Capitolo
2: Opposti.
È
passata una settimana dal servizio
al telegiornale e ancora non si è fatto sentire nessuno, quindi la
serenità si
è rimpossessata della mia vita. Anche se in parte ci sono rimasta un
po’ male.
Questo significa che ormai mi hanno dimenticata del tutto e che sono
insignificante per loro, ma io ormai ho la mia vita qui in Inghilterra
e sono
davvero felice.
Questa
sera sono a cena a casa dei
genitori di Harry. Dire che li adoro è poco e loro impazziscono per me.
Non
fanno altro che ripetermi che
per loro sono come una di famiglia e che non potevano desiderare di
meglio per
quel disastro del loro figlioletto. Sono stati fondamentali per la mia
“guarigione”. Si sono sempre comportati come dei genitori amorevoli,
aiutandomi
in qualunque momento.
Anche
Emily è stata importantissima,
è continua ad esserlo. Lei sa tutto del mio passato e non mi ha mai
giudicata
male.
In
questi due anni sono un po’
cambiata. I capelli, che ho sempre lasciato crescere e che ormai mi
erano
arrivati alla vita, li ho tagliati fino alla spalla e grazie al mio
adorato
parrucchiere sono perfettamente lisci, senza essere rovinati. Dopo la
mia partenza
ero dimagrita ancora, la fame mi aveva completamente abbandonata, ormai
sembravo uno scheletro. Ma ora ho ripreso i chili mancanti e andando in
palestra riesco a mantenere la giusta linea.
Anche
nell’atteggiamento sono
cambiata. Io che ero sempre timida e riservata con le persone che non
conoscevo, ora sono sempre pronta a fare nuove amicizie, sempre a
battermi per
le ingiustizie che mi capitano. Se fossi rimasta come prima non avrei
potuto
conquistare niente di quello che ho ora, non avrei potuto cambiare vita.
Per
l’abbigliamento opto per un paio
di jeans chiari, un maglione blu con sotto un top argentato e delle
scarpe con
il tacco sempre argentate. Dopodiché passo al trucco.
Solitamente
non vado così dai miei “suoceri”, ma dopo cena
io, Harry, Emily e la sua nuova fiamma andiamo a ballare. Spero di non
ubriacarmi come la volta scorsa. Non succede perché bevo tanto, ma
perché sono
quasi del tutto astemia e comincio a perdere molte delle mie facoltà
mentali
dopo un bicchiere o due.
Esco
da casa mia, ovviamente in
ritardo. Ma ormai ci si sono abituati tutti, sono arrivati al punto di
darmi un
orario anticipato per gli appuntamenti, per farmi arrivare puntuale.
Mentre
attraverso la città con
l’autobus mi accorgo che non mi abituerò mai alla bellezza di questo
posto.
Arrivo
a casa dei genitori di Harry,
suono e dopo qualche secondo sento dei passi dietro la porta.
-Helen
Tesoro mio... ci sei mancata
in questi giorni. Ti abbiamo visto alla televisione, sei stata
fantastica.
Siamo veramente fieri della nostra futura nuora...-
Tutto
questo l’ha detto Mary, mia “suocera”,
mentre mi stritola nel suo forte abbraccio.
-Mamma!!
Lasciala respirare...-
Harry
viene a salvarmi, ma dopo due
secondi torno in apnea per il suo bacio, che purtroppo viene quasi
subito
interrotto.
-Harry,
falla respirare anche tu...
un po’ di decenza, grazie. Povera la mia stellina... è sempre così rude
mio
figlio con te?-
-No,
no stai tranquillo Frank...-
Ci
dirigiamo verso la sala da
pranzo, ridendo.
Come
al solito passo una serata
bellissima. Non pensavo che potessi essere di nuovo felice, ma lo sono.
Ed è
tutto merito di questa famiglia meravigliosa.
Quando
il mio pensiero vola verso
l’Italia mi sembra così lontana, una vita passata.
Sento
di essere morta e rinata.
Quella bambola di porcellana, senza anima e con molte spaccature, è
diventata
una donna.
Uno
dei tanti difetti che avevo
prima era quello di pensare che tutto fosse per sempre.
Invece
si cambia. Tutto passa,
niente rimane uguale. E io ho cambiato tutto. Me stessa, città,
amicizie,
amore. Passato: L’Italia, Nicole, Eric, Ryan.
Presente:
Londra, Emily, Mary, Jack,
il giornalismo, Harry.
Il
futuro non lo so, ma lo scoprirò
solo vivendo.
Non
voglio dimenticare niente.
Perché sono quella che sono solo grazie al mio passato.
Ho
bisogno della mia storia per
creare il mio futuro. Per non commettere gli stessi sbagli, per poter aiutare le persone a me care non
commetterli.
Siamo
arrivati alla discoteca.
Mi
è sempre piaciuto ballare. Sfogo
tutto il nervosismo accumulato, non penso a niente, mi lascio andare al
ritmo e
mi faccio guidare dalle note in una danza che crea spensieratezza in me.
Così
prendo la mano di Harry, dopo
aver lanciato il cappotto e il maglione su una poltrona, e lo trascino
in
pista.
È
bello sentir le sue mani sulla mia
schiena. Il suo sguardo protettivo su di me.
Balliamo
insieme per ore, senza mai
fermarci, se non per bere.
Mi
gira un po’ la testa, forse ho
bevuto un po’ troppo. Ma non entro nel panico, c’è Harry con me. Lui si
occuperà di me e sono sicura che nulla di male
potrà accadere.
È
come un angelo protettore. Non ho
mai conosciuto un ragazzo perfetto come lui. Sotto tutti i punti di
vista.
E’
strano che i ragazzi che mi hanno
cambiato la vita li identifico come “demoni e angeli”. Due uomini
completamente
opposti. Sole e Luna, Fuoco e Ghiaccio. Bene e male. Diversi, ma
perfettamente
in grado di sconvolgerti.
Verso le 5 del mattino ci ritiriamo a casa. Harry passa il resto della notte a casa mia, come sempre. E come sempre finiamo per addormentarci solo quando il sole è ormai sorto.