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Autore: Alex Simon    02/11/2010    2 recensioni
[Autrice:_Titti_(ho solo cambiato il Nik)] Allora, questa nuova Fic parla di un'agenzia di spionaggio che al suo interno purtroppo ha diversi traditori che si sono uniti al nemico... in particolar modo ce n'è uno che dovrà essere scovato da Edward (spia perfetta) e Alphonse (spia per scelta). Come andrà a finire...? Chi è il misterioso traditore che controlla il tutto?
{Buona Lettura} Per la vostra gioia... RoyxEd!
Genere: Azione, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Roy Mustang, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Come un leone che osserva la preda, Edward passeggia ancora intorno alla mensa tenendo lo sguardo dorato su un suo "Collega" in particolare, seguendolo attentamente.
Gli è bastato uno sguardo per fondare un sospetto, e da brava spia deve assicurarsi che sia reale e in quale altro modo se non seguendolo aspettando che faccia un passo falso?
Infatti quando il soggetto esce dalla mensa non lo perde d'occhio nascondendosi nell'ombra, fino a che la sua vittima ignara di essere pedinata, senza alcun sospetto entra nella stanza dei file.
"E la trappola è scattata..."
Pensa socchiudendo gli occhi: E' tutto così facile, così prevedibile che alla fine è stato noioso, si aspettava un po' più di azione.
Quando entra nella stanza bussa persino sulla porta, per rendere il tutto più movimentato: Il ragazzo si volta colto sul fatto, con le mani negli schedari delle prove, nei suoi occhi il terrore è leggibile e senza perdere altro tempo molla tutto e salta giu dalla finestra cercando di scappare.
-E' tutto inutile...- sorride perfido prendendo il congegno per la comunicazione dalla sua cintura -Sto inseguendo il colpevole, mi servono rinforzi...-
E in un attimo arriva la risposta, proprio dal suo capo.
-Procedi! Di chi si tratta Edward?-
-Cercate Envy... l'ho beccato con le mani negli archivi e appena mi ha visto è scappato, cercate di metterlo alle strette al resto ci penso io-
E chiude la conversazione correndo fuori dalla stanza.

Pochi minuti dopo Envy corre per le strade deserte della città cercando riparo, un posto dove nascondersi prima che lo catturino, almeno per cercare la verità, quella che stava per raggiungere prima che entrasse Mr. Super Spia.
Ma in un attimo le volanti della polizia e gli elicotteri dell'azienda gli sono alle costole, circondandolo interamente senza dargli una via di scampo.
I suoi capelli corvini si muovono al vento selvaggi, mossi anche dalle pale dell'elicottero sopra di lui che gli punta l'occhio di bue addosso.
-Envy fermati, sei circondato! Sei accusato di tradimento, furto e diversi omicidi!-
Sente la voce del capo al megafono e corre verso questa, perchè lui è innocente e vorrebbe spiegare perchè è scappato, quello che stava cercando nell'archivio e i suoi sospetti, quelli che lo hanno spinto a fare questo.
-Mi lasci spiegare! Io non sono un traditore...!-
Ma non riesce a sovrastare il baccano e nessuno lo sente... nessuno è disposto ad ascoltarlo, nemmeno il capo che senza indugiare alza una mano: Segno per i tiratori... di sparare.
Ed è l'ultima cosa che vede, poi soltanto buio.
Una morte veloce, un proiettile che gli attraversa la testa dritto e veloce come una freccia appuntita.
Soltanto una persona è in grado di sparare in modo così preciso, senza nemmeno essere visto: Edward.

Anche lui infine è stato ucciso, come tutti gli altri testimoni indesiderati.
Se solo gli avessero dato la possibilità di spiegare allora le cose sarebbero andate in modo diverso, non sarebbe stato lui a morire.
Ma il vero traditore.

-Ottimo lavoro come sempre Edward-
Si complimenta il capo seduto dietro la sua scrivania, con un gran sorriso finalmente sollevato ora che la faccenda del traditore è stata chiusa e l'azienda è di nuovo sicura.
-E' stato facile... ma aspetti a complimentarsi, sospetto che Envy avesse dei complici...-
Edward invece non sembra sollevato, incrocia le braccia al petto guardando seriamente il superiore, al suo fianco come sempre c'è Alphonse ma non dice niente.
-Effettivamente lui aveva degli alibi per le serate dei furti, dunque... hai altri sospetti?-
Si massaggia la barba pensieroso, cercando di capire a sua volta chi possa essere la seconda talpa.
-Per ora no... ma ci lavorerò-
Assicura sorridendo: nessuno può sfuggirgli, troverà il secondo topo e se ce ne sono di più anche loro, li sterminerà tutti, per la sicurezza e la felicità della sua casa.
-Perfetto è tutto nelle tue mani! Mentre per te Elric avrei un altro incarico...-
Si rivolge al minore dei due, sorpreso perchè questo significa...
-C-Come? Mi solleva da questo...?-
-Esatto, Edward basta e avanza dopotutto... tu ti occuperai di altro-
Fa scivolare sulla scrivania una cartella contenente il suo prossimo incarico, il ragazzo la apre iniziando a leggere ancora stupito: E' qualcosa di dannatamente facile, come se lui non fosse in grado di fare altro.
-Devo... arrestare questa spacciatrice Russa? Solo questo?-
Edward gli lancia un'occhiata alzando un sopracciglio, come per dire: Che cosa ti aspetti? Sei ancora una matricola e sono queste le cose di cui ti devi occupare, il lavoro importante lascialo a chi ci sa fare.
-Esatto, sappiamo con certezza che domani sera si troverà nel ristorante sulla quattordicesima, per parlare con un suo acquirente, vai e prendila! E porta con te anche una squadra, così non avrà via di fuga-
-D'accordo...-
Sussurra ancora mezzo sotto shock, è un lavoro così semplice: Circondare un locare e catturare la spacciatrice che cena al suo interno... non è niente di speciale, non è all'altezza delle sue possibilità... è un lavoretto da pivelli!
-Bene potete andare... Edward, tienimi aggiornato su quello che succede, Elric, cattura quella spacciatrice, non sono ammessi errori ricorda-
Deve sempre parlargli con tutta la freddezza che è capace di mostrare... prima solare con il suo adorato Edward, poi improvvisamente si fa glaciale ricordandogli che: Non sono ammessi errori, o riesci o sei fuori in altre parole.
-Si signore-
Rispondono all'unisono uscendo dalla stanza dopo il solito breve inchino rispettoso.
-Coraggio, ce la puoi fare!-
Il biondo gli da una pacca sulla spalla sorridendo, sicuramente felice per aver dimostrato la sua superiorità ancora una volta, l'ennesima, nascondendolo alla propria ombra.
-Certo... anche tu riuscirai a risolvere il problema-
-Ma questo è ovvio... ti consiglio però di stare attento, hanno sempre un asso nella manica quei tipi... porta più armi-
E gli da le spalle incamminandosi verso la propria stanza, o meglio la sua "Casa"... è cresciuto qui e la ragione per cui non vuole far ritorno nella vera casa con lui... è anche perchè non ci si troverebbe e non la considera tale.

-Pronto...?-
Lo squillare incessante di un telefono fa eco nella piccola stanza vuota, a rispondere è una figura sconosciuta seduta dietro una scrivania.
-Così anche un'altro testimone è morto...-
La voce camuffata dall'altra parte passa subito al punto.
-Esatto, e come lui tutti gli altri...-
Sorride sadicamente prendendo una pistola e rigirandosela un po' tra le mani.
-Perfetto...-
Dopodichè la telefonata viene chiusa e la stanza misteriosa torna ad essere vuota.

Però... nella sala delle intercettazioni Alphonse non ha abbandonato del tutto la faccenda e sta cercando di capire da dove è partita la chiamata, però i due non gli hanno dato modo di scoprirlo perchè l'hanno chiusa troppo in fretta.
-Accidenti...-
Frustrato vorrebbe dimostrare a tutti quanto vale, dando un aiuto prezioso a suo fratello e aiutandolo a risolvere il caso, così da poter essere considerati un Duo e non "Edward la Super Spia e la piccola Matricola che gli va dietro".
Quando esce però, forse per una coincidenza incontra proprio suo fratello... che dopo il rapporto al capo era scomparso misteriosamente nella sua stanza.
-Che stavi facendo lì dentro?-
Chiede sospettoso, e il minore si preoccupa, non vorrebbe mai che suo fratello sospettasse di lui e lo giudicasse male.
-Oh niente, ho intercettato una chiamata... di un probabile sospettato...-
Edward si sorprende abbandonando i sospetti.
-E... hai scoperto qualcosa?-
E' davvero raro vederlo così sorpreso... quasi preoccupato.
-No... per ora niente, come mai così preoccupato?-
E adesso è il minore che si insospettisce al suo atteggiamento, ma in men che non si dica il maggiore torna normale accigliandosi.
-Tsk, devi solo starne fuori! Punto uno: Me ne sto occupando io! Punto due: Significa che devi lasciarmi fare senza intrometterti! E poi una matricola come te è un facile bersaglio, non giocare con il fuoco!-
E arrabbiato senza aspettare una risposta marcia dalla parte opposta alla sua, non sopporta che qualcuno indaghi su qualcosa di sua competenza, e soprattutto che una stupida matricola voglia darsi arie con qualcosa che non la riguarda, che per di più è infinitamente più grande e potrebbe ucciderlo in un secondo.
"Si è arrabbiato...? Volevo solo aiutarlo..."

[Angolino Autrice]
^___^ Ed eccoci finalmente con il secondo capitolo... chi ha capito qualcosa? XD
Io non dico niente sennò lo capite subito XD Ma se già lo avete intuito u.u va bene.
XD
Ringrazio:

Chiby Rie_chan

lightdragon91

Per le recensioni allo scorso capitolo ^_^
Eeeh questa fic mi piace u.u perchè c'è più passione tra Ed e Roy e anche perchè Ed fa un po' il cattivo ragazzo XD
U.U bien... vi saluto, ogni mia parola potrebbe essere di troppo XD
u.ù indagate anche voi *-* bye byeeee
  
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