noi per quanto non avessimo argomenti poi alla fine questi uscivano sempre e stare lì in silenzio con lui mi faceva pensare ancora di più a James e io non dovevo pensare a Potter anzi dovevo distrarmi anche se questo implicava dire una frase e collocare parole a casaccio. Tutto pur di non pensare a Potter! “Merlino aiuto, sto anche perdendo la ragione”
“Rem” “Lily”
Avevamo cominciato a parlare entrambi nello stesso momento e questo mi fece sorridere mentre una ciocca di capelli birichina si posò sul mio viso. La posizionai dietro l’orecchio e lo guardai aspettando che parlasse.
“Sai è da un po’ che volevo parlarti però non ne ho mai avuto il tempo o il coraggio”
“cosa vuoi dirmi Remus?”pensai posando i miei occhi smeraldini sul suo viso.
“Lily tu sai quanto io voglia bene a James…”lo guardai in silenzio “E so anche che lui è cambiato. Lily lo so io, lo sai tu lo sa praticamente tutta Hogwarts che quel malandrino è cambiato e ancora non riesco a capire perché tu non gli dia una possibilità”.
Abbassai lo sguardo. Ma cosa potevo dirgli? Mi stava facendo un discorso a cui nemmeno io sapevo darmi una risposta, cosa si aspettava eh? Che tutto ad un tratto avrei smesso di odiare Potter e tutto sarebbe stato come nelle favole? Non vivevamo una favola, per quanto l’esistenza della magia fosse fantastica come cosa, non esistevano le favole. Io non ero cenerentola che con una fatina buona avrei conquistato il mio principe, o biancaneve che con un bacio conquistò il suo principe, oppure come Aurora che dopo cento lunghi anni di sonno si era svegliata con un bacio carico d’amore. Io ero semplicemente Lily , la Lily per metà babbana, quella che tutti consideravano la sapientona di Hogwarts. Caposcuola si ma pur sempre una nullità per tutti mentre lui era James Potter , lui era il bello di Hogwarts, quello che aveva dietro una fila di ragazze ma che nonostante tutto continuava a tormentare me. “Perché James? Perché fai così?”. Chiusi gli occhi sospirando, dovevo trovare almeno un po’ di calma interiore o avrei finito per scoppiare.
“Il fatto Remus è che io non posso cambiare ciò che sono. So che Potter è cambiato … E per un’assurda ragione so anche che in parte è per me”e qui mi passò negli occhi un lampo carico di emozioni. La Evans stava perdendo il suo stesso controllo, ero entrata in una sorta di limbo che non mi piaceva per niente
“Ma non posso nemmeno dimenticare tutte le liti e l’odio o rabbia che ho provato in tutti questi anni per lui. E’ difficile Remus, è tanto difficile e vederlo ogni giorno non rende le cose più facili perché vorrei…”
Mi bloccai di colpo, io non sapevo cosa volessi. Guardai il malandrino in piena crisi di panico mentre i miei occhi cercavano aiuto silenziosamente. E di rimando il ragazzo mi abbracciò come per infondermi coraggio, quel coraggio che probabilmente solo un’unica persona al mondo sarebbe riuscito a darmi! Scossi la testa contro l’incavo della sua spalla cercando di riprendermi, ma l’abbraccio di Remus non faceva che crollare tutte le mie certezze. Per Merlino io ero Lily, io vivevo di certezze e se queste mi mancavano potevo considerarmi un marinaio inesperto nel bel mezzo dell’oceano. Fottuta ecco cos’ero! E senza che me rendessi conto caldi lacrime scesero ancora una volta a bagnare il mio viso mentre io invano cercavo di mascherare i singhiozzi. “Merlino aiutami!”. Ma in quel momento non c’era Merlino né tanto meno James con il suo sorriso rassicurante, in quel momento sarei potuta stare in mezzo a tanta gente e sentirmi … sola! “E perché ti sentiresti sola Evans?”. Sussultai mentre sentivo il mio amico cercare di calmarmi. Diamine stavo anche perdendo la ragione avevo bisogno di una visita urgente al San Mungo, ora sentivo anche la sua voce.
“Perché senti la mia voce Evans?”Taci, doveva stare zitta, non doveva parlare. Shh!
E poi improvvisamente accadde tutto troppo velocemente, davanti ai miei occhi apparve una scena, un senso di Deja vù.

***
Lui le si avvicinò ed era a poco più di una falange dalle labbra di Lily.
“Io potrei essere la tua ancora di salvataggio” disse schiudendo le labbra in un sorriso.
Lily cercò di ribattere, ma Potter la bloccò prima, le chiuse nuovamente la bocca nell'ultimo modo che lei avrebbe mai voluto venisse fatto.

***

Riemersi dai ricordi prima di guardare con occhi fuori dalle orbite un Remus un po’ confuso.
“Remus … credo di … cioè non credo , forse … non lo so. Io…”
Ma la frase non riuscivo a continuarla pur sapendo che lui avesse capito, lo si leggeva dai suoi occhi e dal suo sorriso che ora faceva brillare quel volto di luce propria abbassai lo sguardo e lui teneramente lo alzò in modo da potermi guardare.
“Perché non vai da lui Lily?”. E quelle parola mi risuonarono nella mente che troppo vigliacca cercò di non badarci. Se solo fosse stato possibile!.
“Perché non posso”. Ma lui questa frase non l’avrebbe mai sentita.

POV
Per Sirius Black non era una novità vedere suo fratello James mezzo esaurito per via della Evans e quindi se quello fosse stato un giorno diverso dal solito non ci avrebbe nemmeno badato ma quello non era un giorno qualsiasi e James non dava di matto perché la rossa lo aveva rifiutato lui stava sclerando proprio perché la sua rossa ora non solo aveva ricambiato il suo bacio ma probabilmente lo odiava pure.
“Ho fatto un errore Sir, cioè come diavolo mi è venuto in mente …”
“Ramoso …”
“Cioè ma che diavolo mi è saltato in mente? Potevo ammettere un altro rifiuto tanto per cambiare e andare ad ampliare la mia sfilza di NO, ma non che ora la Evans iniziasse ad odiarmi…”
“Ramoso ma non possiamo essere sicuri che lei…”
“E per di più non c’era nessuno pronto a fermarmi. Ma che diavolo ho fatto? Ahhhh perché se James Potter non fa i suoi soliti casini non è James Potter”
“… ora ti odi!”Ora Sirius sbuffava, cioè lui nemmeno lo stava ad ascoltare così offeso si era buttato sul letto con le braccia incrociate aspettando finalmente che il suo migliore amico finisse di sfogarsi dando probabilmente anche la colpa ai malandrini e infatti . . .
“E i malandrini dov’erano eh? Dov’eravate voi quando io commettevo lo sbaglio peggiore della mia vita? Non che baciare Lily è stata una cosa così sbagliata però ora lei mi odia ed è tutta colpa vostra”
“Hai fatto centro Felpato” Pensò alzandosi dal letto prima di fargli l’occhiolino. “Ti voglio bene Jimmy” detto questo sgattaiolò fuori dal dormitorio lasciando solo un James alquanto sbalordito e pure un po’ incazzato!.
Intanto per i corridoi del castello si aggirava una chioma rossa alquanto sospetta. Già perché dopo aver salutata Remus promettendogli che prima o poi, più poi che prima, avrebbe parlato con Potter si era dileguata alla ricerca di un po’ di tranquillità dove poter studiare. Ma quel giorno i corridoi di quel castello sembravano davvero avercela con lei così sconsolata decise dopo tanti tentativi andati a farsi benedire da Merlino in persona, di andare nella sua sala comune pregando tutti i santi e i maghi presenti sulla faccia della terra e non, di non trovarci i malandrini. Non avrebbe sopportato la sua vista, non ancora almeno. La sua confusione la stava mangiando viva e in quel momento aveva un disperato bisogno di un abbraccio sicuro che nemmeno dalle sue amiche poteva ricevere. “Perché loro non capirebbero vero Lily? Perché loro te lo hanno sempre detto cosa pensavano, e ora non avrebbero accettato confusione da parte tua”. Si, nemmeno le sue amiche sarebbero riuscita a consolarla e allora?!.
Camminava Lily a passo spedito ancora una volta nell’arco di quella giornata per dirigersi nella sala comune grifondoro, camminava Lily quasi a voler raggiungere una volta raggiunta l’avrebbe fatta sentire a suo agio, camminava Lily probabilmente con la paura di incontrarlo
“Io potrei essere la tua ancora di salvataggio”
Quelle parole rimbombavano nella sua testa che ormai pulsava. Voleva che smettessero, voleva che tutto smettesse voleva James, voleva aiuto. Aveva disperatamente bisogno di aiuto. Ma il dolore alla testa era forte, troppo anche per lei che nonostante tutto cercava di ribellarsi. “Smettetela…Basta…Vi prego” e ormai stanca  e sfinita si lasciò andare con ancora il suo nome che le rimbombava in testa.

JAMES!.

Da quanto tempo se ne stava lì distesa per terra? Probabilmente erano passati secondi, minuti oppure ore e lei continuava a combattere contro l’istinto di chiudere gli occhi. Doveva resistere, non poteva lasciarsi andare ma era troppo debole anche solo per pensare. “Combatti Lily combatti”. Ma non ci riusciva, l’oscurità voleva farla prigioniera e da lì a poco ci sarebbe riuscita. E poi ad un tratto sentì dei passi vicini, sempre più vicini. Qualcuno che la chiamava, qualcuno che la strattonava e poi un urlo agghiacciante. Qualcuno stava chiamando James? Perché chiamavano James? No era impossibile, lui non era lì e anche se fosse non si sarebbe nemmeno preso la briga di soccorrerla. “James..”. Ma lei aveva bisogno di James.
Secondi.
Minuti.
Probabilmente Ore.
“Cos’è successo?”
Una voce spezzata dall’orrore o probabilmente ansia corse vicino, troppo vicino da poterlo sentire. Era ..
“James”
“Non lo so, l’ho trovata per terra io non riesco…”
“Lily, Lily avanti svegliati mi senti? Lily ti prego Lily”
E l’ultima cosa che sentì furono le sue mani calde che la prendevano in braccio, il suo cuore accelerato e il sospiro di Lily.
“James”
Ora poteva cedere al buio consapevole che ci sarebbe stato James a proteggerla. 
Lily si svegliò lentamente, i raggi del sole che filtravano da quelle finestre accecavano suoi occhi appesantiti. Si lasciò sfuggire un sospiro cercando di stiracchiarsi un po’ prima di toccare, con la sua mano destra, qualcosa. Cos’era? Con estrema lentezza aprì prima un’occhio che fu subito colpito dai raggi del sole, e poi l’altro. Non fu sorpresa di vedere dei capelli corvini poggiati sul suo letto, perché era sicura di sapere a chi appartenessere. Un james con gli occhi chiusi e la bocca dischiusa dormiva in una posizione troppo strana con la testa poggiata su quel letto dell’infermeria che non aveva voluto mai abbandonare nonostante le urla dell’infermiera che rassegnata aveva lasciato la stanza bofonchiando qualcosa di incomprensibile che James nemmeno ascoltò troppo impegnato a guardare quel volto pallido che non aveva intenzione di svegliarsi, fino a quella mattina. Ogni movimento le causava una piccola fitta per tutto il corpo ma non ci badò molto perché la sua attenzione era ferma a guardare quel malandrino che in quel momento assomigliava più che altro ad un dolce angelo. E non riuscii a fermarsi in tempo prima di accorgersi che le sua mani accarezzavano quella capigliatura che per anni aveva tanto odiato interrompendo il sonno del grifondoro che dapprima aprì gli occhi confuso guardandosi intorno
“mi dispiace non volevo svegliarti, torna pure a dormire”
Ammise Lily rossa in volto, quel rosso da fare invidia ai suoi capelli vermigli! Ma a quel punto James fatto mente locale sgranò dapprima gli occhi e poi in men che non si dica si fiondò ad abbracciare la caposcuola che sgranò gli occhi per la sorpresa.
“James ma cosa?”
“Oh Lily ti sei svegliata, stai bene. Oh Lily mi hai fatto prendere un colpo, ma stai bene, sei qui mi parli.”
Decisamente era il caso di chiamare Madama Chips per una controllatina, quel ragazzo la stava preoccupando. Passarono dieci minuti buoni per farlo staccare da lei che sentiva brividi percorrerle il corpo. “Cos’è Lils? Ti piace che lui ti abbracci?”. Quanto odiava quella sua vocina interna che le gridava di abbandonare la sua corazza e sciogliersi sotto il tocco di quel cercatore, quanto odiava quella sua vocina interna che, Merlino!, la conosceva meglio di quanto si conoscesse lei!.
“Cosa mi è successo?”chiese ancora un po’ confusa, ed era giusto. Non sapeva nemmeno come ci fosse finita in infermeria.
“Beh…”si schiarì la voce mentre nei suoi occhi passò un lampo di tristezza che a Lily fece male. “…io non lo so con precisione credo beh credo che tu sia svenuta ma non ti riprendevi, tremavi e così io…”
“mi hai portato in infermeria”conclusi mentre lui annuiva “quindi credo di dover essere in debito con te quindi cosa devo fare?…”
In quel momento accaddero due cose contemporaneamente. Gli occhi di James si fecero più scuri quasi pieni d’ira e lui scattò in piedi guardandomi furioso.
“Come puoi credere che io l’abbia fatto per miei scopi personali? Ma ti senti quando parli Evans? Mi credi così orribile? Beh Evans ti sbagli di grosso e sai perché? Perché io non sono più quel malandrino scapestrato di prima ma tu niente hai voluto dare retto al tuo ego orgoglioso”i suoi occhi, i suoi bellissimi occhi nocciola ora mi guardavano pieni di rabbia.

JAMES

Deglutii non riuscendo a parlare. Probabilmente avrei dovuto dire che non pensavo quelle cose ma dalla mia bocca non uscì niente, nemmeno un misero suono smozzato.

JAMES

“Bene. Stammi bene Evans”

JAMES.

E con il suo passo fiero ma con l’anima ferita James Potter lasciò l’infermeria sotto gli occhi di Evans che probabilmente di lì a poco sarebbe scoppiata in lacrime!

JAMES. 
 
  
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